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Sei Nazioni 2018: le ultime novità su chi vedremo in campo

Manca meno di un mese all'inizio del Sei nazioni del 2018 e raccogliendo le varie notizie dai media internazionali possiamo già cominciare a farci un'idea di chi vedremo in campo e di come saranno composte, probabilmente, le squadre.


Inghilterra 
Come è ormai noto nella squadra inglese mancherà la giovane stella delle Harlequins, Jess Breach, che è stata aggregata alla squadra 7s e salterà tutto il torneo, ma è notizia dell'ultima ora che ci sarà anche un'altra assenza molto pesante, quella di Katy Daley-McLean. La fortissima apertura inglese, ancora una volta scelta come miglior n°10 mondiale nel 2017, salterà almeno le prime due partite del torneo, per motivi personali (non è stata aggregata alla squadra 7s come si temeva all'inizio). Una perdita considerevole, per una squadra che pur non manca di profondità per coprire il ruolo. Proprio per ovviare a questa assenza è stata selezionata Helena Rowland, giovanissima apertura delle Saracens Women, già vista in campo con l'Inghilterra U20. Occhi puntati poi su Hannah Botterman, pilone delle Saracens Women, che ha fatto il suo debutto internazionale contro il Canada nel novembre scorso e su Charlotte Pearce, estremo del Loughborough Lightning, che ha partecipato al prolungato campo di allenamento con la nazionale maggiore nello scorso ottobre ed è stata schierata con l'Inghilterra "A" nelle due partite contro il Sud Africa, è inclusa. Anche Shaunagh Brown, flanker delle Harlequins Ladies, che si è guadagnata il suo primo cap internazionale nel test della Old Mutual Wealth Series che ha visto l'Inghilterra sconfiggere il Canada 79 - 5, è stata aggregata alla squadra come nuova giocatrice della Elite Players Squad. 

Francia
L'assenza di Shannon Izar (a causa di un'operazione al menisco) è la notizia principale che si ritrova sui media a proposito della squadra, che pur essendo proprio all'inizio del ciclo che porta alla prossima Coppa del Mondo non manca di esperienza, con  oltre i tre quarti della squadra che ha già esperienza internazionale.
Buone notizie sono sicuramente quelle inerenti al pieno recupero dall'infortunio di Romane Menager, già in campo nei test di novembre e la disponibolità di Marjorie Mayans che contrariamente alle aspettative non è stata aggregata alla squadra 7s francese. La 3a linea composta da Menager, Mayans e N'Diaye è stata forse la migliore del mondiale e lo scontro con le parireparto inglese sarà sicuramente uno dei motivi d'interesse del torneo.

Irlanda 
La squadra dell'Irlanda, in piena ricostruzione post mondiale include nove giocatrici esordienti, nella rosa delle 30 preselezionate per il torneo. Come si aspettavano in molti anche per l'Irlanda (che si è qualificata per la Coppa Del Mondo 7s di San Francisco 2018) quest'anno il focus principale sarà probabilmente dirottato sulla disciplina olimpica. Sappiamo già da adesso che ben nove giocatrici, tra le quali Sene Naopu e Alison Miller, saranno aggregate alla squadra 7s e non saranno disponibili per la partita di apertura del torneo. Questo insieme al ritiro di molte stelle del recente passato, inciderà molto sull''esperienza della squadra.Partire con la Francia in trasferta sarà una bella sfida per una squadra che ha attraversato un periodo impegnativo dopo la Coppa del Mondo, con una rottura conclamata tra giocatrici e federazione, propria sulla questione del 7s e della scelta del nuovo capo allenatore. In queste ore sta poi facendo scalpore la non convocazione di Jenny Murphy, divenuta un vero e proprio idolo del pubblico irlandese grazie ai suoi placcaggi devastanti. Altra grande assente Sophie Spence, che vista la non convocazione ha deciso di dire addio al rugby internazionale. Sempre in queste ore è trapelata la notizia che Mike Ross si è unito allo staff tecnico, con il ruolo di allenatore della mischia. La sua esperienza sarà sicuramente preziosa in questo anno vitale per l'Irlanda dopo la pessama Coppa del Mondo giocata in casa.

Italia
Da molti definita una squadra incognita, per via dei tanti ritiri post-mondiale e per il numero di giocatrici esordienti, ben 11, convocate da Andrea Di Giandomenico nella squadra allargata. Non ci sono particolari sorprese se non la convocazione della friulana Erika Skofka, centro attualmente in forza allo Oban Lorne R.F.C. nella 2a divisione scozzese, che non era stata convocata per i raduni precedenti. Sicuramente tante giocatrici nuove che impareremo a conoscere.

Scozia
Per molti aspetti, la Scozia ha preceduto le proprie rivali nella costruzione della squadra che punterà al mondiale del 2021, dato che l'anno scorso non ha disputato la Coppa del Mondo e non ci sono nemmeno le World 7s Series, la Coppa del Mondo 7s o i Commonwealth Games a distrarre staff e giocatrici. Questa squadra si costruisce direttamente sulle fondamenta di quella che ha disputato il Sei Nazioni 2017, che ha ottenuto la migliore performance dell'ultimo decennio.
Un nome importante mancherà Megan Gaffney, la fortissima ala scozzese, che a fine estate ha deciso di dare l'addio al rugby giocato per viaggiare in Australia e Nuova Zelanda e che per il momento ha escluso di tornare a giocare.La squadra scozzese sarà anche la prima a scendere in campo per preparare il torneo, con un test contro la Spagna a Scotstoun domenica 21 gennaio.

Galles
Il Galles deve ancora annunciare la propria squadra. "La cosa fondamentale è che abbiamo quattro anni per costruire questa squadra", ha detto Rowland Phillips in un intervista pubblicata questo fine settimana. "Quello che non vogliamo fare è apportare grossi cambiamenti e lanciare un gruppo di nuove e giovani giocatrici nella prima partita contro la Scozia. Il modo giusto per farlo sarà quello di introdurle gradualmente uno o due giocatrici alla volta". Sicurmanente il principale motivo d'interesse sarà quello di vedere la 17enne George, in azione dopo il suo spostamento da flanker ad apertura. Anche per il Galles ci sono stati diversi ritiri dopo la Coppa Del Mondo, come l'Italia questa è una squadra quasi tutta da scoprire.

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