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Elezioni federali e rugby femminile: il programma completo di Pronti Al Cambiamento

Riprende il nostro viaggio attraverso nei programmi dei vari candidati alle prossime elezioni federali. 
Oggi parliamo con Erika Morri, che dopo un breve video pubblicato nei giorni scorsi, ha voluto entrare un po' più nello specifico di quella che è la visione di sviluppo del settore femminile per Pronti Al Cambiamento.


"Buonasera Ladies Rugby Club,
prima di entrare nello specifico, vorremmo fare una riflessione: Il settore femminile negli ultimi anni ha dimostrato nonostante i numeri,di avere qualità e tempra per confrontarsi alla pari anche con Nazioni aventi alle spalle strutture e fondi dedicati più importanti, il nostro obiettivo è quello di alimentarne la crescita sia numericamente che qualitativamente. 

SENZA LA BASE… SCORDIAMOCI LE ALTEZZE!

OGGI:
  • il 30% società hanno ALMENO 1 squadra femminile;
  • 19 società su 560 hanno la filiera completa;
  • Solo 3 società su 560 in Italia, hanno filiera completa maschi e femmine
Passiamo adesso a rispondere alle vostre domande:

1) Se eletto presidente FIR come intende sviluppare il movimento femminile di base?

Per dare una svolta concreta al mondo femminile la prima azione è lavorare su di un CAMBIAMENTO CULTURALE. Come?
Inserendo una risorsa dedicata solo al femminile nel settore Marketing che lavori sulla COMUNICAZIONE ed il MARKETING sia interno che esterno.

MARKETING ESTERNO – Vogliamo far comprendere alla società, alle famiglie ed alle aziende, il valore del nostro sport al femminile come valido testimonial e strumento di chi è a sostegno dell’eguaglianza e dell’inclusione; sicuramente uno degli strumenti sarà la produzione di materiali video ad hoc indirizzati ai diversi mondi aziendale/scolastico/istituzionale.

MARKETING INTERNO – Molto importante è lavorare insieme per far crescere il numero delle società che abbiano il femminile, aiutando i club a consolidare il proprio settore femminile o a cominciare a comunicarlo efficacemente.

Piccole azioni ma significative, facciamo alcuni esempi:

- AUMENTARE IL NUMERO DELLE IMMAGINI DEL RUGBY AL FEMMINILE in ogni struttura FIR punto di incontro e ad alta visibilità come in Federazione ed a Moletolo affinché chiunque entri nelle nostre strutture dai tifosi agli ipotetici sponsor, vengano a conoscenza di entrambe le realtà;

- AUMENTARE LE COMUNICAZIONI DECLINATE SIA AL MASCHILE CHE AL FEMMINILE es: volantini/manifesti/foto sui siti;

- IN AMBITO SCOLASTICO relazionarsi con i genitori per dissipare i timori legati allo stereotipo della “rugbista maschiaccia” raccontando invece quanto il nostro sport sia supporto di una solida crescita dell’autostima;

- Sostenere le società nella COMUNICAZIONE DEL PROGETTO FEMMINILE ALL’INTERNO DELLA SOCIETÀ, per far conoscere meglio alle famiglie, che già portano i propri figli in club, la validità del percorso formativo al femminile;

- INCENTIVARE E STRUTTURARE GRUPPI DI CONDIVISIONE DELLE “BEST PRACTICES”, ovvero creare una rete regionale tra le società, atta a condividere le azioni e le iniziative che abbiano prodotto risultati, affinché si crei una rete di sostegno tra club per una crescita organica di tutto il settore.

“COMUNICARE DENTRO PER COMUNICARE FUORI”

2) Come intende lavorare sul complicatissimo problema del reclutamento nel settore femminile?

DUE PUNTI FONDAMENTALI

1) Partiamo dalle fondamenta per costruire una casa: GLI IMPIANTI. Qual è la motivazione che più spesso viene data dalle società che non hanno il femminile per motivare l’assenza dello sviluppo di questo settore?

“Ci spiace ma non abbiamo spogliatoi sufficienti…”


LA NOSTRA RISPOSTA: 
UN SOSTEGNO ULTERIORE PER L’IMPIANTISTICA A CHI SVILUPPA ANCHE IL SETTORE FEMMINILE


Nella richiesta per il supporto della FIR alle società per i fondi dedicati all’impiantistica vi sarà un coefficiente dedicato per i club nel quale progetto sia presente l’attività femminile. La mancanza di strutture adeguate è una delle motivazioni per i quali molti club non creano l’attività femminile.

