Se ne era parlato qualche mese fa del programma Scottish Futures, ma la SRU è andata ben oltre a quanto annunciato, ovvero la ricostituzione di una nazionale U20 a 15s femminile. Ieri, quando sono stati comunicati i nomi degli allenatori ed i programmi, oltre alla nazionale U20 sono stati presentati anche i progetti (già avviati) Futures U18 (15s), Futures Kick Development e Scotland Women U18 7s.
Gli Scottish Futures Women's Program, che sono stati presentati, introdurranno nuove opportunità di formazione e gioco per le ragazze da agosto di quest'anno e mirano a sviluppare giocatrici talentuose di livello europeo che abbiano il potenziale per rappresentare la Scozia in futuro (6 Nazioni e Coppa Del Mondo).
Chris Reid sarà il capo allenatore del team Scottish Futures U20 e Rudi Urbach guiderà il programma U18. Reid è l'ex assistente allenatore della nazionale femminile scozzese a 15s e della Scotland Women 7s ed ha una vasta esperienza di coaching sviluppata nel corso degli anni seguendo varie nazionali maschili e femminili. Queste le sue parole durante la presentazione ufficiale del programma: "Sono stato coinvolto nello sviluppo e nel coaching del rugby femminile negli ultimi 15 anni e la differenza negli ultimi cinque anni nei numeri, nella comprensione del gioco, nel set di abilità e nell'atletismo è davvero alta!"
Molto interessante sarà il ruolo di Claire Cruickshank, Head of Performance Sport e Head of Performance Rugby Ladies presso l'Università di Edimburgo, l'ex nazionale scozzese, è stata scelta come "Kick Development Coach" per tutte le squadre Scottish Futures. Claire lavorerà insieme agli allenatori per concentrarsi sulle abilità legate all'uso del piede, concentrandosi principalmente sul perfezionamento dei calci tecnici e tattici per le future giocatrici della nazionale scozzese.
I nuovi allenatori saranno responsabili della preparazione delle giocatrici già a partire dalla fascia U15, preparandole per il passaggio al rugby internazionale di alto livello, mantenendo elevati standard di prestazioni tecniche, tattiche e fisiche per i loro team. I programmi U18 e U20 includono raduni, sessioni di lavoro sulle skills e partite (tornei nel caso della nazionale U18 7s) nelle quali queste abilità saranno testate. Le giocatrici scozzesi avranno poi a disposizione preparatori atletici, assistenza medica e nutrizionale, analisi della performance e supporto allo stile di vita. Venerdì 20 luglio saranno annunciati i nomi delle giocatrici che prenderanno parte al programma di sviluppo per il 2018/19.
Questo è il quadro degli staff tecnici:
Questo è il quadro degli staff tecnici:
Scottish Futures U20 coaching team:
- Chris Reid (Head Coach)
- Thomas Davidson (Assistant Coach)
- Rory McKay (Assistant Coach)
- Rudi Urbach (Head Coach)
- Gordon Lyon (Assistant Coach)
- Louise Dalgliesh (Assistant Coach)
- Claire Cruickshank
- Graeme Blackhall
Certo potremmo anche dire che tutto questo è possibile perchè la federazione scozzese ha soldi da investire, ma forse il problema non è solo avere dei soldi è sapere come e dove investirli e saper programmare con degli obiettivi chiari e precisi, cosa che da queste parti non è proprio usuale.
La costituzione di una nazionale U20 femminile (che noi invochiamo da anni) faceva parte del programma elettorale del nostro presidente, ma non se n'è mai nemmeno parlato, ufficialmente per questione di numeri (?), ma più ragionevolmente per una questione meramente economica. Certo è che la Scozia ha già fatto enormi passi avanti negli ultimi due anni e che noi ci giocheremo l'accesso al prossimo mondiale con loro e con l'Irlanda e non sarà per niente una passeggiata. Temiamo che quando gli altri corrono, camminare (pur a passo veloce) possa non bastare più...
La costituzione di una nazionale U20 femminile (che noi invochiamo da anni) faceva parte del programma elettorale del nostro presidente, ma non se n'è mai nemmeno parlato, ufficialmente per questione di numeri (?), ma più ragionevolmente per una questione meramente economica. Certo è che la Scozia ha già fatto enormi passi avanti negli ultimi due anni e che noi ci giocheremo l'accesso al prossimo mondiale con loro e con l'Irlanda e non sarà per niente una passeggiata. Temiamo che quando gli altri corrono, camminare (pur a passo veloce) possa non bastare più...
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