Galles: una squadra tutta da scoprire
Con
l'annuncio della squadra per il Sei Nazioni, il conto
alla rovescia del Galles per la partita d'apertura, contro la Scozia il 2
febbraio, è ufficialmente cominciato.
Al Parc Eirias di Colwyn Bay,
nel primo round, del torneo le gallesi proveranno non solo a partire
con il piede giusto ma anche a vendicare la sconfitta subita in
Scozia lo scorso anno. Dodici
mesi fa, le scozzesi ottennero un successo di 15 - 14 grazie ad un
piazzato di Sarah Law ed il Galles avrebbe concluso il torneo al 5°
posto con una sola vittoria contro l'Italia.
L'allenatore
Rowland Phillips spera di ottenere risultati più positivi questa
volta, dopo la buona Coppa Del Mondo disputata in Irlanda ed ha
chiamato ben dieci esordienti nella sua squadra, inziando un profondo
ricambio generazionale.
Il
Galles di questa edizione del Sei Nazioni sarà sicuramente una
squadra da scoprire e noi abbiamo scelto tre delle giocatrici che a
parer nostro potrebbero lasciare un segno importante sul torneo delle "Dragon Ladies".
Carys
Phillips
Capitano della squadra del Galles, Carys Phillips è anche la figlia del
capo allenatore, per questo, come sempre, avrà molti occhi puntati
addosso, pronti a giudicare in maniera inflessibile le sue
prestazioni in campo. Fino ad oggi però la 25enne tallonatrice non
ha hai mai deluso le aspettative dei fan gallesi.
Nota anche perchè spesso si esprime in gallese, Carys è passata attraverso le file
del Galles U20 ed ha fatto il suo debutto internazionale contro
l'Irlanda nel Sei Nazioni del 2013, per conquistare la fascia di
capitano alla sua 22esima apparizione in occasione della vittoria
per 23 - 10 sulla Scozia, nel secondo round del torneo, tre anni dopo.
Phillips ha continuato a guidare la squadra con grande autorità da
allora, portando il Galles a conquistare il settimo posto nella Coppa
del Mondo dello scorso anno, guadagnando la qualificazione diretta
per il torneo iridato del 2021. Dotata di un lancio molto preciso, è
una giocatrice molto mobile, in grado di essere efficace in mischia
chiusa così come nel gioco al largo. Sicuramente anche in questa
edizione del torneo Carys
Phillips rimarrà il punto di riferimento per la sua
squadra.
Lleucu George
Si
fa un gran parlare di questa ragazza che ha
compiuto 18 anni questo mese, ma ha già esperienza internazionale
dopo aver ottenuto il
suo primo cap con il Galles nella
Coppa del Mondo dello scorso anno. George era la giocatrice più giovane
del torneo. Dopo aver
conquistato la medaglia di bronzo con il Galles U18 nei
Commonwealth Youth Games del 2017, ha
debuttato come flanker con la nazionale maggiore la scorsa
estate, ma la ritroveremo in campo in una posizione molto diversa,
perché vista la sua grande abilità a giocare negli spazi allargati
e nell'uso del piede, è stata spostata all'apertura. Nella sua prima
partita in questo nuovo ruolo, la vittoria del Galles per 39 - 17
sulle British Army a novembre, George
ha messo a segno una meta ed una trasformazione. Sicuramente una
scelta azzardata quanto azzeccata da Rowland Phillips, secondo il
quale la giovane giocatrice gallese potrebbe rappresentare una vera e
propria sorpresa nel torneo.
Avere
il temperamento per esordire da titolare in una partita di la Coppa
Del Mondo alla tenera età di 17 anni suggerisce che abbia
l'attitudine mentale per diventare il futuro numero 10 del Galles,
crescendo al fianco di Elinor Snowsill una delle giocatrici più
forti della recente storia del rugby femminile gallese.
Caryl Thomas
Se
George è la giocatrice più giovane e con meno esperienza della
squadra gallese, dall'altra parte non può che esserci Caryl Thomas,
che ha fatto il suo debutto internazionale nel 2006 contro l'Italia e dopo oltre un decennio, è ancora una componente chiave di questa
squadra.
Giocatrice
che vive totalmente di rugby visto che, quando non è sul campo come
giocatrice, lavora come Program Development Manager per la Bath Rugby
Foundation, ovvero il comparto che si occupa di beneficenza del Bath
Rugby Club.
La
32enne che gioca da sempre come pilone, è scesa in campo per quattro
delle cinque partite giocate dal Galles nel Sei Nazioni dello scorso
anno, segnando anche una meta nella vittoria per 20 - 8 contro
l'Italia allo Stadio Comunale Pacifico Carotti di Jesi. La
sua esperienza sarà certamente fondamentale per aiutare aiutare la
crescita delle giocatrici più giovani ed inesperte, soprattutto in
mischia.
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