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Rugby femminile: cosa ci lascia il 2020?

Certamente il 2020 sotto il profilo sportivo è stato un anno difficilissimo, sono addirittura state rimandate le Olimpiadi, quindi è abbastanza facile capire quanto sia oggi difficile poter parlare di cosa ci ha lasciato, in termini di rugby femminile, quest’anno. Eppure scavando qua e la alcune cose interessanti le abbiamo viste e meritano certo di essere ricordate, con la speranza che nel 2021 sarà molto più difficile scegliere di cosa parlare. Ma andiamo con ordine e cominciamo a raccontarvi i nostri dieci momenti da ricordare del 2020:

 


1. LE AZZURRE BATTONO IL GALLES A CARDIFF

Le Azzurre fanno il loro esordio nel Sei Nazioni 2020 battendo il Galles a Cardiff Le gallesi passano in vantaggio dopo appena tre minuti, grazie ad un piazzato di Wilkins. Al 24' avanzamento nell'area rossa propiziato da Giada Franco da una touche gallese; a cinque metri dall'area di meta serie di pick&go, fino alla meta di Melissa Bettoni, ma la meta viene annullata per un velo di Beatrice Rigoni. Le ragazze di Di Giandomenico sono perennemente nella metà campo avversaria, ma non riescono a concretizzare. Al 33' seconda meta annullata alle Azzurre: Maria Magatti arriva verso l'angolino, ma è corta e non c'è il grounding. Dall'azione successiva, mischia ai cinque metri, e alla fine le ragazze riescono a trovare la meta con Melissa Bettoni. A fine primo tempo il Galles si riporta in vantaggio: pallone che finisce miracolosamente in mano ad Hannah Jones, dopo una mischia, e il centro gallese trova il break vincente e si invola in meta, 10 - 5. Al 49' Melissa Bettoni riesce ancora una volta ad andare in meta, ma viene tenuta alta. Giusto un minuto dopo mischia ai cinque metri, ancora una volta azione multifase con Giada Franco che trova lo spazio per inserirsi e portare l'ovale ad un passo dalla meta. Pick and go e Silvia Turani va a segno, ma c'è un in avanti! Terza meta annullata all'Italia! Finalmente al 54' arriva il guizzo vincente di Sara Barattin, che trova un break perfetto, vola per le vie centrali, evita un placcaggio e viene fermata ad un passo dalla segnatura. Pallone recuperato da Maria Magatti che si tuffa in meta: 10 - 12. Al 60' terza meta Azzurra: mischia ai cinque metri, palla liberata da Elisa Giordano a Sofia Stefan che va a segno, 10 – 19. Al 65' match riaperto dal Galles: touche ai cinque metri, pallone per Kelsey Jones che va in meta, 15 - 19. Dopo un finale chiuso in difesa, le Azzurre negano al Galles la possibilità di passare in vantaggio. L'Italia torna a battere il Galles dopo due anni dall'ultima volta. Cardiff si rivela la città portafortuna per le ragazze.

 

2. LA SERIE V: IL CAMPIONATO VIRTUALE FEMMINILE

Da un’idea di Valentina Cavina, giocatrice e dirigente del CUS Genova, messa in pratica e sviluppata da Lorenzo Cirri di Ladies Rugby Club, nasce Serie V, il primo campionato virtuale di rugby femminile in Italia. 22 squadre, divise in 7 gironi si sfidano in prove fisiche e atletiche inerenti al rugby ma non solo, tutto tramite video che vengono pubblicati sulla pagina Facebook di Ladies Rugby Club. Dopo due mesi di sfide intensissime e molto divertenti, con giudici di grande spessore, come Maria Cristina Tonna, Paul Griffen e Mauro Bergamasco, le Belve Neroverdi si laureano campionesse virtuali d’Italia battendo in finale il Colorno. All’allenatore aquilano Alessandro Marozzi il riconoscimento come miglior Virtual Coach.

