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Come vive e si allena una giocatrice di rugby "pro"? Lo abbiamo chiesto a Leanne Riley

Spesso parliamo di professionismo come via da intraprendere per il futuro del movimento femminile in Italia, ma altrettanto spesso la questione, nel sentire comune, si riduce all’idea del percepire dei soldi per giocare a rugby. In realtà la cosa è molto più complessa e ci sfugge tutta la dimensione dell’impegno che comporta essere una giocatrice “pro”. 
Per farmene un’idea più completa, ho voluto chiedere lumi a Leanne Riley, 26enne mediano di mischia titolare dell’Inghilterra e giocatrice delle Harlequins Ladies, che sabato prossimo sfiderà Saracens a Gloucester, per tentare di strappare alle arcirivali il titolo della Allianz Premiership 15s. Una sfida che dura da tre anni e che mai come quest’anno si presenta incerta.

Ho avuto il piacere di conoscere Leanne, dopo la finale di Coppa Del Mondo a Belfast nel 2017, quando da giovanissima terza mediana di mischia, aggregata alla squadra di Simon Middleton, ha assistito dalla tribuna alla sconfitta delle compagne contro la Nuova Zelanda in quella che è stata definita universalmente la partita più bella della storia del rugby femminile.
Da allora molte cose per lei sono cambiate. Leanne ha conseguito il “BTEC National Diploma in Sports Performance and Excellence”, si è presa la maglia n°9 da titolare dell’Inghilterra e si destreggia (piuttosto bene) tra allenamento con il club, raduni con le Red Roses, il suo lavoro a tempo pieno di Strength & Conditioning Coach e quello di ambasciatrice di Switch, il programma di reclutamento e sviluppo per le ragazze creato dagli Harlequins. Le ho chiesto di raccontarmi una sua “settimana normale” durante la stagione regolare e sono emersi dettagli molto interessanti.

SABATO E DOMENICA 
“Durante la stagione del rugby, che va da luglio fino alla fine di maggio, le mie giornate sono sempre molto varie. Durante il campionato giochiamo quasi sempre di sabato, questo significa che la domenica è il mio giorno di recupero. Quando parlo di recupero, però, non significa che passo la giornata a non fare niente, o in giro a fare acquisti. Il recupero normalmente consiste in un misto di stretching e esercizi molto leggeri nell’arco di tutta la giornata.” 

LUNEDÌ
“Il lunedì è quello che noi chiamiamo in gergo un “giorno di rigenerazione”. Questa è una giornata in cui cerco di riportare il corpo al suo stato naturale ed il lavoro varia enormemente a seconda di come si sente il mio corpo. Ascoltare il proprio corpo è una capacità fondamentale per un’atleta di alto livello. Se mi sento bene dopo la partita e non ho rimediato traumi particolari, vado direttamente in palestra per una sessione di allenamento total body. Tuttavia, se il mio corpo non si sente abbastanza in grado di lavorare in maniera efficace o mi sento ancora un po' dolorante, mi concentrerò su esercizi particolari che pur essendo allenanti non vanno a sollecitare le parti doloranti. Per esempio, molto spesso, va benissimo un allenamento con la watt bike.”

MARTEDÃŒ 
“Martedì è il giorno in cui torno ad allenarmi con la mia squadra. Le nostre sessioni consistono in un allenamento di 90 minuti con l'intera squadra. Proviamo tutte le situazioni di gioco, in attacco e difesa, i lanci ed eventuali situazioni tattiche e strategiche, il tutto a ritmo crescente, per arrivare a simulare l’intensità della partita. Prima della sessione sul campo, come tutte le mie compagne, partecipo ad una sessione di pesi e velocità in palestra.”

MERCOLEDÌ
“Mercoledì tendo a fare una sessione di condizionamento o una sessione di pesi, a seconda dell'allenamento che ho fatto il lunedì. Di tanto in tanto lo faccio da sola, ma la maggior parte delle volte mi alleno con uno degli “Strength & Conditioning Coach” dei club con i quali lavoro. E’ fondamentale essere in grado di programmare i tempi in cui posso allenamarmi anche sul lavoro.”

GIOVEDÌ
“Giovedì si torna ad allenarsi sul campo con la squadra per altri 90 minuti di rugby, lavorando ancora una volta su tutte le variabili del gioco ad alto ritmo. Anche prima di questa sessione c’è da fare il consueto allenamento di velocità e pesi in una sessione pomeridiana.”

VENERDÌ
“Il venerdì il più delle volte è un giorno di riposo (per l’attività fisica), ma si lavora molto in preparazione alla partita di sabato, soprattutto con video analisi e riunioni tecniche. Personalmente cerco sempre di studiare le avversarie utilizzando il materiale video a disposizione, specialmente la mia diretta avversaria nel ruolo. Conoscere le sue abilità è fondamentale per anticiparla e limitarla nel gioco.” 

NON E’ FINITA QUI
“Potrei anche aggiungere che faccio delle sessioni di yoga o mobilità se in quel momento della stagione sono affaticata. Essere una giocatrice professionista non significa essere totalmente in grado di vivere di rugby. Anche se percepisco uno stipendio dalla RFU, devo lavorare per potermi mantenere. Oltre alla mia carriera nel rugby agli Harlequins, lavoro anche come Strength & Conditioning Coach, con alcuni club e palestre. Sono davvero fortunata perché è un’attività molto flessibile, il che significa che posso dividere il mio tempo tra il lavoro in palestra, ufficio e lavoro a casa. Se sono a casa, tendo ad alzarmi presto e fare la mia sessione di allenamento personale prima di iniziare il lavoro, il che significa che molte delle mie sessioni di allenamento, nelle quali lavoro su forza, esplosività e velocità vengono completate tra le 06:00 e le 09:00 del mattino prima di iniziare a lavorare. Programmare tutto è molto importante, soprattutto quando si tratta di allenamento per la velocità e il fitness, che sono complementari per il rugby e che devo svolgere in autonomia (sul campo si fa rugby, il resto è compito mio). Al momento siamo alla fine della stagione, dopo la finale di sabato, mi prenderò un breve periodo di riposo, poi sarà il momento in cui comincerò a passare il mio tempo facendo un po' più di sollevamento olimpico, oltre ad aumentare il lavoro di velocità e potenza. È fantastico mescolare la mia routine e divertirmi un po’ di più con essa. Recentemente ho anche fatto alcune sessioni di Crossfit che mi piacciono e un po’ di ciclismo su strada, anche se solo quando il tempo è bello!”

SEI PRONTA PER LA FINALE?
“Saracens è un osso sempre molto duro! Abbiamo disputato un buon campionato ed una buona semifinale contro Wasps, ma nelle nostre due partite più importanti contro di loro siamo sempre uscite sconfitte… Ma sono parte di una squadra affiatata, credo che ci sia una perfetta chimica tra noi che ci permette di tirar fuori il meglio non solo dal gioco di ognuna di noi, ma dal gruppo nel suo insieme. Abbiamo una grande mischia, quindi per me è facile giocare e dare ai nostri trequarti dei palloni di qualità da trasformare in punti. Affronteremo la partita momento per momento e alla fine vedremo quale sarà il risultato.”

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