tag:blogger.com,1999:blog-53589180820826262462024-03-28T00:55:10.077+01:00Ladies Rugby ClubLadies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.comBlogger237125tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-24286173746972524972024-03-22T17:21:00.000+01:002024-03-22T17:21:06.049+01:00Galles v Scozia: preview, squadre, statistiche e consigli per il fantarugby<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="letter-spacing: 0.1px;">Il Galles ha battuto la Scozia finendo terzo un anno fa, la vittoria per 34-22 a Edimburgo si è rivelata decisiva nella loro corsa per un piazzamento nella metà superiore della classifica. </span></span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Il terzo posto quest'anno si tradurrà nuovamente in un posto nel WXV1, rendendo questo un incontro fondamentale nel torneo 2024, con Inghilterra e Francia le favorite per occupare nuovamente i primi due posti.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivH2Ktuw4wnnRsouH-2ipbVXnV3GtxviYvdzRaEokbfJiJpg4NMlk6W45UZFH7I1uFcIWaIoT1iVl4K4TR50M7keanyY6fKZZfzmD6NqQ1R58tvOvloxR6yt_CgMpgkRBIZtWiaanhfcZJsjy53W5jWfJdo8HxAiuLWMqNiFzai8bXJY48YdukrtfU3d4a/s960/Gal_v_Sco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="630" data-original-width="960" height="420" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivH2Ktuw4wnnRsouH-2ipbVXnV3GtxviYvdzRaEokbfJiJpg4NMlk6W45UZFH7I1uFcIWaIoT1iVl4K4TR50M7keanyY6fKZZfzmD6NqQ1R58tvOvloxR6yt_CgMpgkRBIZtWiaanhfcZJsjy53W5jWfJdo8HxAiuLWMqNiFzai8bXJY48YdukrtfU3d4a/w640-h420/Gal_v_Sco.jpg" width="640" /></a></div><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;"><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Il Galles ha partecipato al WXV1 lo scorso anno ma ha perso tutte e tre le partite, mentre la Scozia è diventata campionessa del WXV2 e spera di consolidare quel successo nel Sei Nazioni. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Per fare ciò, le scozzesi devono migliorare le due vittorie dello scorso anno e potrebbero iniziare registrando la prima vittoria contro il Galles in tre anni. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Farlo in trasferta è considerevolmente più difficile che in casa: la Scozia non vince in trasferta contro le sue rivali gallesi a questo livello da 20 anni e ha ottenuto solo una vittoria esterna nel torneo da quando l'Italia è entrata nel 2007.</span></p></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; text-transform: var(--p-textcase-uppercase);"><b>LE SQUADRE</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-weight: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-uppercase);">Il centro Hannah Jones sarà la capitana del Galles, con la flanker Alex Callender come vice-capitana. L'ex capitana dell'Inghilterra U20 </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Jenny Hesketh, senza caps, farà il suo debutto nel Galles come estremo, con la mediana di mischia Sian Jones pronta a fare lo stesso dalla panchina La 2a linea </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Natalia John torna nella formazione titolare dopo aver perso il WXV1 in Nuova Zelanda in autunno a causa di un infortunio. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Per la Scozia, Rachel Malcolm e Helen Nelson dal Loughborough Lightning sono state nominate rispettivamente capitana e vice-capitana. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Insieme a Malcolm in 3a linea c'è Alex Stewart, che guadagna la prima presenza con la Scozia come openside flanker dopo aver impressionato durante la sua partecipazione al Celtic Challenge. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Le ali Rhona Lloyd e Coreen Grant vengono selezionate come parte di una triangolo arretrato che contenie anche Meryl Smith, che gioca come come estremo per la prima volta, visto il non pieno recupero di Chloe Rollie che partirà invece dalla panchina, che sarà composta d</span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">a cinque avanti e tre trequarti. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">La star del GB Sevens Shona Campbell fa il suo ritorno sul palco del XVs, affiancata dalla mediana di mischia Mairi McDonald e da Chloe Rollie.</span></p><p style="text-align: justify;"><b style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">STATISTICHE</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-weight: inherit; text-transform: var(--p-textcase-uppercase);">Da quando l'Italia è entrata nel Guinness Sei Nazioni femminile nel 2007, il Galles ha vinto 14 delle 16 partite contro la Scozia nel torneo, compresi ciascuno dei sette incontri sul suolo gallese durante questo periodo. </span><span style="font-family: inherit; font-weight: inherit; text-transform: var(--p-textcase-uppercase);">Cinque delle ultime sei partite del Guinness Women's Six Nations tra Galles e Scozia sono state decise con un margine di sette punti o meno, ad eccezione della vittoria per 34-22 del Galles a Edimburgo lo scorso anno. </span><span style="font-family: inherit; font-weight: inherit; text-transform: var(--p-textcase-uppercase);">Questa sarà l'undicesima partita casalinga consecutiva del Guinness Women's Six Nations che il Galles giocherà al Cardiff Arms Park, finora ha vinto tre e perso sette delle 10 partite. </span><span style="font-family: inherit; font-weight: inherit; text-transform: var(--p-textcase-uppercase);">La Scozia ha vinto più turnover di qualsiasi altra squadra nel torneo del 2023 (40) ed è stata una delle due squadre ad averne subite meno di 70 (59), insieme al Galles, che lo scorso anno ne ha subite meno di qualsiasi altra squadra (55).</span></p><p style="text-align: justify;"><b style="letter-spacing: 0.1px;">LA BATTAGLIA CHIAVE: CALLENDER v MALCOLM</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">La vice-capitana del Galles Alex Callender e la skipper della Scozia Rachel Malcolm si scontreranno in 3a linea, aggiungendo un ulteriore livello di intrigo a una partita che è molto difficile da definire. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Callender ha segnato due mete nel torneo dello scorso anno, quando il Galles ha concluso con un impressionante terzo posto e, in qualità di openside flanker, ci si aspetta anche che interrompa argini l'attacco della Scozia. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Tra le 101 giocatrici che hanno disputato più di 160 minuti nel Sei Nazioni del 2023 </span><span style="letter-spacing: 0.1px;">Callender (1,4) </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">è dietro solo a Marlie Packer (1,6) per il numero di turnover ogni 80 minuti.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">A 32 anni, Malcolm ha visto di tutto con la maglia della Scozia, ma questo potrebbe essere il periodo più fruttuoso della sua carriera nei test rugby. La</span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;"> blindside flanker ha portato la sua squadra alla gloria del WXV 2 lo scorso anno e sa quanto sarà importante una vittoria qui. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Robusta in difesa e pericolosa con la palla in mano, sarà una parte vitale della squadra scozzese.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;"><b>HANNO DETTO</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: 700; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px;">L’allenatore del Galles Ioan Cunningham ha dichiarato:</span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"> <i>“C’è stato molto dibattito attorno a questa selezione e ciò dimostra la forza profonda che stiamo ora costruendo nella squadra. Le giocatrici</i></span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><i> hanno lavorato davvero duramente e si sono sfidate a vicenda da quando siamo in ritiro, e non vediamo l'ora di affrontare la sfida della Scozia a Cardiff. </i></span></span><i><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Le partite contro la Scozia sono state tradizionalmente combattute e serrate e ci aspettiamo lo stesso sabato. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Jenny Hesketh ha impressionato dentro e fuori dal campo, da quando si è unita a noi e merita pienamente di fare il suo debutto in Galles. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Sian Jones è stata una delle giocatrici di spicco del Celtic Challenge e sappiamo quanto non vede l'ora di indossare la maglia rossa e rappresentare il suo paese."</span></i></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px;"><b>L'allenatore della Scozia Bryan Easson ha dichiarato</b></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;"><b>:</b> <i>"Probabilmente questa Scozia è la squadra più forte con cui ho avuto a che fare. Quando sei seduto a guardare una panchina che ha Shona Campbell, Chloe [Rollie], Rachel McLachlan, hai alcune giocatrici lì che quando vuoi cambiare il gioco, hai il potenziale per farlo. È la testimonianza della squadra che abbiamo."</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;"><b>FANTASY RUGBY</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Il Galles ha alcune delle migliori opzioni fantasy, e le migliori sono in 3a linea con Callender (18 stelle) e Bethan Lewis (15 stelle). </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Callender è stata la migliore giocatrice nel fantasy rugby del Galles nel 2023, avendo segnato due mete, battuto otto difensori, portato palla per 320 metri, effettuato 58 placcaggi con 6 palle recuperate. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Formano una combinazione letale in 3a linea insieme a una delle stelle del campionato 2022, Alisha Butchers (15 stelle), e dovrebbero raccogliere ancora una volta alcuni grandi punti in questo fantasy rugby. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Un altro nome da menzionare è Keira Bevan (15 stelle). </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Essendo la prima scelta del Galles come calciatrice, dovrebbe accumulare alcuni buoni punti fantasy con il piede.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">La giocatrice chiave della Scozia dal punto di vista fantasy è Lana Skeldon (16 stelle). </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Skeldon ha segnato quattro mete nel torneo 2023 ed è stata anche prolifica a livello di club, segnando otto mete per le Bristol Bears nella PWR inglese. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">L'anno scorso Skeldon ha contribuito anche con 73 placcaggi e tre palle recuperate. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Dal punto di vista del valore, un nome da segnare è la versatile Sarah Bonar (10 stelle). </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Bonar ha giocato sia in seconda che in terza linea per le Harlequins nella PWR in questa stagione, e ha giocato regolarmente nelle sue 10 presenze nel club, portando palla per 340 metri, effettuando 72 placcaggi e ottenendo due palle recuperate in rimessa laterale. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">È un'ottima opzione se state cercando una seconda linea di valore a buon prezzo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: 700; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px;">Galles</span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;"> : 15 Jenny Hesketh, 14 Jasmine Joyce, 13 Hannah Jones (c), 12 Kerin Lake, 11 Nel Metcalfe, 10 Lleucu George, 9 Keira Bevan, 1 Gwenllian Pyrs, 2 Kelsey Jones, 3 Sisilia Tuipulotu, 4 Natalia John, 5 Abbie Fleming, 6 Alisha Butchers, 7 Alex Callender, 8 Bethan Lewis.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: 700; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px;">Sostituzioni</span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;"> : 16 Carys Phillips, 17 Abbey Constable, 18 Donna Rose, 19 Georgia Evans, 20 Kate Williams, 21 Sian Jones, 22 Niamh Terry, 23 Carys Cox</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: 700; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px;">Scozia</span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;"> : 15. Meryl Smith, 14. Rhona Lloyd, 13. Emma Orr, 12. Lisa Thomson, 11. Coreen Grant, 10. Helen Nelson, 9. Caity Mattinson, 1. Leah Bartlett, 2. Lana Skeldon, 3. Christine Belisle, 4. Emma Wassell, 5. Sarah Bonar, 6. Rachel Malcolm (c) 7. Alex Stewart, 8. Evie Gallagher</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: 700; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px;">Sostituzioni</span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;"> : 16. Elis Martin, 17. Molly Wright, 18. Elliann Clarke, 19. Louise McMillan, 20. Rachel McLachlan, 21. Mairi McDonald, 22. Shona Campbell, 23. Chloe Rollie</span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n " data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"></span></p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-38574963275084609492024-03-21T12:14:00.001+01:002024-03-21T12:15:23.968+01:006 Nazioni femminile 2024: l'analisi delle squadre<p style="text-align: justify;">Sabato prende il via un 6 Nazioni molto importante, visto che assegna direttamente un posto alla Coppa del Mondo del 2025 in Inghilterra, oltre a stabilire a quale girone del WXV parteciperanno le 6 squadre europee. Vediamo nel dettaglio lo stato delle partecipanti a questa edizione. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPGbcxg7CwwB99geFvY-B7Cs1yOclQVdOQHOSCnpF17bpkf866kuAm8RlTvKoQ1wFBf-gmwxHsnFtr8-FhtfQru26HBgC-R1-MUR8Vft8z_y9olrCCVvY9HCuoYaacSM2EA9CyXzN2Uk7vyeuW54-C7T6dNS52BQ40_xM8nCGY8rrifBJX7jYgGgXhY2EG/s800/6N2024.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPGbcxg7CwwB99geFvY-B7Cs1yOclQVdOQHOSCnpF17bpkf866kuAm8RlTvKoQ1wFBf-gmwxHsnFtr8-FhtfQru26HBgC-R1-MUR8Vft8z_y9olrCCVvY9HCuoYaacSM2EA9CyXzN2Uk7vyeuW54-C7T6dNS52BQ40_xM8nCGY8rrifBJX7jYgGgXhY2EG/w640-h320/6N2024.jpg" width="640" /></a></div><p style="text-align: justify;">L'Inghilterra ha vinto le ultime cinque edizioni, ma Francia, Galles, Italia, Scozia e Irlanda hanno tutte le carte in regola per provare ad ostacolare la loro caccia ad un altro Grand Slam. Se l'Inghilterra punta al sesto titolo consecutivo, in palio c'è molto altro visto che la squadra meglio classificata al di fuori di Inghilterra e Francia, che sono già qualificate, prenoterà il suo posto alla Coppa del Mondo senza passare dal WXV ed eventuali spareggi.</p><p style="text-align: justify;">Per un'analisi completa del torneo e delle squadre non dimenticate di scaricare la nostra guida al torneo qui: <a href="https://shorturl.at/rsS56" target="_blank">Guida al 6 Nazioni femminile 2024</a></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #5e5e5e; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 15px; text-align: left;">🏴 </span><b>INGHILTERRA</b></p><p style="text-align: justify;">CAPITANA: MARLIE PACKER</p><p style="text-align: justify;">ALLENATORE: JOHN MITCHELL</p><p style="text-align: justify;">NEL 2023: 1° (CAMPIONE CON GRAND SLAM)</p><p style="text-align: justify;">PRONOSTICO: 1° (GRAND SLAM)</p><p style="text-align: justify;">Il Sei Nazioni femminile ha disperatamente bisogno di una nuova squadra campione per coloro che stanno cercando di aumentare l'attrattiva commerciale di questo campionato, ma la cosa al momento è più facile a dirsi che a farsi. Il pool di giocatrici delle Red Roses va ben oltre la borsa di Mary Poppins e con un occhio rivolto alla Coppa del Mondo casalinga del prossimo anno, il tempo è prezioso. Essendo la nazione meglio supportata sulla scena del rugby femminile mondiale, qualsiasi cosa meno di un Grande Slam sarebbe un fallimento.</p><p style="text-align: justify;"><b>NOVITÀ SULLA SQUADRA</b></p><p style="text-align: justify;">Il nuovo allenatore John Mitchell ha puntato su alcuni volti noti riportando di nuovo nel mix, anche<b> Emily Scarratt,</b> il cui ritorno sulla scena internazionale sembrava in dubbio. L'ex Giocatrice Mondiale dell'Anno non gioca con l'Inghilterra dalla finale della Coppa del Mondo 2022 a causa di un pericoloso infortunio al collo che l'ha messa a riposo per 14 mesi. Anche <b>Abbie Ward</b> è pronta a fare la sua prima apparizione nei test da quando è diventata madre l'estate scorsa. Importante anche il ritorno della mediana d'apertura <b>Zoe Harrison</b> che è tornata in squadra dopo essere stata esclusa dal torneo dello scorso anno a causa di un infortunio al legamento crociato anteriore. Una delle quattro sopravvissute della squadra inglese vincitrice della Coppa del Mondo 2014 – insieme a Scarratt, Natasha Hunt e il capitano Marlie Packer – <b>Alex Matthews</b> continua a essere una delle armi più apprezzate delle Red Roses. Abitualmente gioca come blindside un flanker ma, è entrata senza sforzo nel ruolo di numero 8 lasciato libero da Sarah Hunter dopo il suo ritiro. Una potente portatrice di palla, con un impressionante work rate che la distingue continuamente.</p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #5e5e5e; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 15px; text-align: left;">🇫🇷 </span><b>FRANCIA</b></p><p style="text-align: justify;">CAPITANA: MANAE FELEU</p><p style="text-align: justify;">CO-ALLENATORI: GAËLLE MIGNOT E DAVID ORTIZ</p><p style="text-align: justify;">NEL 2023: 2°</p><p style="text-align: justify;">PRONOSTICO: 2°</p><p style="text-align: justify;">Ogni anno la domanda è la stessa: può la Francia battere l’Inghilterra? Le rivali d'oltre Manica si affronteranno nell'ultima giornata, calando il sipario sul torneo allo Stade Chaban-Delmas di Bordeaux, dove Les Bleues punteranno a vincere sull'Inghilterra per la prima volta in 13 partite. E' necessario tornare all'edizione 2018 di questo torneo per vedere quando hanno battuto l'Inghilterra l'ultima volta e da allora, nonostante la crescita hanno eguagliato solo a metà la superiorità delle Rose Rosse.</p><p style="text-align: justify;"><b>NOVITÀ SULLA SQUADRA</b></p><p style="text-align: justify;">Con una nuova capitana, <b>Manaé Feleu</b>, Les Bleues sono ancora una forza da non sottovalutare. Feleu, nata nelle isole Wallis e Futuna nel Pacifico meridionale prima di trasferirsi in Nuova Zelanda, ha guidato la Francia a una storica vittoria per 18-17 sulle campionesse del mondo neozelandesi nella competizione inaugurale del WXV lo scorso autunno. In 3a linea fila c'è anche sua sorella, Teani, anche lei nella rosa della Francia, pronta a lasciare il segno sul torneo. A 24 anni, Feleu è la capitana più giovane del Sei Nazioni femminile, ma è circondata da giocatrici esperte come Agathe Sochat, Gaëlle Hermet, Romane Ménager e la mediano di mischia Pauline Bourdon-Sansus. <i>“Non penso che ci sia molto da rincorrere. Ci concentriamo più su noi stessi”</i>, ha detto Feleu riguardo alla riduzione del divario con l'Inghilterra. <b>Elisa Riffonneau</b> è una tallonatrice che ha avuto un enorme impatto nella Premiership inglese con Ealing Trailfinders, club al quale è arrivata dalla massima divisione femminile francese lo scorso anno. Riffonneau ha ottenuto grandi vittorie con la U20, ha disputato un ottimo WXV e ha fatto parte della squadra di allenamento allargata della Francia per la Coppa del Mondo 2022. Le sue prestazioni nella Premiership hanno fatto sì che i selezionatori si accorgessero di lei e siamo molto curiosi di vederla all'opera con la la maglia della Francia.</p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #5e5e5e; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 15px; text-align: left;">🇮🇪 </span><b>IRLANDA</b></p><p style="text-align: justify;">CO-CAPITANE: EDEL MCMAHON E SAM MONAGHAN</p><p style="text-align: justify;">ALLENATORE: SCOTT BEMAND</p><p style="text-align: justify;">NEL 2023: 6°</p><p style="text-align: justify;">PRONOSTICO: 6°</p><p style="text-align: justify;">L'Irlanda ha chiuso in fondo al torneo dello scorso anno senza fare un solo punto, tra le accuse di sessismo che giravano intorno all'IRFU e altri problemi legati ai finanziamenti la prima parte del 2023 è stata molto difficile per le irlandesi. Vincere il WXV3 lo scorso autunno sotto la guida del nuovo allenatore Scott Bemand ha consentito un reset, anche se ciò ha significato affrontare squadre del calibro di Colombia e Kazakistan. Adesso però si prospettano sfide molto più difficili – inclusa una trasferta a Twickenham contro le Red Roses.</p><p style="text-align: justify;"><b>NOVITÀ SULLA SQUADRA</b></p><p style="text-align: justify;">Bemand, che è subentrato dopo il cucchiaio di legno dell'Irlanda lo scorso anno, ha convocato le stelle del 7s <b>Beibhinn Parsons, Eve Higgins </b>e<b> Aoibheann Reilly,</b> che erano in campo nella storica vittoria irlandese in HSBC SVNS a Perth il mese scorso. Non c'è ancora posto per la tallonatrice Cliodhna Moloney, che non è stata chiamata con la nazionale dal 2021, quando criticò l'ex direttore femminile del rugby Anthony Eddy e lo accusò di "spargere letame" dopo che l'Irlanda non si era qualificata per la Coppa del Mondo. Bemand è stato in contatto con la giocatrice dell'Exeter Chiefs e ha detto che c'è una "conversazione in corso" sul suo ritorno. Da tenere d'occhio ci sarà <b>Shannon Ikahihifo</b> è un'altra delle reclute di Ealing Trailfinders, che sta vivendo una stagione stellare nella massima serie inglese. La seconda linea nata in Nuova Zelanda, la cui nonna è nata a Kilkenny, è una delle otto giocatrici senza caps nella squadra irlandese e ha suscistato grande interesse in tutta l'Irlanda grazie alle sue prestazioni nella PWR.</p><p style="text-align: justify;"><b style="background-color: white; color: #5e5e5e; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 15px; outline: 0px; text-align: left; transition: all 0.3s ease 0s;"><span style="font-family: inherit; outline: 0px; transition: all 0.3s ease 0s;">🇮🇹 </span></b><b>ITALIA</b></p><p style="text-align: justify;">CAPITANA: ELISA GIORDANO</p><p style="text-align: justify;">ALLENATORE: GIOVANNI RAINERI</p><p style="text-align: justify;">NEL 2023: 5°</p><p style="text-align: justify;">PRONOSTICO: 4°</p><p style="text-align: justify;">Negli ultimi anni l'Italia ha faticato ad avvicinarsi al secondo posto ottenuto nel 2019. Questa è una squadra che sta ancora crescendo sotto la guida Giovanni Raineri, che ha preso il posto dell'allenatore di lunga data Andrea Di Giandomenico dopo la Coppa del Mondo del 2022. Con 24 giocatrici con contratti centralizzati, l'Italia si colloca dietro Inghilterra, Francia e Galles nella gerarchia del professionismo, ma l'Italia è in grado di sorprendere tutti in ogni giornata del torneo, anche se attualmente l'Inghilterra con la quale le azzurre esordiranno nel torneo a Parma sembra ancora decisamente fuori portata.</p><p style="text-align: justify;"><b>NOVITÀ SULLA SQUADRA</b></p><p style="text-align: justify;"><b>Elisa Giordano</b>, iconica numero 8 azzurra con 65 presenze, sarà la capitana di una squadra che rappresenta un equilibratissimi mix di gioventù ed esperienza. La pilona <b>Lucia Gai,</b> con 95 presenze, potrebbe raggiungere le 100 presenze nel corso del torneo, ma le Azzurre cercheranno di attingere certamente ai talenti di <b>Sara Seye</b> (Ealing Trailfinders), <b>Silvia Turani</b> (Harlequins) e del centro <b>Beatrice Rigoni</b> (Sale Sharks), che hanno tutte impressionato nella massima serie femminile inglese. Tra le giovani interessanti inserite in squadra c'è la 21enne flanker Alessandra Frangipani, una portatrice di palla sorprendentemente forte e delle sei giocatrici che giocano attualmente a Villorba. Fra le trequarti, sempre da Villorba, questo potrebbe essere il torneo di <b>Beatrice Capomaggi</b>, che ha davvero impressionato durante il WXV. Dotata di grande adattabilità può essere impiegata come centro o estremo ed ha dimostrato un grande precisione dalla piazzola, il che la rende la backup ideale di Michela Sillari.</p><p style="text-align: justify;"><b style="background-color: white; color: #5e5e5e; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 15px; outline: 0px; transition: all 0.3s ease 0s;"><span style="font-family: inherit; outline: 0px; transition: all 0.3s ease 0s;"><span style="outline: 0px; text-align: left; transition: all 0.3s ease 0s;">🏴 </span></span></b><b>SCOZIA</b></p><p style="text-align: justify;">CAPITANA: RACHEL MALCOLM</p><p style="text-align: justify;">ALLENATORE: BRYAN EASSON</p><p style="text-align: justify;">NEL 2023: 4°</p><p style="text-align: justify;">PRONOSTICO: 5°</p><p style="text-align: justify;">La Scozia è la squadra, dopo l'Inghilterra, ad aver raccolto più punti bonus nel torneo e questo spesso ha fatto la differenza in classifica. Dopo il grande entusiasmo generato dal trionfo nel WXV2 dello scorso anno entrano nel torneo con grande confidenza, ma il Sei Nazioni sarà un indicatore molto più realistico della qualità di questo gruppo. Questo è anche solo il secondo anno che la squadra ha un gruppo ristretto di giocatrici con contratti professionistici.</p><p style="text-align: justify;"><b>NOVITÀ SULLA SQUADRA</b></p><p style="text-align: justify;">L'allenatore Bryan Easson ha chiamato sette giocatrici senza caps nella sua squadra, inclusa l'ala delle Bristol Bears <b>Megan Varley</b>, che ha mostrato una grande vena realizzativa nel PWR. Con l'esperta Lana Skeldon, Evie Gallagher e Rachel Malcolm, il gruppo scozzese è capace di fare seri danni quando attacca, mentre l'ala <b>Francesca McGhie</b> rappresenta perfettamente la nuova generazione di talenti determinati a mettere il rugby femminile sulla mappa in Scozia. <i>"Probabilmente avremo un numero record di spettatori per entrambe le partite casalinghe"</i>, ha detto Malcolm. <i>“Questo è ciò che stiamo spingendo da così tanto tempo, per ispirare più persone in Scozia a sostenere la parte femminile e per ispirare più persone a farsi coinvolgere. Quell'entusiasmo ha raggiunto un ulteriore livello quest’anno”</i>. Non possiamo poi dimenticarci di <b>Emma Orr che </b>ha vissuto un paio d'anni vorticosi, affermandosi come un centro di grande talento. La ventenne di Edimburgo ha fatto il suo debutto conb la nazionale Sevens scozzese all'età di 18 anni ed è già stata indicata come una delle sicure protagoniste del tour inaugurale femminile delle British and Irish Lions in Nuova Zelanda nel 2027.</p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #5e5e5e; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 15px; text-align: left;">🏴 </span><b>GALLES</b></p><p style="text-align: justify;">CAPITANA: HANNAH JONES</p><p style="text-align: justify;">ALLENATORE: IOAN CUNNINGHAM</p><p style="text-align: justify;">NEL 2023: 3°</p><p style="text-align: justify;">PRONOSTICO: 3°</p><p style="text-align: justify;">La nazionale femminile del Galles entra in questo torneo con una grandissima responsabilità: ridare lustro al rugby gallese dopo il pessimo 6 Nazioni della compagine maschile. La squadra di Ioan Cunningham non manca di talento individuale, ma lo scorso anno non è riuscita a brillare contro Francia e Inghilterra. I tre duri test al WXV – quando hanno perso contro Canada, Australia e Nuova Zelanda – saranno stati un'enorme curva di apprendimento e se riusciranno a portare il loro gioco ad un livello superiore soprattutto con la mischia, potrebbero anche battere la Francia a Cardiff.</p><p style="text-align: justify;"><b>NOVITÀ SULLA SQUADRA</b></p><p style="text-align: justify;">La sfida sarà quella di creare coesione tra le 13 giocatrici gallesi che stanno attualmente giocando con le attuali campionesse della Premiership inglese, Gloucester-Hartpury. L'estremo <b>Jenny Hesketh</b>, ex capitana dell'Inghilterra Under 20, è la grande novità del gruppo e una delle sei giocatrici senza caps in una squadra che ha visto grandi nomi come Elinor Snowsill e Sioned Harries ritirarsi. <b>Lleucu George</b>, mediana d'apertura apparsa in grande forma con il Gloucester-Hartpury, avrà il compito di guidare l'attacco e gestire la strategia dei calci per il Galles, che rappresenta il suo punto di forza. Da tenere d'occhio sicuramente c'è la giocatrice di spicco delle Gwalia Lightning con le quali ha giocato il Celtic Challenge, <b>Gwennan Hopkins</b>, nata a Cardiff, è stata ampiamente considerata colei che succedderà a Sioned Harries, ex numero 8 del Galles che si è ritirata all'inizio di questo mese. La studentessa dell'Hartpury College è un'ottima ball carrier e potrebbe dare al Galles quel qualcosa in più nella battaglia fisica specialmente nelle partite contro Francia e Inghilterra.</p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-7167033038430341372024-03-20T15:25:00.001+01:002024-03-20T15:27:45.150+01:00Sei Nazioni femminile: sei giocatrici da seguire con attenzione<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il Sei Nazioni femminile promette anche questa volta di essere un torneo molto interessanti, soprattutto nella lotta per il 3° posto che darà a chi lo otterrà un posto nel WXV1 e la qualificazione diretta alla prossima Coppa Del Mondo. <span style="text-align: left;">Mentre le Red Roses continuano a dettare il ritmo nel rugby femminile, Galles e Francia sono cresciute moltissimo e sperano di apportare ulteriori miglioramenti nel torneo di quest'anno. </span><span style="text-align: left;">Scozia, Italia e Irlanda sono reduci da un buon WXV, nel secondo e terzo livello e dovrebbero entrare in questo campionato con la convinzione di poter aspirare concretamente al 3° posto.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: left;">Con i contratti professionali ora in vigore in ogni Federazione, l'opportunità per le giovani giocatrici che si fanno strada abbondano e molte potrebbero essere le protagoniste del torneo di quest'anno. Come ogni anni abbiamo scelto</span><span style="text-align: left;"> un volto nuovo per ciascuna squadra, pensiamo che queste giocatrici potranno rappresentare una sorpresa in positivo ed essere dei perni per il futuro delle loro nazionali. Vediamo quali saranno secondo noi le giocatrici da tenere d'occhio nel torneo di quest'anno. </span></span></p><p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia6HJqIOVgWkyn2ch_MEWfH8MTLHdy8EifPhOnq7Z_bCW_OvmKZle1G2G69NGUSlnXlVzmfHOAz_AAwamskBgeRoRdBup7FU2rsSo1R6C14986qjh-Azj_28R5CfFCczhihhsSA6kY_HH5cN9RAB1BhDX9X1FVR1SBCYUH7u_dfoI9ZiyBvGU2H9gD1uWy/s800/Pilani.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia6HJqIOVgWkyn2ch_MEWfH8MTLHdy8EifPhOnq7Z_bCW_OvmKZle1G2G69NGUSlnXlVzmfHOAz_AAwamskBgeRoRdBup7FU2rsSo1R6C14986qjh-Azj_28R5CfFCczhihhsSA6kY_HH5cN9RAB1BhDX9X1FVR1SBCYUH7u_dfoI9ZiyBvGU2H9gD1uWy/w640-h320/Pilani.jpg" width="640" /></a></p><p style="text-align: justify;"></p><p style="height: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><br /><br /></span></p><span style="text-align: left;"><p style="font-weight: bold; text-align: justify;"><b style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">🇮🇹 Alessia Pilani</span></b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">In prima linea l'Italia ho certamente ottime giocatrici, come Silvia Turani che sta disputando una grande stagione con la maglia delle Harlequins e l'espertissima Lucia Gai che dovrebbe iniziare il campionato come prima scelta dell'Italia mentre si avvicina alla sua 100a presenza, ma Gaia Maris, Sara Seye e soprattutto Alessia Pilani metteranno sotto pressione Raineri per la scelta di una maglia da titolare come pilona. Arrivata relativamente in ritardo al rugby dopo essersi dedicata al ciclismo in gioventù, la 25enne Pilani ha fatto il suo debutto contro la Spagna la scorsa estate ed è entrata come riserva nel gruppo che ha partecipato WXV2 facendo immediatamente fare passi da gigante. Notevole anche la sua prestazione con le Zebre nella prima partita della Latin Cup a Valencia, dove ha praticamente annullato Laura Delgado, espertissima capitana della Spagna e titolare delle campionesse inglesi del Gloucester-Hartpury. Non solo forza e tecnica nella mischia chiusa, Alessia si è dimostrata un'ottima ball carrier e potrebbe rappresentare la perfetta alternativa a Silvia Turani, spesso utilizzata in quel ruolo. Sarà un inizio difficile per l'Italia, che ospita l'Inghilterra prima delle trasferte in Irlanda e Francia, ma la capitana dell'Italia Elisa Giordano crede che il duro test iniziale potrebbe dare energia alla sua squadra. </span><i style="font-family: inherit;">"Ovviamente vogliamo vincere il più possibile e confermarci ad alti livelli"</i><span style="font-family: inherit;">, ha detto Giordano la scorsa settimana. </span><i style="font-family: inherit;">"Giocare contro l'Inghilterra al primo turno è difficile ma è anche emozionante perché ci permette di arrivare con energia a questo appuntamento prestigioso".</i></p></span><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: left;">🏴 </span><b style="text-align: left;">Nel Metcalfe</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Metcalfe ha ottenuto la sua prima maglia da titolare in Galles come estremo contro la Nuova Zelanda durante il WXV, ma è giocando all'ala che l'adolescente ha impressionato negli ultimi tempi con la maglia del Gloucester-Hartpury nel campionato inglese. "Runner" particolarmente forte, con eccellenti capacità di evasione, Metcalfe fa parte di un nutrito contingente di giocatrici imbattute nella Premiership Women's Rugby che attraversano il confine per giocare con il Galles e l'allenatore Ioan Cunningham spera che parte di quell'esperienza vincente si traduca in un vantaggio per la squadra gallese. Cunningham ha molte opzioni per le posizioni di ala ed estremo, con Jasmine Joyce disponibile e Kayleigh Powell in forma, ma Metcalfe potrebbe essere gettata nella mischia e assumere un ruolo da protagonista ad un certo punto del torneo. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: left;">🇫🇷 </span><b>Teani Feleu</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Sorella minore della capitana Manae Feleu, Teani ha ricevuto la prima convocazione dalla Francia durante il Sei Nazioni dello scorso anno, ma ha mancato l'esordio. La giovane Feleu viene utilizzata principalmente come centro nel suo club, le Amazones di Grenoble, ma i due allenatori della nazionale frances Gaelle Mignot e David Ortiz stanno considerando il suo spostamento in 3a linea, viste le sue grandi abilità difensive e di recupero del pallone. Come sempre accade nella Francia, la lotta per un posto in 3a linea sarà feroce, ma entrambe le sorelle Feleu sono viste come giocatrici con un grandissimo potenziale. La coppia è cresciuta a Wallis e Futuna, il territorio del Pacifico meridionale che ha fornito molti dei migliori giocatori della nazionale maschile francese, tra cui i fratelli Taofifenua e Yoram Moefana e c'è molta attesa per vederle giocare assieme fianco a fianco nella mischia transalpina.