Rugby femminile: ecco cosa ci lascia il 2018
Come sempre la fine dell'anno รจ tempo di bilanci ed anche noi come un po' tutti siamo qui a chiederci cosa ci lasciano questi dodici mesi di palla ovale in rosa, in Italia ma non solo. Dodici mesi di rugby, tra vittorie incredibili, piccole o grandi rivoluzioni, ma anche un dolore ancora vivo di una ferita che sarร impossibile rimarginare. Ecco cosa รจ stato per noi il 2018.
6. PARABIAGO SI AGGIUDICA L'ULTIMA EDIZIONE DELLA COPPA ITALIA
In quel di Calvisano il Parabiago si aggiudica l'ultima edizione della Coppa Italia (prima della trasformazione in X-Rugby) battendo nell’atto conclusivo il Montebelluna per 21 - 0. Un trofeo particolare e carico di emozioni, poichรจ da quest’anno si รจ deciso di intitolarlo alla memoria di Rebecca Braglia. A consegnare la coppa รจ stato Giuliano Braglia, padre di Rebecca. Il Villorba si aggiudica il “Trofeo Interregionale Under 16” battendo in finale 28 - 7 il Rivoli.
7. LA NUOVA ZELANDA VINCE LA COPPA DEL MONDO 7s
1. LA VITTORIA DELLE AZZURRE AL MILLENNIUM STADIUM
Per la prima volta il rugby femminile fa tappa al
Principality Stadium di Cardiff, tempio gallese
della palla ovale per
una
partita del Sei Nazioni. Alla fine del match le azzurre strapperanno una vittoria storica, prima squadra italiana di sempre ad espugnare la roccaforte gallese. L'Italia parte molto bene con
la meta, al 9' minuto, di Isabella Locatelli, ma il match รจ molto
equilibrato, fino alla mezz'ora, quando le gallesi accorciano le
distanze con un piazzato di Wilkins e poi con una meta di Butchers
vanno in vantaggio. Nel finale di primo tempo con la meta di Magatti
le Azzurre si riportano in vantaggio. Nella ripresa l'Italia mantiene
il pallino del gioco: al 50' arriva la terza segnatura, marcata da
Beatrice Rigoni. Nel finale di gara le gallesi si fanno pericolose,
marcano una meta al 73' con Harrie e rientrano in partita. Ma le
Azzurre non demordono e nel finale arriva anche la meta del bonus
offensivo con Sillari. Finisce 15 - 22. Tripudio azzurro ed una pagina di storia del nostro rugby che viene scritta con inchiostro indelebile.
2. IL RUGBY COLORNO VINCE LO SCUDETTO PER LA PRIMA VOLTA
Il
Rugby Colorno si aggiudica sul prato del "Pata Stadium" di
Calvisano il titolo di Campione di Serie A Femminile 2017/18. Il
Valsugana Rugby Femminile detentrice dello scudetto viene battuta
dalle “Furie Rosse” allenate da Cristian Prestera al termine di
una gara combattuta con il punteggio di 20 - 29. Il
match รจ equilibrato e combattuto, in mischia ordinata la fanno da
padrone le colornesi mentre in touche Valsugana รจ piรน rapida.
Valentina
Ruzza
e il capitano Elisa
Giordano
tra le migliori in campo dalla parte veneta, Giada
Franco e Michela Sillari tra
le parmensi. Dopo un primo concluso in vantaggio per 19 a 12, nel secondo, le emiliane prendono il largo andando
oltre il break e chiudendo con un calcio in touche di Veronica Madia
sul punteggio di 20 - 29.Primo storico successo per il Rugby
Colorno che saluta nel migliore dei modi l’allenatore Cristian
Prestera che dalla diventerร head coach della squadra maschile.
3. LA MORTE DI REBECCA BRAGLIA
Il 2 maggio "purtroppo" sarร un'altra data che rimarrร indelebile nella mente di ogni rugbista d'Italia. Viene annunciata dall'ospedale "Bufalini" di Cesena la morte di Rebecca Braglia, la 18enne
rugbista degli Amatori Parma, ricoverata nel reparto di Rianimazione
dopo aver riportato un trauma cranico in un placcaggio, durante una partita a sette di Coppa Italia a Ravenna. Il mondo del rugby (non solo in Italia) si ferma sotto choc, ma saprร anche grazie alla forza incredibile del padre di Rebecca (Giuliano Braglia), uscire da questa tragedia piรน forte ed unito che mai.
