Beatrice Rigoni: "Alla Coppa Del Mondo vogliamo esserci!"

Uno degli elementi chiave della crescita dell'Italia nel rugby femminile è stato il legame creato all'interno della squadra, e il centro Beatrice Rigoni crede che il gruppo si rivelerà cruciale durante le qualificazioni europee della  Coppa del Mondo di rugby 2021.

L'Italia sifderà l'Irlanda, la Scozia e la Spagna a Parma la prossima settimana per il torneo round-robin, con un posto nel girone  B  della  RWC 2021 allo Stadio Sergio Lanfranchi.

Betrice Rigoni era in campo la maglia numero 12 quando l'Irlanda venne battuta sullo stesso campo nel febbraio 2019 e ha segnato due mete aiutando le Azzurre a vincere per 41 - 20 in Scozia appena cinque mesi fa. Il centro ha anche svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo della cultura positiva all'interno della squadra, usando la sua positività per aiutare a garantire che la vita nella bolla italiana non sia mai stata noiosa: "L'umore della squadra è alle stelle, aspettavamo da molto tempo che arrivasse questo momento", ha detto Rigoni a World Rugby. Riprogrammazioni e rinvii non hanno spento la nostra voglia di scendere in campo. Al contrario, l'attesa ha accresciuto la nostra volontà di dimostrare che meritiamo di far parte della Rugby World Cup”.

Creare un'atmosfera solidale

Le restrizioni relative al COVID-19 hanno fatto sì che il campionato femminile nazionale italiano non sia ancora ripartito da quando è stata inizialmente sospesa nel marzo 2020. Da allora, l'unica opportunità per la stragrande maggioranza delle giocatrici della nazionale, compresa "Bea" Rigoni, di giocare in partite ufficiali è arrivata attraverso il Sei Nazioni Femminile. Tuttavia, a luglio e agosto si sono tenuti quattro raduni di allenamento per prepararsi alle qualificazioni europee ed è stato sviluppato un programma di mentoring informale attraverso il quale le giocatrici senior hanno aiutato le loro compagne di squadra più giovani a crescere.

"La complicità tra noi si è consolidata in modo molto naturale", ha aggiunto Rigoni. “Amiamo profondamente il rugby e la coesione sarà molto importante nei prossimi giorni, quando saremo tutte insieme nella 'bolla'. Convivere tutto il tempo, a un certo punto, diventerà un po' faticoso e lo spirito di squadra che abbiamo costruito sarà la nostra arma in più: ci aiuterà a trovare la forza quando le nostre gambe non ce la faranno. Siamo un gruppo eterogeneo, ne fanno parte atlete sia esperte che più giovani. Come restiamo uniti? Ad esempio, anch'io sono stata una "nuova" e ricordo bene come le atleti più esperte mi abbiaeo aiutato. So come ci si sente a far parte di una nuova dimensione e voglio supportare le "nuove arrivate" come sono stata supportata quando sono entrata in squadra".

Sono passati ormai più di sette anni da quando Rigoni ha esordito con l'Italia e si avvicina alla sua 50esima presenza. Appena 26enne, Rigoni non ha intenzione di fermarsi qui. "50 caps sono un traguardo di cui sono molto orgogliosa, ma punto a 100!" ha detto ridendo.Penso che sia un traguardo prezioso, che dimostra quanto un atleta voglia 'esserci', far parte di un gruppo e lavorare su obiettivi comuni”.

"Guarda cosa abbiamo raggiunto"

Il percorso di Beatrice è iniziato nella sezione giovanile del Petrarca Rugby, dove ha avuto l'attuale nazionale italiano maschile Mattia Bellini come compagno di squadra. Cresciuta a Padova, però, rappresentare il proprio Paese ai Mondiali di Rugby sembrava un sogno lontano: "Sinceramente, quando eravamo piccoli non pensavo alla nazionale, ci divertivamo insieme, era quello che contava per noi", ha detto Bea. “Quando Mattia ha esordito, sono stata convocata per il mio primo Sei Nazioni femminile. Ho pensato, 'guarda cosa abbiamo raggiunto'. “Ci teniamo in contatto e parliamo del nostro viaggio. Anche se abbiamo vite diverse – lui vive a Parma, io abito a Padova – quando ci ritroviamo il legame è ancora forte. Restano ancora alcuni ricordi”.

Rigoni è ora intenta a creare nuovi ricordi per le prossime due settimane e a guadagnarsi una seconda possibilità ai Mondiali di rugby in Nuova Zelanda. L'Italia inizierà lunedì la sua campagna per le qualificazioni europee contro la Scozia, e sebbene la vittoria di aprile a Glasgow darà fiducia alla squadra, non deve essere dato nulla per scontato: "Siamo consapevoli del nostro potenziale, ma la Scozia non è affatto una squadra da sottovalutare. Tutte le atlete coinvolte nelle Qualificazioni Europee hanno atteso questo momento e tutti noi daremo il massimo per portare a casa la vittoria”.

Dopo 18 mesi così difficili, Rigoni spera che la qualificazione alla Coppa del Mondo di rugby possa aiutare a ispirare una nuova generazione di giocatrici di rugby in Italia: "Fino a pochi anni fa, i fan del rugby femminile erano una piccola comunità", ha detto. “Ora che la community sta crescendo e l'interesse per il nostro sport sta crescendo, possiamo puntare a diventare uno stimolo per chiunque voglia avvicinarsi al rugby. Un motivo in più per fare bene”.