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Europa: in autunno tornano in campo le nazionali femminili... Ma i club?

Una serie di annunci e comunicati informativi nei giorni scorsi ha rimesso in carreggiata i preparativi dell'autunno internazionale e delle qualificazioni mondiali per le squadre europee.

Mentre il rugby femminile è già ripartito anche a livello di club in Australia e Nuova Zelanda per l'Europa ci sono i primi segni di recupero, ma principalmente si parla di nazionali e pochissimo di club.


Le prime a riprendere a livello di club saranno le nazioni dell'Europa orientale e settentrionale, il prossimo fine settimana (1° agosto) ci sarà infatti kick-off dei campionati in Svezia, Finlandia e Russia anche se non tutti i club in Svezia parteciperanno e per tutte e tre si parla esclusivamente di rugby 7s. La ripresa in queste nazioni è sono forse influenzata anche dall'arrivo anticipato dell'inverno a quelle latitudini che che impone di completare le competizioni entro la fine dell'anno.

Nello stesso fine settimana torneranno in campo anche alcune nazionali, con il Torneo 7s dell'Europa centrale che si giocherà a Budapest, nel quale saranno in campo la Polonia e forse anche la Repubblica Ceca e la Slovacchia, oltre a lle padrone di casa dell'Ungheria.

La notizia che tutti gli appassionati stavano aspettando è però quella che riguarda il ritorno del rugby nelle principali nazioni europee che si contenderanno la qualificazione alla Coppa del Mondo e dei test internazionali autunnali.

La Francia è la nazione che sembra essere più avanti delle altre. Le transalpine sono solo ad un passo dal completare il loro piano in sei fasi di ritorno al gioco e questa settimana hanno pubblicato le date ed il calendario della prima fase del loro campionato d'elite, a partire dal 6 settembre. L'ultima fase deve ancora essere completata, ma l'allenatrice della nazionale Annick Hayraud si è detta abbastanza fiduciosa che in questa settimana si potranno discutere le prospettive per il completamento del loro Sei Nazioni alla fine di ottobre, con le partite contro Scozia e Irlanda, a cui seguiranno i test contro l'Inghilterra il 14 e il 21 di novembre.

È stata un'intervista che sembra aver colto di sorpresa l'Inghilterra, dato che dalla RFU non sono stati in grado di confermare i due test e solo dopo essere stati sollecitati da Sara Orchard della BBC, hanno ammesso che sulla organizzazione dei test con la Francia "si sta ancora lavorando". Intanto è stato annunciato un primo raduno per la squadra inglese il 31 luglio, anche se il lavoro sarà limitato a piccoli gruppi e senza contatto. In Francia già dal 22 giugno è invece già stato reintrodotto il lavoro a gruppi con il contatto.

Nel frattempo World Rugby ha annunciato la finestra internazionale che partirà dal 24 ottobre e terminerà il al 5 dicembre, finestra nella quale si dovrà completare il Sei Nazioni. Ciò potrebbe non essere sufficiente, tuttavia, poiché il resto delle Sei Nazioni non è avanti come l'Inghilterra e la Francia.

In particolare l'Italia - che ha ancora tre partite del 6 Nazioni da giocare e potrebbe non essere nemmeno tornata al rugby di club in tempo per eventuali partite internazionali. La FIR sta vagliando alcune date  tra il 18 ottobre ed il 9 gennaio. In caso di un riavvio tra dicembre e gennaio verrebbe saltata la finestra internazionale d'autunno del tutto, anche è possibile (probabile) che le azzurre tornino a lavorare assieme per giocare le partite del 6 Nazioni, con una serie di raduni mirati e poi si pensi a rimettere in campo tutte le altre squadre.

L'Italia non è ancora qualificata per la Coppa del Mondo e certamente dovrà guardarsi intorno per capire come lavorano le avversarie, una delle loro principali rivali per un posto in Nuova Zelanda, la Spagna, sta attualmente discutendo un riavvio del rugby di club dall'8 novembre. La Spagna non è nel Sei Nazioni ma insieme a Russia e Olanda hanno il Campionato Europeo da completare prima di accedere alla qualificazione ai Mondiali, e questo sembra non sarà giocato fino all'inizio del 2021 poiché anche il ritorno in campo delle squadre in Olanda olandese non avrà luogo prima dell'11 Ottobre, proprio quando la Russia comincia a fermarsi per l'inverno.

Anche l'Irlanda dovrà completare il Sei Nazioni per poi giocarsi la qualificazione alla Coppa Del Mondo 2021. La settimana scorsa, la IRFU ha annunciato che i campionati riprenderanno il 9 gennaio, ma il piano di ritorno al gioco prevede in autunno la possibilità di tornare al contatto e dovrebbe essere consentito alle squadre di giocare delle amichevoli, anche se solo provinciali (ad es. le squadre di Dublino potranno giocare solo con squadre di Dublino o dintorni, per limitare al massimo gli spostamenti).

Si naviga totalmente al buio per Scozia e Galles, che ancora non hanno ufficializzato niente. Il Galles è l'unica squadra che ha praticamente completato il Sei Nazioni, avendo giocato quattro partite su cinque (manca solo quella con la Scozia).

Dall'altra parte dell'Atlantico le questioni sono più complicate in quanto la ripresa a livello di club può essere decisa a livello statale o provinciale, ma la Premier League femminile negli Stati Uniti non inizierà ora prima del 2021, lasciando pochissimo tempo alla preparazione competitiva per i Mondiali, le World Series o le Olimpiadi.

Insomma un puzzle molto complicato da risolvere, con la Coppa Del Mondo che è sempre più vicina e ben presto costringerà la varie federazioni a prendere delle decisioni che potrebbero essere molto difficili.

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