2) La proposta per il reclutamento al femminile nel minirugby è una sperimentazione: IL MULTISPORT

Sperimentazione che faremo inizialmente solo con le bambine, ma se questo progetto darà i frutti sperati, sarà una proposta applicata a tutto il minirugby; Ovvero creeremo dei protocolli con altre federazioni per facilitare le collaborazioni con sport che abbiano stagionalità diverse (es.l’atletica) o siano di tipologie diverse (ad es. sport individuali) per creare un sodalizio, e far provare alle bambine discipline diverse.

Un esempio concreto potrebbe essere una “card dello sport” che permetta con una stessa quota, di far provare nella stessa stagione più sport alle bambine, affinché possano scegliere quello che le diverte o appassiona di più.

Altre proposte per sostenere il reclutamento:

- CREEREMO UN ALGORITMO per supportare economicamente le società che hanno in campo per tutta la stagione, delle bambine Under 12 a seconda del numero;

- A SCUOLA la scelta di presentare il rugby TAG, per togliere i timori a presidi/agli insegnanti ed ai genitori legati al contatto;

- PROPONIAMO che alla fine di ogni raggruppamento di minirugby, nel caso ci siano i numeri, vi sia UNA PARTITA SOLO TRA LE BAMBINE PRESENTI;


3) Qual è la vision di PALC e quali sono i progetti per il settore Juniores e per quello Seniores?


Per sostenere ulteriormente lo sviluppo del femminile proponiamo che OLTRE ai contributi calcolati dagli algoritmi sulle attività svolte nell’anno, vi sia un supporto economico ulteriore proporzionale a seconda del numero delle squadre femminili sviluppate dalla U.14- U.16 – U.18, con un premio più importante per chi avrà la filiera completa

Nello specifico per il settore juniores:
  • UNDER 14 - Proponiamo che l’Under 14 femminile assolva l’obbligatorietà anche per la seniores maschile;
  • UNDER 16 - Proponiamo di VARIARE il FORMAT della Coppa Italia, ovvero al termine delle competizioni della coppa a 7, le squadre verranno unite per giocare una partita a 15 guidata;
  • UNDER 18 - Campionato Under 18 - Riteniamo che l’indirizzo della FIR odierno necessiti una sperimentazione più lunga per valutarne i risultati. Lo sviluppo della categoria sarà portato avanti dalle società, come il maschile, ma supportata e supervisionata dallo staff tecnico delle AREE.
Settore Seniores:
  • COPPA ITALIA: proponiamo di VARIARE il FORMAT della Coppa Italia, ovvero al termine delle competizioni della coppa a 7, le squadre verranno unite per giocare una partita a 15 guidata;
  • XV DEL COMITATO: proponiamo che il 15 del Comitato sia trasformato nel “15 di Area”. Ciò permetterà di lavorare ulteriormente con le giocatrici della Coppa Italia, sul gioco a 15 ma confrontandosi con giocatrici diverse rispetto a quelle della coppa Italia grazie alle squadre delle altre regioni componenti l’area;
  • CAMPIONATO A 15: riteniamo la formula odierna che divide le squadre in gironi territoriali ed élite (per i numeri di oggi) la più valida.
Non crediamo nella rivoluzione MA NELL’EVOLUZIONE

4) Come si può innalzare la qualità del campionato di serie A?

  1. Aumentando la qualità delle giocatrici provenienti dalla Coppa Italia (vedesi punto precedente sul cambio di format della Coppa Italia inserendo regolari partite a 15 + consolidamento dei raggruppamenti del 15 del Comitato). 
  2. Aumentando il numero delle giocatrici (aumento promozione marketing del settore femminile sui media+focus ulteriore sul reclutamento dal basso+rafforzamento reclutamento sul mondo università).

5) Come intende lavorare per sviluppare il settore del Rugby Sevens?

Per rafforzare il 7’s lavoreremo in 2 direzione

  • RECLUTAMENTO
Rafforzeremo le RELAZIONE con i CUSI, concentrando la proposta soprattutto sul mondo delle matricole affinché creino un campionato a 7 che duri tutto l’anno in parallelo con il campionato a 15, e che possa culminare in un torneo estivo al quale parteciperanno anche le società che giocano nel campionato a 15.

Questa realtà “parallela” potrebbe interessare atlete provenienti da altri sport, dare una scelta alle giocatrici della Coppa Italia che preferiscano questa espressione del rugby e far giocare ragazze che si avvicinano al rugby in età adulta.

  • QUALITA
Il CENTRO DI ALTO RENDIMENTO UNDER 20 (vedesi punto sull’alto livello) avrà un’area di specializzazione dedicata al 7’s, all’interno della quale si lavorerà in maniera qualitativa sulle giocatrici provenienti dalle giovanili con l’obiettivo di una Nazionale specializzata solo sul 7’s, scelta fondamentale per qualificarci per le prossime olimpiadi.


