L'inizio della stagione 2025/26 del campionato AXA Elite 1 si profila come uno dei più interessanti degli ultimi anni. A poche settimane dalla conclusione di un intenso Campionato del Mondo di Rugby Femminile, le squadre tornano a confrontarsi in un contesto nazionale profondamente influenzato dagli esiti e dalle fatiche del torneo iridato. Il calcio d'inizio, con la sfida di alto profilo tra le finaliste della scorsa stagione, Tolosa e le campionesse in carica dello Stade Bordelais, ha immediatamente definito il tono di una competizione che si preannuncia molto combattuta.
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Photo Courtesy @Rugby Au Feminin |
Proviamo a fare un'analisi dettagliata e pragmatica di ogni club. Analizzeremo le dieci squadre del campionato, raggruppandole in tre fasce di competitività emerse dalle prime giornate: le contendenti al titolo, il gruppo centrale caratterizzato da ambizione e instabilità, e le squadre in lotta nella zona calda della classifica. Questa suddivisione mira a offrire una valutazione chiara dei rapporti di forza, all'interno del torneo. Iniziamo l'analisi dal vertice della classifica, esaminando le quattro squadre che hanno dimostrato fin da subito di avere le carte in regola per puntare alla vittoria finale.
Le contendenti al titolo
Le prime giornate di campionato hanno delineato un gruppo di testa composto da quattro formazioni che si sono distinte per qualità di gioco e solidità dei risultati: ASM Romagnat, Stade Toulousain, Montpellier e Blagnac. Tutte imbattute, queste squadre hanno già lanciato un chiaro segnale al resto della lega, posizionandosi come le favorite per la conquista del titolo. Comprendere i loro punti di forza, le strategie di reclutamento post-mondiale e la loro forma attuale è fondamentale per guardare gli scontri diretti che, con ogni probabilità, decideranno le sorti della stagione.
ASM Romagnat: la rinascita di una potenza storica
Giocatrici chiave: Assia Khalfaoui , Yllana Brosseau , Alexandra Chambon , Lina Tuy , Jessy Trémoulière, Francesca Sgorbini
Allenatori: Fabrice Ribeyrolles, Vincent Fargeas
Allenatori: Fabrice Ribeyrolles, Vincent Fargeas
Titoli: 1994, 1995 (entrambi come AS Romagnat), 2021
Stadio: Stade Michel-Brun
Fondato nel 1974 da un gruppo di infermiere e fisioterapiste dell'ospedale universitario di Clermont-Ferrand, il club possiede un DNA basato su resilienza e dedizione che ne ha plasmato la storia gloriosa. Potenza del rugby francese del tardo XX secolo, ha vinto i titoli del 1994 e 1995 e disputato numerose finali (1989, 1996, 1998). Il club, che ha visto tra le sue fila leggende come Jessy Trémoulière, è tornato al successo nel 2021, dimostrando una cultura vincente profondamente radicata.
La campagna acquisti post-Mondiale è stata chirurgica, con l'innesto di tre internazionali di peso come Yllana Brosseau, Alexandra Chambon e Assia Khalfaoui. L'acquisizione di Khalfaoui e Brosseau non solo rafforza la loro prima linea, ma indebolisce direttamente le campionesse in carica dello Stade Bordelais, un doppio colpo strategico che spiega in parte il loro immediato impatto. La stagione è iniziata con una vittoria schiacciante per 49-7 contro Lille e, soprattutto, con una vittoria in trasferta contro le campionesse dello Stade Bordelais, un risultato che ha immediatamente alterato gli equilibri di forza del campionato.
- Pedigree storico e cultura vincente: Il club ha una lunga tradizione di successi che alimenta le ambizioni attuali.
- Campagna acquisti strategica: L'integrazione di talenti internazionali ha innalzato la qualità della rosa e indebolito una diretta concorrente.
- Stato di forma eccellente: Le due vittorie iniziali, in particolare quella contro le campionesse, dimostrano uno stato di forma e una fiducia ottimali.
