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Sei Nazioni: cosa ci lascia la 1a giornata

Con la sconfitta delle Azzurre a Parma si è chiusa ieri la prima giornata del Tik Tok Women's Six Nations 2023. Si è aperto un nuovo ciclo per tante squadre e le novità sono parecchie, vediamo cosa ci ha lasciato questa giornata.

🇮🇪 L'Irlanda ha una montagna da scalare

Era chiaro che le cose sarebbero state difficili per l'Irlanda quest'anno. Essendo stata l'ultima squadra a offrire contratti alle proprie giocatrici, tutti sapevano che inevitabilmente le "girls in green" avrebbero recuperare un gap enorme. La mancata partecipazione alla Coppa del Mondo le ha anche private ​​di un'opposizione di livello e della serie di partite di cui ogni altra squadra del Sei Nazioni ha chiaramente beneficiato. La decisione dell'IRFU di puntare tutto sul 7s e sulla qualificazione olimpica, privando l'Irlanda dei suoi migliori talenti fatto il resto e scatenato l'ennesima feroce polemica su social e media.

Tuttavia, in questa partita (giocata in pratica a senso unico dalle gallesi, nonostante un secondo tempo leggermente migliore per l'Irlanda) c'è stato un brusco promemoria del fatto che non c'è corrispondenza con gli standard del campionato inglese, in cui gioca ogni singola giocatrice gallese. Sicuramente non sarà sostenibile a lungo termine per la WRU accettare che nessuna delle sue giocatrici internazionali giochi nel proprio paese, ma sabato questo ha fatto chiaramente la differenza. 

Ciò significa che uno degli obiettivi chiave dell'IRFU dovrà essere quello di proporre un campionato di club domestico o un torneo provinciale che offra alle loro migliori giocatrici partite altamente competitive settimana dopo settimana, per tutta la durata della stagione. Il torneo Interpro è troppo corto, la All-Ireland League non dispone di risorse sufficienti e la Celtic Challenge ha chiaramente cullato l'Irlanda in un falso senso di sicurezza riguardo ai propri progressi, visto che l'Irlanda a differenza delle altre ha schierato in pratica la nazionale, usando il torneo come riscaldamento per il 6 Nazioni.

L'Irlanda è sembrata notevolmente fuori fuoco, non solo fisicamente inferiore ma a volte anche priva di una semplice organizzazione di gioco. È stato frustrante vedere la difesa irlandese essere inefficace così spesso nel primo tempo e, anche se inevitabilmente le inesperte giocatrici dell'Irlanda avranno imparato molto da questi 80 durissimi minuti, è difficile pensare che possa arrivare una vittoria in questo torneo. A dieci anni da quando l'Irlanda ha vinto il suo unico Grande Slam in questa competizione, è brutalmente chiaro che ad oggi sono a kilometri di distanza dal poter puntare almeno al 3° posto.

🏴󠁧󠁢󠁷󠁬󠁳󠁿 Il Galles continua a crescere

Dopo averchiuso al terzo posto l'anno scorso, il Galles è tornato dai Mondiali con credito in banca in termini di esperienza e qualità del gioco, avendo sperimentato il rugby migliore del mondo affrontando due volte la Nuova Zelanda e beneficiando di oltre un anno di allenamento a tempo pieno. 

Le gallesi sono probabilmente il miglior esempio che abbiamo di ciò che accade a una squadra a cui viene data l'opportunità di raggiungere il proprio potenziale attraverso investimenti e risorse migliori. Sono ancora un work in progress – hanno lasciato sicuramente almeno 20 punti sul campo a causa di errori banali, e sono calate un po' nel secondo tempo, ma sono sulla strada giusta. Sono mentalmente solide, ben organizzate e sembrano fisicamente più forti e in forma migliore di qualsiasi squadra gallese del recente passato. Sembrano anche avere un enorme sostegno di pubblico alle loro spalle, con il numero record di spettatori fatto segnare a Cardiff contro l'Irlanda che potrebbe essere battuto di nuovo quando l'Inghilterra arriverà in città.

Se riusciranno a vincere in trasferta in Scozia il prossimo fine settimana, quella partita con l'Inghilterra sarà assolutamente da guardare. Potrebbero non aspettarsi realisticamente di vincere, ma oggi con la loro grinta, organizzazione di gioco, determinazione e rinnovato slancio, non molte squadre avranno vita facile a Cardiff.

🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿 Inghilterra: spazio al sentimento

C'è chi ha pensato che il ritiro di Sarah Hunter dopo una sola partita del torneo abbia forse svalutato il match e la competizione, che nello spietato sport d'élite non ci debba essere spazio per il romanticismo. Non sono d'accordo. Sarah Hunter ha ottenuto così tanto nella sua carriera – nove Grandi Slam e una Coppa del Mondo – e la sua apparizione finale ha dato un grando slancio al pubblico per esserci e celebrarla, con oltre 9000 biglietti venduti. Ci si aspettava che l'Inghilterra vincesse e, date tutte le sue risorse, non avrebbe davvero potuto essere diversamente. Lasciare la squadra sarà stato devastante per Sarah Hunter e avresti potuto ragionevolmente perdonarla se la sua intervista post partita fosse stata piena di rimpianti.