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: left;">🏴 </span><b>Maddie Feaunati</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Maddie Feaunati è balzata agli onori della cronaca qualche settimana fa, quando ha rifiutato un contratto in Nuova Zelanda e la convocazione con le Black Ferns dichiarando la sua intenzione di giocare per l'Inghilterra, cosa che ha suscitato scalpore sia in Europa che in Nuova Zelanda. Qualsiasi giocatrice sul radar sia delle Black Ferns che delle Red Roses deve avere per forza qualcosa di speciale, e si ritiene che l'Inghilterra consideri un vero colpo di fortuna che Feaunati sia tornata in Inghilterra dopo aver giocato con le Poua nel Super Rugby Aupiki per unirsi alla squadra di John Mitchell. Il coach inglese è alla ricerca di un gruppo di giocatrici più giovani da inserire in mischia, soprattutto in 3a linea e la 21enne flanker samoana appare abbastanza avanti nelle gerarchie per poter aspirare ad un debutto all'inizio del torneo. L'Inghilterra ha la necessità di avere una terza saltatrice nella rimessa laterale e Feaunati è stata identificata come la giocatrice dotata del giusto tipo di competenze per ricoprire il ruolo in cui Alex Matthews ha eccelso per così tanto tempo. Anche il suo work rate è stato elogiato da Mitchell: Feaunati è stata notata per la prima volta dall'assistente allenatrice Sarah Hunter, che si è rivelata eccellente anche fuori dal campo nel fare cose invisibili ed essere il perfetto dell'Inghilterra tra campionesse ormai affermate e le nuove generazioni di giocatrici arrivate alla maglia con la rosa rossa per la prima volta. </span></p><p style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: left;">🏴 </span>Alex Stewart</span></b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Potentissima openside flanker Alex Stewart è stata uno delle beneficiarie del Celtic Challenge, introdotta per colmare il divario per le giocatrici scozzesi, irlandesi e gallesi tra il rugby per club e la scena internazionale. A soli 19 anni, è stata scelta come vice-capitana di Edimburgo nella competizione, un segno delle sue qualità di leadership. Anche la sua compagna di reparto nelle Corstorphine Cougars, Merryn Gunderson, è una delle esordienti convocate da Bryan Easson, e la coppia non potrebbe avere un modello migliore da cui imparare, ovvero la skipper della nazionale scozzese Rachel Malcolm. Con Jade Konkel-Roberts che sta recuperando dall'infortunio, potrebbero esserci posti disponibili in 3a linea tra le 23 di Easson.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: left;">🇮🇪 </span><b>Eimear Corri</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Una nuova era per l'Irlanda è iniziata in autunno con l'insediamento dell'ex allenatore dei trequarti inglesi Scott Bemand, che ha assunto il ruolo di capo allenatore,. L'ex mediano di mischia ha immediatamente portato la squadra alla conquista del titolo nel WXV3, con un'Irlanda dominante che ha nettamente dominato le avversarie. Anche se restano questioni da risolvere fuori dal campo, c'è speranza all'interno della squadra che questo nuovo inizio possa essere positivo per una squadra con il talento necessario per lottare per il terzo posto. La disponibilità delle loro stelle del 7s fornirà qualità alle trequarti almeno per una parte del torneo prima che esse tornino a lavorare per inseguire una medaglia a Parigi in estate, ma il gruppo delle giocatrici del 15s è altrettanto interessanti. Sam Monaghan è una delle migliori giocatrici del mondo nel suo ruolo, ma Bemand ha una domanda alla quale rispondere, ovvero chi la affiancherà in 2a linea, visto che l'ex capitana Nichola Fryday si è ritirata dal rugby internazionale. Se Dorothy Wall dovrebbe essere la scelta più ovvia, Eimear Corri è emersa come un'opzione in autunno, entrando a far parte della squadra dopo essere stata inizialmente convocata come membro del gruppo di allenamento allargato. Prodotto del Blackrock ha ammesso di avere ancora moltissimo da imparare e di essere in fase di elaborazione del ruolo essendo passata dall'ala alla mischia dopo l'infortunio dello scorso anno. Con doti fisiche di tutto rispetto è una buona velocità che la rendono un'ottima portatrice di palla il suo sviluppo e utilizzo potrebbe essere un vero vantaggio per l'Irlanda.</span></p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-69187345514236550392024-03-19T17:06:00.003+01:002024-03-19T17:09:28.148+01:00Torna la guida al 6 Nazioni di Ladies Rugby Club (Edizione 2024)<p><span style="text-align: justify;">Sta per cominciare il "torneo più bello del mondo", ovvero il Sei Nazioni femminile 2024. Se volete saperne di più, volete conoscere la storia del torneo e le pagine di gloria scritte delle azzurre. qui potete trovare, fatti, statistiche, curiosità ed un'analisi delle sei partecipanti. Una guida per chi seguirà le nostre ragazze (e non solo) da una poltrona, da un divano o da un posto in tribuna.</span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjutXFbTcAijLqqJMkvUJTGVMu7XpP-htsuVxuqL3GoCY8okxtgD_2c5hYG0WNdWg_bZGpuJLCGn2125-ZzK9mHUBCJ875_KjhftTh7AKOdUeeLmbBtL68kgM0rFQeA3VKOtppuBgTLhidD1eX7L8BkLFqKgek0SBedSX0ll_rcQaZi_WlYKIJ0RFxPGi3I/s600/mockup.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjutXFbTcAijLqqJMkvUJTGVMu7XpP-htsuVxuqL3GoCY8okxtgD_2c5hYG0WNdWg_bZGpuJLCGn2125-ZzK9mHUBCJ875_KjhftTh7AKOdUeeLmbBtL68kgM0rFQeA3VKOtppuBgTLhidD1eX7L8BkLFqKgek0SBedSX0ll_rcQaZi_WlYKIJ0RFxPGi3I/w640-h426/mockup.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Un volume facile e divertente, da leggere e consultare, che riproponiamo dopo qualche anno, in questo periodo dell’anno, che precede il Sei Nazioni, momento che vede accostarsi al mondo ovale in rosa anche molti rugbisti e non che si appassionano alle vicende delle nostre ragazze. Speriamo di aver fatto qualcosa di utile.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><br />Potere scaricarla e consultarla online qui: <a href="https://drive.google.com/file/d/1l9g07DEI5xrnx9QDenUnokqZeEKOJDgf/view?usp=sharing" target="_blank">Guida 6 Nazioni Femminile 2024</a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Adesso non ci resta che riempire gli stadi, sintonizzare le tv e gridare sempre più forte FORZA AZZURRE!!!</div>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-55537898850001133282024-03-12T17:05:00.003+01:002024-03-12T17:51:15.645+01:00Fantasy Rugby 2024: gioca con noi e vinci un fantastico premio!<p><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #252525;">Siamo pronti per le gite allo stadio, e alle riunioni nelle club house per vedere insieme le partite, ma come ogni non può mancare il tradizionale torneo di</span><span style="background-color: white; color: #252525;"> </span><span style="box-sizing: border-box; color: #252525; font-weight: bolder;">fantarugby Sei Nazioni </span><span style="box-sizing: border-box; color: #252525;">di </span><span style="box-sizing: border-box; color: #252525; font-weight: bolder;"> Ladies Rugby Club</span><span style="background-color: white; color: #252525;">.</span></span></p><p><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXDxIDw2vPgiSNVK4nYQ-tblerZQ_2xWTKh_doSnClKCa_OhhziW0MWM1c6CNh2EZoZD9KVBNAwFXKzxy6puGUz_0cdpwoCFDrjdFBtcv4IBoB2IX7zG-Dq9fLgPUKjl76izdpXzMQpSD0EMgmeARk7JGKnKwAZWzUYCxci7XQvBaAMUZgYm7LCZkRarPC/s800/Fantasy.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXDxIDw2vPgiSNVK4nYQ-tblerZQ_2xWTKh_doSnClKCa_OhhziW0MWM1c6CNh2EZoZD9KVBNAwFXKzxy6puGUz_0cdpwoCFDrjdFBtcv4IBoB2IX7zG-Dq9fLgPUKjl76izdpXzMQpSD0EMgmeARk7JGKnKwAZWzUYCxci7XQvBaAMUZgYm7LCZkRarPC/w640-h320/Fantasy.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><ul style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #252525; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><li style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: bolder;"><span style="font-family: inherit;">Come partecipare</span></span></li></ul><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #252525; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><span style="font-family: inherit;">Giunto alla terza edizione, il gioco richiede di registrarsi sul sito fantasy.sixnationsrugby.com e unirsi alla <span style="box-sizing: border-box; font-weight: bolder;">lega 6 Nazioni LRC</span> per partecipare alla competizione.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #252525; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><span style="font-family: inherit;">Chi avesse già partecipato alle scorse edizioni del torneo e fosse già iscritto al portale ufficiale, dovrà semplicemente completare le operazioni di login per poi inserire nella barra degli indirizzi questo link per unirsi al torneo: <span style="box-sizing: border-box; color: blue;"> </span></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><span style="color: blue;"><span style="box-sizing: border-box;">https://fantasy.sixnationsrugby.com/w6n/#welcome/register/?sponsor_player_code=hhrjn2z&league_id=127</span></span></p><ul style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #252525; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><li style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: bolder;"><span style="font-family: inherit;">Come si gioca</span></span></li></ul><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #252525; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><span style="font-family: inherit;">Le regole sono presto dette: si scelgono 15 giocatrici (massimo 4 per ogni nazionale partecipante) una riserva o super sub e una capitana con i crediti a disposizione.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #252525; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><span style="font-family: inherit;">Le giocatrici accumuleranno un punteggio basato sulla prestazione propria e della squadra nel weekend di Sei Nazioni, fino a raggiungere il vostro totale.</span></p><ul style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #252525; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><li style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: bolder;"><span style="font-family: inherit;">Cosa si vince</span></span></li></ul><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #252525; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><span style="font-family: inherit;">Chi otterrà il punteggio migliore alla fine del torneo vincerà un gadget (sta tuned...) griffato Ladies Rugby Club Union. </span><span style="font-family: inherit;">Segui Ladies Rugby Club su </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: bolder;">Facebook</span><span style="font-family: inherit;"> </span><span style="font-family: inherit;">per rimanere aggiornato su info e classifica del FantaSeiNazioni. Buon divertimento e vinca il/la migliore!</span></p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-30936931914837449262024-03-08T17:36:00.000+01:002024-03-08T17:36:47.108+01:00Dall'8 marzo al 6 Nazioni femminile: una lunga storia di coraggio e ispirazione<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">La giornata di oggi ha per noi un valore enorme, serve a ricordarci quanto coraggio abengazione siano serviti alle donne per compiere dei significativi passi avanti in tutto il mondo. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Nel mondo del rugby, questa è un'opportunità per onorare la resilienza, l'abilità e la dedizione delle atlete che ispirano le generazioni future. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Quando le nostre e le altre giocatrici delle sei nazioni scenderanno in campo tra due settimane, incarneranno lo spirito di empowerment e inclusività, dimostrando l’importanza della partecipazione e della rappresentanza delle donne nello sport.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUyDTCMBomdG92yJBkNvAeN6bCSYGjV1OjILilkqoHHG1b9A_TuqP-b0Rk6tccxPJ2e0JuJqCEgWKqNaU-GieCKrg-O2aAVKg6CrtYvSi6-NQUOAiQKTq7pk-zED0t3dmQv3yHJovhL7BhGoAtEPkYy0iF5iJkyah9FPLxrc0cxQsW75k_9oZkqIdaZwNU/s800/touche_ita.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUyDTCMBomdG92yJBkNvAeN6bCSYGjV1OjILilkqoHHG1b9A_TuqP-b0Rk6tccxPJ2e0JuJqCEgWKqNaU-GieCKrg-O2aAVKg6CrtYvSi6-NQUOAiQKTq7pk-zED0t3dmQv3yHJovhL7BhGoAtEPkYy0iF5iJkyah9FPLxrc0cxQsW75k_9oZkqIdaZwNU/w640-h320/touche_ita.jpg" width="640" /></a></span></div><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;"><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Non mancheranno le figure ispiratrici presenti nel Guinness Sei Nazioni di quest'anno, mentre alcune giocatrici attuali ed ex ci hanno spiegato perché i valori del rugby hanno un così grande impatto. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">L'ex capitana del Galles Siwan Lillicrap dice che non può esprimere con poche parole tutto ciò che il gioco le ha dato. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;"><i>"Mi ha aiutato a creare una famiglia lontano da casa. Ho amici in tutto il mondo. Il rugby ha significato tutto per me."</i></span></p></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">La capitana della Scozia Rachel Malcolm fa eco al sentimento di appartenenza di Lillicrap, aggiungendo: <i>"Il rugby per me significa famiglia"</i>. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;"><i>"Sono i valori instillati che mi hanno portato alla persona che sono diventata oggi"</i>, afferma Sarah Hunter, una delle giocatrici più famose nella storia del rugby. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;"><i>"Ho iniziato a giocare quando avevo nove anni e l'influenza che il rugby ha avuto su di me è stata piuttosto significativa." </i></span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Allora forse dobbiamo chiederci cosa ci ha portato a questo momento, nel quale il rugby femminile non è mai stato così popolare.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>UMILI ORIGINI</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-weight: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Il fascino e la portata del Guinness Sei Nazioni femminile del 2024 sono ben lontani dalla vittoria per 4 - 0 della Francia sull'Olanda nel 1982 a Utrecht nella prima partita internazionale femminile registrata. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Sebbene quello sia stato un momento spartiacque, il rugby femminile risale a molto più tempo prima, con notizie di partite già a partire dal 1880, circa un secolo prima. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Emily Valentine detiene il primato di essere la prima giocatrice di rugby femminile ufficialmente registrata. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">La studentessa di Enniskillen, nell'Irlanda del Nord, giocava in una squadra formata dai suoi fratelli alla Portora Royal School, e le memorie di Valentine raccontano che giocava già nel 1887. </span></p><p style="text-align: justify;"><b>INFLUENZA DELLA GUERRA</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Poco si sa del rugby femminile alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX, ma l'avvento della prima guerra mondiale si rivelò un punto di svolta. Con gli uomini che partivano per combattere per il loro paese, le donne riempirono il vuoto nel rugby, coinvolgendo un numero enorme di persone sul posto di lavoro e con quel cambiamento nella dinamica sociale sarebbe poi arrivato il movimento per i diritti delle donne nel Regno Unito. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Le donne potevano anche praticare sport più regolarmente e la prima immagine di una partita di rugby femminile risale a una partita del 1917 tra Cardiff e Newport in Galles.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Mary Eley, una delle pioniere di questo sport vissuta fino all'età di 106 anni, quel giorno giocò come estremo per il Cardiff. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Eley ha detto della sua esperienza:<i> “Ci è piaciuto molto giocare. </i></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;"><i>È stato divertentissimo stare tutte insieme in campo, ma abbiamo dovuto fermarci quando gli uomini sono tornati dalla guerra, ed è stato un peccato. </i></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;"><i>Ci siamo divertite così tanto</i>." </span></p><p style="text-align: justify;"><b>PIATTAFORMA UNIVERSITARIA</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Come menziona Eley, la fine della guerra sembrò rallentare il progresso del rugby femminile, e fu solo negli anni '60 che esso si affermò veramente. Le università e i college si rivelarono l'ambiente perfetto per la fondazione di squadre, con l'Università di Edimburgo nel 1962, apparentemente il primo ateneo nel Regno Unito ad avere una squadra di rugby femminile. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Oltremanica, anche in Francia, si stavano formando squadre universitarie, con la prima associazione nazionale di rugby femminile che fu fondata in Francia nel 1970. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Lo sport non si limitava alle tradizionali roccaforti del gioco maschile, con il rugby femminile che divenne particolarmente popolare nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti, dove il gioco continuò sempre più a crescere e rafforzarsi dall'inizio degli anni '70. </span></p><p style="text-align: justify;"><b>SVILUPPO DEL GIOCO INTERNAZIONALE</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Infatti, fu a Utrecht, nei Paesi Bassi nel 1982, che si giocò la prima partita internazionale, con la Francia che sconfisse l'Olanda 4 - 0. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Dopo la creazione dei Campionati Europei nel 1988 e il RugbyFest, un torneo a inviti in Nuova Zelanda nel 1990, la prima Coppa del Mondo fu giocata nel 1991, e gli Stati Uniti conquistarono il trofeo dopo aver battuto in finale l'Inghilterra, paese ospitante. Quella Coppa del Mondo, e quella che seguì nel 1994 non furono ufficialmente riconosciute all'epoca, lo furono solo successivamente, in modo retrospettivo da World Rugby. </span></p><p style="text-align: justify;"><b>CRESCITA IN INGHILTERRA</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Nel 1996 iniziò il torneo delle Home Nations che alla fine si sarebbe evoluto nel Guinness Women's Six Nations che conosciamo oggi. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">L'Inghilterra vinse il primo campionato nazionale e da allora è stata la forza dominante nell'emisfero settentrionale. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Alcune delle prime superstar femminili del rugby giocarono per la squadra inglese in quel periodo. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Maggie Alphonsi e Danielle Waterman, che ora sono volti familiari come telecronisti sia del rugby maschile che di quello femminile, facevano entrambe parte della squadra inglese che vinse sette titoli consecutivi, con sei Grandi Slam, dal 2006 al 2012. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Maggie Alphonsi, la più forte 3a linea di tutti i tempi, faceva allora parte della squadra inglese che vinse la Coppa del Mondo nel 2014 e da allora è diventata un'ispirazione per le giocatrici in tutto il paese ed in tutto il mondo ovale. L'anno scorso, Zainab Alema, un'infermiera neonatale di terapia intensiva del SSN, giocatrice che ha fondato l'associazione di beneficenza Studs in the Mud, ha avuto modo di incontrare Alphonsi e spiegargli quanta grande influenza abbia avuto sul gioco femminile. </span></p><p style="text-align: justify;"><b>BURGESS ABBATTE LE BARRIERE</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Se al giorno d'oggi è Alphonsi a ispirare la prossima generazione di giocatrici di rugby, è necessario ricordare che è stata un grande gallese a giocare un ruolo importante nello sviluppo di Alphonsi. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Liza Burgess, conosciuta come "Bird" dalle sue compagne di squadra, è probabilmente la più grande giocatrice di sempre del Galles con una carriera durata tre decenni. Ha capitanato il Galles nella sua prima nazionale contro l'Inghilterra nel 1987 e ha collezionato l'ultima delle sue 87 presenze 20 anni dopo, oltre ad aggiungere sei presenze con la Gran Bretagna al conteggio dei caps, prima della formazione della squadra gallese.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Nel 1989 è stata una delle socie fondatrici delle Saracens Women e in seguito le ha guidate al primo triplete femminile – conquista del titolo in campionato, coppa e torneo nazionale 7s – durante un periodo di 10 anni al club. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Lontano dalla carriera nel rugby, ha lavorato come insegnante e alla fine degli anni '80 è stata lei a convincere uno delle sue alunne a Londra a provare il rugby. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Alphonsi era quell'allieva e sembra giusto che le due facciano entrambe ora parte della Hall of Fame di World Rugby. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Da allora un nuovo gruppo di pioniere in Galles è venuto alla ribalta, con la recente assegnazione di contratti a tempo pieno alle giocatrici della Welsh Rugby Union. </span></p><p style="text-align: justify;"><b>ARRIVA L'IRLANDA</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Per gran parte degli anni 2000, l'Inghilterra ha dominato con la Francia come principale sfidante, ma l'inizio degli anni 2010 con l'Irlanda è arrivata una nuova forza nel rugby femminile europeo e mondiale. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">La loro squadra comprendeva una serie di giocatrici che hanno continuato ad avere un'enorme influenza sul gioco femminile. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">La mediana d'apertura Lynne Cantwell è ora l'allenatrice dell'alto livello femminile del rugby sudafricano, la numero 8 Joy Neville è stata una pioniera come arbitra, mentre la capitana di quella squadra, Fiona Coghlan, appare regolarmente come analista e commentatrice sia nelle partite maschili che femminili sulla TV e alla radio in Irlanda. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Neville si affermata come uno degli arbitri donna più rispettati nel rugby e ha abbattuto le barriere diventando la prima donna ad arbitrare una partita professionistica europea di rugby maschile. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">È stata anche la prima donna ad arbitrare una partita di rugby maschile di alto livello nel Regno Unito, dirigendo Ulster contro Southern Kings nel PRO14. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Nel 2017 è stata premiata per i suoi successi ed è stata nominata Arbitro dell'anno del World Rugby. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Coghlan, Neville e Cantwell sono state le protagoniste della vittoria dell'Irlanda nel Sei Nazioni 2013, il primo torneo vinto dalle Girls in Green con tanto di Grand Slam, e la squadra ha ripetuto l'impresa due anni dopo, dopo aver battuto nel frattempo la Nuova Zelanda, diventando la prima squadra nazionale irlandese a riuscirci. </span></p><p style="text-align: justify;"><b>UNA FRANCIA DA RECORD</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Tra il 2013 e il 2016, Irlanda e Francia si sono alternate vincendo vari titoli, e quest'ultima si è basata sullo sviluppo in quel periodo per diventare attualmente la sfidante più vicina all'Inghilterra sulla scena mondiale. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Sebbene le Red Roses siano in vantaggio nelle ultime gare, sono quasi sempre arrivate al traguardo battendo le francesi, con alcuni degli incontri più memorabili nel rugby femminile degli ultimi anni che si sono disputati tra le due squadre. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Forse il più divertente di tutti si è svolto a Grenoble nel 2018 davanti a un pubblico allora da record mondiale di 17.440 spettatori. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Jessy Trémoulière, in seguito votata Giocatrice femminile del decennio di World Rugby, segnò la seconda delle sue due mete allo scadere in un drammatico finale che decretò successo 18 - 17 per Les Bleues che vinsero così il loro quinto Grand Slam. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Da allora il rugby femminile in Francia non ha fatto che crescere, con grandi folle che si riversano allo stadio per guardare la squadra transalpina esibirsi in giro per tutto il paese, piazzandosi spesso al secondo posto nella classifica finale. </span></p><p style="text-align: justify;"><b>BARATTIN NEL LIBRO DEI RECORD</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Una delle rare occasioni in cui non ci sono riuscite è stata nel 2019, anno in cui l’Italia ha sottolineato il proprio status di forza nel rugby femminile internazionale. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">Le Azzurre arrivarono seconde quell'anno, producendo una delle loro migliori prestazioni di sempre battendo Les Bleues 31 - 12 nell'ultima partita giocata a Padava. Un successo con punto bonus che fu sufficiente per conquistare il secondo posto, il loro miglior piazzamento fino ad oggi. Le Azzurre avevano i</span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">n Sara Barattin, loro mediana di mischia e skipper di lunga data, una vera e propria icona del rugby italiano. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">La Barattin è stata la prima donna italiana a raggiungere 100 presenze, durante il torneo di qualificazione per l'ultima Coppa del mondo di rugby, quando l'Italia si è assicurata un posto in Nuova Zelanda vincendo il torneo devanti a Scozia, Irlanda e Spagna. </span></p><p style="text-align: justify;"><b>RINASCIMENTO SCOZZESE</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Quell'evento di qualificazione alla Coppa del mondo di rugby vide anche la Scozia ottenere una drammatica vittoria in extremis sull'Irlanda nella partita finale, conquistando il posto nel torneo finale di ripescaggio. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Le scozzesi, allenate da Bryan Easson, avrebbero poi affrontato e vinto uno spareggio contro la Colombia per assicurarsi l'ultimo posto per il torneo in Nuova Zelanda. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Le Dark Blues ottennnero così la qualificazione in grande stile con una vittoria per 59 - 3 tornando alla Coppa del Mondo per la prima volta dal 2010. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">E dopo una parentesi di sei anni durante la metà degli anni 2010 nella quale la Scozia finiva ogni anno ultima nel Sei Nazioni, c'è stata un'ulteriore prova della rinascita del gioco a nord del confine inglese. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Quella qualificazione alla RWC era stata preceduta anche da un drammatico pareggio con la Francia nel toreno del 2020, con la meta nel finale di Rachel Shankland e la trasformazione di Helen Nelson che assicuravano un memorabile risultato: 13 - 13.</span></p><p style="text-align: justify;"><b style="font-family: inherit;">GUARDANDO AL 2024</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;">Il Guinness Sei Nazioni femminile 2024 si aprirà sabato 23 marzo a Le Mans con la Francia che ospiterà l'Irlanda, mentre il Galles affronterà la Scozia a Cardiff. Le campionesse</span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; vertical-align: inherit;"> in carica dell'Inghilterra si recheranno invece a Parma il giorno successivo per affrontare l'Italia. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px;">La profondità delle trame, che vedono protagoniste veterani esperte e stelle emergenti, è tale che ogni partita è pronta a regalare ancora una momenti indimenticabili ed aggiungere ulteriori mattoni a questo bellissimo edificio che è oggi il rugby femminile mondiale.</span></p><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-13056373668430579552024-03-06T15:51:00.003+01:002024-03-06T15:53:39.792+01:00Sei Nazioni femminile, stelle e miti del torneo: Katy Daley-Mclean<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Nella galleria delle leggende del Sei Nazioni femminile non poteva certamente mancare Katy Daley-McLean, che per tutti i media ed i tifosi dell'Inghilterra è "LA" Red Rose per eccellenza. </span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz5MEvKGuQshXILK2gkwKSJVyP9uwR7Aqk52MLxqt0n2b9egu3Byi5Xw8gjr9XkYtKoGc8aua1IKv0hdugLdR6tB0niJoJmRInfo2wAfRpu1P4yIMX8GxqdWib5kxV16T30faXzdR3sLuXt-fQSDIFeMY9KWjuFV3VgxzTLr-Hi0qOBmGYrgYxJIs8z517/s800/mclean.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz5MEvKGuQshXILK2gkwKSJVyP9uwR7Aqk52MLxqt0n2b9egu3Byi5Xw8gjr9XkYtKoGc8aua1IKv0hdugLdR6tB0niJoJmRInfo2wAfRpu1P4yIMX8GxqdWib5kxV16T30faXzdR3sLuXt-fQSDIFeMY9KWjuFV3VgxzTLr-Hi0qOBmGYrgYxJIs8z517/w640-h360/mclean.jpg" width="640" /></a></div><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Katy Daley-McLean, è una delle migliori giocatrici dell’era moderna e una delle più vincenti di sempre, avendo conquistato otto Sei Nazioni con l’Inghilterra e preso parte a quattro edizioni della Coppa del Mondo, vincendo nel 2014 a Parigi e arrivando al secondo posto nel 2017 a Belfast. Nell’ultimo test match giocato con la Rosa sul petto (e vinto contro la Francia a Twickenham), ha raggiunto quota 116 caps, diventando la terza inglese di sempre per numero di presenze con la maglia </span><span style="font-family: inherit;">della Nazionale. Katy aveva debuttato in Nazionale nel 2007 nel match contro la Scozia.</span></p></span><p></p><p style="background-color: white; margin: 0.5em 0px; max-width: 100%; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent;"><span style="font-family: inherit;">Per sua stessa ammissione, Daley-Mclean ha avuto un “inizio perfetto” nella sua carriera internazionale, esordendo nella vittoria per 60 - 0 dell'Inghilterra contro la Scozia nel fine settimana di apertura del Sei Nazioni femminile 2007 a St Albans. </span></span><span style="background-color: transparent; font-family: inherit;">Entrata come sostituta nel secondo tempo insieme alla futura capitana delle Red Roses Sarah Hunter, la mediana d'apertura ha placato tutta l'ansia che avrebbe potuto provare con una difficile conversione a tempo scaduto dalla linea laterale.</span></p><p style="background-color: white; margin: 0.5em 0px; max-width: 100%; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: italic; vertical-align: inherit;">“Mia madre, mio padre e la mia sorellina erano tra la folla. </span><span style="background-color: transparent; box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><i>Penso che il senso più grande sia stato di sollievo”, </i>ha detto Daley-Mclean.<i> </i></span><span style="background-color: transparent; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: italic; vertical-align: inherit;">"Geoff Richards era il capo allenatore all'epoca e di certo non mandava in campo le giocatrici senza motivo".</span></p><p style="background-color: white; margin: 0.5em 0px; max-width: 100%; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; font-family: inherit;">La prima vera battuta d'arresto di Daley-Mclean con la maglia dell'Inghilterra sarebbe arrivata alla RWC 2010, quando le padrone di casa furono sconfitte dalla Nuova Zelanda nella finale al Twickenham Stoop, perdendo una partita molto combattuta 13 - 10. <i>"</i></span><span style="background-color: transparent; box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><i>Alla fine, essere così vicini a vincere qualcosa, è stato davvero, davvero difficile da accettare", </i>ha detto.<i> </i></span><span style="background-color: transparent; box-sizing: border-box; font-style: italic; vertical-align: inherit;"><span style="font-family: inherit;">"Ma ovviamente, ti fa tornare migliore e più forte e impari molte lezioni." </span></span><span style="background-color: transparent;"><span style="font-family: inherit;">Quell'esperienza, per quanto difficile all'epoca, si rivelò preziosa per le Red Roses quattro anni dopo, quando Daley-Mclean riportò la ringiovanita squadra inglese al vertice del rugby femminile mondiale.</span></span></p><p style="background-color: white; margin: 0.5em 0px; max-width: 100%; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;"><span style="text-align: start;"><span style="font-family: inherit;"><i>"E, sì, il momento di cui sono di gran lunga più orgogliosa, sollevare quel trofeo con quel gruppo tra staff e giocatrici: è stato immenso."</i></span></span></p><p style="background-color: white; margin: 0.5em 0px; max-width: 100%; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">A 34 anni, Katy, ha deciso di intraprendere la carriera di allenatrice-giocatrice alle Sale Sharks dopo aver vestito la maglia di DMP Sharks e Loughborough Lightnings in quella che è adesso conosciuta come Allianz Power Women's Premiership, la massima serie femminile inglese.</span></p><p style="background-color: white; margin: 0.5em 0px; max-width: 100%; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">McLean ricorda che quella fu una scelta dettata non solo da una nuova carriera, ma anche e soprattutto da motivi familiari. “</span><em style="font-family: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; position: relative;">Ero appena diventata mamma fa e questo ebbe un impatto determinante nella mia scelta, volevo passare più tempo con mia figlia e il calendario internazionale mi avrebbe portata lontano per molte settimane”.</em></p><p style="background-color: white; margin: 0.5em 0px; max-width: 100%; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Apertura molto tecnica, ha anche preso parte alle Olimpiadi di Rio 2016 col Team GB Sevens (chiudendo al quarto posto) e nel 2014 le è stato assegnato un MBE (Member of the Most Excellent Order of the British Empire, onorificenza riservata a chi si è distinto nelle arti e nelle scienze) per quanto fatto nel rugby.</span></p><p style="background-color: white; margin: 0.5em 0px; max-width: 100%; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Katy continua a dedicarsi con passione allo sviluppo delle giocatrici inglesi nel campionato domestico (da quest'anno allena anche le nostre azzurre Beatrice Rigoni e Sara Tounesi), ma sicuramente il rugby internazionale da allora ha perso una delle sue migliori giocatrici. Anche le Red Roses, fucina di talenti, ancora non sono riuscite a colmare compleatamente il vuoto lasciato da Daley-McLean all’apertura.</span></p><p style="background-color: white; margin: 0.5em 0px; max-width: 100%; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; font-family: inherit; text-align: left;">Guardando al futuro, Daley-Mclean si sente motivata dall'opportunità che ha ai Sale Sharks, di crescere come allenatrice e vuole aiutare a costruire una solida base di giocatrici nel nord-ovest dell'Inghilterra. </span><span style="background-color: transparent; box-sizing: border-box; font-family: inherit; text-align: left; vertical-align: inherit;">Daley-Mclean potrebbe un giorno tornare al rugby internazionale come allenatrice? </span><i><span style="background-color: transparent; box-sizing: border-box; font-family: inherit; text-align: left; vertical-align: inherit;">“</span><span style="background-color: transparent; box-sizing: border-box; font-family: inherit; text-align: left; vertical-align: inherit;">Cerco di non farlo, ma a volte ci penso. </span><span style="background-color: transparent; box-sizing: border-box; font-family: inherit; text-align: left; vertical-align: inherit;">Mi sono detta, 'Giusto, cosa potrei fare con queste giocatrici?' </span><span style="background-color: transparent; box-sizing: border-box; font-family: inherit; text-align: left; vertical-align: inherit;">Ma, come ho già detto più volte, ho letteralmente così tanto da imparare e ne sono davvero entusiasta."</span></i></p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-69844044819062015592024-03-04T14:46:00.001+01:002024-03-04T14:50:03.360+01:006 Nazioni femminile, stelle e miti del torneo: Sioned Harries<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;">L</span><span style="background-color: white;">eggenda è una parola usata con troppa leggerezza nello sport di questi tempi, ma se c'è una giocatrice gallese che merita questo appellativo questa è certamente Sioned Harries.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDKxX7ZyPU-z-CDvaGm4JNyOmPVJu7u12epDBevf-gqmDCyfgAYyVMUEFMk4yfeb8N7qP3mzfaAXA3MIxfOzFMQ1HRcEvUSuvH6VqNOfCUgtbtfGFH4evQ_JypcdGetKbZSKW05f8FrVzACt1RIkkQYBTQ2byBIet1roS6PNh25p1a51RzmSZrb8VyNyiY/s800/Harries.