Sei stelle per il 6 Nazioni
Si da poco concluso il 6 Nazioni femminile, anche quest'anno abbiamo potuto vedere all'opera giocatrici fortissime che con le loro invenzioni hanno illuminato il torneo e deliziato gli innumerevoli spettatori presenti sugli spalti da Edimburgo a Parma, facendoli innamorare (se possibile) ancora di più del gioco oltrechè delle sue interpreti. Abbiamo scelto una giocatrice per squadra tra quelle che per noi sono state le assolute protagoniste del torneo.
🏴 Ellie Kildunne – Inghilterra
Non potevamo che cominciare da Ellie Kildunne. Pur senza risultare decisiva nella vittoria dell'Inghilterra sulla Francia nell'ultima partita, ben limitata dall'attenta difesa francese, l'estremo inglese è stata determinante nelle quattro vittorie ottenute nelle partite precedenti, nelle quali ha segnato nove mete classificandosi come miglior marcatrice del torneo, superando la connazionale Abby Dow seconda rimasta ferma a cinque. Kildunne è anche la giocatrice che ha avuto il maggior numero di palloni portati, di metri guadagnati e di linebreak, giocando con meno costrizione, come ha confessato in un'intervista recente, dopo aver ricevuto la licenza dal nuovo allenatore John Mitchell di utilizzare la sua devastante accelerazione dalla profondità, attaccando ogni volta che era possibile con la palla in mano. Con le avversarie che cercavano di risalire il campo calciando lungo, Kildunne è stata sempre in grado di trasformare rapidamente la difesa in attacco e battere agilmente le avversarie sfiancate dalle continue risalite a caccia del pallone, come ha fatto quando ha segnato la sua tripletta contro l'Irlanda. Insieme a Abby Dow e Jess Breach, ha composto un triangolo arretrato davvero micidiale. La prossima sfida di Kildunne sarà quella di competere per l'oro olimpico poiché ha confermato che si unirà al team Sevens del Team GB a partire dalla fine del Sei Nazioni.
🇫🇷 Assia Khalfaoui – Francia
Assia Khalfaoui ha avuto un'ultima partita da dimenticare contro l'Inghilterra a Bordeaux, la 23enne pilona, è stata espulsa dopo che il suo cartellino giallo per un placcaggio alto su Morwenna Talling è stato trasformato in un rosso dal bunker del TMO, ma a quel punto la partita era già nelle mani dell'Inghilterra. Prima di quel momento però, aveva dato un contributo impressionante alla causa francese, mettendo alla prova la difesa ospite con una serie di penetrazioni ferici, che unite alla sua qualità nelle mani, alla capacità di mantenere viva la palla ed alla solidità in mischia chiusa ne fanno una giocatrice davvero formidabile. Khalfaoui ha effettuato più offload di qualsiasi altra giocatrice nella competizione ed è anche andata in meta nella vittoria del terzo turno contro l'Italia, guadagnandosi il riconoscimento di Woman Of The Match. Insieme ad Annaelle Deshayes e ad Agathe Sochat ha costituito quella che può a buon diritto essere considerata la miglior prima linea del torneo.
🇮🇪 Aoife Wafer - Irlanda
La potente 3a linea irlandese Aoife Wafer ha giocato una campagna del Sei Nazioni che ha smentito i suoi anni e la sua relativamente poca esperienza a livello internazionale. Appena 21enne, Wafer ha fornito all’Irlanda, che è arrivata terza qualificandosi per la Coppa del Mondo 2025, un grande slancio per guadagnare la linea del vantaggio con la palla in mano, ma contemporaneamente è stata una delle migliori placcatrici del torneo. I cinque linebreak di Wafer le hanno permesso di guadagnare più metri con la palla in mano di qualsiasi altra avanti non inglese (solo Beibhinn Parsons ha guadagnato più metri con la palla in mano di Wafer per l'Irlanda), mentre le sue due mete le hanno consentito di essere come la seconda miglior marcatrice del suo paese, dietro a Katie Corrigan. Siamo fermamente convinti che la crescità di questa giocatrice sia appena iniziata e riteniamo senza paura di essere smentiti che probabilmente sarà una protagonista alla Coppa Del Mondo del 2025 in Inghilterra.
🏴 Evie Gallagher – Scozia
Giocatrice estremamente solida in difesa, Evie Gallagher ha dimostrando grande competenza tecnica nei momenti di difficoltà della Scozia, risolvendo un gran numero di situazioni complicate, difendendo con ordine e attaccando con la palla in mano. Quando la numero otto scozzese è arrivata per prima al breakdown, è stato per le avversarie quasi impossibile giocare il pallone, visto che ha totalizzato ben sei palle recuperate, il record del torneo. La capacità della 23enne di mettere le mani sulla palla avversaria è stata supportata dalla sua velocità, qualità che hanno fatto di Gallagher la più efficacace giocatrice nella ruck di tutto il torneo. Oltre a rivelarsi una minaccia durante il breakdown, la sua difesa è stata eccellente anche in mezzo al campo poiché solo Alex Stewart ha effettuato più placcaggi per le scozzesi nelle cinque partite giocate dalle ragazze dle cardo.
🇮🇹 Alyssa D'Inca – Italia
Se l'Italia è ormai nota per un gioco dinamico e offensivo negli spazi allargati Alyssa D'Inca ne rappresenta pienamente lo stile. Pur essendo la più piccola (fisicamente) delle ali del torneo, la 22enne giocatrice del Villorba, ha la velocità necessaria per aprire le difese vicino al punto d'incontro che nello spazio al largo ed è stata estramente efficace anchq quando Raineri ha deciso di schierarla come 2° centro, ruolo che ricopre spesso nel club. D'Incà ha segnato tre mete - più di qualunque altra giocatrice al di fuori delle Red Roses - oltre ad aver totalizzato il maggior numero di metri percorsi e di linebreak da parte di una giocatrice italiana ed ha mostrato la sua capacità di finalizzare con due mete contro la Francia a Parigi, aprendo il suo conto con una corsa incisiva sotto i pali prima della finalizzazione di una bellissima azione in solitaria iniziata nella propria metà campo. Giustamente ha ottenuto la nomination come miglior giocatrice del torneo.
🏴 Alex Callender - Galles
Il Galles ha ottenuto in questo 6 Nazzioni l'indesiderato cucchiaio di legno ma ci sono stati alcuni segnali positivi per le ragazze di Cunningham, tra i quali (purtroppo per noi) la vittoria sull'Italia e le prestazioni di Alex Callender. La flanker, pur avendo appena 23 anni sembra una giocatrice veterana ed ha dato l'esempio in difesa, i suoi 65 placcaggi le hanno permesso di battere in questa statistica qualsiasi altra giocatrice del Sei Nazioni. Il suo incredibile work rate in campo, in una squadra che è stata pesantemente sconfitta nelle prime quattro partite, è stato fondamentale e di grande ispirazione d'ispirazione per centrare la vittoria con l'Italia, poiché Callender ha portato avanti palloni più di qualsiasi altra giocatrice del Galles, mentre solo la scozzese Gallagher ha rubato più palloni al breakdown. Nonostante la vittoria sulle Azzurre – la prima da quando il Galles ha battuto gli Stati Uniti nel settembre 2023 – la campagna gallese si è chiusa in maniera negativa. Nuove sfide attendo adesso il Galles, a partire dal prossimo spareggio con la Spagna per accedere al WXV2 e Callender sarà cruciale per far ripartire il rugby gallese e ttornare ai livelli del 2023.
Nessun commento