- Allo stato attuale, l'analisi delle prime uscite non rivela vulnerabilità tattiche evidenti. La squadra si è dimostrata solida in tutte le fasi di gioco. Il monitoraggio futuro si concentrerà sulla loro gestione della pressione negli scontri diretti.
Stade Toulousain: potenza riconfermata
Giocatrici chiave: Pauline Bourdon Sansus, Charlotte Escudero , Lina Queyroi , Kelly Arbey , Ian Jason, Amalia Argudo , Amalia Bazola, Ambre MwayembeAllenatori: Olivier Marin, Laure Bourdon Sansus, Céline Ferer
Titoli: 1975, 1976, 1977, 1978, 1979, 1980, 1982, 1984, 1985 (tutti come Toulouse Fémina Sports), 2022
Stadio: Stade Ernest Wallon / Stade Gammas
Lo Stade Toulousain moderno, fondato nel 2014, porta con sé l'eredità del Toulouse Fémina Sports, il club più decorato nella storia del rugby francese con nove titoli vinti tra il 1975 e il 1985. Questa duplice anima, che unisce una storia leggendaria al successo recente (titolo nel 2022), costituisce le fondamenta di una potenza consolidata.
L'inizio di stagione è stato impeccabile. La vittoria per 29-19 contro lo Stade Bordelais, trasmessa in diretta televisiva e decisa da due mete di Gaelle Hermet, ha rappresentato una prova di forza. A questa è seguita una vittoria schiacciante per 58-3 contro Lille. Si noti che questi risultati sono stati ottenuti con ranghi incompleti, data l'assenza di diverse internazionali ancora in pausa post-torneo. Ciò indica un significativo margine di miglioramento a organico completo.
- Profondità della rosa: capacità di ottenere risultati di vertice anche senza l'organico al completo. Il rientro delle altre nazionali renderà la squadra ancora più formidabile.
- Combinazione di eredità e successo recente: Un mix potente di cultura vincente storica e fiducia derivante dai successi attuali.
- Le prestazioni iniziali non hanno messo in luce punti deboli specifici. La squadra appare tatticamente disciplinata e fisicamente dominante. La sfida principale sarà mantenere questo livello di performance con il rientro delle nazionali e la gestione delle aspettative.
Montpellier: l'ambizione di tornare al vertice
Giocatrici chiave: Rose Bernadou , Giada Franco , Morgane Peyronnet, Caroline Boujard , Cyrielle Banet , Suliana Sivi , Nina Poletto, Emeline GrosAllenatori: Armand Mardon, Cyril Bouladou, Alex Tulou , Jean-Baptiste Chariot
Titoli: 2007, 2009, 2013, 2014, 2015, 2017, 2018, 2019
Stadio: Stade Sabathé
Montpellier si trova a un punto di svolta, con la fine di quella che può essere definita "l'era Ménager" (il ritiro di Marine e l'infortunio di Romane). Tuttavia, il club più vincente del XXI secolo (8 titoli tra il 2007 e il 2019) non ha alcuna intenzione di vivere di ricordi. La strategia è chiara: un profondo rinnovamento per tornare a dominare.
I 12 acquisti estivi testimoniano questa volontà. Nelle prime due partite, vinte con autorità contro Grenoble (12-29) e Tolone (34-7), ben sette delle nuove arrivate sono scese in campo, dimostrando un'integrazione rapida. L'obiettivo dichiarato del club è correggere quella che viene percepita come un'anomalia: non raggiungere una finale dal 2019. L'ambizione è porre fine a questo digiuno e riaffermare la propria egemonia.
- profondo rinnovamento della rosa: l'iniezione di nuovi talenti ha portato energia e qualità
- grande determinazione: la squadra è motivata a riconquistare lo status di vertice del rugby francese
- inizio di stagione dominante: le vittorie convincenti in trasferta e in casa hanno dato slancio e fiducia.
Potenziali Vulnerabilità:
- La sfida strategica principale per Montpellier sarà accelerare la coesione di un gruppo profondamente rinnovato. La loro capacità di trasformare 12 nuovi innesti in un'unità coesa determinerà se la loro ambizione potrà tradursi in successo.