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDKxX7ZyPU-z-CDvaGm4JNyOmPVJu7u12epDBevf-gqmDCyfgAYyVMUEFMk4yfeb8N7qP3mzfaAXA3MIxfOzFMQ1HRcEvUSuvH6VqNOfCUgtbtfGFH4evQ_JypcdGetKbZSKW05f8FrVzACt1RIkkQYBTQ2byBIet1roS6PNh25p1a51RzmSZrb8VyNyiY/w640-h320/Harries.jpg" width="640" /></a></span></div><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Numero otto dinamica e atletica, è stata una forza trainante del rugby femminile gallese e mondiale, dentro e fuori dal campo, nel corso di 14 anni di carriera internazionale. </span><span style="font-family: inherit;">Passata attraverso la lotta al dilettantismo alla disuguaglianza, fino ad arrivare ai cambiamenti nella gestione gallese e fino ai giorni più luminosi del professionismo, Harries è stata una presenza costante con la maglia rossa del Galles, m</span><span style="font-family: inherit;">a all'età di 34 anni e con quello che sarebbe stato l'undicesimo Sei Nazioni femminile incombente, ha deciso che ora è il momento di ritirarsi e concentrarsi sulla famiglia, sugli amici e sulla sua carriera di insegnante alla Ysgol Gymraeg Bro Dur. </span><span style="font-family: inherit;">Sembra quasi la fine di un'era o un cambio della guardia nel rugby femminile gallese, con anche Elinor Snowsill, Siwan Lillicrap e Caryl Thomas che hanno appeso le scarpe al chiodo negli ultimi 12 mesi. Adesso </span><span style="font-family: inherit;">Shona Wakely (nata Powell-Hughes) è l'unico giocatrice rimasta della squadra che partecipò alla Coppa del Mondo 2010 in Inghilterra. </span><span style="font-family: inherit;">Tutte giocatrici capaci di cambiare le regole del gioco, che hanno fatto la loro parte – e ora è il momento di fare un passo indietro.</span></p></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; text-align: left;"><b>La giocatrice</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; text-align: left;">È giusto supporre che Harries fosse una di quelle giocatrici che le avversarie temevano di più. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Una numero otto di livello mondiale ai suoi tempi, con le sue corse ubriacanti palla in mano che sono </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">diventate un marchio di fabbrica. Naturalmente, non era restia alla segnatura, la sua carriera si chiude infatti con ben 28 mete</span><span style="background-color: white; font-family: inherit;"> in 78 apparizioni nei test giocati col Galles. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Nata ad Aberystwyth e originaria di Aberaeron, Harries ha sempre avuto il rugby nel sangue. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Ha iniziato a giocare a scuola e ha rappresentato la Cardiff Metropolitan University prima di unirsi al Whitland Ladies RFC, dove ha guadagnato una formidabile reputazione nel rugby di base gallese. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Ha fatto irruzione sulla scena internazionale con la nazionale under 20 e tale era il suo atletismo, che Harries ha rappresentato il Galles anche con la nazionale 7s. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">È stata nominata nel Dream Team della Coppa del mondo 2010 e afferma che fare il suo debutto contro l'Australia in quel torneo fu un momento indimenticabile nella sua carriera.</span></p><p data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-15" style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 24px; padding: 0px; text-align: justify;"><span data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-15.0" style="box-sizing: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><i>"La mia prima presenza, la mia prima Coppa del Mondo, è stata una grande esperienza con grandi giocatrici"</i>, ha detto Harries. </span></span><span style="font-family: inherit;"><i>"Penso, però, che uno dei momenti salienti sia stata la vittoria nella Coppa del Mondo 2017 contro l'Irlanda nello lo spareggio per il settimo posto che ci ha aiutato a qualificarci automaticamente per la Coppa del Mondo appena disputata (2022): è stato un grande momento."</i></span></p><p data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-15" style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 24px; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>L'esilio</b></span></p><p data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-21" style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 24px; padding: 0px; text-align: justify;"><span data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-21.0" style="box-sizing: inherit;"><span style="font-family: inherit;">Sebbene la carriera di Harries sia stata piena di momenti memorabili, anche le cose negative sono state ben documentate. Tutti ricordano che Harries h</span></span><span style="font-family: inherit;">a trascorso due anni lontana dal rugby internazionale e questo chiaramente non era dovuto alla forma, dato che si giocava regolarmente risultando diverse volte "giocatrice del match" nella Premiership inglese, con l'allora squadra delle Worcester Warriors. </span><span style="font-family: inherit;">Harries era stata una giocatrice chiave sotto la guida dell'allenatore Rowland Phillips, ed all'improvviso aveva perso il posto in nazionale senza una spiegazione plausibile, sotto una coltre di mistero in vista dei test autunnali del 2019. G</span><span style="font-family: inherit;">li allenatori subentrati nei due anni successivi avevano deliberatamente trascurato Harries per il Sei Nazioni 2020 e 2021. Certo non fu l'unica, perchè anche</span><span style="font-family: inherit;"> la figlia di Phillips, Carys, recevette la stessa freddezza prima di fare un ritorno spettacolare nella serie autunnale del 2021. </span><span data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-26.0" style="box-sizing: inherit; font-family: inherit;">Harries in seguito ha parlato dei suoi problemi di salute mentale durante quel periodo di esilio dal rugby internazionale, raccontando di come abbia dovuto lottare con </span><span data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-26.$link-2.0" style="box-sizing: inherit;">la depressione e la perdita di identità. </span><span data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-26.3" style="box-sizing: inherit; font-family: inherit;">Ha anche detto chiaramente che all'epoca le mancò totalmente il sostegno da parte della Welsh Rugby Union (WRU).</span></p><p data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-27" style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 24px; padding: 0px; text-align: justify;"><span data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-27.0" style="box-sizing: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><i>"Era così difficile, allora non ero soddisfatta di come venivano gestite le cose, di come venivo trattata"</i>, ha detto Harries.<i> </i></span></span><span style="font-family: inherit;"><i>"Ho pensato di arrendermi ed è stato difficile allora perché è la tua identità che perdi, ma andando avanti, sono felice di essere tornata e sono felice di aver avuto un supporto intorno a me." </i></span><span style="font-family: inherit;">Harries è tornata alla ribalta internazionale quando Ioan Cunningham ha assunto la carica di capo allenatore e il suo ritorno al Test rugby è stato un momento di trionfo personale, quando è</span><span style="font-family: inherit;"> uscita dalla panchina per innescare una memorabile rimonta nel secondo tempo nella vittoria del Sei Nazioni del 2022 contro la Scozia.</span></p><p data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-32" style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 24px; padding: 0px; text-align: justify;"><span data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-32.0" style="box-sizing: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><i>"C'è stato un periodo di due anni in cui ho pensato che non avrei mai più indossato la maglia rossa"</i>, ha ricordato Harries. </span></span><span style="font-family: inherit;"><i>"Il fatto di essere tornata e di aver ottenuto ciò che ho ottenuto, soprattutto in quella prima partita di test contro la Scozia in cui sono entrata dalla panchina e ho avuto la prestazione che volevo, penso che sia stato un buon due dita in più per coloro che dubitavano me in quel periodo."</i></span></p><p data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-32" style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 24px; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Il ritorno</b></span></p><p data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-34" style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 24px; padding: 0px; text-align: justify;"><span data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-34.0" style="box-sizing: inherit;"><span style="font-family: inherit;">Il ritorno di Harries ha coinciso con l'erogazione dei primi contratti femminili professionistici della WRU, inizialmente assegnati a 12 giocatrici per poi salire a 32 la scorsa estate. </span></span><span style="font-family: inherit;">E mentre Harries ha accolto con favore il loro tanto atteso arrivo, questi sono arrivati purtroppo soltanto alla fine della sua carriera. </span></p><p data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-36" style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 24px; padding: 0px; text-align: justify;"><span data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-36.0" style="box-sizing: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><i>"Quando ho iniziato nel 2010, non avrei nemmeno immaginato che ci sarebbero stati contratti professionali e che il gioco sarebbe cresciuto così come è cresciuto",</i> ha detto. </span></span><span style="font-family: inherit;"><i>"Ho contribuito a tutto ciò che è iniziato e a quanto lontano è arrivato, ed è bello vedere lo sviluppo del gioco, ma per me è il posto giusto, al momento sbagliato. </i></span><i style="font-family: inherit;">Se fossi stata più giovane ti avrei morso la mano per un contratto, ma c'è sempre stata quella decisione e quell'apprensione in un angolo della mia mente che stavo entrando nell'inverno della mia carriera e dovevo concentrarmi sull'insegnamento."</i></p><p data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-40" style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 24px; padding: 0px; text-align: justify;"><span data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-40.0" style="box-sizing: inherit;"><span style="font-family: inherit;">È una testimonianza dell'impegno incrollabile e dell'energia sconfinata di Harries il fatto che sia riuscita a bilanciare le esigenze a tempo pieno della scuola, il suo lavoro nel fine settimana come giocatrice di rugby e il suo allenamento per il Galles per tutto il tempo della sua carriera. </span></span><span style="font-family: inherit;"><i>"Ne sono orgogliosa, richiede molto duro lavoro, determinazione e molta più pazienza di quanto si possa immaginare, ma penso anche che ti tolga molta energia e l'ho fatto il più a lungo possibile". </i></span><span style="font-family: inherit;"><i>Questo (il ritiro) sembra proprio il momento giusto per me. Ovviamente, dato che il gioco si sta sviluppando con contratti professionali, con Ioan che chiede di più alle ragazze, penso che anche per la mia carriera ci fosse troppo da dare".</i></span></p><p data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-40" style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 24px; padding: 0px; text-align: justify;"><b>Il saluto di una leggenda</b></p><p data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-40" style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 24px; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il rugby gallese è grato per i 14 anni donati da Harries. </span><span style="font-family: inherit;">I romantici avrebbero voluto vederla dire addio dopo l'ultima campagna del Sei Nazioni. </span><span style="font-family: inherit;">Sarebbe stato giusto che una giocatrice della sua statura corresse un'ultima volta al Principality Stadium contro l'Italia, ma lo sport professionistico ha poco tempo per i sentimenti. </span><span style="font-family: inherit;">Domenica Harries è stata comunque salutata a Llanelli, scendendo in campo con</span><span style="font-family: inherit;"> Brython Thunder che affrontavano Gwalia Lightning nel round finale della Celtic Challenge al Parc y Scarlets. </span><span style="font-family: inherit;">E quando il Galles scenderà in campo alla fine di questo mese, l'insegnante Harries potrà finalmente godersi le vacanze di Pasqua. </span><span style="font-family: inherit;">Dice che non vede l'ora di trascorrere più tempo con i suoi alunni, anche se scherza sul fatto che il sentimento potrebbe non essere reciproco.</span></p><p data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-51" style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 24px; padding: 0px; text-align: justify;"><span data-reactid=".j4w8mzvbta.0.0.0.1.$paragraph-51.0" style="box-sizing: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><i>"Non penso che saranno contenti di riavermi a tempo pieno, ma sarò sicuramente felice", </i>ha detto. </span></span><span style="font-family: inherit;"><i>"Mi sono persa molte esperienze con loro, quindi sarà fantastico essere l'insegnante che è a disposizione. </i></span><i style="font-family: inherit;">Sono appena tornata dalle finali regionali con le mie ragazze under 15 e mi hanno chiesto: 'perché ti ritiri adesso? Perché dovresti insegnare invece di essere un giocatore professionista di rugby?' </i><i style="font-family: inherit;">Ho detto loro 'Non sono un pulcino, ho 34 anni e loro dicevano 'Signorina, Ronaldo ha 40 anni, può andare avanti!' </i><i style="font-family: inherit;">"È fantastico che ora possano vedere che il gioco sta crescendo. È fantastico ora che possono aspirare a diventare un giocatore di rugby professionista, ma per loro sono da adesso sarò solo un'insegnante".</i></p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-36614223083762934912024-03-01T14:28:00.000+01:002024-03-01T14:28:19.573+01:00Al via il Super Rugby Aupiki 2024 in Nuova Zelanda, diamo uno sguardo alle squadre<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Questo fine settimana, in Nuova Zelanda, torna il Super Rugby Aupiki, la competizione di Elite femminile alla terza edizione. Quest'anno ci sarà lo stesso numero di squadre ma il doppio delle partite. </span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcikXqyvNHQZH3zFBwNiH6oEmg861iBsful4w_MHXAI5MmKimNRZyvuhbk6OyjrU1yFz-e3syc880vnYQTUjxRCJ5sxKWqA5zbz6SPLqkvXL75Y4QGVUNPaLr2RTecweQj-5beRZR4yLvZ_SxBA9R6LmEcuZ4JNPcBvyNOS4yKOD9-csn_wBq4qaHT0_SA/s630/Aupiki.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="420" data-original-width="630" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcikXqyvNHQZH3zFBwNiH6oEmg861iBsful4w_MHXAI5MmKimNRZyvuhbk6OyjrU1yFz-e3syc880vnYQTUjxRCJ5sxKWqA5zbz6SPLqkvXL75Y4QGVUNPaLr2RTecweQj-5beRZR4yLvZ_SxBA9R6LmEcuZ4JNPcBvyNOS4yKOD9-csn_wBq4qaHT0_SA/w640-h426/Aupiki.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Sono stati 12 mesi interessanti per il rugby femminile in Nuova Zelanda: le Black Ferns hanno avuto un rendimento al di sotto delle aspettative l'anno scorso, mentre le loro controparti nel Sevens hanno appena ottenuto la prima vittoria della stagione nelle World Series mentre si preparano alle Olimpiadi. Si spera che questa edizione di Aupiki possa far ripartire parte del fermento generato dalla Coppa del Mondo, ma lo sport professionistico è un panorama impegnativo e la strada è ancora molto lunga. Vincere il torneo è una cosa piuttosto importante per le quattro squadre, proprio per aumentare l'appeal del proprio brand e del torneo stesso anche fuori dal campo. Diamo un'occhiata alle partecipanti.</span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Matatū</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Le campionesse in carica arrivano con molte più aspettative su di loro rispetto alla scorsa stagione, perché un anno fa non avevano vinto una partita ed erano praticamente non considerate come contendenti. Tuttavia, una straordinaria serie di risultati le ha viste raggiungere la finale e sconfiggere le favorite Chiefs Manawa in una finale emozionante. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Punti di forza: </b>quello che stanno facendo laggiù funziona chiaramente. Matatū è chiaramente riuscita a stabilire una cultura solida e di successo in breve tempo, pur dovendo attingere da un'ampia regione geografica ed essendo essenzialmente un'impresa start-up. Whitney Hansen fa il passo avanti fino al ruolo di capo allenatrice, forse sulla strada per diventare la seconda donna allenatrice delle Black Ferns. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Attenzione:</b> adesso hanno un bersaglio sulla schiena e questo è stato evidente anche durante la bassa stagione. Matatū ha fatto partire Renee Holmes e Grace Steinmetz per Manawa, le due stelle delle Balck Ferns portano con sé non solo i loro talenti ma anche un po' di preziosa proprietà intellettuale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Chi tenere d'occhio:</b> Liv McGoverne che ritorna da una stagione in Inghilterra per unirsi a una linea di trequarti di grande qualità. Di Hiini e l'impressionante Rosie Kelly sono una combinazione difensiva molto efficace, mentre Amy du Plessis e Martha Mataele rappresentano sicuramente un plus per l'attacco.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Chiefs Manawa</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">"Determinate" questo probabilmente il modo migliore per descrivere Manawa in questa stagione, con le già citate aggiunte dal sud tra le 18 giocatrici della squadra che hanno esperienza nel rugby internazionale. La loro stagione dell'anno scorso è stata una stagione di dominio che si fermata davanti all'ultimo ostacolo, anche se quella sconfitta nella finale è arrivata solo per un calcio piazzato nel finale del match. È giusto dire che Manawa, sulla carta, sembra la squadra più attrezzata del Super Rugby Aupiki in questa stagione.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Punti di forza:</b> certamente la mischia, visto che Manawa ha ingaggiato anche la vincitrice della Coppa del Mondo Krystal Murray, insieme a Bitila Tawake delle Fiji e l'esperta nazionale giapponese Seina Saito. Significa che la loro già potente mischia ora ha due prime linee complete di assoluto valore. </span></p><p style="text-align: justify;"><b style="font-family: inherit;">Attenzione:</b><span style="font-family: inherit;"> "Determinate" è esattamente lo stesso modo in cui Manawa è stata descritta la scorsa stagione e non è stato all'altezza delle aspettative. Troppo dipendenti dal loro calcio piazzato, una volta che Matatū era riuscita a limitare quell'area Manawa non sembrava avere alcun tipo di piano B. È qualcosa che il nuovo allenatore Crystal Kaua dovrà affrontare, anche se la stagione prolungata gli darà molto più tempo per quello.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Chi tenere d'occhio:</b> Chelsea Semple (Alley) è tornata, dopo aver avuto un bambino. Ha giocato mediana di apertura nella partita pre-campionato di Manawa'a contro le Blues, nonostante abbia giocato la maggior parte del suo rugby come centro, è probabile che avrà un po' più di tempo con la maglia 10 al fianco di Hazel Tubic.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Blues Women</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">C'è molta potenza di fuoco nella formazione delle Blues in questa stagione, e la maggior parte delle giocatrici della loro squadra ha vinto il titolo FPC con Auckland. Cercheranno di dimostrare qualcosa dopo una stagione deludente nel 2023, sono arrivate ultime e questo non avrebbe dovuto essere possibile considerando quanto talento avevano nella loro squadra.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Punti di forza:</b> questa è in gran parte la squadra di Ruahei Demant, con la Giocatrice mondiale femminile dell'anno 2022 capace di attuare un gioco sia veloce e aperto che conservatore imponendo alle avversarie il proprio ritmo. Questa è un'abilità che diventerà più preziosa man mano che il rugby femminile diventa più professionale. Da non dimenticare che in campo ci sarà anche Katelyn Vahaakolo ala delle Black Ferns, che è apparsa molto in forma, e sarà il terminale offensivo principale del gioco delle Blues.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Attenzione:</b> il problema più grande che hanno le Blues è lo stesso della squadra maschile. Ci sono tante campionesse, semplicemente non riescono a metterle insieme, quindi ci sarà molta pressione sullo staff tecnico di Willie Walker, Linda Itunu e Carlos Spencer per far sì che la squadra di quest'anno faccia reciti un ruolo da protagonista nel torneo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Chi tenere d'occhio:</b> Niall Williams-Guthrie, sorella di Sonny Bill e Black Ferns Sevens e veterana della NRLW, ha giocato meno di una dozzina di partite di rugby a 15 nella sua vita. Tuttavia, porta con sé l'esperienza di una carriera professionale che nessun altra ha e darà alle compagne più giovani un modello da seguire.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Hurricanes Poua</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Le Poua vengono da una stagione 2023 che ha lasciato intravedere il loro potenziale, in particolare quando hanno ottenuto una grande vittoria sulle Chiefs Manawa nella loro prima partita e hanno anche battuto le Blues nell'ultima. Hanno un nuovo allenatore, Ngatai Walker, a cui si aggiungono Mel Bosman ed Emma Jensen, tutti devono far funzionare le cose velocemente affinché questa sia una stagione di successo.</span></p><p style="text-align: justify;"><b style="font-family: inherit;">Punti di forza:</b><span style="font-family: inherit;"> le Poua hanno la reputazione di una squadra la cui fisicità non ha eguali. Anche se in passato questa è spesso sfociata nell'indisciplina, se può essere incanalata nei modi giusti, questa qualità sarà la vera forza delle Poua. Joanah Ngan-Woo, l'eroina della finale della Coppa del Mondo delle Black Ferns, è passata a numero otto nel tentativo di far risorgere la sua carriera nel rugby internazionale, dopo la mancata convocazione nel recente WXV giocato in casa.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Attenzione: </b>la squadra è quella con meno esperienza internazionale, le Poua hanno solo due Black Ferns attuali: Layla Sae e Iritana Hohaia. Hanno perso Carys Dallinger, che ha scoperto di essere australiana meno di un anno fa, e Ayesha Leti-I'iga per infortunio, quindi questo toglie un paio di armi chiave al loro attacco.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Chi tenere d'occhio:</b> Te Rauoriwa Gapper prende il posto con la maglia numero 10 di </span>Carys<span style="font-family: inherit;"> Dallinger dopo aver passato la scorsa stagione per lo più seduta in panchina con Matatū, bisogna tener presente però che è stata una presenza costante nella squadra di grande successo dell'FPC di Canterbury nel corso degli anni.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b><br /></b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>La prima giornata, Sabato 2 Marzo 2024:</b></span></p><div style="text-align: left;"><p style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: inherit; letter-spacing: 0.08px; line-height: 1.5; margin: 0.75em 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: inherit;">Chiefs Manawa v Hurricanes Poua (</span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.08px;">FMG Stadium Waikato, Hamilton)</span></p><p style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: inherit; letter-spacing: 0.08px; line-height: 1.5; margin: 0.75em 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: inherit;">Matatū v Blues (</span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.08px;">Rugby Park, Invercargill)</span></p></div>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-32065764427682659402024-02-28T19:25:00.002+01:002024-02-28T19:25:26.219+01:006 Nazioni femminile, stelle e miti del torneo: Heather Lockart<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Parlare di Heather Lockhart è molto più che parlare di una giocatrice scozzese. Heather, pilone della Scozia femminile, non è solo la giocatrice scozzese con più caps (85), ma è anche quella ad avere più presenze nel 6 Nazioni Femminile con la maglia del cardo, avendo raggiunto quota 59, un traguardo mai toccato da nessuna altra atleta scozzese da quando si gioca il Torneo femminile. Heather è anche la giocatrice più vecchia ad essere andata in campo nel torneo, visto che nell’ultimo match disputato il 3 febbraio 2017, la pilona scozzese aveva la ragguardevole età di quasi 46 anni.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSV9rOqd4ImeTomC52-qWZKpifWjqJqL4jLFQmbAAabeZiQgyiwbwKSxxzYxxYO7gMhE0ZoFmX_1ufAfIJ4U7kOuqCDQckJuqBnYju4LTDq_XPGZNfw4gxLq67jQs_YTjdeFYdFxyPUnQyGSd6ulP_DrCHo-WxhUv_VQu8IL-R17Zy7RmW_45DXTot25W0/s600/Lockart.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSV9rOqd4ImeTomC52-qWZKpifWjqJqL4jLFQmbAAabeZiQgyiwbwKSxxzYxxYO7gMhE0ZoFmX_1ufAfIJ4U7kOuqCDQckJuqBnYju4LTDq_XPGZNfw4gxLq67jQs_YTjdeFYdFxyPUnQyGSd6ulP_DrCHo-WxhUv_VQu8IL-R17Zy7RmW_45DXTot25W0/w640-h426/Lockart.jpg" width="640" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i style="font-family: inherit;"><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><i style="font-family: inherit;">“Non avevo avuto comunque tempo di pensare al record, anche dopo essere stata avvisata della possibilità di batterlo, ogni partita fu incredibile – una gioia immensa. Il focus era tutto sul gruppo e sul cercare la prestazione come squadra, quella era la cosa più importante.”</i><span style="font-family: inherit;">, queste le parole del totem scozzese dopo aver ricevuto l'ambito riconoscimento. </span></div></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Dal debutto con la maglia della Scozia contro gli Stati Uniti, a Murrayfield, nel novembre 2004 al il primo 6 Nations giocato l’anno dopo, nel 2005. Lockhart ha visto cambiare molte cose: <i>“Sono parte di questo gruppo da molto tempo e ho visto molti cambiamenti. Ricordo che quando ho iniziato giocavo con le ragazze che avevano preso cominciato a giocare gare internazionali nel 1993, poi ho assistito ad un ciclo di ritiri attorno al 2006, dopo la WRWC 2004 e posso dire senza dubbio che quello che abbiamo adesso in essere è un sistema organizzato ed evoluto che permette alle ragazze di crescere continuamente. Personalmente, io prendo ho sempre preso ogni gara singolarmente e mi sono divertita fino all’ultimo minuto passato in campo. Ho giocato a rugby durante gli anni dell’Università, poi ho giocato un anno ad Edimburgo e per un pò, anche, non ho giocato a rugby, tornando all’hockey. </i></span></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: inherit;">Proprio giocando ad hockey a Glasgow, paradossalmente, mi sono avvicinata di nuovo al rugby; dopo un allenamento una mia amica (Rachel Robinson) mi ha detto ‘perchè non vieni a giocare a rugby?’ Era giovedì sera e mi ha caricato in macchina con lei! Mi sono detta ‘perchè no?’ e ho ripreso a giocare, ma forse dentro di me avevo davvero voglia di tornare. Ho giocato la mia prima gara con le Hillhead contro le Watsonians nel gennaio 2004 e ho giocato un pò con la squadra di sviluppo nell’estate, prima di entrare in prima squadra. </span><span style="font-family: inherit;">Quando ho cominciato, la struttura che gestiva il rugby femminile era separata da quello m</span><span style="font-family: inherit;">aschile, mentre adesso sono tutti sotto la Scottish Rugby. Adesso è tutto più coordinato, </span><span style="font-family: inherit;">c’è sostegno alle spalle che permette di avere strutture le ragazze si possono allenare in </span><span style="font-family: inherit;">modo professionale, il sistema delle Academy e in generale una maggiore attenzione al </span><span style="font-family: inherit;">nostro movimento. Mi ricordo che anni fa dovevamo andare a cercare il nostro risultato sui </span><span style="font-family: inherit;">giornali – e quando c’era, era un paragrafo minimo in un angolo della pagina. Adesso </span><span style="font-family: inherit;">anche grazie ai social media e tutto il contorno l’attenzione sul rugby femminile è </span><span style="font-family: inherit;">aumentata ed è un fattore assolutamente positivo.”</span></i></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Heather, dopo aver appeso le </span><span style="font-family: inherit;">scarpe al chiodo nel 2017, è </span><span style="font-family: inherit;">tornata ad insegnare hockey e </span><span style="font-family: inherit;">tennis, </span><span style="font-family: inherit;">una </span><span style="font-family: inherit;">delle </span><span style="font-family: inherit;">due </span><span style="font-family: inherit;">uniche </span><span style="font-family: inherit;">insegnanti di tennis in tutta la </span><span style="font-family: inherit;">Scozia per persone con problemi </span><span style="font-family: inherit;">di </span><span style="font-family: inherit;">vista, </span><span style="font-family: inherit;">continuando </span><span style="font-family: inherit;">a </span><span style="font-family: inherit;">rappresentare un role model per tutte le donne scozzesi.</span></p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-52263212533013413402024-02-28T18:36:00.000+01:002024-02-28T18:36:04.890+01:00WXV: tutto quello che c'è da sapere sull'edizione 2024<p style="text-align: justify;">Saranno Canada, Sud Africa e Dubai ad ospitare l'edizione 2024 del WXV. I tre livelli del torneo si giocheranno in tre weekend consecutivi da fine settembre a metà ottobre e in palio ci saranno sei posti per la Coppa del mondo di rugby femminile 2025. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3yVJj4LWipq_Cx62HzHUYTcFAjHsWofuDHn2bxzZbdNoHOw91IqbZGtvWfFGqXIEn5HzOFgW2Y_MZEf7FuENSEk3_iBYvmMUsfcWu3cbOjOkb0KATQAeTtYLmLWDat-JPoBAKhU8D3zLKOo_mKJNgmJYmh6_s1fMDUUA7rmhlVROM6tTD2wBZFQzRvm70/s850/wxv.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="850" height="376" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3yVJj4LWipq_Cx62HzHUYTcFAjHsWofuDHn2bxzZbdNoHOw91IqbZGtvWfFGqXIEn5HzOFgW2Y_MZEf7FuENSEk3_iBYvmMUsfcWu3cbOjOkb0KATQAeTtYLmLWDat-JPoBAKhU8D3zLKOo_mKJNgmJYmh6_s1fMDUUA7rmhlVROM6tTD2wBZFQzRvm70/w640-h376/wxv.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Dopo il suo lancio nel 2023, che ha avuto riscontri molto positivi, il torneo rimane fondamentale per l’ambizione di World Rugby di accelerare la crescita del rugby femminile in tutto il mondo. Il WXV offre partite più competitive per le Federazioni e maggiore visibilità e investimenti nel percorso verso una Coppa del mondo di rugby estesa a 16 squadre nel 2025.</div><p style="text-align: justify;"><b>COSA E' SUCCESSO NEL 2023</b></p><p style="text-align: justify;">Nel WXV 1, l'Inghilterra ha mostrato un'ottima prestazione nella partita finale battendo le campionesse del mondo in carica della Nuova Zelanda 33 - 12 e assicurandosi il primo titolo del WXV 1 nel suo anno inaugurale.</p><p style="text-align: justify;">La vittoria per 38 - 7 con punto di bonus della Scozia sul Giappone nel WXV 2 ha permesso alle "Dark Blues" di festeggiare il titolo, togliendo la possibilità di alzare il trofeo all'Italia solo per differenza di punti nonostante la vittoria delle Azzurre anche con un punto di bonus sugli Stati Uniti.</p><p style="text-align: justify;">Il WXV 3 ha avuto una finale combattua tra Irlanda e Spagna, con la squadra di Scott Bemand che si è assicurata la vittoria per 15 - 13 portando il trofeo in Irlanda.</p><p style="text-align: justify;">Adesso tutti gli occhi sono puntati sul WXV 2024. L'organizzazione del WXV 1 in Canada arriva grazie al record di presenze nella edizione 2023 del World Rugby Pacific Four e con la squadra canadese regolarmente nelle prime quattro posizioni del Capgemini World Rugby Women's Rankings. Organizzare la grande competizione annuale del calendario femminile dovrebbe servire a dare una ulteriore spinta alla crescita (soprattutto di pubblico) del rugby canadese. Nel frattempo, sfruttando lo slancio raggiunto nel 2023, il WXV 2 tornerà in Sud Africa e il WXV 3 a Dubai, offrendo ai team un ambiente ad alte prestazioni di livello mondiale. Il torneo di quest'anno inizierà prima per supportare la preparazione e le prestazioni delle federazioni in vista della Coppa del mondo di rugby femminile del 2025. Tutti e tre i livelli giocheranno negli stessi tre fine settimana per consentire la conferma delle sei qualificazioni immediatamente dopo la conclusione del torneo.</p><p style="text-align: justify;"><b>CALENDARIO 2024</b></p><p style="text-align: justify;">Data 1 – Venerdì 27, domenica 29 settembre</p><p style="text-align: justify;">Data 2 – venerdì 4, domenica 6 ottobre</p><p style="text-align: justify;">Data 3 – venerdì 11 ottobre, domenica 13 ottobre</p><p style="text-align: justify;"><b>WXV 2024, LA QUALIFICAZIONE INIZIA CON IL SEI NAZIONI</b></p><p style="text-align: justify;">Le qualificazioni per il WXV 2024 inizieranno con il 6 Nazioni 2024, a marzo con le squadre di tutto il mondo che competono per assicurarsi uno dei 18 posti ai livelli pertinenti attraverso le loro competizioni regionali. La classifica della fase finale del WXV 2023 ha determinato le posizioni regionali in tutti e tre i livelli per il 2024, ad eccezione dell'ultimo posto nel WXV 3, che sarà assegnato con la partita tra Colombia (ultima nel WXV3 2023) e Paesi Bassi (squadra con il punteggio più alto nel Ranking dopo le diciotto partecipanti all'edizione 2023).</p><p style="text-align: justify;"><b>LA STRADA VERSO LA COPPA DEL MONDO DI RUGBY IN INGHILTERRA DEL 2025</b></p><p style="text-align: justify;">Quattro squadre hanno già prenotato il loro posto nella Coppa del mondo di rugby femminile 2025, dopo aver raggiunto le semifinali dell'edizione precedente, giocata in Nuova Zelanda nel 2022. Le campionesse del mondo della Nuova Zelanda, le attuali campionesse del Guinness Sei Nazioni e vincitrici del WXV 2023 dell'Inghilterra, insieme a Canada e Francia. </p><p style="text-align: justify;">Altre sei squadre si qualificheranno come vincitrici di sei tornei continentali nel 2024: l'Asia Rugby Women's Championship, il Guinness Six Nations, l'Oceania Rugby Women's Championship, la Pacific Four Series, la Rugby Africa Women's Cup e gli spareggi del Sud America. Gli ultimi sei posti andranno alle squadre con il piazzamento più alto nel WXV che non si sono ancora qualificate con la RWC 2021 o con i tornei contientali sopra descritti. </p><p style="text-align: justify;">La direttrice del World Rugby femminile, Sally Horrox, ha dichiarato: <i>“Siamo lieti di lavorare con Rugby Canada, la South African Rugby Union e Dubai per ospitare il WXV entro la fine dell'anno. Il torneo svolge un ruolo fondamentale nell'aiutarci a far crescere il rugby femminile, offrendo maggiori opportunità alle giocatrici, esponendo il gioco a più fan e ispirando più ragazze a giocare. Tutti i nostri paesi ospitanti condividono la nostra ambizione di portare il torneo al livello successivo e rafforzare ulteriormente lo sviluppo del rugby femminile. È fondamentale che le squadre abbiano una preparazione e un tempo di gioco sufficienti prima della Coppa del mondo di rugby femminile 2025, e il WXV è progettato per contribuire a fornire tutto ciò sia ai giocatori che allo staff tecnico. Ho visto in prima persona quanto è cresciuta la competitività nel torneo lo scorso anno e non vedo l’ora che accada di nuovo”.