 

3. PER LA PRIMA VOLTA VIENE ASSEGNATO IL TITOLO DI MIGLIOR GIOCATRICE DEL 6 NAZIONI

Emily Scarratt, trequarti dell’Inghilterra viene votata "Women’s Six Nations Player of the Championship" (trofeo presentato da Guinness) diventando cosi la prima giocatrice ad essere premiata col titolo di miglior giocatrice del Torneo Femminile, un titolo che prima di questa edizione 2020 del Torneo non esisteva. Scarratt ha ricevuto il maggior numero di voti da head coach e capitane delle sei nazionali partecipanti al Torneo dopo aver contribuito da protagonista al secondo Grand Slam consecutivo dell’Inghilterra, conquistato a Parma col successo sull’Italia. Nell’edizione 2020, Emily Scarratt è stata votata una volta come Player of the Match, ha segnato due mete e ne ha trasformate 19, diventando la miglior marcatrice del torneo e raggiungendo i 90 caps.

 

4. L’INGHILTERRA VINCE IL SEI NAZIONI CON IL GRAND SLAM

L’edizione 2020 del Women’s 6 Nations é stata lunghissima, ancora più lunga e complicata di quella maschile per diverse ragioni. Con diverse gare annullate per l’emergenza Covid, il titolo è andato ancora una volta all’Inghilterra. Con la gara giocata e vinta 54 - 0 allo Stadio Lanfranchi di Parma contro le nostre azzurre, l’Inghilterra ha conquistato il secondo Grand Slam consecutivo chiudendo al meglio un Torneo dominato in lungo e in largo.

 

5. WORLD RUGBY SCEGLIE IL XV FEMMINILE DEL DECENNIO

Nel corso della notte dei World Rugby Awards è stata ufficializzata la formazione tipo della decade appena conclusa scelta da un panel di esperti . Nel complesso, dominio inglese, con 8 elementi selezionati, tra cui, tra le altre, anche Emily Scarratt e Katy Daley-McLean, elementi prominenti negli ultimi due Grand Slam delle ragazze di Simon Middleton nel Sei Nazioni, e neozelandese, con 6 atlete, compresa Eloise Blackwell, recentemente nominata capitano delle Black Ferns. Unica eccezione al duopolio Safi N’Diaye, straordinario numero 8 francese. Premiate, grazie ai voti del pubblico, anche l’estremo francese Jessy Tremouliere come giocatrice del decennio e Portia Woodman sia come giocatrice 7s che come autrice della meta del decennio.

 

6. ESODO DI AZZURRE IN FRANCIA

Dopo anni in cui le giocatrici azzurre si sono dirette verso l’Inghilterra per giocare ai massimi livelli mondiali, l’ultima stagione ha segnato un cambio di tendenza, con il campionato francese che si è arricchito grazie alla presenza di numerose azzurre con Sara Tounesi, Silvia Turani e Francesca Sgorbini hanno deciso di intraprendere una nuova avventura oltralpe. Silvia Turani con la maglia delle Grenoble Amazones, Sara Tounesi e Francesca Sgorbini con l’ASM Romagnat,  squadre del massimo Campionato Francese Femminile, il Top16. Nel campionato francese militano inoltre Valeria Fedrighi (Stade Toulousain), Melissa Bettoni e Ilaria Arrighetti (Stade Rennais), Valentina Ruzza e Claudia Salvadego (Stade Francais). Purtroppo per l’emergenza Covid, il campionato francese è stato sospeso dopo pochissime partite.

 