Blagnac: La Sfida Oltre le Risorse
Giocatrici chiave: Gabrielle Vernier , Emilie Boulard , Carla Neisen , Clara Joyeux , Coco Lindelauf , Mélissande Llorens VigneresAllenatore: Éric Escribano
Titoli: 1990, 1993 (come Saint-Orens)
Stadio: Stade Ernest-Argelès
Blagnac rappresenta un modello di eccellenza e resilienza. Erede del Saint-Orens, campione nel 1990 e 1993 e finalista nel 1991, 1992, 1994, 1997 e 2002, il club ha vissuto un recente ciclo di successi straordinario, raggiungendo tre finali consecutive nel 2021, 2022 e 2023, pur uscendone sempre sconfitto.
La loro posizione è unica: competono stabilmente ai massimi livelli e hanno fornito quattro giocatrici alla nazionale per il Mondiale, pur non disponendo delle risorse economiche di club come Montpellier, Tolosa o Grenoble. Questo dimostra una notevole capacità di sviluppare talenti e massimizzare il potenziale. L'inizio di stagione è stato solido, con una vittoria combattuta in trasferta a Tolone (20-27) e un successo casalingo contro Bobigny (28-18), a conferma della loro tenacia.
- massimizzazione delle risorse: capacità di produrre talenti di alto livello e competere con budget inferiori
- esperienza recente in partite decisive: aver disputato tre finali consecutive ha forgiato un gruppo abituato alla pressione
- resilienza: La squadra sa come vincere partite equilibrate e lottate fino all'ultimo minuto.
Potenziali Vulnerabilità:
- Minori risorse economiche: Nel lungo periodo, il divario di risorse con le dirette concorrenti potrebbe rappresentare un limite alla profondità della rosa.
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Mentre il quartetto di testa sembra aver già preso il largo, alle loro spalle si agita un gruppo eterogeneo di squadre, ognuna con obiettivi e sfide differenti, che costituiscono il cuore pulsante del campionato.
Il gruppo centrale: tra ambizione e instabilità
Questa fascia intermedia del campionato è composta da un insieme eterogeneo di squadre: Stade Bordelais, Lyon, FC Grenoble e AC Bobigny. Qui troviamo le campionesse in carica in un momento di transizione, club con ambiziosi progetti di crescita a medio termine e squadre che, pur affrontando sfide strutturali, possiedono il talento per creare difficoltà a chiunque. La loro imprevedibilità li rende avversari complessi da analizzare e affrontare.
Stade Bordelais: le campionesse in transizione
Giocatrici chiave: Justine Pelletier , Hina Ikahehegi , Emma Coudert, Carla Arbez , Agathe Gerin, Madoussou Fall Raclot, Nassira Konde, Joanna Grisez , Annaelle Deshay, Morgane Bourgeois , Makarita Baleinadogo , Cissokho Khoudedia, Alessia Pilani, Sara TounesiAllenatori: François Ratier, Fabrice Nivard, Rose Thomas, Alexandre Pilati
Titoli: 2023, 2024, 2025
Stadio: Stade Sainte-Germaine
Dominatrici assolute delle ultime tre stagioni con i titoli vinti nel 2023, 2024 e 2025, lo Stade Bordelais ha iniziato la difesa del titolo nel peggiore dei modi. Le due sconfitte consecutive contro dirette concorrenti come Tolosa e Romagnat hanno fatto suonare un campanello d'allarme e messo in luce una vulnerabilità inaspettata. Le cause di questa partenza a rilento sono molteplici e significative. L'analisi evidenzia una congiuntura di fattori critici:
- Notevole ricambio di giocatrici esperte: tra partenze (Khalfaoui, Brosseau), ritiri (Washington) e pause (Forteza, Ducès, Durand), la squadra ha perso un nucleo di esperienza fondamentale.
- Carenza di leadership in campo: la partenza di figure chiave ha lasciato un vuoto di leadership che si è manifestato nei momenti cruciali delle prime partite.