</i></p><p style="text-align: justify;">WXV continua a essere supportato da Capgemini, Gallagher, MasterCard, Mitsubishi Electric e ChildFund, con World Rugby che ha anche apportato investimenti multimilionari in vista della RWC 2025. Il WXV non si giocherà nel 2025 per consentire lo svolgimento della Coppa del Mondo femminile in Inghilterra e dopo l'edizione 2024 verrà effettuata una revisione completa del torneo insieme alle federazioni partecipanti per garantire che, collettivamente, WXV continui a sostenere sia le alte prestazioni che gli obiettivi commerciali in vista della Coppa del mondo di rugby femminile 2029 in Australia e oltre. </p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-8864966205526656432024-02-19T15:06:00.005+01:002024-02-19T15:06:56.494+01:006 Nazioni femminile, stelle e miti del torneo: Sandrine Agricole<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Scegliere una tra le giocatrici francesi che hanno segnato la storia del torneo è stato piuttosto difficile. Avremmo potuto parlare<span style="font-family: inherit;"> di </span></span><span style="background-color: white; text-align: left;">Marie Alice</span><span style="background-color: white; text-align: left;"> Yahè, Gaelle Mignot, o tante altre stelle che ci hanno deliziato con le loro giocate. Noi abbiamo scelto Sandrine Agricole, talentuosissima apertura capace di incantare il pubblico con le sue finte ubriacanti e una delle prime specialiste nel gioco del piede, che con le sue qualità ha innalzato in maniera evidente il gioco della Francia guidandola a vincere ben tre Grand Slam, interrompendo il dominio dell'Inghilterra.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgANZQi4xApKhVjU0hd2U43xxDlZfMWufSSUhID-vuF4VSrL6HvpbUxCAZxmYRdoswqGBD84YStqcBd2NfmSTqloLETAvbe_VDpghyphenhyphenjcejXI6w68Yqs4pLIn4MYpFx5ixz45OXZiDIx9Vyqqj83TmtUG3tVCXIU0IkHXwPRulwopul7tPT5CbPQ_X9BtNtN/s800/Agricole.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgANZQi4xApKhVjU0hd2U43xxDlZfMWufSSUhID-vuF4VSrL6HvpbUxCAZxmYRdoswqGBD84YStqcBd2NfmSTqloLETAvbe_VDpghyphenhyphenjcejXI6w68Yqs4pLIn4MYpFx5ixz45OXZiDIx9Vyqqj83TmtUG3tVCXIU0IkHXwPRulwopul7tPT5CbPQ_X9BtNtN/w640-h320/Agricole.jpg" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Fu nei Paesi Bassi che Sandrine Agricole capì che il suo destino era giocare a rugby per la Francia. </span></span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Proveniente da una famiglia della periferia parigina dove il calcio e l'atletica la facevano da padroni, Agricole si innamorò invece della palla ovale. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Nel 1998 giocava a rugby a Villiers-sur-Marne, alla periferia della capitale francese, e durante un tour di fine stagione ad Amsterdam, ebbe modo di vedere Les Bleues di persona per la prima volta. Da quel momento in poi avrà in mente un solo obiettivo. </span></p></span></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Spiega: <i>“Eravamo in Olanda per il nostro tour di fine anno e per un caso la data coincideva con la Coppa del Mondo femminile. Scoprì che lì c'era la squadra femminile di rugby della Francia e ricorderò sempre che durante gli inni guardavo la squadra francese e ho detto a una delle mie compagne di squadra: "un giorno sarò là fuori con loro". È da lì che è nata la voglia di giocare ai massimi livelli e quella volontà di fare i sacrifici necessari per raggiungere quell'obiettivo”</i>.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Come spiega Agricole, si è innamorata del rugby dal momento in cui ha scoperto questo sport: </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>“Come Obélix (del fumetto di Astérix), mi sono ritrovata coinvolta ed è stato amore a prima vista. Il nostro allenatore credeva nella libertà delle giocatrici con la palla ed è questo che mi ha attratto di questo sport, ti davano una palla e potevi correre con essa, potevi calciarla e se non l'avevi, potevi prendere la palla alla persona che ce l'aveva, placcarla e portarla a terra. Amavo quella libertà."</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Nel 2003 Agricole attirò l'attenzione abbastanza da guadagnarsi un posto nella squadra francese, ottenendo così la prima delle sue 84 presenze contro l'Inghilterra a Twickenham nel Sei Nazioni di quell'anno. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Fu un'esperienza difficile, con la Francia battuta 57 - 0 da un'Inghilterra devastante che avrebbe poi vinto il Grande Slam. L</span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">'anno successivo la Francia avrebbe però completamente cambiato le cose, aggiudicandosi il primo dei tre Grandi Slam di Agricole con una vittoria per 13 - 12 sull'Inghilterra.</span></p><div class="container_container__18uat" data-testid="container" style="box-sizing: border-box; margin-left: var(--p-grid-large-gutter); margin-right: var(--p-grid-large-gutter); text-align: left;"><article class="v3-contentfulRichTextRender-module__tokens___SOMg3 v3-contentfulRichTextRender__tokens v3-contentfulRichTextRender-module__contentfulRichTextRender___7WoKn v3-contentfulRichTextRender__contentfulRichTextRender richTextRendererClientWrapper_richTextRendererClientWrapper__Tn4wh contentfulRichTextRenderer " data-component="ContentfulRichTextRender" style="--c-contentful-rich-text-render-background-color: var(--s-color-background-holdingcolour-fullytransparent); --c-contentful-rich-text-render-border-bottom: var(--c-contentful-rich-text-render-bottom-width) var(--c-contentful-rich-text-render-border-style) var(--c-contentful-rich-text-render-border-color); --c-contentful-rich-text-render-border-color: var(--p-color-opacity-background-transparent); --c-contentful-rich-text-render-border-left: var(--c-contentful-rich-text-render-left-width) var(--c-contentful-rich-text-render-border-style) var(--c-contentful-rich-text-render-border-color); --c-contentful-rich-text-render-border-radius: var(--p-borderradius-0); --c-contentful-rich-text-render-border-right: var(--c-contentful-rich-text-render-right-width) var(--c-contentful-rich-text-render-border-style) var(--c-contentful-rich-text-render-border-color); --c-contentful-rich-text-render-border-style: var(--p-border-style-solid); --c-contentful-rich-text-render-border-top: var(--c-contentful-rich-text-render-top-width) var(--c-contentful-rich-text-render-border-style) var(--c-contentful-rich-text-render-border-color); --c-contentful-rich-text-render-bottom-width: var(--p-borderwidth-0); --c-contentful-rich-text-render-heading-four-casing: var(--p-textcase-none); --c-contentful-rich-text-render-heading-three-casing: var(--p-textcase-uppercase); --c-contentful-rich-text-render-heading-two-casing: var(--p-textcase-uppercase); --c-contentful-rich-text-render-left-width: var(--p-borderwidth-0); --c-contentful-rich-text-render-link-casing: var(--p-textcase-none); --c-contentful-rich-text-render-link-decoration: var(--p-textdecoration-underline); --c-contentful-rich-text-render-link-enabled: var(--cs-colorset-1-link-enabled); --c-contentful-rich-text-render-link-focused: var(--cs-colorset-1-link-focused); --c-contentful-rich-text-render-link-hover: var(--cs-colorset-1-link-hover); --c-contentful-rich-text-render-link-visited: var(--cs-colorset-1-link-visited); --c-contentful-rich-text-render-opacity: var(--p-opacity-100); --c-contentful-rich-text-render-padding: var(--c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-top) var(--c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-right) var(--c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-bottom) var(--c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-left); --c-contentful-rich-text-render-right-width: var(--p-borderwidth-0); --c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-bottom: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-left: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-right: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-top: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-m-padding-bottom: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-m-padding-left: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-m-padding-right: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-m-padding-top: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-s-padding-bottom: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-s-padding-left: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-s-padding-right: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-s-padding-top: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-top-width: var(--p-borderwidth-0); border-bottom: var(--c-contentful-rich-text-render-border-bottom); border-left: var(--c-contentful-rich-text-render-border-left); border-radius: var(--c-contentful-rich-text-render-border-radius); border-right: var(--c-contentful-rich-text-render-border-right); border-top: var(--c-contentful-rich-text-render-border-top); box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; line-height: 1.33333; opacity: var(--c-contentful-rich-text-render-opacity); padding: var(--c-contentful-rich-text-render-padding);"><article class="" style="box-sizing: border-box; column-gap: var(--p-grid-large-gap); display: grid; flex-direction: column; grid-template-columns: repeat(var(--p-grid-large-columns-count),1fr); margin-top: 28px; row-gap: 20px;"><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n " data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Agricole ricorda: <i>“La mia prima presenza arrivò contro l'Inghilterra a Twickenham, è una partita che non dimenticherò mai, non perché abbiamo vinto, anzi siamo state battute 57 - 0. La ricordo perché era la mia prima partita con la nazionale. Avevo il n° 21 ho scoperto un rugby di altissimo livello. È stato l’inizio di un bellissimo percorso in nazionale durato fino al 2014.</i></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n " data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><i>“Twickenham era grande ma non avevo idea che fosse la casa del rugby o di cosa fossero l'Inghilterra o il Crunch. Per me era solo questione di rappresentare il mio Paese, di cantare La Marsigliese, di stare dall'altra parte per gli inni e di indossare la maglia blu. </i></span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>Abbiamo vinto il Grande Slam l’anno successivo. C'era stata la Coppa del Mondo nel 2002 e un grande turnover di giocatrici e staff tecnico. Nel 2003 c'erano molte nuove giocatrici con un nuovo piano di gioco e anche se non abbiamo vinto il torneo (la Francia arrivò terza, nda), abbiamo dimostrato che c'era del potenziale e lo abbiamo realizzato nel 2004. Abbiamo vinto due titoli consecutivi. Due Slam che hanno mostrato il potenziale che c'era nella nazionale femminile. Il rugby femminile cominciava a trovare spazio in Francia. Non direi che le porte fossero spalancate, i media in quel periodo non ci seguivano molto, ma hanno iniziato a sentire parlare di noi, soprattutto grazie ai nostri risultati”.</i></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n " data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Dopo quel successo, l’Inghilterra riprese rapidamente il controllo del torneo, vincendo sette titoli consecutivi prima dello Slam dell’Irlanda nel 2013 e poi della Francia l’anno successivo. Il 2014 </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">è stato l'ultimo anno di Agricole nel rugby internazionale, un anno fondamentale per lo sport con la Francia che avrebbe ospitato la Coppa del Mondo nel corso dell'anno. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Dopo aver trascorso tutta la sua carriera internazionale giocando centro, Agricole aveva cambiato ruolo nel 2012 passando all'apertura, un punto di svolta per lei.</span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n " data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Parlando di quel cambiamento Agricole ricorda: <i>“Quello fu un riconoscimento del lavoro che avevo svolto perché per me, passare dal centro a dieci ha dimostrato che avevo guadagnato in maturità e che c'era fiducia in me per gestire la squadra. Il ruolo del mediano d'apertura è molto importante, comporta fare un passo indietro, essere rilassata e concentrata e corrispondeva alla maturità che avevo raggiunto negli anni. Nel 2012 avevo 32 anni ed è quello che si chiede alle giocatrici di quell'età". </i></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n " data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>“Tra il 2003 e il 2010 la gente conosceva la Francia femminile perché i risultati erano piuttosto buoni, ma niente di più. È stato dal 2014, quando abbiamo vinto il Grande Slam e poi abbiamo iniziato a preparare il Mondiale in Francia, che le cose sono cambiate. </i></span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>I media iniziarono a occuparsi di più di noi, i giornalisti seguirono le singole giocatrici e la gente si rese conto che il rugby giocato dalle donne non era un gioco brutto, si cominciò a superare l'idea che le rugbiste fossero dei camionisti, c'erano giovani donne che studiavano, alcune delle quali erano mamme, e il nostro rugby raccontava la storia di persone che facevano sacrifici e di tutto il lavoro e l'impegno che ci mettevano. Abbiamo ottenuto un buon risultato in quella Coppa del Mondo. Ovviamente il nostro obiettivo era vincere, ma quel terzo posto e il fatto di aver conquistato il pubblico, hanno permesso al rugby femminile di ottenere la copertura mediatica che ha oggi. Il Sei Nazioni viene trasmesso in diretta TV, il nostro tour estivo in Nord America è stato trasmesso in diretta, ora facciamo parte del panorama sportivo”.</i></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n " data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">In un certo senso è un peccato per Agricole che il suo ritiro abbia coinciso con l'aumento di popolarità del rugby, ma è riuscita a rimanere vicina al gioco. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Dopo aver lavorato per la FFR, ha deciso che il suo futuro sarebbe stato come fisioterapista, studiando insieme agli ultimi tre anni della sua carriera internazionale - una decisione a cui attribuisce il merito di averla aiutata a evitare le difficoltà post-ritiro che colpiscono molti sportivi:<i> </i></span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>“L’idea era di chiudere un libro e aprirne un altro. Volevo chiudere la pagina sul rugby e, una volta chiuso quel libro, avrei potuto passare ad una nuova vita professionale. Ha funzionato bene perché tutto si collegava e mi ha aiutato a evitare quel periodo di depressione che colpisce molti sportivi che interrompono la carriera e si fanno domande perchè non sanno bene cosa sono. </i></span><i style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Sono riuscita ad andare avanti e a non cadere in alcun tipo di depressione, era tutto pianificato."</i></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n " data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Agricole ha lavorato inizialmente a Rennes, avendo anche un'esperienza con Vannes in Pro D2. Ha poi avuto un'opportunità con la FFR, lavorando inizialmente con la squadra femminile Under 18 della Francia Sevens, periodo culminato con la partecipazione alle Olimpiadi giovanili in Argentina. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Annick Hayraud, allenatrice della nazionale femminile francese, le ha poi offerto la possibilità di lavorare con loro, cosa che ha fatto anche durante il tour estivo del 2019. </span><span style="font-family: inherit; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">E nel 2020 si è presentata una nuova opportunità, con il top del rugby francese, la squadra del Tolone, dove ora è uno dei due fisioterapisti del club.</span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n " data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Agricole conclude così la sua intervista: <i>“Avevo già avuto qualche esperienza con Vannes e poi ho incontrato un grande osteopata, Jean-Pierre Darnaud, che è diventato mio amico e ha detto che ero fatta per il massimo livello. Il Tolone stava cambiando fisionomia e lui ha parlato con il direttore sportivo che era un amico. Ho conosciuto (il direttore sportivo) Laurent Emmanuelli e poi (l'allenatore) Patrice Collazo e l'emozione è stata fantastica. Hanno dimostrato la loro fiducia in me e spero che non siano rimasti delusi, non credo che lo abbiano fatto”.</i></span></p></article></article></div><div class="articlePageTemplate_relatedContent__9lz5J" style="box-sizing: border-box; font-family: __gustavo_8902a8, __gustavo_Fallback_8902a8; margin-bottom: -60px; margin-top: 94px; padding-bottom: 92px;"><div class="container_container__18uat articlePageTemplate_container__jfPHH articlePageTemplate_breakout__kSMXz" data-testid="container" style="box-sizing: border-box; margin-left: calc(50% - 50vw); margin-right: calc(50% - 50vw);"><section class="carousel_carousel__be87Z carouselTokens_carouselTokens___oGaw carousel_colourTheme2__0Ya2M carousel_news__8ugJ5 carousel_border__PoQ9g newsCarousel_newsCarousel__NlZPp glide--2J21o78OngWTWr34tPy2Pf glide--ltr glide--slider glide--swipeable" style="box-sizing: border-box; color: var(--mens-white); overflow: visible; position: relative;"><div class="carousel_topSection__yasoN" style="align-items: center; box-sizing: border-box; column-gap: 22px; display: flex; flex-direction: row; margin-bottom: 10px; margin-top: 30px; position: static;"><div class="carousel_titleContainer__ysQz_" style="align-items: baseline; box-sizing: border-box; display: flex; gap: 24px;"><h3 class="carousel_title__PO_o2" style="box-sizing: border-box; display: flex; font-size: 3rem; font-weight: 400; line-height: 1.16667; margin: 0px 0px 0px 56px; position: relative; text-transform: uppercase;"></h3></div></div></section></div></div>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-16291729646805314122024-02-13T16:35:00.001+01:002024-02-13T16:36:09.842+01:006 Nazioni femminile, stelle e miti del torneo: Niamh Briggs<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="letter-spacing: 0.1px;">Nella storia del torneo sono molte le giocatrici iconiche che abbiamo avuto la fortuna di vedere calcare i campi dall'Italia alla Scozia, passando per Francia, Inghilterra, Galles e soprattutto Irlanda. Una di queste giocatrici è entrata di diritto nella galleria delle leggende con le sue imprese epiche, che sono valse all'Irlanda la conquista dell'unico Grand Slam della sua storia. Oggi parliamo di </span><span style="letter-spacing: 0.1px;">Niamh Briggs, estremo irlandese che a tanti anni dal suo ritiro detiene ancora il record di punti segnati nel torneo.</span></span></p><p style="text-align: justify;"></p><p style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8CCByAF9KxqiOluWIZYYSMYAN9sZi1JizscXGa4TTeu_qiLr6ThkrEIBjdp2b7CEHtprSkGisaLUyrlibmL-OKhL6jedflyNKvpGQ9C71uIYsZJJyFflKnOTT6h87Pa2Zm9CqEctHvI-5JJFaGnFoX43OU2NQFhX9MO-QyEECwURNkiJUQXbb0u07skti/s800/briggs.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8CCByAF9KxqiOluWIZYYSMYAN9sZi1JizscXGa4TTeu_qiLr6ThkrEIBjdp2b7CEHtprSkGisaLUyrlibmL-OKhL6jedflyNKvpGQ9C71uIYsZJJyFflKnOTT6h87Pa2Zm9CqEctHvI-5JJFaGnFoX43OU2NQFhX9MO-QyEECwURNkiJUQXbb0u07skti/w640-h320/briggs.jpg" width="640" /></span></a></p><span style="letter-spacing: 0.1px;"><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="letter-spacing: 0.1px;">Come per molte ragazze della sua generazione, il rugby non era nell'agenda di Niamh Briggs da piccola, ma una volta scesa in campo per la prima volta ne è rimasta affascinata per tutta la vita. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Ciò non vuol dire che non fosse un'ossessionata dallo sport in gioventù, nata a Waterford, eccelleva nel football gaelico già in giovanissima età, per poi passare al calcio e all'atletica crescendo e provando poi qualsiasi altra cosa che comportasse una qualche competizione.</span></span></p></span><p></p><div class="container_container__18uat" data-testid="container" style="box-sizing: border-box; margin-left: var(--p-grid-large-gutter); margin-right: var(--p-grid-large-gutter); text-align: left;"><article class="v3-contentfulRichTextRender-module__tokens___SOMg3 v3-contentfulRichTextRender__tokens v3-contentfulRichTextRender-module__contentfulRichTextRender___7WoKn v3-contentfulRichTextRender__contentfulRichTextRender richTextRendererClientWrapper_richTextRendererClientWrapper__Tn4wh contentfulRichTextRenderer" data-component="ContentfulRichTextRender" style="--c-contentful-rich-text-render-background-color: var(--s-color-background-holdingcolour-fullytransparent); --c-contentful-rich-text-render-border-bottom: var(--c-contentful-rich-text-render-bottom-width) var(--c-contentful-rich-text-render-border-style) var(--c-contentful-rich-text-render-border-color); --c-contentful-rich-text-render-border-color: var(--p-color-opacity-background-transparent); --c-contentful-rich-text-render-border-left: var(--c-contentful-rich-text-render-left-width) var(--c-contentful-rich-text-render-border-style) var(--c-contentful-rich-text-render-border-color); --c-contentful-rich-text-render-border-radius: var(--p-borderradius-0); --c-contentful-rich-text-render-border-right: var(--c-contentful-rich-text-render-right-width) var(--c-contentful-rich-text-render-border-style) var(--c-contentful-rich-text-render-border-color); --c-contentful-rich-text-render-border-style: var(--p-border-style-solid); --c-contentful-rich-text-render-border-top: var(--c-contentful-rich-text-render-top-width) var(--c-contentful-rich-text-render-border-style) var(--c-contentful-rich-text-render-border-color); --c-contentful-rich-text-render-bottom-width: var(--p-borderwidth-0); --c-contentful-rich-text-render-heading-four-casing: var(--p-textcase-none); --c-contentful-rich-text-render-heading-three-casing: var(--p-textcase-uppercase); --c-contentful-rich-text-render-heading-two-casing: var(--p-textcase-uppercase); --c-contentful-rich-text-render-left-width: var(--p-borderwidth-0); --c-contentful-rich-text-render-link-casing: var(--p-textcase-none); --c-contentful-rich-text-render-link-decoration: var(--p-textdecoration-underline); --c-contentful-rich-text-render-link-enabled: var(--cs-colorset-1-link-enabled); --c-contentful-rich-text-render-link-focused: var(--cs-colorset-1-link-focused); --c-contentful-rich-text-render-link-hover: var(--cs-colorset-1-link-hover); --c-contentful-rich-text-render-link-visited: var(--cs-colorset-1-link-visited); --c-contentful-rich-text-render-opacity: var(--p-opacity-100); --c-contentful-rich-text-render-padding: var(--c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-top) var(--c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-right) var(--c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-bottom) var(--c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-left); --c-contentful-rich-text-render-right-width: var(--p-borderwidth-0); --c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-bottom: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-left: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-right: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-top: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-m-padding-bottom: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-m-padding-left: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-m-padding-right: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-m-padding-top: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-s-padding-bottom: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-s-padding-left: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-s-padding-right: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-s-padding-top: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-top-width: var(--p-borderwidth-0); border-bottom: var(--c-contentful-rich-text-render-border-bottom); border-left: var(--c-contentful-rich-text-render-border-left); border-radius: var(--c-contentful-rich-text-render-border-radius); border-right: var(--c-contentful-rich-text-render-border-right); border-top: var(--c-contentful-rich-text-render-border-top); box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; line-height: 1.33333; opacity: var(--c-contentful-rich-text-render-opacity); padding: var(--c-contentful-rich-text-render-padding);"><article style="box-sizing: border-box; column-gap: var(--p-grid-large-gap); display: grid; flex-direction: column; grid-template-columns: repeat(var(--p-grid-large-columns-count),1fr); margin-top: 28px; row-gap: 20px;"><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Sicuramente, è stata la sua esperienza nella GAA che l'ha aiutata a passare facilmente al gioco con la palla ovale, e le sue abilità di calcio affinate in anni sul campo da calcio sono state messe ottimamente a frutto dalla piazzola. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Ma nonostante avesse tutte le capacità necessarie per competere con le migliori giocatrici irlandesi, non tutto è venuto così naturale per Briggs quando ha fatto il suo debutto con il Munster nel 2007.</span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><i>"Non avevo alcuna aspirazione a giocare a rugby crescendo, perché non era lì per noi e non c'erano percorsi predisposti"</i>, ha detto. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>“Ma poi la squadra del college stava cercando di ampliare i numeri e così ho deciso di provarci, nel giro di 12 mesi mi sono davvero appassionata. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>Sono cresciuta guardando il rugby – mio padre lo guardava e i miei fratelli erano appassionati di questo sport, quindi lo guardavo tutto il tempo. Provenendo dalla</i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i> GAA potevo calciare e non molte ragazze sapevano calciare, quindi è stato qualcosa che mi ha catapultato in squadra, e la mia coordinazione occhio-mano ha fatto sì che le abilità nei due sport fossero molto trasferibili. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>Avevo molto da imparare, la mia prima partita con il Munster è stata la prima volta che giocavo a rugby a 15, quindi non capivo bene cose come rotolare via durante il breakdown - penso di essere stata colpevole di circa sette calci di punizione!"</i></span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Ma grazie al duro lavoro e alla determinazione, Briggs ha scalato rapidamente le classifiche e ha guadagnato l'attenzione dei selezionatori della nazionale solo un anno dopo aver affrontato l'emozione del rugby competitivo. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">L'estremo è stata riconosciuta da tutti come giocatrice determinante, per il suo ruolo nella vittoria della IRFU Women's Interprovincial Series del Munster nel 2007, ottenendo la sua prima convocazione con Irlanda per il Sei Nazioni femminile del 2008, dove è partita dalla panchina per affrontare l'Italia e guadagnare il suo primo cap.</span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Seguirono altre due apparizioni in quel torneo, prima di aiutare l'Irlanda a raggiungere il terzo posto ai Campionati Europei più tardi quello stesso anno, dove guadagnò la sua prima presenza da titolare. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">E quell'estate fu l'anticipo di ciò che sarebbe arrivato dall'Irlanda negli anni a venire, con lo zoccolo duro di quella squadra che si creava e che avrebbe ottenuto due successi nel torneo, in tre anni mezzo, un decennio dopo. Oggi </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Briggs ammette che avere il tempo di costruire in quella squadra le ha aiutate a mettere tutto insieme nel 2013, quando l'Irlanda vinse la prima corona del Sei Nazioni femminile completando un Grand Slam, spazzando via tutto ciò che l'aveva preceduta.</span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><i>“Sono entrata dalla panchina contro l’Italia nel 2008 per la mia prima presenza, e poi ho giocato contro la Francia – penso di aver ottenuto tre presenze in quella mia prima stagione del Sei Nazioni”, </i>ha aggiunto. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>“Abbiamo aggiunto una vittoria qua e là negli anni successivi prima di riuscire a mettere insieme il tutto nel 2013. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>Abbiamo avuto un sorteggio abbastanza buono, con Inghilterra e Francia affrontate in casa, e abbiamo sempre pensato di poter battere chiunque in casa. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>Quando vinci un paio di partite contro grandi squadre come Inghilterra e Francia crei slancio e questa può essere una cosa enorme per un gruppo. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>Tutti andavano d'accordo dentro e fuori dal campo: le cose stavano andando bene e tutto il duro lavoro che stavamo facendo anche fuori dal campo stava dando i suoi frutti".</i></span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Tutto sembrò andare bene quell'anno per l'Irlanda, che vinse 12 - 10 contro il Galles nella partita di apertura del Torneo, con Briggs che realizzò una trasformazione fondamentale nella tesa battaglia di Port Talbot, prima di un clamoroso successo per 25 - 0 sull'Inghilterra ad Archerstown. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Con il vento in poppa, le irlandesi andarono in Scozia e vinsero 30 - 3 con Briggs che contribuì con 15 punti – inclusa una meta nel finale – prima che altri dieci punti del numero 15 irlandese contribuissero ad assicurarsi una vittoria per 15 - 10 sulla Francia. Rimaneva solo l'Italia tra loro e la storia. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">I primi segnali non sembravano promettenti per la trasferta a Milano per la partita finale del torneo, anche se nemmeno le condizioni atmosferiche bibliche alla fine avrebbero potuto ostacolare l'appuntamento con il destino. La partita concluse con una soffertissima vittoria 6 - 3 sul campo di Parabiago, sigillata grazie a due piazzati della talismanica Briggs.</span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><i>"Era pazzesco, avevamo fatto il team run il giorno prima sotto un sole splendente", </i>ha spiegato Briggs.<i> “Tutte andavano in giro in pantaloncini e maglietta, ma il giorno dopo ci siamo svegliate e nevicava! Era cambiato tutto dal </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>giorno alla notte, e i piani di gioco andarono dritti fuori dalla finestra: sapevamo allora che le opportunità sarebbero state poche e rare, ma il nostro gruppo era incredibile. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>Penso che alla fine abbiano fatto circa dieci o dodici fasi davanti ai pali e poi Joy Neville ha realizzato un grande turnover. Ho realizzato il calcio che ha portate avanti nel punteggio ed è stato un momento incredibile per noi. ” </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Quella vittoria ebbe un effetto dirompente in Irlanda secondo Briggs, poiché lo storico successo fu celebrato anche tra i tifosi irlandesi più scettici sul rugby femminile. </span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>"L'enormità di tutto ciò è che non siamo stati solo noi a vincere un Grande Slam, ma abbiamo anche potuto trasmettere la nostra partita in diretta sulla televisione nazionale e questo ha contribuito enormemente a far crescere il movimento", </i>ha detto Briggs. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">“<i>Nel 2013 non esistevano percorsi per le ragazze per giocare a rugby e unirsi ai club come possono fare adesso. Quello che facevamo f</i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>uori dal campo era importante quanto quello che facevamo dentro ed era qualcosa di cui eravamo molto consapevoli. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>Non credo che l'enormità di quello che facevamo sia arrivata davvero fino a qualche tempo dopo, quindi la pressione non ha giocato un ruolo importante. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>Quel periodo di tre o quattro anni è stato brillante, e quando tutto va nella stessa direzione rende le cose molto più facili, e in quel momento sicuramente ce l'avevamo."</i></span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">La vittoria del Grande Slam del 2013 e i due anni che seguirono furono davvero i giorni felici del rugby femminile irlandese, che raggiunse la semifinale della Coppa del Mondo nel 2014, prima di riconquistare il titolo del Sei Nazioni femminile un anno dopo. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Briggs fu inclusa nel Dream Team della Coppa del Mondo 2014 dopo una serie di prestazioni impressionanti in Francia, tra le quali quella che consentì ad Alison Miller di segnare la meta decisiva nella vittoria per 17 - 14 sulla Nuova Zelanda: la prima volta che una squadra irlandese era riuscita a battere la Nuova Zelanda.</span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Ma nonostante quella vittoria storica sulla scena mondiale, è la sconfitta per 40 - 7 contro l'Inghilterra nella semifinale del torneo che perseguita ancora Briggs, con il pensiero di cosa avrebbe potuto essere. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>"Abbiamo perso la semifinale e questa è la sensazione che persiste di quel torneo"</i>, ha aggiunto. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>“L'Inghilterra è stata una degna vincitrice di quel torneo in generale, ma noi non giocammo davvero quella partita e non mettemmo in mostra il meglio di noi. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>Individualmente ho commesso degli errori a cui penso ancora oggi a dire il vero, ma stavamo cavalcando la cresta dell’onda. Fu</i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i> una giornata fantastica che ci portò ad un altro livello, ma alla fine l'obiettivo era vincere quel torneo. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>Penso che in quel gruppo tutte dessero il 110% e tutte remassero nella stessa direzione e questo generò un grande spirito e una cultura di squadra".</i></span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Ma dopo quella delusione c'è stato altro successo, con un'altra vittoria del Sei Nazioni nel 2015, quando l'Irlanda, pur senza Grand Slam riuscì a fare più punti della Francia alzando il trofeo per la seconda volta in tre anni. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Briggs era ancora li a dettare legge da estremo con la maglia dell'Irlanda con una serie di splendide prestazioni, tra cui quella da dieci punti nella vittoria per 30 - 5 sull'Italia, così come quella del piazzato decisivo nel finale di partita nel successo per 11 - 8 sull'Inghilterra. .</span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Essendo stata nominata capitana di quella squadra, Briggs fu detrminante sul campo per quel torneo – finendo come capocannoniera della competizione con 49 punti – ma oggi ammette che ci volle del tempo per abituarsi al ruolo di leader. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>"È stato strano, e qualcosa che ho trovato sicuramente difficile all'inizio in quanto sono stata spinta in prima linea nel cercare di assicurarmi che tutte fossero felici e che stessimo andando nella giusta direzione"</i>, ha spiegato.<i> </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>“Avevamo perso grandi personalità a causa del ritiro dopo la Coppa del Mondo, quindi poter andare a vincere il Sei Nazioni senza quelle giocatrici è stato grandioso. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>C’era pressione, ma era una buona pressione e mi sono davvero divertita. C'era molta fiducia in quella squadra ed essere in grado di continuare quello slancio è stato davvero piacevole. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>Ha dimostrato che stavamo progredendo e evolvendo nel modo giusto ed era roba da sogno."