Nelle ultime settimane, il dibattito mediatico attorno alle Wallaroos, la nazionale femminile di rugby australiana, è stato caratterizzato da una notevole confusione. Inizialmente sono emerse notizie allarmanti riguardo a drastici tagli di budget, che hanno gettato un'ombra sul futuro del programma. Poco dopo, però, la federazione Rugby Australia (RA) ha risposto con annunci di nuovi e ambiziosi investimenti.
Proviamo a fare chiarezza in modo semplice, per capire cosa è successo realmente, qual è stata la causa delle preoccupazioni e, soprattutto, qual è il piano concreto che guiderà la squadra verso l'appuntamento storico della Coppa del Mondo del 2029, che si terrà proprio in Australia.
L'origine delle preoccupazioni: le notizie sui tagli
Per comprendere la reazione della federazione australiana, è fondamentale partire dall'origine delle preoccupazioni. L'allarme è scattato in seguito a una serie di notizie emerse poche settimane dopo l'eliminazione delle Wallaroos ai quarti di finale della Coppa del Mondo 2025, subita con una pesante sconfitta per 46-5 contro il Canada. Due eventi principali hanno scatenato le preoccupazioni:
- Il taglio al budget: È stata diffusa la notizia di un piano da parte di Rugby Australia per ridurre i fondi destinati al programma femminile fino a 2 milioni di dollari.
- Le dimissioni: In diretta conseguenza di questi tagli, una figura chiave del programma, il Women's High Performance Manager Jaime Fernandez, ha rassegnato le dimissioni. Un segnale inequivocabile di dissenso interno e un duro colpo per il programma.
Questi fatti hanno comprensibilmente generato incertezza, spingendo Rugby Australia a un intervento pubblico urgente per correggere la rotta.
La risposta di Rugby Australia: un impegno per il futuro
Di fronte al crescente allarme, Rugby Australia ha messo in atto una necessaria correzione di rotta, rilasciando una dichiarazione ufficiale per calmare le acque e delineare una visione a lungo termine. La mossa è apparsa come una risposta diretta alla pressione pubblica e interna, soprattutto perché le notizie sui tagli sembravano contraddire l'affermazione della stessa federazione di aver più che raddoppiato gli investimenti nel rugby femminile durante l'ultimo ciclo di Coppa del Mondo.
Il CEO Phil Waugh ha messo nero su bianco l'impegno della federazione, promettendo di "realizzare un programma con risorse complete a partire dal 2026". Questa dichiarazione ha posto le basi per un piano dettagliato, pensato per portare la squadra al massimo della forma per l'appuntamento casalingo del 2029.
Il piano per il 2029: i dettagli della strategia
Il piano si concentra su tre aree strategiche per costruire una squadra in grado di competere per il titolo mondiale.
- Più Partite per Più Esperienza
Per aumentare il livello di competitività e l'esperienza internazionale della squadra, è stato definito un calendario di impegni molto più intenso. L'obiettivo è chiaro: preparare le giocatrici al ritmo e alla pressione dei massimi livelli in vista del Mondiale.
1. Minimo di 10 Test match all'anno: Questo assicura un'attività internazionale costante e rappresenta un aumento tangibile rispetto ai sette Test disputati nel 2025.
2. Competizioni di alto livello: È confermata la partecipazione a tornei consolidati come il Pacific Four e alla nuova competizione globale WXV Global Series.
3. Tour internazionali: Sono stati già confermati dei tour negli Stati Uniti e in Europa, per confrontarsi con stili di gioco differenti.
- Una nuova guida tecnica (Interim)
Per assicurare continuità dopo l'addio dell'ex head coach Jo Yapp, Rugby Australia ha nominato uno staff tecnico ad interim di grande esperienza che guiderà la squadra fino al termine della Pacific Four Series del 2026, in attesa della nomina di uno staff a tempo pieno.
Sicurezza per le giocatrici: i contratti
Un punto cruciale del piano è la stabilità economica e professionale delle atlete. Rugby Australia ha annunciato che il processo di contrattualizzazione delle giocatrici per la stagione 2026 inizierà immediatamente. Questi contratti si aggiungono ai 21 atleti già sotto contratto centrale con il programma australiano di rugby a sette (Sevens), ampliando la base di giocatrici professioniste e offrendo loro la sicurezza necessaria per dedicarsi a tempo pieno alla preparazione.
In Sintesi:
Per riassumere una situazione complessa, ecco i tre punti chiave da tenere a mente:
1. Le preoccupazioni erano fondate: Le notizie sui tagli al budget erano reali e hanno avuto conseguenze concrete, come le dimissioni di una figura manageriale di alto livello. Non si è trattato di semplici voci infondate.
2. La risposta è stata un piano a lungo termine, ma reattivo: Messa alle strette dalle critiche, Rugby Australia ha reagito presentando una visione strategica chiara e ambiziosa. Ha trasformato una crisi in un'opportunità, ancorando il futuro delle Wallaroos a quella che il CEO Phil Waugh ha definito una "opportunità unica in una generazione": la Coppa del Mondo in casa nel 2029.
3. L'investimento è concreto: Il piano non è solo una promessa, ma si fonda su pilastri tangibili: un calendario internazionale più fitto, una guida tecnica stabile e credibile e, soprattutto, contratti che garantiscono sicurezza e professionalità alle giocatrici.
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