- Indisponibilità di Axelle Berthoumieu: L'assenza è dovuta a una lunga squalifica per aver morso l'irlandese Aoife Wafer durante i quarti di finale del Mondiale, un dato che evidenzia potenziali problemi di disciplina sotto pressione.
Il club sta cercando di compensare queste perdite con l'arrivo di giocatrici come l'italiana Sara Tounesi, la connazionale Alessia Pilani e la canadese Taylor Price. La valutazione strategica è chiara: ci troviamo di fronte a una squadra campione ma ferita e in piena fase di ricostruzione. Se da un lato rappresenta un'opportunità unica per le avversarie di approfittare della sua attuale instabilità, dall'altro possiede il potenziale per ritrovarsi e tornare a essere una minaccia.
Lione: un progetto di crescita
Giocatrici chiave: Séraphine Okemba, Marie Morland , Chloé Jacquet, Aura Muzzo , Alissa Ranuccini , Noelia Pauls GuashAllenatori: Jean-Matthieu Alcalde
Stadio: Plaine des Jeux de Gerland / Stade Gerland
Il Lione è protagonista di una rapida ascesa, dalla fondazione nel 2008 fino alla conquista del titolo di Federale 1 nel 2013 e di Elite 2 nel 2019. Tre anni fa, il club ha lanciato un ambizioso progetto di sviluppo, ulteriormente rafforzato quest'anno dalla sponsorizzazione di Matmut.
L'obiettivo strategico è dichiarato: non accontentarsi di un ruolo da comprimarie, ma puntare ai playoff e vincere il titolo entro il 2028.
L'inizio di stagione, con un pareggio casalingo contro Bobigny (12-12) e una sconfitta nel derby contro Grenoble, indica che la squadra è ancora in costruzione. Lione rappresenta un avversario in crescita la cui performance andrà monitorata per individuare l'emergere di nuovi schemi tattici e l'integrazione di giovani talenti. Potrebbero sorprendere squadre più blasonate ma meno motivate nella seconda metà della stagione.
FC Grenoble Amazones: stabilità ritrovata
Allenatori: Leo Brissaud, Jean-Noel Perrin
Stadio: Parc Des Sports Lesdiguieres
Dopo un finale di stagione scorsa segnato da forte incertezza finanziaria, Grenoble sembra aver ritrovato la stabilità. La crisi è stata scongiurata e, nonostante partenze significative come quelle di Alexandra Chambon e Ambre Mwayembe, il club è riuscito a trattenere giocatrici chiave e internazionali del calibro della capitana della nazionale Manae Feleu, sua sorella Teani e Lea Champon.
L'inizio di stagione, con una sconfitta contro la corazzata Montpellier e una vittoria di misura nel derby con il Lione, deve essere contestualizzato. Questi risultati sono stati ottenuti senza le giocatrici di ritorno dal Mondiale, suggerendo che la squadra ha un notevole potenziale di crescita una volta che potrà schierare l'organico al completo.
AC Bobigny: la Fucina di talenti francesi
Giocatrici chiave: Gabrielle Tanga Mangene, Julie Coudert, Tara Bougenot, Juliette Fregier, Aménis Khaldi Legriel, Micol Cavina, Guilia CavinaAllenatore: Clémence Gueucier
Stadio: Stade Henri-Wallon
AC Bobigny si è guadagnata la reputazione di essere una vera "fucina" di talenti per la nazionale francese. Leggende come Sandrine Agricole, Madoussou Fall Raclot, Coumba Diallo, Anne-Cécile Ciofani, Nassira Konde e Joanna Grisez sono solo alcuni dei nomi illustri passati per questo club della periferia parigina.Il loro palmarès nel rugby a XV include una finale di campionato persa nel 2014, ma il loro successo si estende anche al sevens.
Dal punto di vista strategico, Bobigny è una squadra che, pur non avendo un palmarès recente di vertice, produce costantemente giocatrici di altissimo livello tecnico e atletico. Questo li rende un avversario sempre insidioso, da non sottovalutare mai per il talento individuale che può esprimere.