</i></span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Da quel momento in poi però ci furono una serie di problemi e di infortuni per Briggs, che perse il torneo successivo a causa di uno stiramento del tendine d'Achille che la vide anche esclusa dalla Coppa del Mondo 2017 dopo essere stata inizialmente nominata nella squadra. </span><i style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">"Mi sentivo come se fossi stata derubata dei miei anni migliori, stavo sicuramente migliorando come giocatrice e leader, ma sfortunatamente non sono riuscita a farlo"</i><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">, ha riflettuto. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>“Essere convocata per la Coppa del Mondo e correre a bordo campo mentre le ragazze giocavano a rugby è stato davvero difficile. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>È stato il momento più isolante della mia vita perché sei lì e corri da sola, poi prendi la borsa ed esci. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>Diventi molto distaccata, sei lì e la partita si svolge ma non capisci davvero nulla."</i></span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Dopo essere arrivata in partita più tardi delle altre, Briggs era ansiosa di sfruttare al massimo la sua carriera da giocatrice sulla scena internazionale ed è tornata per il Sei Nazioni del 2018 dopo mesi di infortuni infernali. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Ma nonostante la sua ansia di tornare in campo, il senno di poi le ha dato una visione diversa di quello che è stato un momento difficile per lei: </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>"Se guardo il torneo del 2018 è stato un po' un incidente d'auto perché non ero fisicamente o mentalmente pronta per essere lì", </i>ha ammesso. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">“<i>La testardaggine aveva preso il sopravvento e probabilmente non sono stato abbastanza rispettosa verso il gioco perché il mio corpo non era all'altezza di giocare a rugby a livello internazionale. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>Hai corso solo per un paio di settimane e stai cercando di convincere il tuo corpo a fare cose che non può fare ed è incredibilmente frustrante. </i></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>È stato un periodo davvero difficile, non mi pento di essere tornata perché sono stata onorata di giocare a rugby con l'Irlanda, ma vorrei essere più forte per dire che vorrei solo tornare indietro e ricominciare a divertirmi con il rugby"</i>.</span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Anche se ha avuto alti e bassi in questo sport, nessuno sarebbe riuscito a tenere a lungo la due volte "Giocatrice irlandese dell'anno" lontano dal campo di rugby, così ben presto Briggs avrebbe assunto il ruolo di allenatrice con la squadra femminile del Munster.</span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Se ci fosse qualcuno in Irlanda da cui vorresti ricevere consigli sul rugby, allora Briggs sarebbe in cima alla tua lista, avendo attraversato tutte le prove e le tribolazioni che questo sport ha da offrire, e mostrando ancora lo stesso entusiasmo di quando ha iniziato a giocare. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><i>"Nel rugby ci sono caduta un po' per caso, ma mi piace moltissimo e sto imparando moltissimo, quindi è probabilmente ancora lì che mi porterà il prossimo percorso"</i>, ha detto.</span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">“È una prospettiva diversa, perché l'arte di allenare è molto diversa e questa è un'altra serie di competenze che devo definire in modo che le ragazze che alleno imparino qualcosa in ogni sessione di allenamento e si divertano. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Un giorno mi piacerebbe poter dedicarmi al rugby ad alte prestazioni e allenare l'Irlanda, ma sono consapevole che non si tratta di conoscere il rugby, ma di essere anche in grado di allenarlo ed è quello che sto imparando in questo momento. </span></i><i style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Mi piace vedere le ragazze che non fanno parte della squadra irlandese migliorare e mettere in discussione le cose, e questo mi dà un'assoluta eccitazione."</i></span></p></article></article></div>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-48826689282879347952024-02-07T15:55:00.003+01:002024-02-07T16:01:36.164+01:006 Nazioni femminile, stelle e miti del torneo: Silvia Gaudino<p style="text-align: justify;"><span style="letter-spacing: 0.1px;"><span style="font-family: inherit;">Con l'avvicinarsi del Sei Nazioni, come ogni anno, vogliamo raccontarvi la storia di una delle giocatrici azzurre che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell nazionale e del torneo: Silvia Gaudino.</span></span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHov1L9tRaCWxbeP6NZYBSRhHYXqhE87aORLuvr2U6bSNGyDXe6caDX-_F9yycneUDP93spGK4UflHnOpUNqLrQIW67jLba_fOLmjCmxxnJ3O2_e_WZZzZzBj1_kGDD_FB9q2kVTOrHuzZfZAdjt1hYrjEQKZWHnYQ0BNy3w0jrSi-u4auhRGufM7c8V-j/s700/silvia_gaudino_20131.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="466" data-original-width="700" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHov1L9tRaCWxbeP6NZYBSRhHYXqhE87aORLuvr2U6bSNGyDXe6caDX-_F9yycneUDP93spGK4UflHnOpUNqLrQIW67jLba_fOLmjCmxxnJ3O2_e_WZZzZzBj1_kGDD_FB9q2kVTOrHuzZfZAdjt1hYrjEQKZWHnYQ0BNy3w0jrSi-u4auhRGufM7c8V-j/w640-h426/silvia_gaudino_20131.jpg" width="640" /></a></div><span style="letter-spacing: 0.1px;"><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="letter-spacing: 0.1px;">Silvia è nata con la passione per il rugby, eppure ci ha messo 17 anni per iniziare a giocare. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Più di due decenni dopo, la storia d'amore dell'ex skipper italiana con questo sport rimane più forte che mai. Leggendo le varie interviste che Silvia Gaudino ha rilasciato durante la sua lunga carriera con la maglia azzurra, si possono trovare cose molto interessanti. Silvia ha spesso ripetuto ai vari media che</span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"> quando era più giovane il rugby femminile non aveva un grande risalto in Italia. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Quindi, anche se conosceva questo sport praticamente fin dalla nascita, l'idea di giocare non le era mai venuta in mente.</span></span></p></span><p></p><div class="container_container__18uat" data-testid="container" style="box-sizing: border-box; margin-left: var(--p-grid-large-gutter); margin-right: var(--p-grid-large-gutter); text-align: left;"><article class="v3-contentfulRichTextRender-module__tokens___SOMg3 v3-contentfulRichTextRender__tokens v3-contentfulRichTextRender-module__contentfulRichTextRender___7WoKn v3-contentfulRichTextRender__contentfulRichTextRender richTextRendererClientWrapper_richTextRendererClientWrapper__Tn4wh contentfulRichTextRenderer" data-component="ContentfulRichTextRender" style="--c-contentful-rich-text-render-background-color: var(--s-color-background-holdingcolour-fullytransparent); --c-contentful-rich-text-render-border-bottom: var(--c-contentful-rich-text-render-bottom-width) var(--c-contentful-rich-text-render-border-style) var(--c-contentful-rich-text-render-border-color); --c-contentful-rich-text-render-border-color: var(--p-color-opacity-background-transparent); --c-contentful-rich-text-render-border-left: var(--c-contentful-rich-text-render-left-width) var(--c-contentful-rich-text-render-border-style) var(--c-contentful-rich-text-render-border-color); --c-contentful-rich-text-render-border-radius: var(--p-borderradius-0); --c-contentful-rich-text-render-border-right: var(--c-contentful-rich-text-render-right-width) var(--c-contentful-rich-text-render-border-style) var(--c-contentful-rich-text-render-border-color); --c-contentful-rich-text-render-border-style: var(--p-border-style-solid); --c-contentful-rich-text-render-border-top: var(--c-contentful-rich-text-render-top-width) var(--c-contentful-rich-text-render-border-style) var(--c-contentful-rich-text-render-border-color); --c-contentful-rich-text-render-bottom-width: var(--p-borderwidth-0); --c-contentful-rich-text-render-heading-four-casing: var(--p-textcase-none); --c-contentful-rich-text-render-heading-three-casing: var(--p-textcase-uppercase); --c-contentful-rich-text-render-heading-two-casing: var(--p-textcase-uppercase); --c-contentful-rich-text-render-left-width: var(--p-borderwidth-0); --c-contentful-rich-text-render-link-casing: var(--p-textcase-none); --c-contentful-rich-text-render-link-decoration: var(--p-textdecoration-underline); --c-contentful-rich-text-render-link-enabled: var(--cs-colorset-1-link-enabled); --c-contentful-rich-text-render-link-focused: var(--cs-colorset-1-link-focused); --c-contentful-rich-text-render-link-hover: var(--cs-colorset-1-link-hover); --c-contentful-rich-text-render-link-visited: var(--cs-colorset-1-link-visited); --c-contentful-rich-text-render-opacity: var(--p-opacity-100); --c-contentful-rich-text-render-padding: var(--c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-top) var(--c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-right) var(--c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-bottom) var(--c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-left); --c-contentful-rich-text-render-right-width: var(--p-borderwidth-0); --c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-bottom: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-left: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-right: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-l-padding-top: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-m-padding-bottom: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-m-padding-left: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-m-padding-right: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-m-padding-top: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-s-padding-bottom: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-s-padding-left: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-s-padding-right: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-size-s-padding-top: var(--s-spacer-0); --c-contentful-rich-text-render-top-width: var(--p-borderwidth-0); border-bottom: var(--c-contentful-rich-text-render-border-bottom); border-left: var(--c-contentful-rich-text-render-border-left); border-radius: var(--c-contentful-rich-text-render-border-radius); border-right: var(--c-contentful-rich-text-render-border-right); border-top: var(--c-contentful-rich-text-render-border-top); box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; line-height: 1.33333; opacity: var(--c-contentful-rich-text-render-opacity); padding: var(--c-contentful-rich-text-render-padding);"><article style="box-sizing: border-box; column-gap: var(--p-grid-large-gap); display: grid; flex-direction: column; grid-template-columns: repeat(var(--p-grid-large-columns-count),1fr); margin-top: 28px; row-gap: 20px;"><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Si legge in una queste interviste, rilasciata durante la presentazione del torneo nel 2021: <i>“Mio papà giocava quando era piccolo quindi da quando sono nata mi ha sempre portato con sé al campo da rugby a guardare le partite. </i></span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><i>Quando ero piccola il rugby femminile, e anche quello maschile, non si trasmetteva molto in televisione in Italia. </i></span></span><i><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Quindi ho iniziato a giocare a rugby piuttosto tardi, intorno ai 17 anni. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Volevo provarlo e con un amica sono andata al campo dove allenava mio padre. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Abbiamo iniziato a correre, a fare qualche passaggio e ci siamo dette: perché non provarci? </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">C'è un club che aveva la squadra femminile non lontano da dove abitavamo e siamo andate a provare. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Così ho iniziato a giocare nel 1998 e il resto è storia, come si suol dire."</span></i></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Continua Silvia: <i>“Il rugby femminile è cresciuto moltissimo in Italia. </i></span><i><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Quando ho iniziato, le ragazze giocavano con i ragazzi fino all'età di 12 anni e c'era un intervallo finché non raggiungevano le senior. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Adesso le cose sono cambiate, ragazze e ragazzi giocano insieme fino ai 12 anni, poi ci sono le Under 14, le Under 16 e le Under 18 per le ragazze e poi le senior. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Quindi la struttura, possiamo dire che, si è evoluta molto, anche in termini di numero delle partecipanti e di livello del gioco. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Ora il rugby è molto più veloce e anche molto più divertente da guardare rispetto a quando ho iniziato io."</span></i></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><b>RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE</b></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Silvia Gaudino ha ottenuto 72 presenze con l'Italia ed è stata una delle due giocatrici azzurre a giocare sia nella Coppa del Mondo 2002 che in quella 2017 con le Azzurre, l'altra è Veronica Schiavon. Da sempre con indosso la maglia numero 8 </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">ha assunto la carica di capitana della nazionale nel 2013, più di un decennio dopo il suo debutto nel 2001, avvenuto in seguito al trasferimento a Padova che ha cambiato la traiettoria della sua carriera.</span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><i><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">“Da quando ho iniziato, sono andata subito a vedere la nazionale in azione. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Le ammiravo, era il mio sogno giocare in Nazionale. </span></i></span><i><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Quando andai a giocare a Padova c'era un po' più di visibilità e fui convocata per un paio di raduni. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Doveva essere intorno al 2001. Da lì ho giocato qualche partita e la mia carriera è andata avanti. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">All'inizio è stata dura, non capivo bene la realtà che avremmo dovuto affrontare. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Le squadre che abbiamo affrontato erano ad un livello superiore. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Non mi allenavo molto in quel periodo, non passavo molto tempo in palestra. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Così ho capito che se volevo raggiungere i miei obiettivi avrei dovuto allenarmi ogni giorno e fare qualcosa in più oltre al rugby. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">È stato un po’ traumatico all’inizio ma forse è meglio così per capire come stavano le cose”.</span></i></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><b>IL SEI NAZIONI</b></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Il rugby in Italia ha fatto molta strada dai primi anni 2000. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Nel 2007 l'Italia è entrata a far parte del Sei Nazioni femminili. </span></span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Per Gaudino quello fu un punto di svolta.</span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Spiega: <i>“Entrare nel Sei Nazioni femminile è stato un grande momento. </i></span><i><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Prima di questo l'Italia giocava il Campionato l'Europeo, l'equivalente di una serie B del rugby internazionale in Europa. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Vedevamo il Sei Nazioni come una competizione a cui partecipare, a cui aspirare, visto che vincevamo o finivamo con regolarità nei primi posti di quel torneo. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Quindi volevamo qualcosa di più. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Nel 2007, quando siamo entrate a far parte del Sei Nazioni femminile, è stato fantastico. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Soprattutto perché la nostra prima partita è stata contro l'Inghilterra a Twickenham. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">È stato fantastico. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">È stata una partita combattuta!”</span></i></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Quella stagione è ovviamente un ricordo straordinario, così come lo è la prima vittoria sulla Francia arrivata nel 2013 a Rovato. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">L'ultima partecipazione al torneo per Silvia risale al 2015, quando l'Italia vinse per la prima volta tre partite finendo terza, che all'epoca era il miglior risultato di sempre. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Ricorda: <i>“La prima partita del Sei Nazioni è di certo il mio ricordo più bello. </i></span><i style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Poi se devo pensare ad altre grandi partite che spiccano nella mia memoria, ricordo la nostra prima vittoria contro la Francia. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Poi c’è stato anche il Sei Nazioni del 2014 che è stato brillante. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">E i risultati sono migliorati nel tempo, quindi il mio ultimo Sei Nazioni è arrivato nel 2015, l’anno in cui siamo arrivate terze. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Quel torneo ovviamente per me è qualcosa di indelebile, perché è stato il mio ultimo ma anche perché è stato ricco di vittorie. </span></i><i><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Sentivamo di essere molto più fiduciose nel nostro gioco. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">C’era l’ambizione di puntare un po’ più in alto e ottenere vittorie più grandi e sono arrivate, quindi è stato davvero speciale”.</span></i></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);"><b><span style="font-family: inherit;">MATERNITÀ</span></b></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Sebbene quella fosse l'ultima partecipazione di Gaudino nel Sei Nazioni femminile, Silvia non aveva ancora finito con la nazionale. </span><span style="letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none);">Dopo un anno di pausa nel 2016 per dare alla luce suo figlio, è tornata a giocare la Coppa del Mondo 2017 che è stata il suo canto del cigno e la seconda apparizione dell'Italia nella competizione, 15 anni dopo la prima.</span></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><i><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">“Ho avuto un bambino nel 2016 e ho smesso quell’anno. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Poi nel 2017 ho ricominciato in quello che si è rivelato essere il mio ultimo anno. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Ho dovuto lavorare davvero duro perché l'evento imminente era molto importante, la Coppa del Mondo. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Quindi ho dovuto impegnarmi davvero molto. </span></i></span><i><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Purtroppo ho dovuto fare un cesareo, quindi ho dovuto aspettare un po’ prima di poter ricominciare ad allenarmi. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Quindi questo ha cambiato un po’ le tempistiche ma alla fine è andata bene. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Ho avuto mio figlio a settembre 2016 e poi ho avuto un anno per prepararmi per la Coppa del Mondo. Per fortuna ho </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">i miei suoceri che vivono anche loro a Salerno e mi hanno aiutato. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; text-transform: var(--p-textcase-none); vertical-align: inherit;">Poi anche i miei genitori hanno fatto lo stesso quando stavo per andare Irlanda, si sono presi cura di mio figlio perché mio marito lavorava e non poteva stare sempre a casa, quindi siamo riusciti a far funzionare tutto con il sostegno della mia famiglia. "</span></i></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Dopo essersi ritirata dal gioco, Gaudino è rimasta legata al rugby e la sua passione per questo sport rimane intatta.</span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;"><i><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Aggiunge: «Sono responsabile della sezione giovanile femminile della regione Campania dove risiedo. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Mi occupo anche del minirugby per una società qui che si chiama Arechi Rugby, lì faccio il direttore tecnico quindi sono rimasta nel rugby. </span><span style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Una volta che sei dentro, non te ne vai più."</span></i></span></p><p class="v3-paragraph-module__paragraph___6fUvE v3-paragraph__paragraph contentfulRichTextRenderer_paragraph__qYm5n" data-testid="paragraph" style="box-sizing: border-box; grid-column: 1 / -1; letter-spacing: 0.1px; line-height: 1.33333; margin-bottom: var(--s-spacer-8); margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding: var(--s-spacer-2,2px) 0; text-align: justify; text-transform: var(--p-textcase-none);"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; grid-column: 1 / -1; vertical-align: inherit;">Con questo tipo di passione, non sorprende che Silvia Gaudino abbia ottenuto tanto così tanto nella sua carriera con la maglia Azzurra, per questo entra di diritto nella nostra galleria dei miti ovali.</span></p></article></article></div>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-66650654363011239262024-02-04T15:59:00.003+01:002024-02-04T16:06:03.331+01:00Celtic Challenge: conclusa la fase 1, Edimburgo, Wolfhounds e Clovers si giocheranno il titolo<p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Dopo il completamento del quinto round giocato ieri, le prime tre squadre in classifica si affronteranno per avere la possibilità di essere incoronate campionesse del Celtic Challenge 2023/24, mentre le ultime tre squadre si sfideranno per il quarto-sesto posto. Le partite dei play off e di classificazione si giocheranno allo </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Scotstoun di Glasgow e allo Hive Stadium di Edimburgo, al </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Kingspan Stadium a Belfast e al </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Parc Y Scarlets di Llanelli. </span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXOViwcRugA8KiLUT9DWRe10yvajQ6beFDRqANjanshsGtUqZIZBEu19rAebF4yy8u9BX7-0sHzDOMkDznIDpYVeEJ4NI70zwG5XhBVGj2lC6JhQuY_gkfogkFhuTCrfoB7nxj4FeOP8HlfaNCAqUlGsf_2XJ4G1RigM_0ZhYrpZ1B-BRNdkrW7-snD9sy/s800/Celtic%20Banner2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXOViwcRugA8KiLUT9DWRe10yvajQ6beFDRqANjanshsGtUqZIZBEu19rAebF4yy8u9BX7-0sHzDOMkDznIDpYVeEJ4NI70zwG5XhBVGj2lC6JhQuY_gkfogkFhuTCrfoB7nxj4FeOP8HlfaNCAqUlGsf_2XJ4G1RigM_0ZhYrpZ1B-BRNdkrW7-snD9sy/w640-h320/Celtic%20Banner2.jpg" width="640" /></a></div><div><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><br /></span></div><div><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">La vincitrice sarà la squadra in cima alla classifica dopo il completamento dei tre turni, con i punti dei turni precedenti che verranno trasferiti nella classifica finale. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">La seconda fase del torneo sarà composta da tre turni, ognuno dei quali ospitato da una delle nazioni di casa (Irlanda, Scozia e Galles). </span></div><p></p><div style="text-align: left;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-block: 0px; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 1000px; text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Dopo un quinto round avvincente, le squadre hanno consolidato le loro posizioni nella classfica del Celtic Challenge 2023/24. Le </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">imbattute </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Wolfhounds, franchigia irlandese composta da giocatrici di Leinster e Ulster hanno chiuso la prima fase</span></span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> in cima alla classifica, con </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Edimburgo</span></span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> che si è assicurata la seconda posizione di serie dopo la vittoria contro le </span></span><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Clovers, altra franchigia irlandese composta da giocatrici di Connacht e Munster, </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">che nonostante la sconfitta sono rimaste comunque al terzo posto.</span></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-block: 24px 0px; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 1000px; text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Gwalia Lightning</span></span></span><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> ,</span></span><span style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> Brython Thunder</span></span></span><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> e</span></span><span style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> Glasgow Warriors</span></span></span><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> occupano invece la metà inferiore della classifica e giocheranno per le posizioni dalla 4a alla 6a. </span></span><span style="font-family: inherit;">I dettagli completi, compresi gli orari di inizio delle partite saranno annunciati la prossima settimana.</span></p><p style="box-sizing: border-box; margin-block: 24px 0px; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 1000px;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Play-off Turno 1</span></span></strong><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> – </span></span><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Sabato 17 febbraio 2024</span></span><br style="box-sizing: border-box;" /></strong><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Scotstoun, Glasgow & Hive Stadium, Edimburgo</span></span></span></p><p style="box-sizing: border-box; margin-block: 24px 0px; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 1000px;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Play-off Round 2</span></span></strong><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> – </span></span><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Sabato 24 febbraio 2024</span></span><br style="box-sizing: border-box;" /></strong><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Kingspan Stadium, Belfast</span></span></span></p><p style="box-sizing: border-box; margin-block: 24px 0px; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 1000px; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><p style="box-sizing: border-box; margin-block: 24px 0px; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 1000px;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Terza fase di spareggio – 3 marzo 2024</span></span></strong><br style="box-sizing: border-box;" /><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Parc Y Scarlets, Llanelli</span></span></span></p></span></div>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-43967149149304266882024-02-02T15:44:00.000+01:002024-02-02T15:44:38.123+01:00Olanda e Svezia: la più antica rivalità europea nel rugby femminile al di fuori del 6 Nazioni<p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Lontano dallo splendore del Sei Nazioni, sabato il Centro nazionale di rugby di Amsterdam ospiterà il match tra le più antiche rivali del rugby femminile europeo, quando l'Olanda darà il via al Campionato Europeo femminile di rugby 2024 contro la Svezia.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWpwbcZPeQBd0Pir2gpEPv8lhi8Qj0rva6kgp8c7pDvhrsBKu2_fiQHKt84OlTNwS7PfUWEfnczEN_8vsnZa0w-HxBPh1pz3ryfeFlYkClt9VDe78kzD8Bm6hhQrAECc6Dszulf-ZXDPBSi57uXTCJfyT_bsIMKs68NbNKZTxBBZ5FdBjaqF9qD_ofNFcS/s1300/Netherlands-v-Sweden-Rugby-Europe-Women-s-Championship-2023.webp" imageanchor="1" style="background-color: white; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="731" data-original-width="1300" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWpwbcZPeQBd0Pir2gpEPv8lhi8Qj0rva6kgp8c7pDvhrsBKu2_fiQHKt84OlTNwS7PfUWEfnczEN_8vsnZa0w-HxBPh1pz3ryfeFlYkClt9VDe78kzD8Bm6hhQrAECc6Dszulf-ZXDPBSi57uXTCJfyT_bsIMKs68NbNKZTxBBZ5FdBjaqF9qD_ofNFcS/w640-h360/Netherlands-v-Sweden-Rugby-Europe-Women-s-Championship-2023.webp" width="640" /></a></div><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><p style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">L'attenzione delle giocatrici coinvolte sarà sicuramente concentrata sul compito da svolgere, vincere una partita potenzialmente cruciale sia nel contesto del Campionato che del loro sviluppo futuro, m</span><span style="font-family: inherit;">a che ne siano consapevoli o meno, quando usciranno dagli spogliatoi e scenderanno in campo prima del calcio d'inizio di Amsterdam, le giocatrici seguiranno le orme di chi le ha precedute, orme tracciate per la prima volta quasi quattro decenni fa.</span></p></span><p></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Quest'anno ricorre il 40° anniversario dell'incontro inaugurale tra le due squadre: </span>il 21 ottobre 1984<span style="font-family: inherit;"> l'Olanda si recò a Malmö dove batté la Svezia 34-0. All'epoca erano state organizzate solo tre precedenti partite ufficiali di rugby femminile, tutte tra l'Olanda, Svezia e Francia.</span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;">È comprensibile come l'Olanda fosse aperta a trovare avversarie alternative dato che aveva perso tutte e tre le partite – anche se con un punteggio complessivo di solo 17 - 0 – ma il motivo per cui si è ritrovata a Malmö è dovuto anche al modo in cui in Olanda il gioco femminile si era evoluto tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Gran parte dell'impulso a tale crescita era stato fornito dalle tournée dei club. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">All'inizio si trattava principalmente di squadre provenienti dagli Stati Uniti dirette in Europa – e Nuova Zelanda – ma con l'aumento del numero di club nel continente crebbe anche l'interesse per la concorrenza di rivali più vicini a casa. </span><span style="font-family: inherit;">Questi tour hanno aperto linee di comunicazione tra mondi diversi, le squadre portavano con sé informazioni quando viaggiavano per affrontare le loro prossime avversare. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">È così che furono instaurati i rapporti che avrebbero portato l'Olanda a ospitare la Francia nel primo Test femminile, nel giugno 1982, e che sarebbero stati cruciali sulla strada verso la pirma Coppa del Mondo </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">femminile nove anni dopo.</span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Nello stesso anno in cui la Francia batté le olandesi a Utrecht, una squadra in tournée da Malmö arrivò nei Paesi Bassi e sembra che quel viaggio abbia contribuito a spianare la strada a una partita ufficiale tra le nazionali dei due paesi. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><i>"Poiché il contatto era buono e stavamo cercando di giocare più partite, abbiamo organizzato una nazionale", </i>ha detto recentemente a RugbyPass Dominique Danton, allenatore dell'Olanda tra il 1983 e il 1992,<i> </i></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: italic; vertical-align: inherit;">“visto che gli allenatori del Malmö erano coinvolti anche con la Federazione svedese di rugby”.</span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"></span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Lo stesso Danton è un esempio vivente di come la cultura itinerante del rugby abbia contribuito a plasmare lo sviluppo del gioco femminile. </span><span style="font-family: inherit;">Nato in Marocco, in una famiglia di militari francesi, Danton si era trasferito da bambino in Francia, giocando il rugby league a Marsiglia prima di trasferirsi a nord di Parigi dove sarebbe entrato in contatto con il gioco a 15s. </span><span style="font-family: inherit;">Nel 1976, quando Danton aveva 20 anni, una squadra della città olandese di Wageningen visitò il suo club e gli piacque così tanto la loro compagnia che colse al volo l'opportunità di prendere parte al progetto di sviluppo della Federazione Olandese, come allenatore, due anni dopo. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Tornando a casa da quel primo viaggio in Olanda, convinse un amico a tornare con lui a Wageningen per le vacanze. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Il suo compagno di squadra rimase tre settimane nei Paesi Bassi, ma Danton invece, trovando lavoro prima in una fabbrica e poi come proiezionista cinematografico per finanziare i suoi sforzi nel rugby, sarebbe rimasto per undici anni.</span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Danton aveva anche una certa esperienza come allenatore di giocatrici a Parigi e dopo aver dato una mano in quelle prime partite contro la Francia come "collegamento", soprattutto perché parlava francese, fu coinvolto più formalmente nell'organizzazione nel 1984, indicato come allenatore al fianco di Bert Bode per la partita contro la Svezia. </span><span style="font-family: inherit;">Il suo coinvolgimento aveva senso dato l'ampio contingente di giocatrici, 6 in una rosa rosa di 24, del Malmö, da Wageningen, un club che aveva schierato per la prima volta una squadra femminile in una partita di beneficenza nel 1975 e beneficiava di una vasta popolazione studentesca locale. </span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;">Due giocatrici che avevano preso in mano una palla ovale dopo essersi trasferite in città per studiare erano le due mediane (di mischia e di apertura) titolari: Tonny van de Boom e Sylvia Mecking. </span><span style="font-family: inherit;"><i>"C'erano sono questi gruppi di mentori che ti portavano in giro per la città"</i>, ricorda Van de Boom dai suoi primi giorni all'Università di Wageningen nel 1979.<i> "In uno di questi c'era questo ragazzo che giocava a rugby e mi convinse ad andare al campo e partecipare ad un allenamento della squadra femminile. </i></span><span style="font-family: inherit;"><i>Beh, mi convinsi subito che quello fosse ciò che mi sarebbe piaciuto fare."</i></span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Tre anni dopo, Mecking si unì a Van de Boom nel club:<i> </i></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><i>"Mi sono imbattuta in qualcuno che già giocava lì e mi ha detto: 'devi iscriverti'"</i>, racconta. </span></span><span style="font-family: inherit;"><i>“Sono andata lì e dopo un allenamento ero completamente appassionata di rugby!”. </i></span><span style="font-family: inherit;">Mecking fu inserita rapidamente in nazionale, facendo il suo debutto contro la Francia solo un anno dopo quella prima introduzione al gioco, mentre Van de Boom l'avrebbe raggiunta nella formazione che fu sconfitta per 3-0 contro la stessa squadra nel maggio del 1984.</span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Entrambe le giocatrici mantennero il posto per la partita contro la Svezia e intrapresero il lungo viaggio in pullman verso Malmö. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Van de Boom si era preparata per il viaggio iscrivendosi a corsi di lingua svedese – nel tentativo di ottenere un vantaggio in campo – e registrando i dischi degli ABBA che aveva preso in prestito dalla biblioteca. </span></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Il viaggio da Wageningen concesse molto tempo per cantare insieme. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Quarant'anni fa, i tunnel e i ponti che ora collegano Germania, Danimarca e Svezia dovevano ancora materializzarsi e Danton stima che il viaggio della squadra su strada e in traghetto sia durato circa 18 ore. </span><span style="font-family: inherit;">Quando la squadra raggiunse la sua destinazione, c'erano poche possibilità di fare altro che riposarsi per la partita del giorno successivo.</span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">I dettagli della partita stessa sono vaghi. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Tuttavia, uno dei pochi articoli giornalistici pubblicati nei Paesi Bassi, riportato dal quotidiano di Rotterdam Algemeen Dagblad (AD), affermava che <i>"un forte vento soffiava longitudinalmente sul campo, influenzando chiaramente il gioco" </i>e visto che </span></span><i><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">"i calci non sono stati molto efficaci, le poche centinaia di spettatori hanno potuto godersi una partita aperta e divertente", continua l'articolo. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">“Sia nelle giocatrici di mischia che nelle trequarti, la squadra olandese ha eccelso per tutta la partita”.</span></i></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Molti resoconti affermano erroneamente che l'estremo Liesbeth Mey abbia segnato il massimo con 12 punti. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Questo sembra essere il risultato di un errore di comunicazione su quanto valessero le sue tre conversioni per la vittoria finale, col risultato di 34 - 0. </span></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">È un dato che brucia ancora, anche se scherzosam<i>ente a</i> Van de Boom che ha segnato in quella partita due delle sette mete della sua squadra. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><i>"Penso di essere stata quella che ha fatto più punti", </i>dice ridendo<i>. </i></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: italic; vertical-align: inherit;">"Tuttavia non sono stata menzionata nel giornale perché il nostro team manager non sapeva calcolare!". </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Ciò che non era in dubbio, tuttavia, era la superiorità delle olandesi in quella giornata. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><i>"La Svezia non può competere con la squadra di Danton"</i>, affermava un articolo nel quotidiano regionale <i>De Twentsche Courant Tubantia</i>, mentre AD ha ammesso che il punteggio non lasciava <i>"nulla all'immaginazione"</i>.</span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Dopo le sconfitte di misura contro la Francia, le giocatrici olandesi erano ansiose di festeggiare la loro prima vittoria in un test match. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Tuttavia, il luogo della partita, a circa 600 km a sud-est di Stoccolma, e il fatto che si sia giocata di domenica hanno fatto sì che la maggior parte delle giocatrici della squadra di casa dovesse fuggire precipitosamente al fischio finale. </span></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Imperterrita, la squadra olandese ha deciso comunque di festeggiare ed è stata grata all'ospitalità di una squadra di calcio locale. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><i>"Abbiamo consumato il nostro terzo tempo nella mensa di una squadra di calcio femminile locale"</i>, spiega Van de Boom. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><i>“Ma abbiamo avuto un bel terzo tempo! </i></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><i>È un peccato che le svedesi non abbiano potuto partecipare”</i>.</span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">La Svezia avrebbe fatto una trasferta in Olanda in ciascuno dei due anni successivi, perdendo 19 - 0 e 11 - 6 e quest'ultimo si sarebbe poi rivelato l'ultimo incontro tra le due squadre per ben 12 anni, prima di incontrarsi al National Rugby Centre durante la Coppa del Mondo di rugby femminile del 1998. </span><span style="font-family: inherit;">A quel punto, Van de Boom e Mecking – avevano entrambe trascorso del tempo lavorando all'estero – così come il loro allenatore, Danton, si erano allontanati dal rugby internazionale.</span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">La Svezia avrebbe battuto l'Olanda nei test successivi nel 2001 e nel 2002, e di nuovo nel 2012, ma in gran parte la loro rivalità si è svolta più o meno allo stesso modo in cui è iniziata 40 anni fa. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">La vittoria per 38 - 12 nel campionato femminile della scorsa stagione è stata la 14esima vittoria dell'Olanda in 17 partite tra le due nazioni.</span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><i>"Non mi considero una pioniera perché ero lì già da cinque anni [quando è arrivata al Wageningen]", </i>dice Van de Boom, riflettendo sul suo periodo da giocatrice.<i> </i></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-style: italic; vertical-align: inherit;">“Non sono io la pioniera, sono le ragazze del primo lotto – sono pioniere. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><i>N</i></span></span><span style="font-family: inherit;"><i>oi siamo state delle pioniere come squadra”.</i></span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"></span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><em style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Grazie a Martyn Thomas e Brigette Johnston per la ricerca per questo articolo.</span></em></p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-59945329529757454632024-02-01T12:00:00.001+01:002024-02-01T12:00:34.825+01:00Inizia questo week end il Campionato Europeo 2024, Spagna favorita<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit;">In concomitanza con il 6 Nazioni maschile, inizia in questo fine settimana anche il Campionato Europeo femminile 2024, che da </span><span style="background-color: white; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit;">quest'anno torna ad essere un torneo a quattro squadre per la prima volta, da quando le federazioni delle squadre che partecipano al Sei Nazioni lo hanno abbandonato dopo il 2012.</span></span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC7x14WSw7WQ0uz17izVFAaYcR9l8OCGxArTdjSEfHwnmqdZt-Fjqz09W5_fR18lxbNO2dKTYmykEikMjQ-GzfEdmpR2ckTDsBGIiMgVi23ch698nH0W1WGzj3SOMh7kgS5oNKZdEPFecNU25f-NKUu160WwkRcRK35Px8rny5OCCZDiL1_RUzJ0eJurK3/s1200/european.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" data-original-height="630" data-original-width="1200" height="336" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC7x14WSw7WQ0uz17izVFAaYcR9l8OCGxArTdjSEfHwnmqdZt-Fjqz09W5_fR18lxbNO2dKTYmykEikMjQ-GzfEdmpR2ckTDsBGIiMgVi23ch698nH0W1WGzj3SOMh7kgS5oNKZdEPFecNU25f-NKUu160WwkRcRK35Px8rny5OCCZDiL1_RUzJ0eJurK3/w640-h336/european.png" width="640" /></span></a></div><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><p style="text-align: justify;"><span style="border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">La novità è il Portogallo che, dopo aver vinto il Trophy al primo tentativo nella scorsa stagione, si unirà a Svezia, Olanda e Spagna nella competizione di quest'anno. </span><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit;">Anche se la Spagna sarà ancora una volta favorita, la battaglia per il secondo posto si preannuncia affascinante.</span></p></span><p></p><p style="background-color: white; border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-variant-alternates: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-variant-position: inherit; font-variation-settings: inherit; line-height: 1.4em; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><span style="color: #4d5156; font-family: arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: left;">🇳🇱 </span>L'</span><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><b>Olanda</b></span><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"> è attualmente al secondo posto in Europa dietro alla Spagna, ma dovrà affrontare una dura sfida per mantenere quella posizione in quello che sarà l'anno più impegnativo e importante per una nazionale olandese degli ultimi vent'anni. A marzo, infatti, l'Olanda giocherà anche contro la Colombia per guadagnarsi un posto nel prossimo WXV. Una vittoria darà loro la possibilità di tornare alla Coppa del Mondo per la prima volta dal 2002, quande le olandesi chiusero al penultimo posto (15°) con una sola vittoria, 20 - 19, contro la Germania.</span></p><p style="background-color: white; border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-variant-alternates: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-variant-position: inherit; font-variation-settings: inherit; line-height: 1.4em; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><span style="color: #4d5156; font-family: arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: left;">🇸🇪 </span>La </span><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><b>Svezia</b></span><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">, sotto la guida prima di Claire Cruikshank e adesso di Tamara Taylor, ha fatto grandi passi avanti negli ultimi anni essendo tornata al 15s solamente nel nel 2019, dopo anni in cui i pochi finanziamenti disponibili erano stati dirottati completamente sul 7s. La loro prestazione nella partita annuale ad Aldershot contro la squadra delle British Army, all'inizio di questo mese, è stata degna di nota e non solo perchè è stata la prima vittoria della Svezia in questo confronto (27 - 0), ma anche per l'evidente miglioramento nel gioco e per la crescita del livello delle giocatrici.</span></p><p style="background-color: white; border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-variant-alternates: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-variant-position: inherit; font-variation-settings: inherit; line-height: 1.4em; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="color: #4d5156; font-family: arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: left;">🇵🇹</span><span style="color: #4d5156; font-family: arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: left;"> </span><span style="font-family: inherit;"><span style="border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">Il </span><span style="border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"><b>Portogallo</b></span><span style="border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;"> ha giocato contro la Svezia alla fine del 2022, perdendo 7 - 5, in una partita combattutissima. Finalmente la Federazione portoghese ha mostrato interesse per lo sviluppo della nazionale femminile a 15s, finanziando una tournée in Brasile lo scorso anno. Le lusitane sono diventate così, dopo la Spagna, </span><span style="border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">la seconda squadra europea non partecipante al Sei Nazioni a giocare all'estero. La serie si è conclusa in pareggio, con le portoghesi che hanno perso la prima partita 10 - 7 e vinto la seconda 13 - 5, contro le più esperte brasiliane, sembrando comunque la squadra più forte.</span></span></p><p style="background-color: white; border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-variant-alternates: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-variant-position: inherit; font-variation-settings: inherit; line-height: 1.4em; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="color: #4d5156; font-family: arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: left;">🇪🇸 </span><span style="font-family: inherit;">La <b>Spagna</b> è ancora ampiamente la favorita. Dopo l'esperienza nel WXV3 dello scorso anno, nel quale le spagnole hanno ceduto solo nel finale dell'ultima partita con l'Irlanda, Las Leonas appaio certamente di un livello più alto rispetto alle altre partecipanti. La Spagna punta ad un posto nel WXV2 e per arrivarci quest'anno dovrà vincere il Campionato Europeo per poi giocarsi uno spareggio con l'ultima classificata del Sei Nazioni 2024. In caso di vittoria la FER ha già fatto sapere che intende ospitare il WXV2, mentre il WXV3 si giocherà ancora a Dubai. Vedremo se le altre partecipanti sapranno ostacolare il cammino de Las Leonas. In ogni caso sarà un torneo molto interessante, che sarà possibile seguire come sempre in live streaming gratuito sul sito di Rugby Europe.</span></p><p style="background-color: white; border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-variant-alternates: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-variant-position: inherit; font-variation-settings: inherit; line-height: 1.4em; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><b><span style="font-family: inherit;">Calendario European Championship 2024 </span></b></p><p style="background-color: white; border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-variant-alternates: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-variant-position: inherit; font-variation-settings: inherit; line-height: 1.4em; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">24/03/24 Olanda-Svezia (Amsterdam)</span></p><p style="background-color: white; border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-variant-alternates: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-variant-position: inherit; font-variation-settings: inherit; line-height: 1.4em; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">24/02/24 Portogallo - Olanda (Lisbona)</span></p><p style="background-color: white; border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-variant-alternates: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-variant-position: inherit; font-variation-settings: inherit; line-height: 1.4em; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">24/03/24 Portogallo-Svezia (Lisbona)</span></p><p style="background-color: white; border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-variant-alternates: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-variant-position: inherit; font-variation-settings: inherit; line-height: 1.4em; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">30/03/24 Spagna - Portogallo (Sitges)</span></p><p style="background-color: white; border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-variant-alternates: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-variant-position: inherit; font-variation-settings: inherit; line-height: 1.4em; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">24/04/24 Olanda-Spagna (Amsterdam)</span></p><p style="background-color: white; border: 0px; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-variant-alternates: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-variant-position: inherit; font-variation-settings: inherit; line-height: 1.4em; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-feature-settings: inherit; font-kerning: inherit; font-optical-sizing: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-variation-settings: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: inherit;">13/04/24 Svezia-Spagna (Trelleborg)</span></p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-4828962697253367152023-12-31T16:54:00.002+01:002023-12-31T17:55:49.078+01:00Rugby femminile: cosa lascia il 2023?<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il 2023 è stato un anno ricco di emozioni e di sfide per il rugby femminile. Tante delle cose che avevamo solo sognato un anno fa si sono realizzate e adesso più che mai possiamo dire che la strada è tracciata e, se ben sostenuto, il futuro del movimento non potrà che essere ancora più luminoso.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv7MyXyiL1UhVWcQZLEpy08jSvqx3QqKbmVZ67AiGhuYm5HuOqk55uFegN7R847DTSFdPtZl9nj7EqyLL2vpvbON5LI34aInIAUmXNpHPTkqplZFmaRqf799zsNrnPeSN5D4AvfhiC2SQWZttSyPYfu1xNYd6c6q_xaY24UE-f38pp8doI9ZcNdT32HhOI/s900/photomania-44186669feabee812d8a135d49aab13d.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="900" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv7MyXyiL1UhVWcQZLEpy08jSvqx3QqKbmVZ67AiGhuYm5HuOqk55uFegN7R847DTSFdPtZl9nj7EqyLL2vpvbON5LI34aInIAUmXNpHPTkqplZFmaRqf799zsNrnPeSN5D4AvfhiC2SQWZttSyPYfu1xNYd6c6q_xaY24UE-f38pp8doI9ZcNdT32HhOI/w640-h480/photomania-44186669feabee812d8a135d49aab13d.jpg" width="640" /></a></div><span style="font-family: inherit;"><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Abbiamo visto l</span><span style="font-family: inherit;">a nascita e lo svolgimento di una nuova competizione mondiale su base annuale: il torneo WXV, organizzato da World Rugby, lo sviluppo di competizioni per franchigie in Scozia, Galles e Irlanda, ma anche in Spagna ed Italia, con le squadre femminili di Zebre e Benetton Treviso che si apprestano ad iniziare il loro percorso internazionale. </span><span style="font-family: inherit;">Ma rugby femminile nel 2023 è stato anche lo svolgimento dei campionati nazionali, che hanno coinvolto diverse squadre e giocatrici, impegnate a contendersi i titoli e le promozioni. In Italia, la Serie A Elite Femminile e la Serie A Femminile hanno offerto spettacolo e agonismo, con la partecipazione di 27 squadre, suddivise in quattro gironi. In questo articolo, analizzeremo i principali eventi e i risultati del rugby femminile nel 2023, sia a livello internazionale che nazionale, evidenziando i successi, le difficoltà e le prospettive di questo sport appassionante e in continua evoluzione.</span></p></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>1. Il WXV</b></span></p><p style="text-align: justify;">Il torneo WXV, organizzato da World Rugby si articola su tre divisioni, ciascuna con sei squadre partecipanti, che si sono sfidate in un formato cross-pool. La prima divisione, denominata WXV 1, si è svolta in Nuova Zelanda dal 20 ottobre al 4 novembre, e ha visto la presenza delle migliori sei nazionali del mondo: Inghilterra, Francia, Galles, Nuova Zelanda, Canada e Australia. Le squadre sono state divise in due gironi, uno europeo e uno americano/oceaniano, e hanno giocato contro tutte le avversarie dell'altro girone. Al termine delle tre giornate, la classifica è stata determinata dal punteggio ottenuto in base ai risultati delle partite. La squadra vincitrice del WXV 1 è stata l'Inghilterra, che ha vinto tutte e tre le sue partite, battendo la Nuova Zelanda per 33 - 12 nell'ultimo turno, in una vera e propria rivincita della finale mondiale. Il WXV è stato un torneo di alto livello, che ha messo in mostra il talento e la passione delle giocatrici, ma anche le differenze tra le squadre più forti e quelle più deboli. Il WXV 1 è stato quindi un'occasione per valutare lo stato del rugby femminile a livello internazionale, e per stimolare le squadre a migliorare in vista delle prossime sfide. Tra le partecipanti al WXV, c'è stata anche l'Italia, che ha disputato la Divisione 2, insieme a Sudafrica, Giappone, Scozia, Samoa e Stati Uniti. Le Azzurre hanno cercato di dimostrare il loro valore in un contesto internazionale di alto livello. Alla fine del torneo che ha visto il debutto di alcune nuove giocatrici, l'Italia ha ottenuto tre vittorie con Giappone, USA e Sud Africa, arrivando prima a pari merito con la Scozia. Le scozzesi hanno poi vinto il torneo solamente per differenza punti. Nonostante questo le prestazioni delle Azzurre sono state di alto livello e nel complesso il torneo può essere valutato certamente in maniera positiva. Nel girone 3 si invece imposta nettamente l'Irlanda che ha dovuto faticare solamente nella finale contro la Spagna. La vittoria consente alle irlandesi di essere promosse nel girone 2, mentre la Colombia ultima classificata giocherà a marzo 2024, uno spareggio con l'Olanda per guadagnarsi la permanenza nel torneo.</p><p style="text-align: justify;"><b>2. Valsugana si conferma campionessa d'Italia</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; text-align: left;">La finale del campionato femminile giocata al Quaggia vede uscire vincitrice il Valsugana, che si impone sul Villorba col risultato di 28 a 3. Non è basta un primo tempo molto convincente delle gialloblù per contenere il gioco delle padovane, che nel secondo tempo si impongono nettamente, marcando in totale 4 mete trasformate contro una punizione delle avversarie. </span><span style="background-color: white; text-align: left;">Il primo tempo ha visto un Valsugana ben strutturato in attacco, che però non riesce a concretizzare i multifasi creati. D’altra parte, il Villorba dimostra un’ottima difesa, sia per quanto riguarda l’organizzazione della linea sia a livello di impatti.</span><span style="background-color: white; text-align: left;"> </span><span style="background-color: white; text-align: left;">Nella seconda parte di match il dominio territoriale e la qualità delle giocatrici del Valsugana fanno la differenza, permettendo alla squadra di Bezzati di insediarsi stabilmente nella metà campo del Villorba e di segnare due marcature pesanti, firmate Rigoni e Ostuni Minuzzi.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><b>3. Il 6 Nazioni</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il 6 nazioni femminile di rugby del 2023 è stato un torneo emozionante, che ha visto ancora una volta la vittoria dell'Inghilterra. Il torneo si è svolto dal 25 marzo al 29 aprile 2023 ed è stato anche importante per la qualificazione al WXV. </span>ll torneo è stato dominato dall'Inghilterra campione uscente e dalla Francia, che hanno vinto tutte le partite tranne quella che le ha viste scontrarsi nell'ultima giornata. La partita decisiva si è giocata a Twickenham davanti a un pubblico record di 58498 spettatori, il più alto mai registrato per una partita di rugby femminile. Le inglesi si sono aggiudicate il titolo e il Grande Slam, vincendo 38-33 in una partita spettacolare, con 11 mete complessive. Le francesi si sono dovute accontentare del secondo posto e del punto di bonus, che le ha garantito la qualificazione al primo livello del WXV. Il Galles ha chiuso al terzo posto, con tre vittorie e due sconfitte. Le gallesi hanno battuto l'Italia, l'Irlanda e la Scozia, perdendo solo contro le due prime classificate. La Scozia ha terminato al quarto posto, con due vittorie e tre sconfitte. Le scozzesi hanno sorpreso tutti battendo l'Irlanda e l'Italia, perdendo solo contro l'Inghilterra, il Galles e Francia. La Scozia ha dimostrato di essere una squadra in crescita, con una buona mischia e una buona velocità, qualificandosi per il secondo livello del WXV. L'Italia ha finito al quinto posto, con una sola vittoria e quattro sconfitte. Le azzurre hanno vinto solo contro l'Irlanda, perdendo contro le altre squadre. L'Italia ha sofferto la superiorità fisica e tecnica delle avversarie, mostrando però una buona grinta e una buona organizzazione. L'Irlanda ha concluso all'ultimo posto, senza nessuna vittoria e cinque sconfitte, mostrando delle difficoltà nel gioco e nella mentalità e che la strada per tornare ai livelli del 2014 è ancora lunghissima.</p><p style="text-align: justify;"><b>4. Le Franchigie: il Latin Challenge ed il Celtic Challenge</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il 2023 è stato un anno importante per il rugby femminile italiano sotto diversi punti di vista, come ad esempio la nascita di due franchigie che parteciperanno a una progettualità congiunta con la Federazione spagnola (FER) e il sostegno di World Rugby. Si tratta di Benetton Rugby e Zebre Parma, che metteranno a disposizione l'esperienza maturata in oltre dieci anni di partecipazione allo United Rugby Championship. </span><span style="font-family: inherit;">Le due franchigie femminili avranno l'obiettivo di consentire alle migliori atlete italiane provenienti dalla Serie A Élite e dalla Serie A di accrescere il numero di impegni internazionali attraverso il confronto con omologhe realtà del panorama rugbistico iberico. Al tempo stesso, le franchigie permetteranno di aumentare e accelerare l'esposizione verso l'alta prestazione per le migliori giovani di potenziale interesse per la Squadra Nazionale maggiore. </span><span style="font-family: inherit;">Le franchigie femminili saranno guidate tecnicamente dagli assistenti allenatori della Squadra Nazionale Femminile: Plinio Sciamanna, tecnico delle avanti Azzurre, sarà l'allenatore delle Zebre Parma, mentre Francesco Iannucci, di recente entrato nello staff delle Azzurre con il ruolo di allenatore della difesa, guiderà la Benetton. L</span><span style="font-family: inherit;">e due franchigie, che vedranno confluire le atlete nelle rispettive rose su base territoriale, disputeranno due incontri ciascuna: il 7 gennaio Zebre Parma e Benetton Rugby debutteranno in Spagna. Saranno poi le italiane a ospitare le selezioni iberiche: il 10 febbraio le Zebre giocheranno in casa al “Lanfranchi” e lo stesso farà Benetton il giorno seguente sul prato di Monigo. </span></p><p style="text-align: justify;">Nel 2023 ha preso il via anche il Celtic Challenge,un torneo di rugby femminile che coinvolge franchigie delle nazioni celtiche: Irlanda, Scozia e Galles e che potrebbe essere il seme di un futuro URC in versione femminile. Il torneo, organizzato da Scottish Rugby, IRFU e WRU con il sostegno finanziario di World Rugby, è stato creato per promuovere lo sviluppo e la crescita del rugby femminile a livello europeo, offrendo alle giocatrici una piattaforma di alto livello in vista delle competizioni internazionali. Il torneo è nato nel 2023 come un progetto pilota, con la partecipazione di tre squadre, una ciascuna per Irlanda, Scozia e Galles. Il torneo si è svolto in un formato round robin, con partite di andata e ritorno tra le squadre ed è stato vinto dalle Irlandesi delle Combined Provinces. L'edizione 2023/24 prevede l'allargamento a sei squadre. Al via in questi giorni ci saranno Edimburgo e Glasgow Warriors (Scozia), Clovers e Wolfhounds (Irlanda), <span style="background-color: white; text-align: left;">Brython Thunder e </span><span style="background-color: white; text-align: left;">Gwalia Lightning (Galles). In futuro è prevista un'integrazione con il Latin Challenge.</span></p><p style="text-align: justify;"><b>5. Aumenta il contingente azzurro in nei campionati inglesi e francesi</b></p><p style="text-align: justify;">Nel 2023 <span style="background-color: white;">è aumentato considerevolmente il contingente azzurro nei migliori campionati europei. A Francesca Sgorbini (Romagnat), Valeria Fedrighi (Stade Toulousain) e Ilaria Arrighetti (Stade Rennais) in Francia si sono aggiunte anche Veronica Madia che si è accasata alle Amazones di Grenoble e Gaia Maris passata in forza al Romagnat, mentre da Parabiago sono partite Elisa Frison con destinazione Valkyries Normandie e Rubina Grassi che vestirà la maglia del </span><span style="background-color: white; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-family: inherit;">Rugby Club Toulon Provence Méditerranée entrambe in 2a divisione. In Inghilterra cambio di maglia per Silvia Turani che è passata da Exeter Chiefs ad Harlequins, mentre a Sale con la maglia delle Sharks insieme a Sara Tounesi è arrivata Beatrice Rigoni, che si è già guadagnata la maglia da apertura titolare, segnando due mete nelle prime due giornate di campionato e venendo inserita spesso insieme a Sara nel XV di giornata della Premiership inglese. A completare il gruppo azzurro oltremanica ci sono anche Sara Seye e Sofia Rolfi entrambe con la maglia della neopromossa Ealing Trailfinders, senza dimenticare Lucrezia Iavarone che milita nelle Leicester Tigers.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><b>6. La Nuova Zelanda vince le 7s Series 2023</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Nell'ultima edizione del vecchio formato delle World Sevens Series le Black Ferns si sono riprese il titolo, com’era facilmente prevedibile alla vigilia: salendo così a quota sette nell’albo d’oro generale, con l’Australia ferma a tre. Nell'ultima tappa in finale, per una volta, non è andata in scena la sfida con le Wallabies, bensì contro gli Stati Uniti. </span></span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Le nordamericane sono partite forte, con due mete realizzate da Tapper e Kirshe nei primi cinque minuti. Poco prima del break, la Nuova Zelanda ha accorciato le distanze grazie a Stacey Waaka, poi nominata Player of the Final. Nel secondo tempo Felix-Hotham e ancora Waaka hanno completato l’opera, fissando il tabellino sul 19-14. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Australiane terze, con una vittoria sulle padrone di casa francesi nella finale bronzo. Storico quinto posto per il Giappone, che si è imposto sull’Irlanda 14-0; settima la Gran Bretagna. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">La classifica finale delle Series 2023 femminili ha visto sul podio, dietro la Nuova Zelanda Sevens, l’Australia e gli Stati Uniti, al secondo e terzo posto; segue la Francia e quinte le irlandesi, che si sono così aggiudicate l’ultimo biglietto diretto per le Olimpiadi parigine del prossimo anno, distanziando figiane e britanniche.</span></p><p style="text-align: justify;"><b>7. Maria Magatti e Sara Barattin in campo con le Barbarians</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; text-align: left;">A due anni di distanza dall’ultima partita giocata giocata contro il Sudafrica, la squadra femminile del prestigioso club a inviti dei Barbarians è tornata in attività. Ben</span><span style="background-color: white; text-align: left;"> due Azzurre sono state inserite nella lista delle convocate: Sara Barattin e Maria Magatti, entrambe chiamate a rappresentare l’Italia, esattamente<span style="font-family: inherit;"> come era accaduto a Silvia Turani nel 2019. </span></span><span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Per le due atlete, rispettivamente capaci di accumulare 116 caps e 50 caps con l’Italia, si è trattato di un riconoscimento alla carriera molto importante. </span></span></span><span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">La selezione è scesa in campo il 23 settembre all’Athlone Stadium di Cape Town contro il Sudafrica XV vincendo per 38 - 26 con Magatti titolare dal primo minuto e autrice della seconda meta delle Baa Bass e Barattin subentrata nella ripresa. La settimana successiva la selezione è scesa in campo a Limerick, in Irlanda, contro la selezione femminile di Munster, vincendo per 45 - 12 con Magatti ancora titolare e ancora in meta.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><b>8. Il nuovo campionato di Serie A Elite</b></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Nuova identità e nuova formula per il campionato di Serie A femminile, che prende il nome di <span style="box-sizing: border-box;">Serie A Élite Femminile</span> con un nuovo brand e una formula rinnovata. Il massimo campionato italiano femminile vede adesso al via con otto formazioni divise in due gironi da quattro squadre ciascuno, gare di andata e ritorno. Conclusa la prima fase composta da sei turni le prime due classificate di ciascun girone comporranno una<span style="box-sizing: border-box;"> Pool Playoff</span> al via dal 28 gennaio 2024, mentre le terze e le quarte disputeranno la <span style="box-sizing: border-box;">Pool Playout</span>. </span><span style="font-family: inherit;">Al termine del girone playoff, le prime classificate di ogni Pool si affronteranno nella Finale che assegnerà il titolo di Campionesse d’Italia, mentre la squadra quarta classificata nel girone playout retrocederà in Serie A. </span><span style="font-family: inherit;">Le padovane del</span><span style="font-family: inherit;"> </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit;">Valsugana</span><span style="font-family: inherit;"> </span><span style="font-family: inherit;">sono chiamate a difendere il titolo conquistato lo scorso campionato mentre la novità si chiama Calvisano Rugby, ora denominata</span><span style="font-family: inherit;"> </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit;">Leonessa Rugby</span><span style="font-family: inherit;">, le bresciane entrano in Serie A Elite Femminile da neo promosse.</span></p><p style="text-align: justify;"><b>9. Esordio per la nazionale femminile U20</b></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Tra le novità più importanti del 2023 c'è stato l'esordio della nazionale femminile U20, che in un no-cap match a Barcellona a febbraio ha affrontato la Spagna, perdendo<span style="background-color: white;"> 10 - 5 contro le padrone di casa, che però presentavano una formazione U21 contro la U20 italiana, alla sua prima uscita di sempre. Segnali comunque <span style="font-family: inherit;">positivi per la formazione di Diego Saccà, a segno con la mediana di mischia della Capitolina Nicole Mastrangelo. La nazionale U20 sarebbe tornata in campo qualche mese dopo al Tommaso dell'Aquila imponendosi in una sorta di Tri Nations con Scozia e Irlanda. Le Azzurrine battono 17 - 14 l'Irlanda, con una </span></span><span style="background-color: white;">meta dopo soli due giri di orologio di </span><span style="background-color: white; border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;">Mihaela Pirpiliu e le segnature nel finale di</span><span style="background-color: white;"> </span><span style="background-color: white; border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;">Zanette</span><span style="background-color: white;"> ed </span><span style="background-color: white; border: 0px; margin: 0px; padding: 0px;">Errichiello</span><span style="background-color: white;"> a riportare avanti l’Italia prima del fischio finale del mini-match da quaranta minuti. Nella seconda partita le Azzurrine si impongono sulla Scozia 10 - 7 con una doppietta di Aregash Pellizzon. </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px; text-align: justify;"><b>10. Il nuovo corso azzurro con "Nanni" Raineri.</b></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px; text-align: justify;">A Barcellona nel febbraio del 2023 è iniziato di fatto il nuovo corso azzurro, con le ragazze che sono passate ad essere allenate da Giovanni Raineri, dopo ben 13 anni sotto la guida di Andrea di Giandomenico. Il nuovo corso è iniziato con una vittoria convincente sulla Spagna, ma il Sei Nazioni dell'Italia è stato abbastanza deludente con una sola (fondamentale) vittoria casalinga sull'Irlanda, che ha portato le Azzurre ad un nuovo scontro con la Spagna per guadagnarsi il posto nel WXV2. La bella vittoria di Piacenza con le iberiche è stata probabilmente il punto di svolta, visto che poi il WVV delle Azzurre è stato di grande livello e le tre vittorie con USA, Sud Africa e Giappone, fanno ben sperare per il prossimo 6 Nazioni e la qualificazione alla Coppa Del Mondo in Inghilterra nel 2025.</p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-79575631298378948152023-12-24T13:51:00.002+01:002023-12-24T19:34:21.810+01:00Ebook in regalo: "Un tuffo in meta. Allenare una squadra femminile di rugby" di Lorenzo Cirri<p style="text-align: justify;">Cari amici, amiche, lettrici e lettori,</p><p style="text-align: justify;">visto che mi seguite quotidianamente e condividete con me la passione per il mondo del rugby femminile, ho una sorpresa per voi: in occasione del Natale, ho deciso di regalarvi il mio ebook "Un tuffo in meta", nel quale condivido con voi la mia esperienza, le mie tecniche e i miei consigli per allenare e gestire una squadra di rugby femminile in maniera vincente e divertente. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGCjM9cCuI7m1VqInwZe6eFz1QoxVM7R-ribL9a5YFRgQ-_SrwHE4hyphenhyphenmQAnK5M8aaNrSm0XdjENDAzLr-OFkOw7DOlpk4wAp6niRyRbk0aaCfgNbvoFCv1xHpQgRMIHue1zvIMxkgJsFOyBC5N-QSREYo01rqbcHVtP8R5ZCDYrBGx_29KVVGy5_4rXC46/s900/photomania-0732856becbe164dd0ec30167b50abe0.