6) Quali sono gli obiettivi futuri per la nazionale femminile a livello tecnico ed economico? Si può pensare di avviare un percorso di graduale professionalizzazione almeno delle giocatrici nel giro azzurro?

La risposta è che E’ NECESSARIO per continuare la crescita della nostra Nazionale, arrivare al semiprofessionismo entro i prossimi 4 anni. Un primo passo è già stato fatto quest’anno con la creazione delle borse di studio per alcune atlete, ma riteniamo fondamentale per una reale crescita di qualità non solo un supporto maggiore alle atlete per poter dedicare realmente il tempo necessario al nostro sport, ma anche un supporto maggiore, sia al percorso che porta le giocatrici alla maglia Azzurra (vedesi supervisione come per la maschile alle atlete di interesse Under 18 dei tecnici e delle strutture di AREA), che all’organizzazione stessa dell’Alto livello femminile

Vorremmo infatti creare un CENTRO DI ALTO RENDIMENTO Under 20 con due specializzazioni:

1) RUGBY A 15

2) 7’S

Nel quale verranno selezionate le migliori giocatrici di tutta Italia provenienti dalle filiere dei club e del movimento a 7 universitario.
Le atlete del centro di alto rendimento, continueranno a giocare con i propri club, ma parteciperanno come “super team”, ad un Torneo a 15 tra club di elite, di squadre Europee (progetto in strutturazione) ed a tornei a 7’s internazionali.

x) Domanda che non c’è tra quelle da voi poste: Come intendete sostenere lo SVILUPPO di: ALLENATRICI/ARBITRE/MONDO OLD/ DIRIGENTI?

Crediamo fermamente nel valore del mondo del rugby al femminile a tutto tondo, e crediamo sia fondamentale anche la crescita nei numeri e nella qualità degli altri settori.

RUGBY OLD FEMMINILE CON CONTATTO
Strutturazione e sostegno allo sviluppo del mondo OLD femminile, per creare la possibilità di giocare anche a chi si avvicina già da adulta o che voglia continuare la propria attività ma che per tematiche di lavoro o famiglia non possa più sostenere un’attività agonistica: la formula è la medesima della Coppa Italia, ovvero raggruppamenti a 7 con partite finali a 15. Creazione di un circuito di attività internazionale collegandosi al mondo old maschile internazionale (es. creare una rete internazionale appoggiandosi ad es all’EVRA), primo passo già effettuato partecipando al torneo EVRA organizzato dai Fossili di Belluno nel 2018.

RUGBY FEMMINILE TOUCH
Proponiamo un rafforzamento della comunicazione verso le famiglie dei giocatori e giocatrici in società, per coinvolgere le mamme (i genitori in generale) facendoli entrare in campo, aumentando così la fidelizzazione al club.

ALLENATRICI – ARBITRE - DIRIGENTI
MONDO ALLENATORI/ALLENATRICI
Crediamo che vi debba essere un mondo più osmotico nel settore allenatori, che la qualità di un allenatore non stia nel genere (uomini che allenano uomini – donne che allenano donne) ed allo stesso tempo siamo fermamente convinti/e che allenare delle donne sia diverso rispetto all’allenare una squadra maschile. Per questo proponiamo UN PERCORSO DI SPECIALIZZAZIONE, per chi voglia allenare squadre femminili, tra le tante associazioni estere che lavorano in quest’ambito ed alle quali ci siamo ispirati, vi citiamo come esempio, quella americana “Women's Rugby Coaches Association”  (WRCRA) che da oltre 20 anni lavora e studia (vi sono centri di ricerca associati) le caratteristiche specifiche della didattica al femminile.

SETTORE ARBITRI ED ARBITRE
Su un movimento di 688 Arbitri, solo 54 sono donne.
Vorremmo lavorare anche in questo settore, partendo dalla comunicazione, creando una serie di video che raccontino la vita ed il percorso di un arbitro… Il far conoscere e comprendere le peculiarità di un ruolo fondamentale in campo per la qualità di gioco e la crescita tecnica del nostro gioco. Aumentare i numeri per l’innalzamento della qualità dei nostri arbitri ed arbitre è fondamentale per la crescita del nostro rugby.

Ultimo ma non ultimo il MONDO DIRIGENZIALE:
le donne da sempre, anche senza cartellino né corsi di formazione, sono parte della struttura portante di ogni club; crediamo che dare a questo mondo sia al maschile che al femminile strumenti per supportare al meglio le nostre società sia un mattone fondante per la nostra crescita globale. In questi ultimi anni sono nati i corsi per i RSC (responsabili sviluppo club), crediamo fondamentale arricchire e rinforzare questo tipo di formazione per chi – da fuori campo – fa girare veramente la ruota di qualsiasi club.

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