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La zona calda: neopromosse e squadre in lotta
Dalla metà classifica, la nostra analisi si sposta ora verso la parte bassa, dove le sfide cambiano natura e l'obiettivo primario diventa la salvezza. Da un lato, la neopromossa Tolone, che cerca di consolidare la propria posizione nella massima serie. Dall'altro, Lille, un club dal passato glorioso che ora si trova a lottare per la sopravvivenza dopo averla scampata per un soffio la scorsa stagione. Per queste squadre, ogni punto conquistato ha un peso specifico enorme.
Rugby Club Toulon Provence Méditerranée (RCTPM): la neopromossa combattiva
Giocatrici chiave: Clémence Rypen, Ashlynn Smith , Beatrice Veronese , Sofia Stefan , Chloé Vial, Lucie Filitika, Chloe RollieAllenatore: Stéphane Beyt-Gamonet
Stadio: Stade Guy-Môquet
Nato nel 2022 dalla fusione di diversi club locali, il RCTPM ha raggiunto la promozione in Elite 1 al termine della scorsa stagione. Per affrontare il salto di categoria, la dirigenza ha operato con una strategia chiara: affiancare al nucleo esistente giocatrici di comprovata esperienza internazionale. Gli ingaggi della scozzese Chloe Rollie e delle italiane Sofia Stefan e Beatrice Veronese vanno in questa direzione.
Le prime due uscite hanno offerto un quadro a due facce. All'esordio, la squadra ha disputato una partita coraggiosa contro un club di vertice come Blagnac, perdendo 20-27 ma conquistando un meritato punto di bonus. La seconda giornata, tuttavia, ha mostrato l'altra faccia della medaglia: una pesante sconfitta per 34-7 contro Montpellier, che ha evidenziato il divario con le migliori formazioni. Tolone si profila come una squadra combattiva, ma potenzialmente vulnerabile contro le squadre più strutturate.
Stade Villeneuvois Lille Metropole: la battaglia per la salvezza
Giocatrici chiave: Justine Paris, Lea Collet, July Bernard, Victoria Wilson, Alizee DelhayeAllenatori: Louis Mitchelle, Antoine Ruel, Paul Auclert,
Titoli: 2016
Stadio: Stade Emmanuel-Thery / Stadium Lille Metropole
Lille vanta un passato glorioso, culminato con la vittoria del titolo nel 2016 e diverse finali disputate contro Montpellier. Il club ha contribuito a formare talenti del calibro delle gemelle Ménager, testimoniando un'antica tradizione di eccellenza.
La situazione attuale, tuttavia, è diametralmente opposta. La scorsa stagione, la squadra ha evitato la retrocessione per un solo punto di bonus. L'inizio della stagione 2025/26 è stato, se possibile, ancora più allarmante. Le due pesanti sconfitte subite contro ASM Romagnat (49-7) e Tolosa (58-3) hanno messo a nudo le difficoltà della squadra. A rendere il quadro più complesso è un calendario proibitivo che li vedrà affrontare in successione Stade Bordelais, Blagnac e Montpellier. La battaglia per la salvezza si annuncia estremamente difficile.
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Conclusioni
L'analisi delle prime giornate del campionato AXA Elite 1 2025/26 rivela un panorama competitivo già nettamente delineato. Emerge una chiara divisione tra un gruppo di testa composto da quattro squadre in forma smagliante e il resto del campionato. La crisi inaspettata dello Stade Bordelais apre scenari imprevedibili, mentre l'impatto del post-Mondiale, con giocatrici a riposo e nuovi innesti, si sta dimostrando un fattore decisivo.
In conclusione, sebbene le gerarchie iniziali sembrino chiare, la lunghezza della stagione, l'evoluzione della forma fisica delle giocatrici e l'integrazione dei nuovi acquisti richiederanno un monitoraggio costante e un'elevata capacità di adattamento. La preparazione di ogni partita dovrà tenere conto non solo del valore assoluto dell'avversario, ma anche del suo stato di forma e del suo momento psicologico, fattori che si preannunciano determinanti in questo campionato.
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