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGCjM9cCuI7m1VqInwZe6eFz1QoxVM7R-ribL9a5YFRgQ-_SrwHE4hyphenhyphenmQAnK5M8aaNrSm0XdjENDAzLr-OFkOw7DOlpk4wAp6niRyRbk0aaCfgNbvoFCv1xHpQgRMIHue1zvIMxkgJsFOyBC5N-QSREYo01rqbcHVtP8R5ZCDYrBGx_29KVVGy5_4rXC46/w640-h320/photomania-0732856becbe164dd0ec30167b50abe0.jpg" width="640" /></a></div><p style="text-align: justify;">Spero che il mio ebook sia una lettura interessante e vi sia utile. Fatemi sapere cosa ne pensate, lasciando una recensione o un commento sulla pagina. </p><p style="text-align: justify;">Per scaricare il mio ebook, scrivete a <b><span style="color: #ff00fe;">ladiesrugbyclub@gmail.com</span></b> richiedendo la vostra copia ed il formato che desiderate (pdf, mobi, epub) e riceverete il link per scaricarlo gratuitamente il prima possibile. Affrettatevi, l'offerta è valida solo per pochi giorni!</p><p style="text-align: justify;">Vi ringrazio come sempre per il vostro sostegno e vi auguro buone feste!</p><p style="text-align: justify;"><br /></p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-88834895189905337752023-12-20T15:15:00.002+01:002023-12-20T15:15:47.817+01:00L'esordio della Crozia nel rugby a XV, una nuova storia per il rugby femminile nei Balcani?<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Quando la Croazia ha affrontato la Bulgaria a Sinj sabato 2 dicembre è stata un'occasione storica per entrambe le nazioni poiché era la prima volta che la loro squadra femminile giocava in un test ufficiale nel rugby a 15s.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpyVlBtnDr1Hr9iAASAc8esQGVkka8UIulCTUemML9E4m7dW5SjQCE8CL4nuJupyWyMfa5ikuTTviCX8eYsLrbmnhZMfOBmJ61MoqmcY1Gz2GL35ZXTnCx1HbhqtgPnfJrftZ_JA4plQEvOnbfApjUCms30P104Q_ut4uQU4kuMwW925ddEvcml75xAD00/s2048/Croatia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1363" data-original-width="2048" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpyVlBtnDr1Hr9iAASAc8esQGVkka8UIulCTUemML9E4m7dW5SjQCE8CL4nuJupyWyMfa5ikuTTviCX8eYsLrbmnhZMfOBmJ61MoqmcY1Gz2GL35ZXTnCx1HbhqtgPnfJrftZ_JA4plQEvOnbfApjUCms30P104Q_ut4uQU4kuMwW925ddEvcml75xAD00/w640-h426/Croatia.jpg" width="640" /></a></div><span style="font-family: inherit;"><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il fatto che la partita abbia avuto luogo è davvero notevole se si considera che ci sono solo tre club in Croazia dove si gioca il rugby femminile, e nessuno di questi club ha una squadra a 15s, ma gioca solamente il rugby 7s, senza considerare il panorama del rugby femminile in Bulgaria che è altrettanto sterile, se non in condizioni peggiori. Per questo la storica partita tra le due nazionali femminili</span><span style="font-family: inherit;"> può essere l'inizio di qualcosa di speciale nei Balcani</span></p></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Parliamo con l'allenatrice della nazionale femminile croata Petra Druskovic, del loro nuovo inizio come squadra e delle sue speranze per il futuro del rugby femminile nella regione.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>Per prima cosa, come è nata l'idea di questa partita?</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Secondo Petra Druskovic, i semi sono stati gettati quando una sua amica dell'Università di Utrecht, nei Paesi Bassi, ha organizzato un tour in Croazia con la squadra dell'Università nel maggio 2022 e ha chiesto di trovare una squadra con la quale giocare.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>"Non lo definirei un progetto, è successo tutto in modo così spontaneo"</i>, ammette </span>Druskovic<span style="font-family: inherit;">.<i> </i></span><span style="font-family: inherit;"><i>"Non avevamo abbastanza ragazze da un solo club, quindi ho detto che avrei provato a mettere insieme una squadra formata dalle giocatrici dei tre club che abbiamo - uno è a Spalato e gli altri due sono a 400 km nella capitale, Zagabria - e se ci fossi riuscita avremmo giocato come Croazia XV.</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>“Sono stata abbastanza intelligente nel gestire il gruppo, ho organizzato una gita in barca il giorno prima della partita e sapevo come sarebbe andata a finire! Abbiamo vinto la partita, 24-12 questo ha acceso il fuoco per le ragazze tutte molto giovani, la maggior parte di loro aveva al tempo circa 15 anni. </i></span><span style="font-family: inherit;"><i>Dopodiché, abbiamo provato a mettere insieme 15 ragazze in modo da poter giocare un altra partita. Sfortunatamente, non siamo riusciti a trovare un'altra squadra nella regione contro cui giocare. Bosnia, Serbia, Slovenia o Montenegro hanno giocato a 15 e attualmente solo il Montenegro ha una squadra a sette."</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>"Sono responsabile della formazione per il rugby croato, quindi conosco molte persone nella regione e ho parlato con Pavel Velkov, un membro della Federazione bulgara di rugby, e ci è venuta l'idea di affrontarci in casa e in trasferta: la Bulgaria sarebbe venuta prima da noi e poi noi saremmo andate in Bulgaria nel nuovo anno. Quindi è così che è cominciato tutto."</i></span></p><p style="text-align: justify;"><b style="font-family: inherit;">Qual'è stata la difficoltà più grande che hai dovuto affrontare?</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Mentre Druskovic ha anni di rugby alle spalle, prevalentemente nel 7s nel club di Nada con sede a Spalato, ma anche qualche esperienza con il rugby a 15s con varie selezioni balcaniche in stile Barbarians, la sua squadra croata frettolosamente organizzata aveva poca esperienza del formato completo del gioco e, nel caso di due giocatrici mancava della conoscenza di qualsiasi forma di rugby.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>"Il problema più grande è che abbiamo fondi limitati, quindi non potevamo fare molte sessioni di allenamento. Per questo tenevamo un incontro una volta alla settimana su Zoom in cui mostravo loro alcuni video di partite e spiegavo, le situazioni di gioco i ruoli e le diverse posizioni"</i>, racconta </span>Druskovic"</p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>“Ero preoccupata e mi chiedevo se le ragazze sarebbero state in grado di trasferire quella nuova conoscenza sul campo, ma ho avuto un enorme aiuto da uno dei giocatori della nazionale maschile, il mio amico Ivo Peric che mi ha aiutata nelle rimesse laterali e nelle mischie, ambiti in cui posso migliorare come allenatrice. </i></span><span style="font-family: inherit;"><i>Ci sono così tante cose su cui concentrarsi nel rugby a 15s, così ho cercato di mantenere le cose il più semplici possibile e mi sono focalizzata sui principi."</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Siamo così arrivati alla nostra partita. </span><span style="font-family: inherit;">In una giornata piovosa a Sinj, la Croazia ha avuto la meglio sulla Bulgaria. Dopo aver concluso in vantaggio per 22-5 il primo tempo, le croate hanno chiuso con una netta vittoria per 37-5. La</span><span style="font-family: inherit;"> capitana Ela Avramović, proveniente dalla pittoresca isola dalmata di Brač, ha segnato due mete, così come Deliandra Garcia e Lara Josipović, prima che Dubravka Kovac mettesse anche il suo nome a referto con l'ultima mete di giornata. </span><span style="font-family: inherit;">Druskovic, che è uscita dalla panchina per giocare gli ultimi 10 minuti come sostituta in prima linea, è orgogliosa di come la squadra si è riunita in quella che è stata una giornata emozionante per tutti i soggetti coinvolti.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>“La maggior parte delle volte eravamo all’attacco, ma quando dovevamo difendere, le ragazze hanno esercitato una forte pressione sulla Bulgaria e si sono sostenute a vicenda. Ho detto loro che era incredibile come avessero imparato così presto, dopo solo tre sessioni pratiche erano riuscite a passare dal 7s al 15s, ero super orgogliosa di loro. </i></span><span style="font-family: inherit;"><i>Hanno fatto tutto quello che ho chiesto loro, hanno messo il cuore in campo per la Croazia e per le loro famiglie, o per chi conoscono che li ha aiutati ad esserci e a indossare la maglia della Nazionale. </i></span><span style="font-family: inherit;"><i>Siamo un piccolo sport di squadra in Croazia, ma ognuna è davvero orgogliosa di far parte della squadra nazionale, rappresenti comunque il tuo paese e voglio creare questa sensazione di appartenenza a un gruppo speciale."</i></span></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: inherit;">“Mi sono emozionata tantissimo quando suonavano gli inni nazionali, quando c'è stato il calcio d'inizio e quando abbiamo segnato la prima meta. </span><span style="font-family: inherit;">Questa partita significa davvero molto anche per me personalmente, anche se non sono di Sinj. È stato il campo dove ho arbitrato la prima partita degli ottavi di finale femminili della Divisione Nazionale 7s nel 2015. </span><span style="font-family: inherit;">Siamo ancora un paese piuttosto conservatore, quindi nessuno voleva che una ragazza che non avesse mai giocato a 15s prima arbitrasse una partita. Ma ho fatto bene e poi ne sono rimasti tutti contenti”.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Druskovic è una sostenitrice degli Springboks a causa dei suoi legami familiari con il Sud Africa – attraverso la cugina di sua madre, e ha visitato l'accademia RU del Sud Africa a Stellenbosch come turista con gli occhi spalancati. </span><span style="font-family: inherit;">Tuttavia, il suo interesse per il rugby è stato stuzzicato per la prima volta quando ha visto le Richmond Women giocare durante il suo anno sabbatico a Londra. </span><span style="font-family: inherit;">All'epoca Druskovic giocava a pallamano, ma quando tornò in Croazia per studiare kinesiologia, davanti alla sua porta c'era un campo da rugby e pensò di "provare".</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Druskovic “si innamorò rapidamente del rugby” e in breve tempo iniziò ad allenare i bambini del Nada RC e a incoraggiare più ragazze a dedicarsi a questo sport. </span><span style="font-family: inherit;">Sono seguite le qualifiche da allenatrice e da arbitra, e ora sta facendo del suo meglio per far crescere il gioco in tutti i Balcani. </span><span style="font-family: inherit;">Druskovic è un appassionata sostenitrice dei benefici che il rugby può portare, dal senso di appartenenza al benessere fisico e mentale.</span></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: inherit;">"Sto ancora arbitrando, ma mi interessa di più allenare e aiutare lo sviluppo del rugby femminile, non solo in Croazia ma in tutta la regione", ha detto. </span><span style="font-family: inherit;">“Sto lavorando a stretto contatto con il presidente del Montenegro Rugby, che è una ragazza che giocava a rugby quando giocavo io, e sto anche cercando di aiutare le ragazze in Slovenia a riavviare la loro squadra. </span><span style="font-family: inherit;">So che per noi è importante avere altre nazioni nella regione contro cui giocare".</span></i></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Druskovic desidera anche ricollegare il rugby femminile in Croazia al suo passato. </span><span style="font-family: inherit;">Anche se il rugby femminile è stato giocato per la prima volta in Croazia un paio di decenni fa, oggi ci sono solo 50-60 giocatrici attive. Lo sport in Croazia ha bisogno di qualcuno con la stessa spinta di Druskovic che lo porti avanti.</span></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: inherit;">“Se non sbaglio è stato nel 2001 che in Croazia è nato il primo club di rugby femminile. Sfortunatamente, nessuna di quelle donne è attualmente coinvolta attivamente, il che è un peccato. </span><span style="font-family: inherit;">Quindi è stato bello, dopo che la Federazione Croata ha annunciato che avevamo giocato di nuovo a 15s, che un gran numero di loro ci abbia contattato per congratularsi e per dire come questo avesse riportato loro alla mente dei bellissimi ricordi. </span></i><span style="font-family: inherit;"><i>Spero di poter portare alcune di loro in squadra, per aiutarmi a coinvolgere ancora di più le ragazze nel rugby. </i></span><span style="font-family: inherit;"><i>Credo fortemente che i Balcani siano fatti per giocare a rugby, questa è la mia opinione."</i></span></p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-32508882738849185662023-11-30T17:08:00.000+01:002023-11-30T17:08:21.463+01:00Rugby forza 7: al via la nuova stagione del SVNS<p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;">La stagione 2024 dei Sevens (o SVNS come è ormai noto) vedrà le squadre femminili giocare otto round e, per la prima volta, avere la piena parità con gli uomini: stessi eventi, stesso numero di squadre, stesse quote di partecipazione e stesse sedi. Con la stagione che sta per iniziare e le Olimpiadi di Parigi 2024 all'orizzonte, abbiamo dato una rapida occhiata alle 12 squadre della competizione femminile.</span></span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1wGXuhvQjY_Ab_fQ-QB1j_7uIxwn_UQBnhyphenhyphenrEBdiG-5PLaZEZPZVIJ_Vq1j5Ez1RHkwZ24JZaihyphenhyphenGAEBVeBX3f6wL9JMqs8YBn8rNuguB1CBrvlMR_3pzxHdpKnkuVJtZjxGOYLeCR3yV1xzOag3xQPADgDvHoymy9sbVRBNerEQRU7tSTqsT8xANrxYU/s1200/Caslick.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: white; color: black; font-family: inherit;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1wGXuhvQjY_Ab_fQ-QB1j_7uIxwn_UQBnhyphenhyphenrEBdiG-5PLaZEZPZVIJ_Vq1j5Ez1RHkwZ24JZaihyphenhyphenGAEBVeBX3f6wL9JMqs8YBn8rNuguB1CBrvlMR_3pzxHdpKnkuVJtZjxGOYLeCR3yV1xzOag3xQPADgDvHoymy9sbVRBNerEQRU7tSTqsT8xANrxYU/w640-h320/Caslick.jpg" width="640" /></span></a></div><p></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box;"></p><div style="text-align: justify;"><b style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;">AUSTRALIA</span></b></div><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><div style="text-align: justify;">2023: Seconda classificata.</div></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><div style="text-align: justify;">Passaporto per Parigi: sì: la scorsa stagione la qualificazione è stata comodamente assicurata classificandosi al 2° posto delle 7s Series.</div></span></span><p></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Dopo aver dominato la stagione 2022 colpita dal Covid, l’Australia avrà imparato molto dalla stagione 2023. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">La giovane squadra di Tim Walsh ha avuto qualche intoppo la scorsa stagione e alcune delle nuove arrivate hanno dovuto affrontare un paio di pesanti battute d'arresto, in particolare quando sono scivolate ad uno scioccante quinto posto, nel torneo casalingo di Sydney. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Un po' di avversità non ha mai fatto male a nessuno e loro si sono riprese bene finendo seconde in due degli ultimi tre eventi.</span></span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">L'Australia è forse la squadra con più talento atletico e quando gioca a pieno ritmo a volte è inarrestabile in attacco. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Con Charlotte Caslick e Madison Ashby a tirare le fila, Maddison Levi che è una delle migliori finisher del circuito e Sharni Williams</span></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> che porta anni di esperienza, potrebbero essere in grado di fare davvero qualcosa di speciale.</span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box;"></p><div style="text-align: justify;"><b style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;">BRASILE</span></b></div><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><div style="text-align: justify;">2023: 11° posto</div></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><div style="text-align: justify;">Passaporto per Parigi: Sì – qualificato vincendo l'evento regionale sudamericano.</div></span></span><p></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Sebbene siano un core team fin dal 2020, la scorsa stagione è stata la prima stagione completa per le Yaras ed è terminata con molte difficoltà. </span>Sapendo che non ci sarebbe stata retrocessione alla fine della stagione, il Brasile ha deciso di provare alcuni volti nuovi, ha tentato di dare un po' di profondità alla squadra e ha spinto di più le giocatrici nell'allenamento tra un torneo e l'altro. È stata una stagione difficile in campo, e la probabilità che si ritroveranno ancora a lottare nella metà inferiore della classifica in questa stagione è molto alta.</span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"></span></span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Il Brasile fa molto affidamento su un paio di giocatrici chiave, ma molte hanno acquisito esperienza negli Stati Uniti e nel Regno Unito durante la bassa stagione, il che aiuterà la loro causa, mentre, come programma mirato per il Rugby brasiliano, dovrebbero, si spera, ottenere un po' più di risorse finanziarie essendo nell'anno olimpico. </span>Il Brasile ha a disposizione un budget molto limitato e potrebbe avere bisogno di maggiore supporto in termini di analisi e capacità mentali per aiutare le giocatrici a raggiungere il pieno potenziale.</span></span></p><div style="text-align: justify;"><b style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;">CANADA</span></b></div><div style="text-align: justify;">2023: 9° posto</div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;">Passaporto per Parigi - SI: qualificata vincendo il torneo del Rugby Americas North.</span></div><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Sono trascorsi due anni brutali dalle ultime Olimpiadi per una squadra che gareggiava regolarmente per raggiungere almeno la semifinale, ma dopo una ricostruzione quasi totale negli ultimi 18 mesi, ci sono alcuni promettenti segnali di luce per il Canada. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Con una più stretta collaborazione tra i programmi 7 e 15 e in parte grazie a un terribile numero di infortuni, il Canada è stato in grado di far crescere un bacino di giocatrici più ampio; </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">atlete del calibro di Krissy Scurfield</span></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">, Piper Logan e Flo Symonds si sono messe in evidenza come game breakers in modo davvero entusiasmante.</span></p><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">La sfida per il Canada sarà quella di trovare il giusto equilibrio nel modo in cui utilizzeranno le giocatrici che passano da un formato all'altro, in particolare c'è da capire se la stella del 15 Sophie de Goede continuerà ad essere utilizzata anche nel sette. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Una squadra esordiente che ha subito dure lezioni potrebbe ora essere nella posizione di tornare almeno regolarmente ai quarti di finale delle olimpiadi e, si spera, anche oltre.</span></p><div style="text-align: justify;"><b style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;">FIJI</span></b></div><div style="text-align: justify;">2023: p° posto</div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;">Passaporto per Parigi - SI: </span><span style="background-color: white;">qualificata attraverso il torneo dell'Oceania</span><span style="background-color: white;">.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Le Fiji possono fare a pezzi qualsiasi squadra in un batter d'occhio e dalla loro straordinaria corsa verso la finale olimpica di Tokyo 2020 sono diventate una squadra più in forma, più disciplinata e tatticamente astuta del circuito. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Tuttavia, la scorsa stagione hanno faticato a raggiungere gli stessi traguardi raggiunti nel 2022, quando hanno vinto l'argento ai Giochi del Commonwealth, e forse a volte sembravano un po' stanche e svogliate: molte giocatrici della squadra sono passati direttamente dai Comm Games alla Coppa del Mondo a 15s e subito di nuovo in un'altra stagione col sevens. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Un buon off-season e con la pressione della qualificazione olimpica alle spalle, ci fanno sperare che le Fiji siano di nuovo una minaccia per tutte le avversarie e la brillante Reapi Ulunisau è la giocatrice alla quale guardare con maggiore attenzione. </span></div><div style="text-align: justify;"><b style="font-family: inherit;"><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b style="font-family: inherit;">FRANCIA</b></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">2023: 4° posto</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Passaporto per Parigi - SI: Nazione ospitante.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Francia. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Sempre lì, vicinissima ma mai in grado di finire il lavoro, è incredibile che la Francia non abbia mai vinto un torneo delle World 7s Series. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">La sensazione però è che a loro non importi di vincerne una tappa in questa stagione, con gli occhi fissi sul premio più grande: una medaglia d'oro olimpica in casa. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">La Francia ha inserito nel rooster una manciata di nuove giocatrici nel 2023, aggiungendo abilmente due o tre giovani alla squadra ad ogni evento per dare loro un’esperienza nelle World Series e hanno costruito una squadra che adesso ha grande profondità con un programma ricco di risorse da quando hanno vinto l’argento a Tokyo.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Con la giocatrice chiave Shannon Izar che deve rientrare da un grave infortunio al ginocchio e la giocatrice mondiale dell'anno 2021 Anne-Cecile Ciofani, si spera di nuovo in campo dopo un terribile infortunio, la Francia, dovrebbe essere una contendente regolare tra le prime quattro di ogni tappa e dovrebbe essere ancora una volta in lotta fino alla fine, per assicurarsi almeno il podio.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><b>GRAN BRETAGNA</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">2023: 7° posto</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Passaporto per Parigi - SI: </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">GB si è assicurata il posto vincendo i Campionati Europei.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">La prima stagione completa della Gran Bretagna dopo la fusione di Inghilterra, Galles e Scozia ha avuto dei momenti davvero brillanti considerando la rapidità con cui si sono riunite le giocatrici. La squadra</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"> GBs è stata spostata da una parte all'altra negli ultimi anni e non ha mai avuto una base di allenamento permanente, ma c'è abbastanza qualità nella squadra per renderla una contendente per il podio ed almeno il lizza per i quarti di finale a Parigi.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Il trucco ora è trasformare l’unica semifinale raggiunta nel 2023 (a Hong Kong) in un evento regolare in questa stagione, bilanciando allo stesso tempo una squadra di giocatrici che ottengono anche opportunità significative giocando a XVs. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Costruito attorno a un forte nucleo di giocatrici esperte, GB è certamente una squadra di qualità, capace di giocare ad alto ritmo e piena di giocatrici con un autentico fattore X. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">La chiave per GB è prendere il controllo del gioco in mezzo al campo per consentire alle proprie velociste di segnare.</span></div><div style="text-align: justify;"><b style="font-family: inherit;"><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b style="font-family: inherit;">IRLANDA</b></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">2023: 5° posto</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Passaporto per Parigi - SI: classificata al 5° posto nella serie dell'anno scorso – con la Francia paese ospitante che ha concluso al 4° posto, l'Irlanda ha guadagnato l'ultimo posto disponibile per Parigi in automatico.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Con un 2023 sulle montagne russe alle spalle e la prima qualificazione olimpica della sua storia assicurata, l’Irlanda può iniziare a diventare una vera contendente alle finali di tappa, settimana dopo settimana in questa stagione. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Sebbene abbiano raggiunto i quarti in ogni evento nel 2023, ottenere grandi vittorie nelle partite più importanti rimane il tallone d’Achille delle irlandesi. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Avendo precedentemente fatto molto affidamento su Amee-Leigh Murphy-Crowe, Stacey Flood, Eve Higgins e la</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"> loro talismanica capitana Lucy Mulhall, nell'ultima stagione </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">l'Irlanda ha costruito una squadra molto più profonda e giocatrici come Megan Burns, Erin King e Beibhinn Parsons</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"> hanno dimostrato di poter essere all'altezza di quel quartetto.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Per inciso, la star della GAA e giocatrice dell'AFLW Vikki Wall è un'aggiunta interessante alla squadra allargata. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Ci sono grandi speranze che il 2024 sia la stagione in cui l’Irlanda metterà tutto insieme e diventerà una vera forza.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><b>GIAPPONE</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">2023: 8° posto</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Passaporto per Parigi - SI: qualificata vincendo il torneo continentale asiatico.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Il Giappone ha avuto la sua migliore stagione nel 2023, raggiungendo il suo primo quarto di finale ad Hamilton, confermandosi una settimana dopo a Sydney e poi assicurandosi il miglior piazzamento di sempre nel torneo con il quinto posto nel finale di stagione a Tolosa. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Il Giappone paga da sempre la fisicità delle sue giocatrici rispetto alle altre squadre, ma è una squadra ben organizzata, disciplinata e tecnicamente precisa; </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">man mano che ha acquisito più esperienza contro le migliori squadre del mondo, il suo spirito di gioco è migliorato e con un campionato nazionale fiorente, le loro giocatrici hanno molte opportunità di giocare a buon livello.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">La capitana Yume Hirano è la loro giocatrice di spicco e la chiave di gran parte di ciò che le giapponesi fanno in attacco, Mei Ohtani è stata straordinaria la scorsa stagione e Wakaba Hara ha un ritmo eccezionale ed è una finalizzatrice di qualità. Se le nipponiche</span><span style="background-color: white; font-family: inherit;"> riusciranno a costruire sulla scorsa stagione e continueranno a lottare per i quarti di finale, conquisteranno tantissimi fan con il loro divertente tipo di rugby.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><b>NUOVA ZELANDA</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">2023: 1° Posto</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Passaporto per Parigi - SI: qualificata vincendo le 7s Series 2023</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Sembra strano parlare della squadra più dominante nella storia del sevens femminile, ma la Nuova Zelanda è in qualche modo passata sotto traccia nella bassa stagione. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Non ci sono stati raduni di allenamento o tornei pre-campionato, alcune giocatrici si sono prese un anno sabbatico o opportunità di sviluppo di carriera all'estero mentre altre si sono semplicemente occupate tranquillamente dei loro affari a casa... Che tende ad essere il modo in cui piace ai kiwi curare il proprio equilibrio. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">La squadra è quella degli stessi nomi che conosciamo bene che si sono esibiti più e più volte, così come i volti più nuovi come Jorja Miller e Risi Pouri-Lane che sono state determinanti nell'aiutare la Nuova Zelanda a vincere sei tornei su sette e le series della scorsa stagione. Tyla Nathan-Wong,</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> appena nominata Giocatrice dell'anno del World Rugby Sevens, </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">sarà assente almeno per i primi due tornei dopo aver scelto di giocare il rugby league negli ultimi mesi e al momento in cui scriviamo è senza contratto con la New Zealand Rugby. </span></span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Come ogni stagione, le Sevens Ferns inizieranno con un enorme bersaglio sulle spalle... Hanno respinto tutte le avversarie per anni, quindi spetta alle altre 11 squadre trovare una crepa nell'armatura e mettere la Nuova Zelanda sotto un nuovo livello di pressione.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><b>SUD AFRICA</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">2023: Non partecipante</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Passaporto per Parigi - SI: qualificata vincendo il torneo continentale africano</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Dopo alcuni anni di tentativi, il Sudafrica si è guadagnato per la prima volta lo status di core team dominando la Challenge Series all'inizio dell'anno. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">È un vanto per la crescita del loro programma ad alte prestazioni femminile, guidato dalla straordinaria Lynne Cantwell, che avendo puntato a raggiungere un posto nelle World Series, è stata in grado di mettere in atto i passi per farlo in grande stile. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Ora inizia il duro lavoro.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Come alcune altre squadre, il Sud Africa ha mescolato e abbinato le proprie giocatrici tra i programmi 7 e 15 e il modo in cui gestiranno quel carico di rugby settimanale sarà una grande sfida mentre cercano di fare un passo verso le migliori squadre del circuito. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Molto dipenderà dalla nota marcatrice Nadine Roos che tornerà in campo</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"> nelle prime fasi della stagione, ma il Sud Africa ha appena scalfito la superficie del suo pool di talenti e sicuramente porterà alla luce alcuni nuovi nomi entusiasmanti.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><b>SPAGNA</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">2023: 10° posto</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Passaporto per Parigi - NO: non qualificata.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">I tempi d'oro di Barbara Pla, Patricia Garcia e la loro famosa vittoria sulle Black Ferns nel 2015 sono ormai lontani e nello specchietto retrovisore per la Spagna, che negli ultimi anni ha lottato per tenere il passo con squadre più in forma, più forti e più veloci.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">La coerenza della selezione aiuterà molto in questa stagione dopo alcuni tagli e cambiamenti nel 2023, anche se ciò ha consentito a una manciata di nuove, giovani giocatrici di sperimentare ciò che serve per competere contro le migliori squadre del torneo. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Hanno avuto momenti difficili anche sul fronte tecnico, con l'allenatore di lunga data Pedro de Matias che si è dimesso ad aprile solo perché la federazione ha deciso di non rinnovare il contratto del suo vice Ignacio Martin. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Alla guida della squadra c'è ora Alberto Socias, che</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"> forte anche del ritorno di Lide Erbina per la prima volta dal 2020, proverà a lottare per evitare la retrocessione.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><b>USA</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">2023: 3° posto</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Passaporto per Parigi - SI: qualificata in virtù del terzo posto ottenuto la scorsa stagione</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Il 2023 ha visto gli Stati Uniti tornare a quel tipo di forma che aveva (molti le consideravano un vero contendente per la Nuova Zelanda) prima delle Olimpiadi del 2020. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">La loro olimpiade a Tokyo è finita presto, ma sotto la nuova allenatrice Emilie Bydwell, gli Stati Uniti hanno ritrovato i loro mezzi e hanno dimostrato che saranno in grado di sfidare tutti ancora una volta.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Terzi nella classifica generale nel 2023, hanno raggiunto due finali del torneo con un gioco basato su pazienza, potenza e difesa strenua, mostrando anche una forza mentale d'acciaio sotto pressione. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Con Ilona Maher</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"> e Jaz Gray di nuovo in forma dopo aver saltato alcune parti della scorsa stagione, giocatrici come Alena Olsen e Kayla Canett</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"> che sembrano sempre più sicure ed ai massimi livelli e l'esperienza di veterane sparsa in tutta la squadra, gli Stati Uniti iniziano la nuova stagione in una posizione tale da minacciare davvero la Nuova Zelanda. e ancora una volta l'Australia. </span><span style="background-color: white; font-family: inherit;">Dopo il successo ottenuto nel 2023, dovrebbero essere pronte a cambiare marcia.</span></div><p style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box;"><span style="background-color: white;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"></span></span></p><div class="hyvor-box" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; margin: 30px 0px 20px; padding: 15px; text-align: justify;"></div>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-31992607246817606842023-11-05T11:50:00.002+01:002023-11-05T11:51:46.592+01:00WXV 1: ecco come l'Inghilterra ha battuto la Nuova Zelanda<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Quella tra Inghilterra e Nuova Zelanda era la partita che aspettavano in tanti. Non solo per mettere in bacheca il primo titolo del WXV della storia, ma anche per capire a che punto sono le due squadre dopo un anno dalla Coppa Del Mondo. Ovviamente c'era anche quella voglia di rivincita delle Red Roses che hanno mal digerito una finale mondiale persa principalmente per averla giocata in 14 per più di trequarti del match.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: whitesmoke;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; text-align: start; vertical-align: inherit;">Quando le squadre sono entrate in campo ad Auckland per 38 minuti tutto è andato a favore dell'Inghilterra, poi una meta della Nuova Zelanda alla fine del primo tempo ci ha raccontato che avevamo ancora una partita tra le mani. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; text-align: start; vertical-align: inherit;">Alla fine le Red Roses sono riuscite a vincere 33-12 portando a casa il titolo WXV 1. </span><span style="font-family: inherit; text-align: left;">Le due mete delle Black Ferns – prima e dopo l'intervallo – hanno dato loro speranza, ma alla fine la forza della mischia inglese ha avuto la meglio, le loro avanti hanno messo a segno tutte e cinque le mete inglesi ed hanno esercitato il loro dominio fisico in ogni area del gioco.</span></span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQHC7i4eDGNoV8yX4713Vc-IuUqgFunU3haRH5Yq9fD_6vYTDFlCAAIvooXs0IUNRVk7MEdyr9-98vtyCoXt-2iCpUoeg8b2RdKhfeXkPTDDLqOvzPsvIiP54Bvbys_Ih9xCYUPmFky0WRliATMVLtaXqhmwpCKsxVsLQMnjUnigqD__7xqID96HtFTdxI/s800/Ing_2022.