La visione di Andrea Duodo per il futuro del rugby femminile in Italia

Il rugby femminile sta vivendo un momento di crescente attenzione a livello globale, ma l'Italia purtroppo sembra rappresentare in questo momento un'eccezione. Con alle spalle un mondiale deludente, il movimento si trova davanti ad un vero e proprio crocevia. Per questo è fondamentale capire quali siano le priorità e le strategie della Federazione Italiana Rugby (FIR). Abbiamo avuto modo di approfondire questo tema grazie alle dichiarazioni del Presidente Federale Andrea Duodo, ospite in una recente puntata di "Pillole Ovali - il podcast sul rugby"

Andrea Duodo non ha esitato a manifestare la sua profonda "gratitudine" e  il riconoscimento verso le rugbiste italiane. Nonostante la missione di superare il turno in Inghilterra non sia stata raggiunta, il presidente ha sottolineato che "il rugby è molto vero" e che anche dagli insuccessi si può trarre insegnamento e crescere. Ha espresso grande ammirazione per la bravura e l'impegno delle ragazze, specialmente considerando i pochi mezzi a disposizione rispetto a realtà internazionali con risorse ben diverse. Questo spirito di dedizione è la vera linfa vitale del movimento.

Un punto di orgoglio per la Federazione, e che Duodo ha voluto mettere in evidenza, è il ruolo pionieristico della FIR nel panorama sportivo italiano:"Ricordo che noi abbiamo dei contratti centralizzati e siamo la prima e unica federazione in Italia che ha un contratto centralizzato nel femminile", ha affermato Duodo. Questo testimonia un investimento concreto e tangibile nel movimento, un segnale forte della volontà di supportare le atlete.

La visione di Duodo è chiara: la FIR intende continuare a investire (ma nessun accenno a quanto e come, nda) per implementare il reclutamento e ispirare le future rugbiste. Come? Anche attraverso la creazione di "figure ispiranti", ovvero le atlete stesse che, riconosciute a livello internazionale, che emigrano per giocare, ma che secondo il Presidente lo fanno per un'opportunità di crescita professionale ed economica. L'obiettivo è ampliare il bacino di selezione e allargare la cultura del rugby oltre i confini attuali, tornando a investire "lì dove la gente con passione... si impegna per portare bambini e bambine al campo".

Duodo ha manifestato un'ammirazione speciale per gli sforzi dei club che, nonostante le difficoltà, riescono a produrre giocatrici di qualità, sostenendo che la Federazione vuole accompagnare questa crescita e questo investimento con i mezzi disponibili, partendo dalla base e formando le giocatrici di oggi affinché possano "trainare il movimento quando saranno più grandi". Si tratta di un impegno a 360 gradi, che mira a costruire un futuro solido per il rugby femminile italiano, dalle fondamenta fino all'alto livello.

In sintesi,per il Presidente la rotta è tracciata: investimenti mirati, sostegno ai club, valorizzazione delle atlete e, soprattutto, una forte convinzione nel potenziale di crescita del movimento femminile, per far si che il futuro ovale, in Italia, si prospetti sempre più rosa.


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