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Le sei rivelazioni del 6 Nazioni 2024

Dopo aver scelto le sei giocatrici migliori del Sei Nazioni 2024, oggi diamo un'occhiata alle rivelazioni del torneo. Siamo sicuri che di queste giocatrici sentiremo parlare moltissimo nei prossimi anni.


🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿 Maddie Feunati – Inghilterra

Anche solo annusare un posto tra le Red Roses in questo momento è un compito enorme, quindi tanto di cappello a Maddie Feaunati. Molti appassionati di rugby conosceranno il cognome: padre Zak, anche lui 3a linea, ha giocato per Bath e Samoa e ha fatto il suo debutto cinematografico nei panni nientemeno che di Jonah Lomu in Invictus di Clint Eastwood. La dinamica giocatrice ventunenne degli Exeter Chiefs ha studiato in Nuova Zelanda (dove, secondo quanto riferito, è stata cercata anche dalle Black Ferns), ma è nata a Leeds ed ha scelto di giocare con l'Inghilterra. Feaunati ha fatto il suo debutto nel primo round del torneo di quest'anno contro l'Italia, e ha acquisito una preziosa esperienza arrivando intorno all'ora di gioco con le partite successive (una delle quali l'ha anche vista andare in meta contro l'Irlanda), e soprattutto impressionando nel finale del Le Crunch durante il Super Saturday. Una giocatrice che ha prospettive enormi per John Mitchell e le Red Roses.

🇫🇷  Teani Feleu – Francia

La sorella maggiore di Manaé, la skipper francese, che quest'anno ha ricevuto la maggior parte delle attenzioni e grande interesse mediatico in Francia. Teani ha impressionato per la sua felicità ed ha ancora grandissimi margini di crescita e sarà felice di prendersi il suo tempo e continuare a crescere sotto la guida dei co-allenatori delle Les Bleues Gaëlle Mignot e David Ortiz. Sebbene normalmente giochi come centro per Grenoble, Feleu è stata schierata come numero otto al suo debutto quest'anno contro l'Italia - le sorelle Feleu si sono unite alle gemelle Manager come sorelle in campo quel giorno - e ha giocato lì per tutto il torneo. La sua ripartenza dalla mischia al Cardiff Arms Park contro il Galles è stata un momento di rara potenza e bellezza - e possiamo aspettarci altrettanto nei prossimi anni per la Francia, nelle quale (siamo disposti a scommettere) troverà sempre più spazio.

🇮🇪 Katie Corrigan - Irlanda

Mentre tutti i tifosi dell'Irlanda aspettavano a gloria il ritorno di Parsons nel XV irlandese di quest'anno, sono stati sorpresi dall'altra giocatrice che ha ricoperto il ruolo di ala durante tutto il torneo. L'ala 18enne, che ha iniziato a giocare nel club Tullow nella contea di Carlow circa sei anni fa, è nota da tempo negli ambienti del rugby irlandese come un giovane talento entusiasmante e negli ultimi mesi, le sue azioni sono cresciute di settimana in settimana, prima quando la velocista di Old Belvedere e Leinster ha aiutato le Wolfhound a vincere il titolo del Celtic Challenge e poi, quando ha ottenuto le sue prime tre presenze internazionali segnando ben tre mete. Giocatrice velocissima e dotata di grande istinto Corrigan si è dimostrata abilissima all'interno del campo riuscendo costantemente a creare opportunità. Agile ed elusiva, è stata una delle giocatrici con più difensori battute nel torneo  svolgendo un ruolo chiave sia nel segnare che nel fermare le avversarie. Certamente una delle protagoniste del 3° posto centrato dall'Irlanda.

🏴󠁧󠁢󠁳󠁣󠁴󠁿 Alex Stewart – Scozia

Un'altra diciannovenne pronto a fare scalpore con i colori della Scozia è Alex Stewart. La giovanissima flanker è stata una costante spina nel fianco per le squadre durante tutto il tonreo, risultando spesso decisiva al breakdown. Stewart ha giocato un ruolo importante nella storica vittoria della Scozia a Cardiff nel primo round, e da allora in poi non si è più guardata indietro. La sua prestazione nella sconfitta di misura contro la Francia ha suggerito che si trattava di una giocatrice con molta più esperienza, rispetto a una giocatrice che giocava solo la sua seconda partita con la nazionale scozzese. con giocatrici stimate e di grande esperienza come la capitana Rachel Malcolm da cui imparare tutti i trucchi del mestiere per il ruolo di flanker, la curva di apprendimento di Stewart continuerà ad essere in salita.

🇮🇹 Francesca Granzotto – Italia

La qualità nella squadra azzurra, nonostante il torneo di quest'anno, è tale che sarebbe difficile individuare eventuali scoperte di per sé. Tuttavia, se qualcuna è salita alla ribalta sia per i media internazionali che nella mente dell'allenatore Giovanni Raineri durante il Sei Nazioni 2024, è stata certamente l'utility back Francesca Granzotto. Nonostante sia stato molto difficile ottenere un tempo di gioco significativo trovandosi alle spalle della cocapitana Sofia Stefan - che a sua volta ha seguito le orme di un'altra mediana di mischia, la centuriona Sara Barattin, come skipper - nell'ordine gerarchico delle Azzurre, Granzotto, che ha appena 22 anni, ci è comunque riuscita: registrando quasi tre ore di gioco in cinque partite, in gran parte grazie alla partenza da titolare all'ala contro la Scozia. La Granzotto ha sfruttato al meglio tutte le opportunità avute, segnando anche una bella meta dopo essere entrata al posto di Beatrice Capomaggi nel secondo tempo al Principality Stadium. Anche se ancora non si è affermata come backup di Sofia Stefan, Granzotto è una giocatrice eclettica che ha grandi doti soprattutto in attacco e saà sempre più difficile escluderla dal XV titolare. Una bella sfida per coach Raineri.

🏴󠁧󠁢󠁷󠁬󠁳󠁿 Gwennan Hopkins - Galles

Se il Galles è eternamente attanagliato dai dilemmi sul ruolo dell'apertura nel rugby maschile, la squadra femminile potrebbe presto vivere un dibattito simile su chi schierare in 3a linea. Hopkins, "la bambina di Cardiff" (come l'hanno definita i media gallesi) ha veramente impreossionato in questo torneo ed è seriamente intenzionata a rivendicare l'unico posto nel backrow gallese che potrebbe essere in palio, con Alex Callender e Alisha Butchers apparentemente inamovibili come titolari. Hopkins, 19 anni, ha segnato una meta dopo soli cinque minuti dal suo debutto a Cork, in una giornata altrimenti dimenticabile per il Galles. Ha continuato a giocare gran parte del secondo tempo contro la Francia, segnando un altro passo avanti per la squadra di Ioan Cunningham, prima di assaporare finalmente la vittoria con un cameo di 10 minuti nella vittoria contro l'Italia al Principality Stadium. Se continuerà ad impressionare lo staff gallese con le sue prestazioni Hopkins potrebbe essere davvero essere titolare nel 2025.

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