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Rececca Lera: con il Calvisano sul tetto d'Italia

Nella nostra galleria di ritratti ovali sono passate tantissime giocatrici, da tutte le parti del mondo, che ci hanno raccontato imprese, pensieri personali e sogni legati al rugby o meno.

Rebecca Lera in azione nella finale del campionato di Serie A. @E' Rugby

Oggi incontriamo una vera giramondo del rugby, Rebecca Lera, che dopo aver vestito tante maglie in carriera ha guidato quest'anno Calvisano alla conquista del titolo di Serie A femminile ed alla promozione nel campionato di Eccellenza. 

Rebecca Lera, apertura della squadra femminile del Calvisano fresca vincitrice del primo titolo di Serie A femminile e della promozione in Eccellenza. Noi ti ricordiamo con tante altre maglie addosso (Capitolina ad esempio), raccontaci chi sei e come sei arrivata a Calvisano.

"Ciao e grazie per l'intervista. Come hai ben detto nella mia (breve) carriera da giocatrice ho vestito varie maglie, tra le più significative ci sono sicuramente quelle di Capitolina e  Calvisano. Spesso infatti mi sono trasferita per studio e lavoro. Sono arrivata a Calvisano dopo aver deciso, dopo il Covid, di riavvicinarmi a casa (io sono nata a Modena). Ho vinto il concorso scuola e ora lavoro come insegnante supplente di Educazione Fisica alle scuole medie di Peschiera del Garda. La vicinanza geografica mi ha portato a Calvisano."

Raccontaci questa stagione con il Calvisano, immagino che il momento più bello sia stato quello della vittoria in finale, quello più difficile?

"La stagione è iniziata piuttosto a rilento e ci sono stati tanti alti e bassi, a partire dal cambio di girone, avvenuto la settimana prima dell'inizio del campionato. Sapevamo che non sarebbe stato facile arrivare all'obiettivo della promozione. Il momento più difficile è stato sicuramente la partita di ritorno contro la cadetta del Valsugana. Avevamo un sacco di titolari infortunate, venivamo da 2/3 domeniche consecutive di gioco, la stanchezza e le avversarie ci hanno messo a dura prova sotto tutti i punti di vista."

La finale è stata una partita molto combattuta, con un Calvisano molto ruvido ed organizzato in mischia e sui punti d'incontro e Volvera che ha provato a mettervi in difficoltà giocando negli spazi. Che partita è stata secondo te? C'è stato secondo te un momento decisivo per la vostra vittoria in questa partita?

"La finale è stata una partita molto difficile soprattutto sul lato psicologico. Sapevamo che il Volvera era migliorato tanto rispetto all'anno precedente e, vedendo le loro due semifinali, sapevamo che avrebbero sfruttato ogni nostro errore e così è stato. Sinceramente non c'è stato un vero momento in cui ho pensato che la partita fosse vinta a parte il triplice fischio dell'arbitro, le avversarie erano agguerrite ed ad ogni nostro punto loro rispondevano aumentando il loro punteggio sul tabellone."

Il prossimo anno Calvisano affronterà l'Eccellenza e si confronterà con un livello di gioco ed un'intensità molto più elevate rispetto alla attuale Serie A, sarà una lotta per non retrocedere (come la neopromossa Parabiago quest'anno) o c'è ambizione di fare qualcosa di più?

"L'anno prossimo sarà davvero dura, sappiamo che ci sono squadre che da anni ormai non si spostano dalla vetta della classifica e fare delle previsioni adesso, visto anche il periodo per la società sarebbe affrettato. Sicuramente ora ci godiamo la vittoria e stiamo già pensando a ricominciare gli allenamenti in vista di ottobre."

Abbiamo letto di un possibile accordo con alcune società del territorio, sono previsti dei rinforzi per la rosa?

"Ancora non sappiamo nulla di ufficiale. Ci siamo allenate insieme alle squadre del territorio in previsione della finale e sono stati allenamenti molto stimolanti e produttivi. Avere 40 ragazze in campo aumenta notevolmente il livello dell'allenamento. A mio parere, potrebbe essere la strada giusta per alzare il livello e diminuire i problemi di numeri che abbiamo avuto quest'anno."

Raccontaci un aneddoto divertente di questa stagione.

"Uno dei momenti più divertenti è stato sicuramente quando ad un terzo tempo una mia compagna di squadra, Valentina, si è presentata vestita dal nostro allenatore della mischia, Riccardo, con tanto di barba e peli disegnati."

Tu hai giocato in diverse squadre e conosciuto molteplici realtà, come sta attualmente il rugby femminile italiano? 

"Riguardo al movimento femminile attualmente trovo che ci siano aspetti negativi e positivi. I numeri sono, ancora, molto ridotti ed è difficile costruire una squadra a 15 in molte parti di Italia. Le ragazze sono ancora costrette a farsi molti km per praticare questo sport. D'altro canto sono molto contenta di vedere alcune ragazzine nel minirugby che iniziano già dall'under 5/7. Inoltre sia nell'esperienza con la Capitolina, che qua nella rosa del Calvisano abbiamo molte ragazze giovani (under 20/23) che, secondo me, hanno qualcosa da dire e sicuramente giocare in Eccellenza le aiuterà a esprimere il grande potenziale rugbistico che hanno."

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Rimarrai a Calvisano o ti vedremo con indosso un'altra maglia?

"Se qualcuno sa qualcosa sul mio futuro sarei molto contenta di avere anticipazioni! Attualmente sto aspettando alcune conferme nel lavoro ed è ancora tutto molto incerto..."

Noi non possiamo che ringrazie Rebecca per la sua disponibilità ed augurarle una splendida prossima stagione con la maglia del Calvisano, con la speranza di avere il piacere di vederla giocare dal vivo.

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