WXV2: cosa è successo nella 1a giornata
In questo week end al DHL Stadium di Cape Town è andata in scena la prima giornata del WXV2, che ha fornito divesri spunti interessanti. La Scozia, campionessa in carica, ha iniziato con una vittoria, 19 - 0 contro l'Italia la difesa del titolo WXV 2, ma nonostante ciò al momento sono Australia e Sudafrica a guidare la classifica dopo il turno di apertura. Le padrone di casa del Sudafrica hanno avuto un inizio perfetto venerdì, battendo per 31 - 24 il Giappone in una partita a tratti scoppiettante e spettacolare, mentre sabato le Wallaroos si sono vendicate della sconfitta subita nel test di qualche giorno fa contro il Galles, segnando quattro mete nell'ultimo quarto e assicurandosi una vittoria con punto bonus per 37 - 5. Vediamo un po' più nel dettaglio cosa è successo nei tre match disputati.
Australia v Galles = 37 - 5
Dopo un primo quarto d'azione prudente, in cui l'Australia è stata costretta a dare il massimo in difesa per respingere il Galles davanti alla propria linea di meta, sono state le Wallaroos ad aprire le marcature con Layne Morgan al 21° minuto. La mediana di mischia Morgan ha colto di sorpresa la difesa gallese con una punizione giocata rapidamente scattando in velocità per arrivare alla meta. Tuttavia, il Galles è tornato in parità 10 minuti dopo, quando Carys Phillips è andata segno sfruttando perfettamente la maul da una rimessa laterale. La capitana Keira Bevan ha però mancato la trasformazione e l'esito della partita, da quel momento, è decisamente cambiato a favore dell'Australia allo scadere del primo tempo, quando la pilona Eve Karpani ha rotto diversi placcaggi e ha segnato una sensazionale meta da solista. Faitala Moleka ha portato il vantaggio australiano a otto punti con un calcio di punizione al 56º minuto, prima che le Wallaroos si scatenassero negli ultimi 16 minuti, segnando altre quattro mete, togliendo definitivamente dalla partita le avversarie.
Maya Stewart ha segnato la prima e l'ultima di quella serie di mete, mentre Moleka ha completato la sua bella prestazione con una meta. Lori Cramer, subentrata dalla panchina, ne ha aggiunta un'altra all'ultimo minuto, oltre alle due trasformazioni messe a segno. Il pomeriggio del Galles è stato complicato ulteriormente dal cartellino giallo sventolato all'ultimo minuto per la tallonatrice Molly Reardon, che era stata l'eroina gallese della vittoria contro l'Australia solo otto giorni fa.
Sudafrica v Giappone = 31 - 24
Il Giappone ha segnato per primo al 10° minuto di un primo tempo altalenante, quando la tallonatrice Kotomi Taniguchi ha tratto vantaggio da una potente maul da touche e Ayasa Otsuka ha trasformato la meta. Le Springbok Women hanno però risposto quasi immediatamente con Aseze Hele, cosa che si è ripetuta dopo che Otsuka ha segnato la seconda meta del Giappone nella partita, dopo un'altra rimessa laterale d'attacco, alla fine del primo quarto di gioco. Questa volta è stata Chumisa Qawe a segnare da distanza ravvicinata e, nonostante Jacomina Cilliers abbia sbagliato il suo secondo tentativo di trasformazione, ha dato slancio alle padrone di casa.
E' stata ancora la rimessa laterale la protagonista, quando il Sudafrica a quattro minuti dalla fine del primo tempo è andato ancora in meta con la pilona Sanelisiwe Charlie che ha portato in vantaggio la sua squadra. Le Springbok Women hanno poi ampliato il vantaggio all'inizio del secondo tempo, quando la rientrante Ayanda Malinga ha segnato la sua 11a meta internazionale, alla sua nona presenza. Cilliers ha realizzato la sua seconda trasformazione, dando alle padrone di casa un vantaggio di 24-12.
Era il Giappone a dover rispondere, e lo ha fatto perfettamente quando la numero otto Seina Saito ha attraversato la linea, per ben due volte a quattro minuti di distanza l'una dall'altra, portando la sua squadra in parità con quasi mezz'ora di gioco ancora da giocare. Il momento che si è rivelato decisivo è arrivato pochi minuti dopo, con il Giappone ridotto a 14 giocatrici, quando Vainah Ubisi è crollata in meta dopo un altro drive dominante sudafricano. Nonostante i loro sforzi, la Sakura XV non sono più riuscite a trovare una risposta e la partita è rimasta nelle mani del Giappone.
Italia v Scozia = 0 - 19
Partita storica quella tra Italia e Scozia a Cape Town. La capitana della Scozia Rachel Malcolm e la seconda linea dell'Italia Giordana Duca hanno guidato le squadre all'ingresso in campo, festeggiando entrambe il raggiungimento della 50a presenza. Alla fine del match però è stata solo la prima a sorridere ancora.
A metà del primo tempo la partita era ancora bloccata sullo 0 - 0, quando all'ala italiana Aura Muzzo è stato mostrato il cartellino giallo al 26° minuto, per un avanti volontario, con Beatrice Rigoni che aveva appena sbagliato un piazzato da posizione favorevole. La Scozia ha presto fatto pagare alle Azzurre quella svista. Emma Orr ha fornito il passaggio decisivo, dopo una bella azione di squadra, che ha permesso a Chloe Rollie di scivolare nell'angolo destro e a Helen Nelson di segnare la trasformazione, portando in vantaggio la propria squadra. Vantaggio raddoppiato allo scadere del primo tempo quando Lana Skeldon ha segnato da una maul organizzato da rimessa laterale e Nelson ha aggiunto i punti supplementari in modo altrettanto impressionante.
Con la pioggia che cadeva a dirotto su Città del Capo, il punteggio è rimasto bloccato fino agli ultimi cinque minuti, quando le campionesse in carica hanno creato lo spazio per la dell'ala Coreen Grant, che ha sancito il definitivo 19 - 0. Un'Italia che non è mai stata in grado di impensierire la Scozia e solo una difesa arcigna l'ha tenuta a galla, impedendo alla scozzesi di prendere il punto di bonus, che potrebbe costare molto in termini di classifica finale. Per le Azzurre, incapaci di incidere in attacco, con un breakdown problematico ed un gioco al piede ancora molto lontano dall'efficacia, la prossima partita con il Galles sarà un banco di prova che rischia già di essere decisivo.
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