4. CAMBIA LA COPPA ITALIA A 7: ARRIVA X-RUGBY
Cambia
il rugby femminile italiano. Secondo quanto comunicato dalla
Federazione Italiana Rugby nella giornata di venerdรฌ 19 luglio, nella stagione successiva cambierร radicalmente la Coppa Italia. Modifica fondamentale รจ
quella inerente il regolamento di gioco: viene scelta la formula
X-Rugby, promossa da World Rugby in modo da indirizzare una pratica
iniziale del rugby a sette verso la trasformazione in rugby a
quindici. Per fare questo si inseriscono alcune norme particolari
come la mischia a tre giocatrici senza possibilitร di spinta,
l’obbligo di effettuare placcaggi solo a partire dalla linea delle
spalle, il coinvolgimento di non piรน di due atlete per squadra su
ogni punto di incontro e di non piรน di tre atlete per squadra in
maul. Non ci saranno le
trasformazioni, ma ci sarร la possibilitร di segnare 7 punti con
una meta in una zona rossa appositamente delimitata all’interno
dell’area di meta. L’aggiunta di giocatori a ruck e maul sarร
limitata nel numero. Abolita la finale nazionale per la categoria seniores, si giocherร invece quella per U16 ed U18.
5. GIADA FRANCO ED IL SEI NAZIONI: DA ESORIDIENTE ALL'INSERIMENTO NEL XV IDEALE DEL TORNEO
Scrum Queens, principale sito d’informazione per il rugby femminile internazionale,
ogni anno stila la formazione ideale del Sei Nazioni. In mezzo alle
tante transalpine (sette) e ad un
cospicuo manipolo di inglesi (cinque), la direttrice Ali Donnelly ha
selezionato anche l’azzurra Giada Franco, che in appena 4 presenze
ha stupito e convinto tutti tra appassionati e addetti ai lavori. La terza linea 21enne
del Colorno ha esordito contro l’Irlanda, alla seconda giornata,
partendo dalla panchina, dopodichรฉ non รจ piรน uscita dal XV
titolare mettendo in mostra soprattutto le sue grandi doti di ball
carrier. A Cardiff, nella vittoria contro il Galles al Principality
Stadium, รจ stata nominata Woman of the Match, mentre al ‘Plebiscito’
di Padova ha prima propiziato una meta per Bettoni e ha poi
realizzato la sua prima con la Nazionale per il momentaneo 19 - 0. Scrum Queens ha
motivato il suo inserimento nella formazione cosรฌ: “Franco รจ
stata una rivelazione ha fatto fin troppo bene per poter essere
lasciata fuori. L’Italia dovrebbe costruire il suo pack attorno a
lei nei prossimi anni”.
In quel di Calvisano il Parabiago si aggiudica l'ultima edizione della Coppa Italia (prima della trasformazione in X-Rugby) battendo nell’atto conclusivo il Montebelluna per 21 - 0. Un trofeo particolare e carico di emozioni, poichรจ da quest’anno si รจ deciso di intitolarlo alla memoria di Rebecca Braglia. A consegnare la coppa รจ stato Giuliano Braglia, padre di Rebecca. Il Villorba si aggiudica il “Trofeo Interregionale Under 16” battendo in finale 28 - 7 il Rivoli.
7. LA NUOVA ZELANDA VINCE LA COPPA DEL MONDO 7s
All'AT&T Park di San Francisco, la Nuova Zelanda mantiene il titolo di campione del mondo 7s femminile conquistato nel 2013 a Mosca. Le
neozelandesi dominano il torneo eliminando
facilmente agli ottavi di finale il Messico (57 - 0), poi l'Irlanda
(45 - 0), gli Stati Uniti, battuti non senza qualche difficoltร
(26 - 21) e infine la Francia (29 - 0). Le francesi, vera rivelazione del torneo arrivano in finale dopo aver affrontato avversarie piรน ostiche. Dopo la
vittoria con il Giappone (33 - 7) รจ stato il turno del piรน quotato
Canada (battuto a sorpresa 24 - 19) e le campionesse olimpiche in
carica dell'Australia (vittoria per 19 - 12). Il 3° posto รจ andato
proprio alle australiane che hanno battuto gli USA padrone di casa
(14 - 24). Si
conclude bene il torneo per la Spagna Femminile che vince la finale
per il 5° posto battendo l'Irlanda (7 - 12). Male l'Inghilterra che
chiude al 9° posto dopo essere stata eliminata agli ottavi
dall'Irlanda. Le inglesi ottengono il Challenge Trophy battendo il
Giappone (31 - 5). La francese Anne- Cรฉcile Ciofani viene scelta come miglior giocatrice del torneo.
