Quella volta che... Aneddoti e curiosità sul 6 Nazioni femminile
Il Sei Nazioni femminile è uno dei tornei più affascinanti e competitivi nel panorama del rugby mondiale. Nato come torneo di sviluppo per le squadre nazionali femminili, questa competizione dal 2007 ha acquisito la stessa formula del torneo maschile e ha visto crescere non solo il livello di gioco, ma anche l'interesse e il supporto da parte del pubblico. Oggi vogliamo raccontarvi alcuni dei momenti più memorabili e le curiosità che hanno caratterizzato la storia di questo prestigioso torneo.
Il ballo delle Azzurre
Nel 2019, durante una partita tra Italia e Irlanda, le Azzurre ottennero una vittoria storica in casa, rompendo un tabù che durava da anni. La gioia delle giocatrici italiane fu così contagiosa che improvvisarono un ballo di gruppo sul campo, regalando un momento di leggerezza e festa ai tifosi presenti.
Calzini spaiati
Un altro episodio curioso riguarda la squadra inglese, le "Red Roses", che durante una partita del torneo nel 2009 decisero di indossare calzini spaiati, indossando un calzino della nazionale ed un calzino del club di appartenenza, come gesto di solidarietà per una campagna di sensibilizzazione sull'autismo. Questo episodio attirò molta attenzione da parte dei media, mostrando il lato umano e solidale del rugby femminile.
La meta sbagliata
Nell'edizione del 2015, una giocatrice francese segno accidentalmente una meta... correndo nella direzione sbagliata! La giocatrice ritrovandosi il pallone in mano corse per il campo arrivando a schiacciare la palla in meta senza rendersi conto di aver corso nella direzione sbagliata e schiacciato la palla nella propria area di meta. Questo episodio, dopo un primo iniziale sconcerto scatenò un serie di risate incontenibili sia tra il pubblico che tra le sue compagne di squadra, dimostrando che anche le migliori giocatrici possono avere momenti di distrazione.
Le pecore
Un altro episodio divertente riguarda la partita tra Scozia e Galles della passata edizione, nella quale un gruppo di tifosi scozzesi ha deciso di travestirsi da pecore per sostenere la propria squadra. La loro coreografia improvvisata sugli spalti è diventata virale, aggiungendo un tocco di leggerezza e di festa al torneo.
Il trofeo fatto a mano
La Coppa del Sei Nazioni femminile non è solo un simbolo di vittoria, ma è stata creata artigianalmente da esperti argentieri, il che aggiunge un valore speciale al trofeo stesso. Ogni squadra vincitrice ha l’onore di sollevarlo, ma solo dopo un processo rigoroso di lucidatura che lo fa brillare sotto i riflettori.
Il match più freddo della storia
Nel 2020 in un’edizione particolarmente gelida del torneo a Edimburgo durante la partita tra Scozia e Inghilterra, arbitrata dalla nostra Clara Munarini, le temperature erano così basse che alcune giocatrici si ritrovarono a giocare con i calzettoni imbottiti e le mani coperte da guanti speciali. Nonostante il freddo, la partita fu portata a termine e resta un esempio perfetto dello spirito tenace delle donne del rugby.
Senza maglie
Nel Sei Nazioni 2012, la nazionale femminile irlandese arrivò a giocare la partita contro il Galles senza le maglie ufficiali a causa di un errore logistico. Le irlandesi furono costrette a giocare con delle maglie da allenamento senza numeri, creando un bel po' di confusione sia per l'arbitro che per i commentatori.
Il Galles che celebra la vittoria con birra e McDonald's
Dopo una rara vittoria contro la Francia nel 2015, la squadra gallese decise di festeggiare in modo molto “casual”: niente champagne o grandi cene, ma le giocatrici si fecero recapitare negli spogliatoi hamburger e patatine fritte dal McDonald's locale insieme a diverse casse di birra. Una celebrazione che avrà sicuramente rafforzato lo spirito di squadra!
L'Italia e l'inno suonato male
Durante l'edizione del 2018 nel match contro la Francia, l’inno italiano venne suonato con alcuni errori evidenti nello spartito musicale, tanto che alcune giocatrici non riuscivano a trattenere le risate mentre cantavano. Il pubblico se ne accorse e accompagnò le giocatrici con un coro improvvisato per coprire la gaffe. Più sostegno di così!
La serie di sconfitte più lunga della storia
La Scozia non vinceva una partita nel Sei Nazioni dal 2006. Nel 2017, riuscì finalmente a interrompere questa striscia negativa battendo il Galles 15 - 14 in una partita combattutissima terminata con la segnatura della Scozia nell'ultima azione di gioco. Le giocatrici scozzesi, sopraffatte dall'emozione, piansero di gioia in diretta televisiva, e al loro ritorno furono accolte come eroine dalla nazione.
Il Trofeo dentro il torneo
A differenza del Sei Nazioni maschile in quello femminile c'è un un solo trofeo in ballo all'interno del torneo. Si tratta del trofeo Anita Garibaldi che si contendono annualmente Italia e Francia. Le Azzurre vinsero per la prima volta questo trofeo nel 2019, battendo la Francia a Padova 31-12, con mete di Furlan, Bettoni, Stefan e Rigoni, più una trasformazione e tre calci di punizione di Sillari. In quell'edizione l'Italia ottenne il secondo posto finale, il miglior piazzamento delle Azzurre nel torneo.
Sorelle contro
Nell'edizione del 2013, la partita tra Inghilterra e Scozia giocata ad Esher fu davvero speciale. In campo c'erano infatti due sorelle che però si affrontarono come avversarie. Harriet Millar-Mills scese in campo come 3a linea con la maglia dell'Inghilterra, mentre dall'altra parte Bridget Millar-Mills sfruttando il legame con la Scozia da parte di madre giocò come 2a linea con quella scozzese. Il risultato finale fu di 76-0 a favore delle inglesi, ma sicuramente per le sorelle Millar-Mills fu un giornata storica.
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