Invece, ha parlato in modo eloquente, pochi secondi dopo il fischio finale, parlando anche della finale di Coppa del Mondo, tessendo elogi per la Nuova Zelanda e per la propria squadra, di quanto sia crudele lo sport ma anche, giustamente, di come la sua squadra abbia contribuito a plasmare il futuro del rugby femminile inglese e mondiale e di quanto possano essere orgogliose di quello che hanno fatto. Questa è la leadership - e lei meritava il suo momento sotto i riflettori. 

La partita ha avuto poco da raccontare, anche se i più attenti osservatori avranno notato come è cambiato il modo di attaccare al largo con Holly Aitchinson. L'infortunio di Amber Reed ha sguarnito ulteriormente il reparto e li l'Inghilterra potrebbe andare in difficoltà. Per il resto la solita straripante Marlie Packer già leader della squadra e Claudia MacDonald che ogni volta che tocca il pallone ti fa innamorare di questo gioco. L'Inghilterra è vulnerabile, ma da qui a poterle togliere il titolo di tempo ne dovrà passare ancora molto.

🇫🇷 La Francia ha molta strada da fare

Quello cha bbiamo percepito è che è l'Inghilterra, ad oggi sia un gradino sopra alla Francia e poi sotto un gradino tutto il resto. È vero che queste due squadre sono state una categoria a parte negli ultimi anni, ma l'Italia ieri ha reso la vita abbastanza difficile alla la Francia e c'è un un ragionevole senso di speranza per altre squadre che potrebbero essere in grado di battere una squadra francese ancora in transizione . 

Il cameo di Jessy Tremouliere nel secondo tempo ha ricordato la sua classe, ma nel complesso la Francia ha mostrato parecchie incrinature ed è evidente la sensazione che sia una squadra ancora alle prese con il modello di gioco dei nuovi allenatori, un nuovo stile e una manciata di nuove giocatrici ancora da inserire bene. 

Possono fare affidamento su una mischia potente, che sicuramente rappresenterà un grosso problema per l'Irlanda il prossimo fine settimana che ha faticato in quel reparto contro il Galles, ma sono davvero un work in progress. Carla Arbez ha fatto abbastanza bene al debutto come apertura e questo suggerisce che manterrà il suo posto per costruire sul suo affiatamento con Pauline Bourdon, ma la Francia non si è mai scrollata di dosso le ostinate Azzurre, mancando il bonus offensivo nonostante il dominio territoriale. 

La Francia è una squadra di qualità ma c'è la sensazione che possano combinare qualche disastro lungo la strada prima che raggiungano Twickenham e ieri non ci è mancato molto. 

🏴󠁧󠁢󠁳󠁣󠁴󠁿 Il 6 Nazioni scozzese inizia adesso

La Scozia non avrebbe mai potuto battere l'Inghilterra, ma quello che ha fatto vedere sabato è abbastanza per nutrire la speranza di ottenere almeno una vittoria nelle partite che contano davvero per loro, inclusa la prossima partita in casa contro il Galles.

I primi dieci minuti delle scozzesi sono stati pieni di cuore e hanno mostrato una brillante organizzazione offensiva, ma lo sforzo di tenere a bada l'Inghilterra nelle prime fasi sembrava portare loro via tutta l'energia necessaria per trasformare in punti le loro azioni e sono scivolate fuori dal match fino agli ultimi dieci minuti, quando hanno segnato probabilmente la meta più bella di tutto il primo turno, sfiorando anche una seconda segnatura. 

Il Galles sarà favorito nel prossimo match, ma la Scozia può assolutamente contendere loro la partita, e anche di più: se la difesa delle scozzesi terrà e riusciranno ad imbrigliare la mischia gallese, potrebbero essere la sorpresa del prossimo turno. 

🇮🇹 L'Italia cuore, difesa e breakdown ma senza mischia, touche e piede difficile vincere

Una buona Italia lotta fino all'ultimo ma viene sconfitta dalle transalpine, a fare la differenza in campo la mischia chiusa e il gioco al piede. Nonostante le giocatrici siano in gran parte quelle che hanno disputato la Coppa del Mondo è evidente che le Azzurre sono all'inizio di un nuovo ciclo. 

Nel complesso le Azzurre non hanno giocato male, pur con una giornata non propriamente felice di un paio di elementi importanti. Diciamo che la squadra appare meno sbarazzina rispetto alla gestione Di Giandomenico, dove si tendeva a privilegiare maggiormente la continuità del gioco cercando con insistenza l’off load, mentre adesso si passa forse di più per il punto d’incontro. Purtroppo le difficoltà in mischia che si erano già palesate durante il mondiale si stanno acuendo e non sarà un compito facile trovare una soluzione per Plinio Sciamanna. Considerano l'Inghilterra fuori portata e la crescita evidente nel reparto di Galles e Scozia forse al momento solo l'Irlanda sembra (per inesperienza) una mischia giocabile.

Purtroppo anche la touche non ha funzionato benissimo, le francesi erano ben organizzate e portavano spesso due blocchi al salto. Variare i lanci servirebbe ma sappiamo che Vecchini, bravissima in giro per il campo sia come ball carrier che al breakdown, su questo fondamentale deve migliorare moltissimo. Pesano i cambi in prima linea e probabilmente la scelta di calciare fuori sotto assedio, purtroppo permane l’atavico problema della gittata e della precisione nel gioco al piede, in una partita che con un po' meno errori, contro una brutta Francia si poteva portare a casa.

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