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Conference Cup, verso la finale: allenatori e giocatrici di CUS Milano e Le Puma Bisenzio ci presentano la partita

Parte ufficialmente il conto alla rovescia che porta alla finale di Conference Cup 2022, trofeo che sarĂ  conteso domenica 29 maggio al Lanfranchi di Parma. Dalle 15.30 Cus Milano e Le Puma Bisenzio si daranno battaglia per l'ultimo alloro stagionale nel rugby femminile di club italiano.


CUS Milano e Le Puma Bisenzio, provengono da due gironi diversi della serie A femminile, le lombarde hanno disputato il girone Elite, classificandosi al 4° posto a parimerito con il CUS Torino, perdendo l'accesso al barrage scudetto solo per una manciati di punti di punti segnati in meno nei confronti delle piemontesi. Le toscane hanno invece disputato il girone 3, uno dei gironi territoriali del campionato (centro - nordest), nel quale si sono classificate al 2° posto dietro al Riviera Del Brenta.

Il CUS Milano è arrivato a questa finale eliminando in sequenza Rovato, Volvera e Red Panthers Benetton Treviso, con ben 379 punti fatti e solo 8 subiti. Molto piĂ¹ combattuto invece il cammino de Le Puma Bisenzio che hanno incontrato ed eliminato Romagna, Frascati Rugby 1949 e Torre Del Greco, segnando 72 punti e subendone 28. 
Pur disputando due gironi diversi ci sono due precedenti, entrambi in partite amichevoli tra le due squadre, che si sono incontrate a Marzo del 2019 a Milano ed a settembre dello stesso anno alla Bisenzio Arena di San Donnino. In entrambi i casi furono le milanesi a prevalere 44 - 12 a Milano e 37 - 5 a Campi Bisenzio.

L'analisi prima dell incontro è affidata ai due tecnici Fabrizio Villa (Cus Milano) e Lorenzo Cirri (Le Puma Bisenzio) ed alle parole di due giocatrici che saranno sicuramente tra le protagoniste del match di domenica: l'ex azzurra Cecilia Arpano, pilona del CUS ed Emma Hill, mediana di apertura de Le Puma.

Queste le parole di Fabrizio Villa«Dopo una stagione impegnativa che ci ha visto confrontarci con le migliori squadre italiane, raggiungiamo una finale che deve essere parte del nostro percorso di crescita come societĂ  e come squadra. Dobbiamo imparare a essere precise e concrete e riuscire a mantenere alto il livello del gioco durante tutta la partita e non solo a tratti. Vincere una finale è sempre un risultato importante, ma forse per noi lo è quasi altrettanto esprimere il nostro rugby in tutte le fasi del gioco senza dimenticarci quali sono i nostri punti di forza».

Gli fa eco Lorenzo Cirri: «Spero possa essere una bella partita giocata da due ottime squadre che hanno fatto vedere bel gioco nel corso di tutta la stagione. Per noi questa finale deve essere una festa del rugby sotto tutti gli aspetti. Spero anche che possa essere la massima espressione di quanto abbiamo fatto vedere nel corso del campionato e del torneo. Il CUS Milano è una squadra molto forte, schiera giocatrici che hanno disputato il 6 Nazioni e non è a giocarsi lo scudetto per una manciata di punti. Per noi essere qui è giĂ  una grande vittoria, ma ci giocheremo le nostre carte fino in fondo. E' una partita secca nella quale si puĂ² vincere o perdere. Il nostro obiettivo è quello di fare il nostro gioco. In questi giorni ci siamo allenati bene sul piano tecnico per essere ben organizzati e avere tutte le carte in regola per arrivare pronti a questo grande appuntamento».

Cecilia Arpano (CUS Milano): «Ăˆ stato un anno strano, siamo partite con la carica di chi ha voglia di sfruttare un'opportunitĂ  - quella di poter giocare fin da subito nel meritocratico - e ci siamo scontrate con la difficoltĂ  di non vedere raggiunti i risultati che speravamo. Quest'ultima partita sarĂ  quindi una doppia sfida per le Erinni: oltre ad essere una finale, che è sempre una partita a sĂ© stante, sarĂ  anche il banco di prova della motivazione e della forza della squadra, nuovo punto di partenza per il prossimo campionato.».

Emma Hill (Le Puma Bisenzio)«SarĂ  sicuramente una partita complessa, ricca di sfide e di quesiti a cui rispondere e adattarsi. Andiamo ad affrontare nella nostra prima finale una squadra del nord che probabilmente presenterĂ  uno stile di gioco a cui non siamo abituate, stessa cosa vale per loro perĂ² quindi sono convinta che molto dipenderĂ  dalla capacitĂ  di entrambe le squadre di adattarsi e trovare soluzioni efficaci. Penso sarĂ  una partita dura, sia a livello fisico che mentale, dove chi ha piĂ¹ testa puĂ² portare a casa il risultato. Non mi piace molto cercare di analizzare partite precendenti per trovare indicazioni, loro sono una squadra diversa da due anni fa e soprattutto noi lo siamo, sono convinta che se riusciamo a scendere in campo con la giusta testa e la grinta che abbiamo dimostrato finora si rivelerĂ  una bellissima partita. Dovremo giocare con la testa alta e la mente libera, consapevoli di aver fatto tanto fino ad ora ma che possiamo fare ancora meglio. Credo che questa sia per ognuna di noi La partita, quella che abbiamo sempre sognato. 

Nel rugby femminile si sa, tempo e sacrifici sono indispensabili per poter assecondare questa passione travolgente e dopo anni di lotte finalmente siamo arrivate a questo risultato. Ăˆ una di quelle partite che racconteremo ai nostri nipoti, di quelle che ti fanno tremare le gambe, che la sera prima hai bisogno di un calmante perchĂ© la voglia che sia giĂ  domani è irrefrenabile e non vedi l'ora di essere lì nel cerchio con le tue compagne di avventura. A inizio anno credo che le prospettive fossero ben altre, eppure eccoci qua. Grazie alla squadra, a quella che siamo diventate siamo riuscite a raggiungere risultati incredibili e ogni tanto in allenamento mi capita di guardare un'azione e pensare "come è bello essere qua" e credo che questa sia la cosa fondamentale, una squadra compatta, unita, pronta a coprirsi sempre.

Personalmente sono veramente orgogliosa di quello che siamo diventate e non vedo l'ora di essere in campo domenica con le mie compagne. Sin da piccola ho sempre voluto giocare, ho dovuto lottare per iniziare, ho dovuto fronteggiare gli sguardi perplessi degli altri bambini, tenere duro per gli anni di juniores, tutto questo per arrivare qua, a questo momento. Penso che questo rappresenti veramente la chiusura di un ciclo e il punto di inizio di una nuova avventura che non vedo l'ora di iniziare! L'ultimo periodo è stato parecchio duro e senza il rugby e senza la mia squadra non so come avrei fatto quindi non vedo l'ora sia domenica per entrare in campo con loro, per loro, per tutti quelli che ci seguono e supportano e per il mio suggeritore personale. Domenica  andiamo a divertirci e a prenderci ciĂ² che ci meritiamo!»

Non resta che aspettare domenica e vedere come andrĂ  a finire, l'appuntamento è alle 15:30 a Parma. Arbitra la bresciana Beatrice Smussi, coadiuvata dalle assistenti Naima Annoni e Alice Torra con da Chiara Vanini come quarta assistente.

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