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TOP 16: da due gironi a quattro pool, la nuova composizione del campionato femminile francese

Sono passati appena 18 mesi da quando la nuova lega d'élite in Francia è iniziata. Conosciuta anche come Top 16, ha sostituito l'ex Top 8 dopo l'elezione di Bernard Laporte a presidente della FFR. Sebbene consentire ad altri otto club di raggiungere il massimo livello del rugby femminile francese sia stato visto da alcuni come un modo per Laporte di raccogliere voti leggermente cinico, si diceva sempre che l'obiettivo era quello di scoprire e sviluppare più giocatrici d'élite permettendo loro di competere ai massimi livelli.

@Nella foto Claudia Salvadego con la maglia dello Stade Francais - Photo courtesy Photo N.G.
Ma il piano non ha funzionato in questo modo. Il vecchio Top 8 era uno dei campionati nazionali più competitivi al mondo. Le grandi vittorie erano rare e, sebbene il Montpellier tendesse a vincere la maggior parte delle stagioni, le partite erano difficili e le vittorie non erano affatto garantite.
Elite 1 (come viene ufficialmente chiamata la Top 16) non ha portato ad un innalzamento della competitività. Partite terminate con 100 punti di scarto non non sono state insolite e la maggior parte delle gare sono state completamente prevedibili. Solo nell'ultima fase ad eliminazione diretta (che non si è svolta quest'anno) le migliori squadre sono state seriamente testate.
Si sperava che ci sarebbe stato più movimento di giocatrici verso e dalle squadre di livello inferiore, ma ci sono stati solo alcuni trasferimenti e non sono state significative.

Di conseguenza, ci sono stati pochi cambiamenti nell'élite del rugby femminile francese. A parte il Lille, che ha avviato un enorme lavoro di ricostruzione da quando il suo allenatore e la maggior parte delle sue giocatrici senior se ne sono andate dopo l'ultima stagione nella Top 8 del 2018, le migliori squadre del 2017/18 sono ancora le squadre leader di oggi. È molto probabile che se gli spareggi di questa stagione fossero avvenuti almeno sette, se non otto delle squadre sarebbero state tutte dalla Top 8 del 17/18.
Oltre a non fornire una base per sviluppare giocatrici in situazioni competitive, è stato molto evidente che la copertura mediatica di Elite 1 è notevolmente inferiore rispetto al vecchio Top 8. Le partite scontate non attraggono pubblico ne suscitano molto interesse.

Lo scorso novembre è stata creata una "Commissione Elite" per il rugby femminile con rappresentanti dei club e delle squadre nazionali - un grande passo avanti poiché le precedenti riorganizzazioni in Francia sono state dettate in gran parte dalla Federazione. La composizione del campionato e la salute delle giocatrici sono state importanti considerazioni messe sul tavolo.
Questa settimana - all'incirca nel momento in cui avrebbero dovuto svolgersi le finali dell'Elite - la loro riprogettazione è stata annunciata.
E' stato così raggiunto un inevitabile livello di compromesso. Ci saranno ancora 16 squadre in Elite 1, ma invece di essere divise in due pool da otto, saranno divise in quattro pool da quattro, il che significa che la fase di apertura del campionato terminerà all'incirca alla fine dell'anno solare.
Quindi le pool verranno ridisegnate con le prime otto squadre della fase 1 che gareggeranno in due pool di campionato, portando infine ai playoff, mentre le altre otto si giocheranno pla permanenza nellà Elite 1 della stagione stagione successiva in due pool "salvezza".
Mentre è probabile che la fase 1 riservi ancora alcune partite dal risultato scontato, si prevede con sicurezza che la fase due sarà ultra-competitiva (sia nella lotta per il titolo sia in quella per non retrocedere), sviluppando l'interesse di giocatrici e media.

Inizialmente si pensava che non ci sarebbero stati cambiamenti nei club in Elite 1. Tuttavia, dopo due anni difficili ai massimi livelli, Caen ha deciso di cedere il proprio posto ripartendo dalla Elite 2, per "riscoprire il piacere e la motivazione per giocare", un modo elegante per dire che il progetto viene ridimensionato e che Caen conterà solo sulle giocatrici locali. La Valette (squadra di Tolone), che aveva partecipato per l'ultima volta ai massimi livelli nel 2015, la sostituirà.
Questi quattro gironi nei quali sono state divise le squadre, con le nostre azzurre che giocano in Francia, divise tra Stade Rennais, Stade Francaise e Stade Toulousain tutte concentrate nella Poule 2 che ad occhio sarà quella più dura:

POULE 1
LILLE METROPOLE RC VILLENEUVOIS
LONS RUGBY FEMININ BEARN PYRENEES
MONTPELLIER RC
RUGBY CLUB LA VALETTE LE REVEST LA GARDE LE PRADET

POULE 2
AS ROUEN UNIVERSITE CLUB
STADE FRANCAIS PARIS
STADE RENNAIS RUGBY
STADE TOULOUSAIN RUGBY

POULE 3
AS BAYONNAISE
BLAGNAC RUGBY FEMININ
LYON OL
RC CHILLY MAZARIN

POULE 4
AC BOBIGNY 93 RUGBY
AS M ROMAGNAT RUGBY FÉMININ
FC GRENOBLE AMAZONES
STADE BORDELAIS – ASPTT

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