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQHC7i4eDGNoV8yX4713Vc-IuUqgFunU3haRH5Yq9fD_6vYTDFlCAAIvooXs0IUNRVk7MEdyr9-98vtyCoXt-2iCpUoeg8b2RdKhfeXkPTDDLqOvzPsvIiP54Bvbys_Ih9xCYUPmFky0WRliATMVLtaXqhmwpCKsxVsLQMnjUnigqD__7xqID96HtFTdxI/w640-h320/Ing_2022.jpg" width="640" /></a></div><span style="background-color: whitesmoke; font-family: inherit;"><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ecco le "key areas" che hanno messo in evidenza la superiorità inglese e dove le Black Ferns hanno mostrato la loro classe:</span></p></span><p></p><p style="text-align: justify;"><strong style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Prima linea – Vantaggio Inghilterra</span></span></strong></p><p style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Il primo tempo ha visto le Black Ferns davvero in difficoltà sui calci d'inizio, con una rimessa laterale in sofferenza e una mischia appena stabile. L'ingresso di Murray </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">al 45' ha dato un po' più di stabilità alle padrone di casa, certamente si è sentita moltissimo l'assenza di </span></span><span style="background-color: white;">Tanya Kalounivale (fuori per infortunio). </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">La prima linea delle Red Roses è sempre una delle loro armi più pericolose. <b>Sarah Bern</b> </span></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">ha continuamente messo in difficoltà la difesa neozelandese portando avanti una notevole quantità di palloni mentre <b>Lark Atkin-Davies</b> ha segnato una meta con la solita maul avanzante e inarrestabile, oltre ad aver lanciato con precisione millimetrica per tutta la partita.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><strong style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Seconda linea – Vantaggio Inghilterra</span></span></strong></p><p style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Il dominio della rimessa laterale è il pane quotidiano delle Red Roses, ma è il lavoro svolto dalla sala macchine dell'Inghilterra intorno al punto d'incontro è quelle che le contraddistingue. <b>Zoe Aldcroft</b></span></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> svolge perfettamente i suoi compiti, accumulando placcaggi e partecipando attivamente ad ogni pulizia in ruck (oltre a segnare una meta), mentre <b>Rosie Galligan</b> </span></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">è stata una presenza costante in ogni fase del gioco, con una grandissima solidità nei lanci del gioco. </span></span>Dall'altra parte <b>Chelsea Bremner</b> è stata una macchina per le Black Ferns e una spina nel fianco per la difesa dell'Inghilterra, ma la rimessa laterale balbettante della Nuova Zelanda è un segno rosso sulle prestazioni delle loro seconde linee.</p><p style="text-align: justify;"><strong style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box;"><span style="font-family: inherit;">Terza linea – Vantaggio Inghilterra</span></strong></p><p style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><b>Marlie Packer </b>ha messo in atto la "solita" prestazione imperiosa, sbattendo contro le maglie nere più e più volte senza riguardo per la propria integrità fisica. <b>Morwenna Talling</b></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> continua a crescere e dimostra di meritare ampiamente la maglia n° 6, senza far minimamente rimpiangere l'infortunata Kabeya e con la sua potenza e la sua qualità nella lettura del gioco potrebbe essere una candidata per passare alla maglia n° 8 in futuro. <b>Alex Matthews</b></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">, tipicamente una blindside, si è divertito nel suo ruolo alla base della mischia in questo torneo con alcune belle corse segnando anche la meta di apertura della partita. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Anche tra le Black Ferns ci sono 3e linee di grande qualità, soprattutto <b>Liana Mikaele-Tu'u</b> che è stata per tutto il torneo una m</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">inaccia costante al breakdown oltre ad essere una placcatrice devastante insieme alla capitana <b>Kennedy Simon</b> che</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> ha fatto eco alla sua omologa Packer con una prestazione che non ha lasciato nulla di intentato. Nonostante questo manca ancora qualcosa (forse esperienza) alle 3e linee neozelandesi per incidere profondamente nel gioco come fanno quelle dell'Inghilterra.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><strong style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box;"><span style="font-family: inherit;">Mediana – Parità</span></strong></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Dopo le polemiche mondiali sul ruolo della mediana di mischia dell'Inghilterra è tornata <b>Natasha Hunt </b>con la maglia 9 e ha dato all'Inghilterra entusiasmo e ottima gestione del gioco lavorando molto bene con Holly Aitchinson, sempre più a suo agio nel ruolo di apertura,</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> per aprire un po' di spazio alle sue colleghe di reparto inglesi. Fuori l'infortunata Lucy Packer a fare da backup ad Hunt c'era Ella Wyrwas, mediana di Saracens, ma la differenza tra la prima e le alte due (nonstante Hunt vada ormai per i 36 anni e le altre ne abbiano 22) è ancora troppo evidente e lascia più di un punto interrogativo per il futuro. Dall'altra parte <b>Marino-Tauhinu</b> non è certamente paragonabile a Kendra Cocksedge, che ha dato l'addio dopo il mondiale e della quale Marino-Tauhinu è stata per anni back up collezionando pochi scampoli di gioco. Buona gestrice del gioco e capace di attaccare vicino al punto d'incontro o con il piede, ma non è sembrata mai in grado di incidere come altre mediane nel panorama mondiale sull'esito del match come faceva la Cocksedge o attualmente riesce benissimo alla mediana francese Pauline Bourdon. </span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Per quel che riguarda la mediana d'apertura il discorso cambia. <b>Ruahei Demant</b> h</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">a mostrato cosa significa essere una mediana di apertura moderna. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">La superba distribuzione ha allargato spesso la linea difensiva delle Red Roses, con lei stessa in grado di creare dal nulla occasioni per segnare grazie alla perfetta lettura del gioco, mentre in difesa si è dimostrata solidissima, non facendo passare nessuna inglese dal canale che presidiava. </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">Una performance che ha dato ancora più valore alla sua nomination a World Player of the Year.</span></span></span></p><p style="text-align: justify;"><strong style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;">Centri – Vantaggio Nuova Zelanda</span></strong></p><p style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Questa è l'unica area del gioco nella quale attualmente le Black Ferns sono superiori all'Inghilterra. <b>Sylvia Brun</b>t e <b>Amy Du Plessis</b></span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"> sono state imperiose al centro dell'area di gioco per le Black Ferns, difendendo con risolutezza, recuperando palloni e attaccando sempre in maniera efficace la linea inglese. Per l'Inghilterra </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><b>Helena Rowland</b> con la palla in mano è una minaccia costante, anche se è evidente che quello di secondo centro non il ruolo che le si addice di più, poichè limita di molto le sue scorribande negli spazi, mentre <b>Tatyana Hear</b>d </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">è certamente cresciuta nel gioco, ma rimane principalmente una ball carrier e line breaker e non ha la qualità di lettura di Brunt, oltre a non usare praticamente mai il piede.</span></p><p style="text-align: justify;"><strong style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background-color: whitesmoke; box-sizing: border-box; text-align: start;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Ali ed Estremo – Vantaggio Inghilterra</span></span></strong></p><p style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: start; vertical-align: inherit;">Due mete annullate non hanno sminuito la prestazione di <b>Ellie Kildunne</b> per le Red Roses. Giocatrice al momento in stato di grazia, ha reagito con grande classe alle "critiche" subite in patria dopo il mondiale quando qualcuno l'aveva accusata di essere "u</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: start; vertical-align: inherit;">n po' leggera in difesa". Kildunne deve aver preso la cosa come un affronto personale perchè durante tutto il torneo è stata praticamente insuperabile e contro le Black Ferns è stata un pericolo costante per tutto il match, sia con la sua corsa sfuggente che con la sua abilità di eludere la difesa per mettere in gioco le sue ali, sia attraverso la potente corsa di <b>Abby Dow</b> o la danza labirintica attraverso la linea difensiva di <b>Claudia MacDonald</b>. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; text-align: start; vertical-align: inherit;">Per le Balck Ferns </span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background-color: whitesmoke; box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><b>Renee Holmes</b> è uscita certamente frustrata da questa partita, soprattutto per quanto riguarda il suo gioco al piede che non ha mai funzionato, anche se nel gioco aperto ha spento molte delle migliori opportunità offensive dell'Inghilterra.<b> Ruby Tui</b> è stata una minaccia costante con la palla in mano, ma non è riuscita ad essere determinante come nella finale di Coppa del Mondo (in 15 v 15 c'erano certamente meno spazi da attaccare)</span></span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background-color: whitesmoke; box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"> anche se ha dato il suo contribuito con alcuni turnover. Per le candidate al premio di "Rivelazione dell'anno" <b>Mererangi Paul</b> e </span></span><b><span style="background-color: white; text-align: left;">Katelyn </span><span style="background-color: white; text-align: left;">Vaha</span><span style="background-color: white; text-align: left;">'</span><span style="background-color: white; text-align: left;">akolo</span></b><span style="background-color: white; text-align: left;"> poco spazio in attacco e qualche sbavatura in difesa. La strada per arrivare a Portia Woodman è ancora lunghissima.</span></span></p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-64939750019191572092023-10-11T14:41:00.001+02:002023-10-11T14:41:05.303+02:00WXV 2: sei giocatrici da tenere d'occhio in Sud Africa<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">È facile guardare una competizione come il WXV, formattata in tre livelli, e presumere che “1”, “2” e “3” rappresentino l'ordine di quanto saranno divertenti le competizioni. Si potrebbe presumere che le partite migliori saranno Nuova Zelanda-Inghilterra; Galles-Australia; anche Canada vs Francia. Ma una volta che ti fermi e pensi all'intrattenimento che il WXV2 ha da offrire, improvvisamente realizzi che ogni partita sarà assolutamente da non perdere.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Italia - Giappone, Scozia - USA, Sudafrica - Samoa. Chi può pensare di anticipare il risultato di una di queste partite? Il pensiero di Nadine Roos in campo contro Chloe Rollie ci lascia immaginare uno scontro epico. Siamo certi che ogni partita di questo secondo livello del torneo sarà una rivelazione e ci sono davvero tante partite che potrebbero terminare con la vittoria dell'una o dell'altra squadra.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis5qirSRLXuNiFouN0XbKouQ4g2m4pTzuNUbvwygkRF24sPmBjVKu8I8vmkrreT1gE1J1LvXFImq-QUebS5secn0QOxZBWc-4WGCGkePS_gEgLhpD_uC022CtYdyBglvWC8_tixId4AaRfFuU7vcUgaxpf2QnwhSbvuKhSJ_KrxQ4l6gT27MYy6KGqLHuF/s800/Italia%206%20Nazioni%2022.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis5qirSRLXuNiFouN0XbKouQ4g2m4pTzuNUbvwygkRF24sPmBjVKu8I8vmkrreT1gE1J1LvXFImq-QUebS5secn0QOxZBWc-4WGCGkePS_gEgLhpD_uC022CtYdyBglvWC8_tixId4AaRfFuU7vcUgaxpf2QnwhSbvuKhSJ_KrxQ4l6gT27MYy6KGqLHuF/w640-h320/Italia%206%20Nazioni%2022.jpg" width="640" /></a></div><span style="font-family: inherit;"><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Tenendo questo a mente, ci siamo chiesti quali potrebbero essere le giocatrici che infiammeranno questo torneo. Ne abbiamo scelta una per ciascuna squadra valutando l'impatto positivo che potrebbero avere sulle rispettive squadre.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></p></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "Segoe UI Emoji"; font-size: 49px; text-align: left;">🏴 </span><span style="font-family: inherit;"><b>Francesca McGhie</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">L'ala prodigiosa di Watson, Francesca McGhie, è stata la stella della Scozia nell'ultimo Sei Nazioni, e da allora ha continuato a regalare prestazioni di grande qualità, con il club e con la sua nazionale. La sua splendida meta</span><span style="font-family: inherit;"> in solitaria contro l'Irlanda nel 6 Nazioni dimostra quale magnifico talento abbia questa giocatrice quando ha la palla in mano, anche se la parte più impressionante del suo gioco è certamente stata la difesa. Di solito, quando una giovane ala fa il passo verso il rugby internazionale, il posizionamento difensivo e i calci di copertura sono le abilità più difficili da apprendere, ma McGhie è un talento naturale in queste situazioni. Certo, la sua squadra ha sofferto alcuni risultati difficili, ma il fatto che </span>McGhie <span style="font-family: inherit;">riesca a far sembrare umane Jess Breach, Abby Dow e Melissande Llorens è un complimento straordinario. La prossima da affrontare sarà l'americana Jennine Detivaux e sarà un altro duello memorabile. Senza dubbio McGhie non vede l'ora di avere più opportunità di affrontare le migliori ali offensive del mondo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "Segoe UI Emoji"; font-size: 49px; text-align: left;">🇮🇹 </span><span style="font-family: inherit;"><b>Sofia Stefan</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il ritiro di Sara Barratin è stato certamento un momento incredibile per tutti gli appassionati di rugby italiano. Sulla stampa internazionale è capitato di leggere che in molti avrebbero provato una sensazione strana nel vedere l'Italia giocare senza di lei. La perdita di una giocatrice del genere potrebbe lasciare un buco considerevole in una squadra. Ma... Una delle qualità della squadra azzurra è avere tante giocatrici di talento ed un ricambio costante che non abbassa il livello della squadra. Una di queste giocatrici è certamente Sofia Stefan. La mediana e la linea delle trequarti sono da sempre uno dei punti di forza delle Azzurre</span><span style="font-family: inherit;">: Madia, Rigoni e Silari. Stefan è il complemento perfetto per questa linea: un'abile mediana di mischia che sa come dettare la velocità del gioco. Se l’Italia vuole giocare un gioco offensivo, lei ne sarà certamente la metronoma e la catalizzatrice. Se le Azzurre sceglieranno di gestire il possesso e rallentare la velicità del gioco per non commettere errori e ottenere un risultato, che sia l'avanzamento territoriale o dei punti dalla piazzola, Stefan è altrettanto capace di gestire queste situazioni. Sofia Stefan: il nove titolare dell'Italia è davvero una giocatrice valida con un ampio ventaglio di qualità.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><a class="Emoji_emoji__P7Lkz __variable_344bdf EmojisList_emojis-list-item__Z9O9D" data-src="" href="https://emojipedia.org/flag-south-africa" style="--font-noto-emojipedia-fallback: "__notoEmoji_344bdf","__notoEmoji_Fallback_344bdf"; --tw-bg-opacity: 1; --tw-border-spacing-x: 0; --tw-border-spacing-y: 0; --tw-ring-color: rgba(59,130,246,.5); --tw-ring-offset-color: #fff; --tw-ring-offset-shadow: 0 0 #0000; --tw-ring-offset-width: 0px; --tw-ring-shadow: 0 0 #0000; --tw-rotate: 0; --tw-scale-x: 1; --tw-scale-y: 1; --tw-scroll-snap-strictness: proximity; --tw-shadow-colored: 0 0 #0000; --tw-shadow: 0 0 #0000; --tw-skew-x: 0; --tw-skew-y: 0; --tw-text-opacity: 1; --tw-translate-x: 0; --tw-translate-y: 0; align-items: center; border-radius: 5px; border: 0px solid; box-sizing: border-box; cursor: pointer; display: inline !important; font-family: Apple Color Emoji,Segoe UI Emoji,Noto Color Emoji,Android Emoji,EmojiSymbols,EmojiOne Mozilla,Twemoji Mozilla,Segoe UI Symbol,Noto Color Emoji Compat,emoji,var(--font-noto-emojipedia-fallback); font-size: 40px; height: 50px; justify-content: flex-start !important; margin-right: auto; min-width: 50px; padding: 0.25rem; position: relative; text-align: left; text-decoration: inherit; z-index: 99999999;" title="">🇿🇦</a> <span style="font-family: inherit;"><b>Aseza Hele</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">In questa galleria di talenti non possiamo non inserire "la bestia sudafricana" (come viene soprannominata da tifosi e compagne, ovvero la n° 8 delle Springbok Aseza Hele. Il </span><span style="font-family: inherit;">Sud Africa non ha vinto una partita ai Mondiali, eppure Hele con le sue statistiche è rimasta sempre tra le prime 10 giocatrici della fase a gironi ed ha potuto mettersi in mostra nei recenti test del Sud Africa, con Spagna, Barbarians e Samoa. Naturalmente, è stata messa sotto contratto da una squadra inglese, giocherà infatti nelle Harlequins dopo la fine del torneo, e il pensiero di lei e Jade Konkel-Roberts nella stessa squadra evoca immagini di potenza inimmaginabili. </span><span style="font-family: inherit;">Hele e Konkel-Roberts sono entrambe delle giocatrici di livello mondiale quando hanno la palla in mano. È difficile pensare ad un testa a testa più stimolante in tutto il WXV.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "Segoe UI Emoji"; font-size: 49px; text-align: left;">🇯🇵 </span><span style="font-family: inherit;"><b>Megumi Abe</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Se sei semplicemente un fan del rugby e vuoi divertirti, la giapponese Megumi Abe, mediana di mischia giapponese, potrebbe diventare rapidamente la tua giocatrice preferita nel WXV2. Il suo passaggio è eccellente e adora attaccare la linea avversaria ottenendo spessissimo degli splendidi line break, ma soprattutto Abe è una amante del gioco veloce. </span><span style="font-family: inherit;">L'incontro del Giappone con la Scozia potrebbe non essere necessariamente deciso dalla migliore prestazione del Giappone, ma dalla sua capacità di giocare una partita abbastanza veloce da aggirare le difese scozzesi, come accaduto nell'ultimo test, vinto dalle Giapponesi sulle Azzurre a Parma. Abe non è solo una mediana di mischia, ma è un vero e proprio metronomo del gioco; lei giocherà sempre una palla veloce e sarà responsabilità delle altre 29 giocatrici sul campo starle dietro. Il Giappone alla fine potrebbe anche essere la rivelazione di questo torneo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "Segoe UI Emoji"; font-size: 49px; text-align: left;">🇹🇼</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "Segoe UI Emoji"; font-size: 49px; text-align: left;"> </span><span style="font-family: inherit;"><b>Cassie Siataga</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Le Samoa sono senza dubbio la più grande sconosciuta nei primi due livelli del WXV, ma la loro vittoria a sorpresa sulle Fiji ci ha regalato una sicura protagonista di questo torneo. La mediana d'apertura Cassie Siataga e andata a pochi centimetri dal mettere un tentativo di drop e segnare così un full sul referto di quella partita. Tutto questo senza parlare della sua capacità nella gestione del gioco e della qualità dei suoi passaggi. Il piede</span><span style="font-family: inherit;"> destro di Siataga aiuterà sicuramente Samoa a sfuggire ad alcune situazioni difficili, inoltre la sua consapevolezza in attacco garantirà sicuramente alla sua squadra qualche meta se la sua linea di trequarti riesce a rimanere sulla sua lunghezza d'onda. I suoi piazzati sono stati ciò che alla fine ha portato Samoa a questo torneo e, se è al top della forma, le Fiji potrebbero non essere il loro unico risultato shock del 2023.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "Segoe UI Emoji"; font-size: 49px; text-align: left;">🇺🇸 </span><span style="font-family: inherit;"><b>Hope Rogers</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Devastante ball carrier, in mischia e nei placcaggi, le qualità di Hope Rogers sono ben documentate, ma la cosa più incredibile riguardo la pilona americana è il fatto che sta ancora migliorando. Dopo una prestazione di livello mondiale con Exeter nella semifinale della Premier 15s della scorsa stagione, ha dimostrato di non avere rivali sia nel gioco chiuso che in quello aperto. </span><span style="font-family: inherit;">Potrebbe essere delusa dal non poter giocare il WXV 1 e non potersi confrontare con Sarah Bern, Sisilia Tuipulotu ed Eva Kaparni, ma la pressione è alta affinché Rogers diventi la pilona dominante di questo torneo. Quando gli Stati Uniti raggiungono i 22 avversari, puoi solo augurare buona fortuna alla difesa se sta cercando di fermare Rogers al pick-and-go.</span></p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-17918249957879447102023-09-25T21:23:00.001+02:002023-09-25T21:23:34.772+02:00L'incredibile storia di Emily Valentine, la prima rugbista della storia<p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: rgba(0, 0, 0, 0.8);"><span style="font-family: inherit;">Forse non sapete, o forse si (e magari non vi interessa nemmeno) che nell’altra vita, quella poco interessante, mi occupo di storia. Ebbene si sono un insegnante e come tutti i prof. sempre sospesi tra l’eterno disamore degli studenti per la propria materia e la passione e determinazione nel perseguire (forse) l’illusione di creare uomini e donne migliori, anche io sono un po’ topo di biblioteca. </span></span><span style="background-color: white; color: rgba(0, 0, 0, 0.8); font-family: inherit;">Amo fare ricerca e naturalmente non mi sono potuto esimere dal provare a fare un bel viaggio all’indietro nel tempo, alla ricerca delle radici profonde del rugby nella sua versione più gentile: il rugby femminile.</span></p><span style="background-color: white; color: rgba(0, 0, 0, 0.8);"><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La mia personale macchina del tempo oggi ci porta indietro fino al 1884, quando la Portora Royal School di Enniskillen, nella contea di Fermanagh in Irlanda, stava attraversando un periodo difficile. Il numero degli studenti era molto basso ed il signor Steele (l’anziano preside) aveva lasciato la gestione della scuola nelle mani del “Classics master Assistent” William Valentine, che era arrivato in quella scuola solo l’anno precedente. William Valentine ebbe almeno tre figli in età scolare tra cui William, John ed Emily Frances (nata nel 1878), i quali frequentarono insieme la scuola di Enniskillen.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Le memorie di Emily ci raccontano davvero una storia fantastica, quella di un bel pomeriggio del 1887, nel quale i due bambini hanno cominciato a giocare a rugby con alcuni amici. Non sappiamo come ne perchè, ma sappiamo che Emily ad un certo punto si è unita al gioco, segnando addirittura una meta.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigZfvRjNtRo7hjqlK7C5a7agKEMzGlWekKGkZqqIsKbSwCSkdHEveOkQfpjAESRz6gZ4ydmmLRZOfRF4YkJc9qhHHh4lDVy0WocSHAzxHYtpy841PthnzVnhYOnI1cUmUsTMQXcii8Y49zsgYSHK2Agw827SYuA91L-CaHzvRyjLDL47LtrRLkCVX_E2xv/s1100/160617122119-spc-cnn-world-rugby-emily-valentine-00034802-super-169.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="619" data-original-width="1100" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigZfvRjNtRo7hjqlK7C5a7agKEMzGlWekKGkZqqIsKbSwCSkdHEveOkQfpjAESRz6gZ4ydmmLRZOfRF4YkJc9qhHHh4lDVy0WocSHAzxHYtpy841PthnzVnhYOnI1cUmUsTMQXcii8Y49zsgYSHK2Agw827SYuA91L-CaHzvRyjLDL47LtrRLkCVX_E2xv/w640-h360/160617122119-spc-cnn-world-rugby-emily-valentine-00034802-super-169.jpg" width="640" /></a></div><span style="font-family: inherit;"><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La scuola aveva già avuto una squadra di rugby nel 1870, ma con il calare degli alunni la squadra si era rapidamente sciolta. Il tentativo di alcuni studenti di ricostituirla negli anni seguenti non fu mai supportato dalla scuola, che arrivò a negare loro l’accesso al campo da gioco principale. Tuttavia, questo non fermo l’entusiasmo dei giovani rugbisti di Enniskillen che continuarono a praticare il gioco in un campo libero antistante l’edificio scolastico e riuscirono a tornare in campo stabilmente, giocando all’interno della scuola nel 1887, quando si tennero regolarmente ogni sabato partite contro la squadra dello Enniskillen RFC.</span></p></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">I registri scolastici, e le lettere di Emily (che presto divenne la la signora Galwey) spedite alla scuola nel 1951, dimostrano che Emily stessa aveva più volte preso parte alle partite giocate all’interno della scuola. Nelle lettere di Emily ci sono diversi passaggi in cui Emily dichiara di aver giocato come ala: <i>“quando la squadra (maschile) era a corto di un giocatore”</i>. I registri scolastici confermano che, nonostante l’età ed il sesso, Emily partecipò più volte anche a partite giocate fuori da scuola con altre squadre cittadine. Diverse fonti dicono più volte, che l’intera linea di 3/4 fu talvolta interamente composta da membri della famiglia Valentine, tra cui Emily. William Valentine (Senior) sembra aver lasciato la scuola all’incirca nel 1891, quando fu nominato il nuovo preside, così sia William (Junior) che John si trasferirono al Trinity College di Dublino. Emily invece alla fine della scuola si era sposata e, dopo un periodo in India, si stabilì in Inghilterra, con il marito, il maggiore John Galwey. Sua nipote poi si trasferì a Twickenham, dove il marito vive ancora. Sono ancora in vita otto pronipoti di Emily che morì nel 1967.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Vi chiederete perchè ho deciso di raccontarvi la storia di Emily, e forse anche perché questo storia è così importante per il rugby femminile. La risposta è piuttosto semplice. La storia di Emily è notevole perché non ci sono altre fonti per altre eventuali giocatrici di rugby (se ce n’erano) nel diciannovesimo secolo. Sebbene non vi sia niente di certo sembra che alcune squadre di rugby femminile esistessero in Francia, e, forse anche in Nuova Zelanda già a partire dal dal 1890. Non abbiamo però notizie certe di altre giocatrici di rugby femminile fino al 1917, quando sappiamo per certo che a 16 anni, Mary Eley, giocò nella squadra delle Cardiff Ladies (una squadra formata da donne che lavoravano in una fabbrica di birra locale). Nella prima partita della loro storia le Cardiff Ladies vinsero contro le Newport Ladies, 6-0 al Cardiff Arms Park il 16 dicembre 1917. Mary morì nel 2007 all’età di 106 anni, una delle giocatrici più longeve di quest sport.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Nonostante la passione di Emily, ci sono voluti oltre 100 anni affinchè, la Federazione Irlandese riconoscesse il rugby femminile. Riconoscimento arrivato nel 1990 quando per la prima volta si sono formate squadre di rugby femminile in Irlanda. E’ improbabile che Emily o Mary e le loro (sconosciute) compagne di squadra, siano state le uniche, ma il loro percorso ci da un’indicazione piuttosto precisa delle difficoltà che lo sport femminile ha sofferto per arrivare alla propria affermazione. Fino a quel giorno del 1887 le donne erano state spesso costrette a dover giocare in modo anonimo o dietro porte chiuse ed avevano quasi sempre visto i loro tentativi di giocare soffocati o nella migliore delle ipotesi ignorati.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Questa mia ricerca che ha prodotto la storia di Emily nasce dalla scoperta, che fino a 15 anni fa, nessuno aveva tenuto un registro delle partite internazionali di rugby femminile. La storia del rugby femminile (e dello sport femminile in generale) è una storia nascosta con pagine, come quella di Emily e Mary, che sono rimaste per troppo tempo sconosciute. Troppe persone credono ancora oggi che il rugby non sia per le donne. Ancora oggi le rugbiste hanno bisogno di eroine, visto che troppo spesso viene loro detto che sono strane solo perché vogliono giocare. Non c’è da meravigliarsi che le ragazze siano, anche nel nostro paese, così poche a giocare a rugby.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ora sappiamo, che anche il rugby femminile ha una lunga storia alle spalle, con personaggi di essere raccontati e quello che vogliamo fare è scoprire questa pagina nascosta e dimenticata della storia del nostro gioco. </span><span style="font-family: inherit;">Concludo questo viaggio nella storia del rugby femminile con le parole stesse di Emily, tratte da una delle sue tante lettere inviate alla scuola di Enniskillen:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>“Un giorno ho avuto finalmente la possibilità di giocare. Era solo una partita di allenamento a scuola e loro erano a corto di un “uomo”. Avevo circa dieci anni. Pregai loro di farmi giocare, “Oh, va bene. Andiamo allora.” Mi dissero così. In un istante erano andati il cappotto ed il cappello. Per le scarpe non ho avuto problemi, visto che ho sempre indossato stivali da ragazzo, così alla fine era tutto a posto. Conoscevo le regole. Alla fine la mia occasione è arrivata. Ho avuto la palla, sento ancora la pelle umida ed il suo inconfondibile odore. Sotto le dita il ruvido filo dell’allacciatura. L’ho afferrata ed ho corso, cominciando a muovermi ed a schivare guizzante, ero così entusiasta di poter provare a segnare che non ho passato il pallone. Ho potuto vedere il ragazzo che veniva verso di me, l’ho schivato, quasi senza fiato, con il cuore pulsante e le ginocchia tremanti. Ho corso. Sì, un ultimo lungo scatto e poi ho schiacciato il pallone a terra, proprio sulla linea. Sdraiata a terra, per un momento tutto è diventato nero. Solo un attimo e poi mi sono tirata su, dando una veloce sfregata alle ginocchia. Quando siamo arrivati a casa, sporchi e sudati, mio fratello mi ha detto solo “non sei andata affatto male… ma quella palla avresti dovuto passarla!”</i></span></p></span><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: rgba(0, 0, 0, 0.8);">E’ così che mi sono imbattuto in un personaggio decisamente affascinante e che in pochissimi conoscono, quella</span><span style="background-color: white; color: rgba(0, 0, 0, 0.8);"> </span><span style="background-color: white; color: rgba(0, 0, 0, 0.8);">che può essere definita la William Webb Ellis del rugby femminile: Emily Valentine.</span></span></p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358918082082626246.post-64784225787397561342023-08-23T13:59:00.003+02:002023-08-23T13:59:43.292+02:00Inghilterra 2025, ecco come ci si qualificherà per il mondiale<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;">Dopo aver annunciato le date, dal 22 agosto al 27 settembre, e le sedi dei prossimi Mondiali in Inghilterra nel 2025, spieghiamo come funzionerà la qualificazione al torneo che vedrà al via 16 squadre e non 12 come in Nuova Zelanda. .</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ0LsgdWusxLdERHlsLMi750BpScdroo22-kd-DtbiO1qPC-OX_tqgnYr1prVqjhXPyqzugn81G6F9Phaz1FPvHsJMZm4LwEcyyjIn1m07tSSpmr6SN02dlxYQd9cIP3BtinQsqa-0mL5lWh16mW5IswnvZe3IS1wj10cmREvQ-3LN9nYXZrk1klmMStha/s800/Capitani%20RWC.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ0LsgdWusxLdERHlsLMi750BpScdroo22-kd-DtbiO1qPC-OX_tqgnYr1prVqjhXPyqzugn81G6F9Phaz1FPvHsJMZm4LwEcyyjIn1m07tSSpmr6SN02dlxYQd9cIP3BtinQsqa-0mL5lWh16mW5IswnvZe3IS1wj10cmREvQ-3LN9nYXZrk1klmMStha/w640-h320/Capitani%20RWC.jpg" width="640" /></a></span></div><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Canada, Nuova Zelanda, Francia e Inghilterra ospitante si sono qualificate per l'edizione 2025 dopo aver raggiunto le semifinali alla RWC 2021. </span><span style="font-family: inherit;">Il resto dei partecipanti si qualificheranno attraverso le competizioni regionali del 2024 e la WXV League.</span></p></span><p></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 1.5em; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Saranno presenti 6 squadre classificate dai tornei continentali:</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 1.5em; margin-top: 0px;"></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">– Miglior classificata (escluse Inghilterra e Francia) nel 6 Nazioni 2024</span></div><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">– Vincitrice Rugby Africa Women's Cup 2024</span></div><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">– Vincitrice Asia Rugby Women's Championship 2024</span></div></span><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">– Miglior classificata (escluse Nuova Zelanda e Canada) nella Pacific Four Series 2024</span></div></span><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">– Vincitrice Oceania Rugby Women's Championship 2024</span></div></span><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">– Campionessa sudamericana (vincitrice del playoff tra Brasile e Colombia).</span></div></span></span><p></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 1.5em; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Se analizziamo ciascuno dei tornei continentali, con i risultati attuali, potremmo dire che le squadre che potrebbero essere presenti sono: Galles, Sud Africa, Giappone, Australia, Samoa e Colombia. </span><span style="font-family: inherit;">Oltre a queste 6, più le 4 già classificate, ci sono 6 posti rimanenti per le squadre della WXV League che non partecipano più ai Mondiali. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Del gruppo 1 ci sarebbero tutte. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Dal gruppo 2 si qualificherebbero Scozia, Stati Uniti e Italia (sempre considerando i risultati attuali) e dal gruppo 3 Fiji, Irlanda, Kazakistan e Kenya lotterebbero per i 3 posti rimanenti.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 1.5em; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Le possibili differenze con la prossima stagione potrebbero essese: la retrocessione della Colombia, a priori la squadra più debole del girone 3, e l'ingresso dell'Olanda, che si aggiungerebbe alla lotta per quei 3 posti. </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;">Le opzioni della Spagna sono molto alte e avrebbero un posto garantito se riuscissero a qualificarsi per il gruppo 2 la prossima stagione. </span><span style="font-family: inherit;">In caso di proseguimento nelle 3, occorre precedere almeno le due selezioni sopra menzionate.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 1.5em; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: inherit; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">In ogni caso i gironi della WXV League potrebbero cambiare la prossima stagione, ma questo non inciderebbe troppo sulla proposta, cambierebbero solo i nomi delle squadre, ad esempio Samoa per Fiji e se l</span><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;">e Fiji arrivassero al mondiale come campionesse dell'Oceania, le Samoa dovrebbero cercare il suo posto nel nuovo campionato internazionale e viceversa.</span></span></p>Ladies Rugby Clubhttp://www.blogger.com/profile/13338398502955050448noreply@blogger.com0