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Al via il Super Rugby Aupiki 2024 in Nuova Zelanda, diamo uno sguardo alle squadre

Questo fine settimana, in Nuova Zelanda, torna il Super Rugby Aupiki, la competizione di Elite femminile alla terza edizione. Quest'anno ci sarà lo stesso numero di squadre ma il doppio delle partite. 


Sono stati 12 mesi interessanti per il rugby femminile in Nuova Zelanda: le Black Ferns hanno avuto un rendimento al di sotto delle aspettative l'anno scorso, mentre le loro controparti nel Sevens hanno appena ottenuto la prima vittoria della stagione nelle World Series mentre si preparano alle Olimpiadi. Si spera che questa edizione di Aupiki possa far ripartire parte del fermento generato dalla Coppa del Mondo, ma lo sport professionistico è un panorama impegnativo e la strada è ancora molto lunga. Vincere il torneo è una cosa piuttosto importante per le quattro squadre, proprio per aumentare l'appeal del proprio brand e del torneo stesso anche fuori dal campo. Diamo un'occhiata alle partecipanti.

Matatū

Le campionesse in carica arrivano con molte più aspettative su di loro rispetto alla scorsa stagione, perché un anno fa non avevano vinto una partita ed erano praticamente non considerate come contendenti. Tuttavia, una straordinaria serie di risultati le ha viste raggiungere la finale e sconfiggere le favorite Chiefs Manawa in una finale emozionante. 

Punti di forza: quello che stanno facendo laggiù funziona chiaramente. MatatÅ« è chiaramente riuscita a stabilire una cultura solida e di successo in breve tempo, pur dovendo attingere da un'ampia regione geografica ed essendo essenzialmente un'impresa start-up. Whitney Hansen fa il passo avanti fino al ruolo di capo allenatrice, forse sulla strada per diventare la seconda donna allenatrice delle Black Ferns. 

Attenzione: adesso hanno un bersaglio sulla schiena e questo è stato evidente anche durante la bassa stagione. Matatū ha fatto partire Renee Holmes e Grace Steinmetz per Manawa, le due stelle delle Balck Ferns portano con sé non solo i loro talenti ma anche un po' di preziosa proprietà intellettuale.

Chi tenere d'occhio: Liv McGoverne che ritorna da una stagione in Inghilterra per unirsi a una linea di trequarti di grande qualità. Di Hiini e l'impressionante Rosie Kelly sono una combinazione difensiva molto efficace, mentre Amy du Plessis e Martha Mataele rappresentano sicuramente un plus per l'attacco.


Chiefs Manawa

"Determinate" questo probabilmente il modo migliore per descrivere Manawa in questa stagione, con le già citate aggiunte dal sud tra le 18 giocatrici della squadra che hanno esperienza nel rugby internazionale. La loro stagione dell'anno scorso è stata una stagione di dominio che si fermata davanti all'ultimo ostacolo, anche se quella sconfitta nella finale è arrivata solo per un calcio piazzato nel finale del match. È giusto dire che Manawa, sulla carta, sembra la squadra più attrezzata del Super Rugby Aupiki in questa stagione.

Punti di forza: certamente la mischia, visto che Manawa ha ingaggiato anche la vincitrice della Coppa del Mondo Krystal Murray, insieme a Bitila Tawake delle Fiji e l'esperta nazionale giapponese Seina Saito. Significa che la loro già potente mischia ora ha due prime linee complete di assoluto valore. 

Attenzione: "Determinate" è esattamente lo stesso modo in cui Manawa è stata descritta la scorsa stagione e non è stato all'altezza delle aspettative. Troppo dipendenti dal loro calcio piazzato, una volta che Matatū era riuscita a limitare quell'area Manawa non sembrava avere alcun tipo di piano B. È qualcosa che il nuovo allenatore Crystal Kaua dovrà affrontare, anche se la stagione prolungata gli darà molto più tempo per quello.

