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Quanto è progredito il rugby femminile di alto livello? Un'analisi della Premier 15s inglese

La stagione dell'Allianz Premier 15s si è conclusa ieri con le Harlequins che hanno vinto il titolo per la prima volta nella loro storia. Un campionato di altissimo livello, nonostante la pandemia abbia costretto i club ad una serie di adattamenti dentro e fuori dal campo per poter disputare il campionato.

Sport Telegraph ha esamina lo stato del gioco femminile in Inghilterra al termine di quest'anno e nonostante le difficoltà i passi avanti sono stati enormi.


Il Covid ha costretto i club ad Premier 15 ad adeguarsi e prendere l'iniziativa

Il rugby femminile è stato il primo sport a subire modifiche alle regole a causa della pandemia, quando all'inizio della stagione sono state introdotte alcune modifiche al regolamento a causa del Covid, per ridurre il rischio di trasmissione. Nonostante l'interruzione, c'è la sensazione che il campionato abbia cambiato marcia. La mancanza di tifosi ha costretto i club a prendere l'iniziativa e a trasmettere le partite in diretta, il che secondo quanto riferito è costato ad alcuni club £ 4.000 a partita. Non è un'impresa da poco in un campionato amatoriale d'élite in cui il tetto salariale sarà aumentato a 120.000 £ la prossima stagione, il che equivale al 2,4% del tetto di 5 milioni nella Premiership maschile. La spettacolare vittoria di Exeter su Saracens lo scorso gennaio ha attirato oltre 125.000 spettatori online e quel numero, tra gli altri, avrebbe contribuito a convincere BT Sport a scegliere di trasmettere i play-off e la finale.

Un campionato aperto e “leader mondiale” dei tornei femminili, che attrae talenti stranieri

È innegabile che la Premier 15s sia diventata più competitiva ogni anno. Le partite ora sono più serrate, i risultati unilaterali che erano comuni tre anni fa stanno diventando un ricordo del passato e nessuna squadra durante la stagione 2020-21 è rimasta imbattuta. La ricchezza di talenti stranieri in tutto il campionato ha giocato un ruolo importante in questo. La Premier 15s è stato uno dei pochi campionati nazionali al mondo a continuare durante la pandemia e questo è stato un enorme incentivo per le giocatrici provenienti da Stati Uniti e Canada che cercavano un tempo di gioco utile prima della Coppa del Mondo in Nuova Zelanda. "Direi che questo è certamente il campionato di più alto livello al mondo", ha detto Alex Austerberry, capo allenatore dei Saracens. "Abbiamo ancora un po' da fare per attirare il pubblico che si vede in Francia, ma in termini di qualità della competizione, è una proposta interessante per gli allenatori internazionali mandare qui le proprie giocatrici per acquisire esperienza al livello più alto."

Un primo accordo di trasmissione in TV all'orizzonte

La finale di quest'anno è stata trasmessa per la prima volta in TV, a testimonianza dell'alto livello del rugby femminile. Il numero di spettatori che il canale ha ottenuto per il "Big Showdown" determinerà probabilmente la firma un contratto di trasmissione in TV delle partite, tanto atteso dalla RFU, che intende tornare alle normali regole nella Premier 15s della prossima stagione. "Qualcuno deve fare quel primo passo e mi piacerebbe accadesse nella prossima stagione", ha detto la scorsa settimana Leanne Riley, mediana di mischia delle Harlequins e dell'Inghilterra.

È troppo presto perché la Premier 15 cresca a 12 squadre?

I recenti annunci secondo cui i London Irish, Bath e Ealing Trailfinders hanno lanciato un programma di creazione di una squadra femminile "pro" per unirsi alla Premiership dalla stagione 2023/24 sollevano una grande domanda: la Rugby Football Union sarà pronta ad aumentare il numero di squadre partecipanti alla Premier 15s dato che ancora si parla di un campionato dilettante? È improbabile che il Torneo sia completamente professionale tra due anni, quindi le partite extra dovrebbero essere attentamente bilanciate con gli impegni di lavoro dei giocatori fuori dal campo, così come gli impegni internazionali. Austerberry ha messo in guardia dal pericolo di trasformare la Premier 15s in un "cartello" di squadre sostenute dai club della Gallagher Premiership per evitare di ripetere ciò che è successo nel calcio femminile di alto livello dieci anni fa quando è stata creata la Women's Super League, con i club tradizionali che sottofinanziati furono stati estromessi, non riuscendo così a creare un vero interesse intorno alla Lega.

Squadra della stagione – Exeter Chiefs

Le debuttanti della Premier 15s, Exeter Chiefs hanno certamente contribuito in maniera determinante alla storia ed all'interesse per il torneo in una stagione resa molto difficile dall'emergenza Covid. Sotto l'egida del presidente del club Tony Rowe, il club del Devon ha mostrato cosa è possibile fare, investendo in maniera adeguata, nel rugby femminile. Nessuno si aspettava che una squadra reclutata dall'allenatrice, Susie Appleby, su Zoom avrebbe battuto tutte le "quattro grandi" della Lega nella loro prima stagione. Il sesto posto di Exeter alla fine sarà visto come un modello per London Irish, Bath e Ealing Trailfinders.

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