7. IL SORTEGGIO DELLA COPPA DEL MONDO 2021

A fine novembre con la partecipazione del primo ministro kiwi Jacinda Ardern, di Farah Palmer (capitano storico delle Black Ferns, per quasi una decade, a cavallo dell’inizio del nuovo millennio) e dell’ex Fuoriclasse All Blacks Dan Carter, è andato in scena il sorteggio dei gironi della Rugby World Cup 2021, la nona edizione della Coppa del Mondo femminile, la prima a disputarsi nell’emisfero sud ed a presentare lo stage dei quarti di finale. Allo stato attuale, sono nove le squadre già qualificate alla competizione iridata, al via il prossimo 17 settembre 2021 (si giocherà ad Eden Park ed al Waitakere Stadium, impianti di Auckland, ed al Semenoff Stadium di Whangarei), con i tornei di qualificazione europeo a cui parteciperanno anche le Azzurre (attualmente settime al Mondo, miglior team tra quelli ancora non sicuri della presenza iridata), assieme a Irlanda e Scozia, e probabilmente Spagna – rimandato al 2021, con formula e tempistiche ancora da definire – ed asiatico che, invece, devono ancora decretare la loro vincitrice, e pure chi parteciperà al torneo finale di ripescaggio (le seconde delle suddette competizioni continentali se la vedranno con la vincitrice della sfida tra Kenya e Colombia, e con Samoa).

 

8. LA NUOVA ZELANDA VINCE D’UFFICIO LE 7s WORLD SERIES

A luglio World Rugby, in seguito dell’emergenza sanitaria ancora in corso nel mondo, decide di porre fine alla stagione 2020 delle World Rugby Seven Series, cancellando le restanti tappe in calendario. In questo modo restano cinque su otto le tappe femminili disputate, che hanno decretato le classifiche. Ancora una volta la vittoria finale è andata alle 7s Ferns della Nuova Zelanda, con quattro successi in cinque tappe.

 

9. KATY McLEAN LASCIA LA NAZIONALE INGLESE

Pochi giorni fa Katy Daley-McLean, una delle migliori giocatrici dell’era moderna e una delle più vincenti di sempre, ha annunciato il ritiro (con effetto immediato) dal rugby internazionale, a poco meno di un anno dalla Coppa del Mondo in programma in Nuova Zelanda dove le sue Red Roses si presentano come una delle grandissime favorite per il successo finale – e, al momento, da prime nel ranking di World Rugby. Daley-McLean ha vinto otto Sei Nazioni con l’Inghilterra e preso parte a quattro edizioni della Coppa del Mondo, vincendo nel 2014 a Parigi. Nell’ultimo test match giocato con la Rosa sul petto (e vinto contro la Francia a Twickenham), ha raggiunto quota 116 caps, diventando la terza inglese di sempre per numero di presenze con la maglia della Nazionale. Apertura molto tecnica, ha anche preso parte alle Olimpiadi di Rio 2016 col Team GB Sevens (chiudendo al quarto posto) e nel 2014 le è stato assegnato un MBE (Member of the Most Excellent Order of the British Empire, onorificenza riservata a chi si è distinto nelle arti e nelle scienze) per quanto fatto nel rugby. Katy continuerà a deliziarci con le sue giocate nel campionato domestico, ma sicuramente il rugby internazionale perde una delle sue migliori giocatrici. Anche le Red Roses, fucina di talenti, faranno davvero parecchia fatica a colmare il vuoto lasciato da Daley-McLean all’apertura, in una stagione cosi importante come quella che si è (pur tra mille difficoltà) appena aperta. Sarà interessante capire come Simon Middleton, head coach della Nazionale, intenderà procedere e anche per questo il prossimo Sei Nazioni andrà seguito con, se possibile, maggiore interesse.


10. LA FIR STANZIA 15 BORSE DI STUDIO PER LE AZZURRE

La FIR he muove un nuovo passo nello sviluppo del movimento femminile con l’istituzione di quindici borse di studio che verranno assegnate su base annuale ad atlete d’interesse nazionale. Le atlete saranno identificate dal settore tecnico federale tra coloro che sono o siano in procinto di essere inserite nel gruppo della Squadra Nazionale. La borsa di studio garantirà alle atlete identificate la possibilità di sostenere più agevolmente la propria attività professionale o universitaria continuando al tempo stesso ad inseguire le proprie ambizioni sportive sulla scena nazionale ed internazionale. Un ulteriore bonus sarà riconosciuto alle atlete già inserite nella progettualità delle borse di studio internazionali che conseguano un diploma di laurea o una laurea magistrale avendo disputato nello stesso anno di discussione delle tesi almeno due test-match con la Nazionale Maggiore Femminile.

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