Chi tenere d'occhio: Chelsea Semple (Alley) è tornata, dopo aver avuto un bambino. Ha giocato mediana di apertura nella partita pre-campionato di Manawa'a contro le Blues, nonostante abbia giocato la maggior parte del suo rugby come centro, è probabile che avrà un po' più di tempo con la maglia 10 al fianco di Hazel Tubic.


Blues Women

C'è molta potenza di fuoco nella formazione delle Blues in questa stagione, e la maggior parte delle giocatrici della loro squadra ha vinto il titolo FPC con Auckland. Cercheranno di dimostrare qualcosa dopo una stagione deludente nel 2023, sono arrivate ​​ultime e questo non avrebbe dovuto essere possibile considerando quanto talento avevano nella loro squadra.

Punti di forza: questa è in gran parte la squadra di Ruahei Demant, con la Giocatrice mondiale femminile dell'anno 2022 capace di attuare un gioco sia veloce e aperto che conservatore imponendo alle avversarie il proprio ritmo. Questa è un'abilità che diventerà più preziosa man mano che il rugby femminile diventa più professionale. Da non dimenticare che in campo ci sarà anche Katelyn Vahaakolo ala delle Black Ferns, che è apparsa molto in forma, e sarà il terminale offensivo principale del gioco delle Blues.

Attenzione: il problema più grande che hanno le Blues è lo stesso della squadra maschile. Ci sono tante campionesse, semplicemente non riescono a metterle insieme, quindi ci sarà molta pressione sullo staff tecnico di Willie Walker, Linda Itunu e Carlos Spencer per far sì che la squadra di quest'anno faccia reciti un ruolo da protagonista nel torneo.

Chi tenere d'occhio: Niall Williams-Guthrie, sorella di Sonny Bill e Black Ferns Sevens e veterana della NRLW, ha giocato meno di una dozzina di partite di rugby a 15 nella sua vita. Tuttavia, porta con sé l'esperienza di una carriera professionale che nessun altra ha e darà alle compagne più giovani un modello da seguire.


Hurricanes Poua

Le Poua vengono da una stagione 2023 che ha lasciato intravedere il loro potenziale, in particolare quando hanno ottenuto una grande vittoria sulle Chiefs Manawa nella loro prima partita e hanno anche battuto le Blues nell'ultima. Hanno un nuovo allenatore, Ngatai Walker, a cui si aggiungono Mel Bosman ed Emma Jensen, tutti devono far funzionare le cose velocemente affinché questa sia una stagione di successo.

Punti di forza: le Poua hanno la reputazione di una squadra la cui fisicità non ha eguali. Anche se in passato questa è spesso sfociata nell'indisciplina, se può essere incanalata nei modi giusti, questa qualità sarà la vera forza delle Poua. Joanah Ngan-Woo, l'eroina della finale della Coppa del Mondo delle Black Ferns, è passata a numero otto nel tentativo di far risorgere la sua carriera nel rugby internazionale, dopo la mancata convocazione nel recente WXV giocato in casa.

Attenzione: la squadra è quella con meno esperienza internazionale, le Poua hanno solo due Black Ferns attuali: Layla Sae e Iritana Hohaia. Hanno perso Carys Dallinger, che ha scoperto di essere australiana meno di un anno fa, e Ayesha Leti-I'iga per infortunio, quindi questo toglie un paio di armi chiave al loro attacco.

Chi tenere d'occhio: Te Rauoriwa Gapper prende il posto con la maglia numero 10 di Carys Dallinger dopo aver passato la scorsa stagione per lo più seduta in panchina con MatatÅ«, bisogna tener presente però che è stata una presenza costante nella squadra di grande successo dell'FPC di Canterbury nel corso degli anni.


La prima giornata, Sabato 2 Marzo 2024:

Chiefs Manawa v Hurricanes Poua (FMG Stadium Waikato, Hamilton)

Matatū v Blues (Rugby Park, Invercargill)

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