8. UN PASSO VERSO IL PROFESSIONISMO: FRANCIA, INGHILTERRA E NUOVA ZELANDA, ADOTTANO I CONTRATTI "PRO" ANCHE PER LE NAZIONALI A 15s
Dopo l'adozione dei contratti centralizzati per il rugby 7s, c'era stato parecchio malumore tra le giocatrici di svariate nazionali di rugby a 15s. Le cose hanno cominciato a prendere una peiga diversa quando la RFU ha annunciato che 28 giocatrici inglesi di rugby union diventeranno professioniste dal 2019. L'Inghilterra tornerร a garantire un
contratto a tempo pieno anche alle atlete del 15s. Alle 28 ragazze future professioniste, la RFU
affiancherร sette atlete attraverso degli accordi EPS per un totale
di 35 ragazze coinvolte. La nazionale si allenerร all Bisham
Abbey National Sports Centre durante le finestre internazionali. La
Federazione inglese aveva giร stipulato dei contratti
professionistici per il rugby a 15 nel luglio 2016, ma aveva poi
deciso di dirottare le proprie risorse soprattutto sul rugby a 7 dopo
la Coppa del Mondo 2017, suscitando notevoli polemiche tra le
giocatrici. Non passerร molto tempo che Francia e Nuova Zelanda decideranno di allinearsi alla Federazione Inglese, scavando un gap importante con le altre nazioni del mondo ovale in rosa.
9. IL NOVEMBRE INTERNAZIONALE DELLE AZZURRE, CON DUE VITTORIE CONVINCENTI CON SCOZIA E SUD AFRICA
Dal 2012 le le
ragazze di Andrea Di Giandomenico avevano faticato a ricavarsi dei test-match al di fuori della finestra del Sei Nazioni. Quest'anno invece le cose sono andate in maniera molto diversa e l'Italia รจ potuta scendere in campo a Novembre in due partite fondamentali nell'ottica della preparazione al prossimo Sei Nazioni. Le azzurre aprono la loro stagione a Calvisano con un piรน che convincente successo interno
contro la Scozia. Sul prato del PataStadium di Calvisano mettono la gara al sicuro
con una partenza bruciante che non lascia scampo alla Scozia. Sei mete per un 38 - 0 finale che da morale e convinzione a tutto l'ambiente. Il novembre internazionale si conclude a Prato con l’Italdonne che chiude imbattuta, superando per 35 - 10 al “Chersoni” il
Sudafrica nel primo test-match nella storia delle due Nazionali.
Furlan e compagne, dopo il successo sulla Scozia di tre
settimane prima, confermano il proprio ottimo momento ed il settimo
posto nel ranking internazionale femminile gestendo ottimamente la
gara e confermando aggressivitร in difesa e voglia di produrre e
imporre il proprio rugby in attacco.
10. STORICA VITTORIA DELLA FRANCIA SULLA NUOVA ZELANDA
La
Francia femminile chiude il suo fantastico 2018 (nel quale ha vinto il Sei Nazioni con tanto Grand Slam) battendo 30 - 27 le Black Ferns neozelandesi nel
secondo Test Match tra le due nazionali, scrivendo una pagina di
storia importante nel rugby transalpino. Allo Stade des Alpes di
Grenoble, davanti a ben 17.102 spettatori, le francesi hanno vinto
per la prima volta in una sfida ufficiale contro le campionesse del
mondo in carica, che nel primo round giocato una settimana prima a
Tolone avevano vinto 0 - 14.
La
seconda partita รจ andata in maniera molto diversa, perchรฉ le Bleues
si sono sbloccate subito con la meta di Duval (6′), che ha dato il
via ad un botta e risposta di marcature pesanti culminato con il
19 - 14 della fine del primo tempo. A inizio ripresa, Caroline Drouin
ha segnato la quarta meta per le
padrone di casa e ha portato le sue compagne di squadra sul +10. Il
vantaggio sopra break รจ durato poco per l’immediata risposta della
Nuova Zelanda con Winiata (2 4 -21).
A
diventare decisivi sono stati gli ultimi venti minuti: Ruahei Demant
ha lasciato in 14 le Black Ferns sul 24 - 24, superioritร numerica di
cui ha approfittato la Francia con due piazzati di Drouin per il
30 - 24. Cocksedge ha accorciato sul 30 - 27al 70′, ma nel finale
l’ultima offensiva delle Black Ferns si รจ conclusa con un turnover
che ha fatto partire la festa transalpina.
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