Coppa del Mondo femminile: modifiche al formato annunciate per il torneo 2021
Visto il successo delle ultime due edizioni del
torneo, l'idea che la formula della Coppa Del Mondo femminile andasse
rivista era ormai divenuta evidente. Data la necessità di far
crescere ulteriormente il movimento stava diventando impensabile
confinare il torneo nella formula usata per le U20. Così World Rugby
sembra aver ascoltato le critiche ed i suggerimenti arrivati dopo la
finale di Belfast e ieri a conclusione del processo di revisione del
torneo ha deciso di adottare alcuni cambiamenti nella struttura della
prossima Women's Rugby World Cup che si giocherà nel 2021.
I cambiamenti più importanti saranno
sostanzialmente quattro:
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Saranno introdotti i quarti di finale;
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Le partite di classificazione (come la finale per il 9° posto giocata dalle azzurre con la Spagna) saranno eliminate;
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La durata del torneo aumenterà , passando da 23 a 35 giorni per tutelare al meglio la salute delle giocatrici.
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Il numero delle giocatrici delle squadre
aumenterà da 28 a 30.
In molti si aspettavano l'aumento del numero delle
squadre da 12 a 16, visto che nell'ultima edizione squadre come
Scozia, Sud Africa, Samoa a Kazakhstan avrebbero potuto
tranquillamente star dentro al torneo, non troppo distanti nel
livello di Giappone ed Hong Kong (anzi in alcuni casi, come per la
Scozia, di livello decisamente migliore), ma il numero di nazioni in
gara rimarrà fermo a 12, almeno per la prossima edizione.
L'introduzione dei quarti di finale è volta ad
evitare che le squadre più forti si perdano nelle fasi a
eliminazione diretta del torneo.
Quando World Rugby ha ufficialmente aperto la gara
d'appalto per il torneo 2021, il direttore generale Katie Sadler ha
dichiarato: "Uno dei problemi emersi dalle ultime due coppe
del mondo è stato aver perso alcune delle squadre migliori nelle
ultime partite. Adottando i quarti di finale avremo l'opportunità di
vedere arrivare le migliori squadre in semifinale".
Come esempi sono state citate la Nuova Zelanda che
non riuscì a raggiungere le semifinali nel 2014, mentre nell'ultima
edizione le padrone di casa dell'Irlanda sono rimaste fuori insieme
alle ex finaliste del Canada.
Classificazione scartata
Nelle ultime tre edizioni dei Mondiali, i paesi
che non hanno fatto le semifinali sono andati a giocare le partite di
classificazione per stabilire la classifica finale del torneo, ma
dalla prossima edizione queste partite saranno eliminate.
Dal 2021, le squadre che non faranno i quarti di
finale verranno mandate casa alla fine della fase a gironi.
"È lo stesso con la competizione
maschile, abbiamo consultato tutti le federazioni (più importandi,
nda) prima di prendere questa decisione e sono state tutte
d'accordo", ha detto Sadler.
"L'idea è quella di concentrarsi su
prestazioni elevate e ciò significa che solo i migliori team saranno
presenti fino alla fine."
Sicuramente ci saranno proteste per il fatto che
alcune delle nazioni meno dominanti perderanno l'opportunità di
giocare più test eliminando queste partite, ma World Rugby ha
dichiarato di voler affrontare il problema attraverso il Piano
strategico di sviluppo per il rugby femminile, che include lo
sviluppo e il miglioramento dell'offerta di tornei di alto livello
femminile lontano dai Mondiali.
Il numero di giocatrici delle squadre aumenta (il caso dell'Italia)
Tra le altre modifiche importanti c'è quella che
riguarda le dimensioni delle squadre che aumenteranno da 28 a 30
giocatrici.
In occasione della Coppa del Mondo femminile del
2017, molti paesi hanno sofferto di problemi di infortunio, ma
l'Italia ha avuto una lista infortunistica particolarmente lunga e ha
deciso di non far arrivare nuove giocatrici. Questo ha significato
che un gran numero di ragazze della squadra italiana ha giocato più
minuti di rugby rispetto ad altre nazioni che potevano ruotare le
giocatrici.
Sadler ha specificato che le modifiche alle
dimensioni della squadra ed al tempo intercorso tra le partite è
stato richiesto da tutte le nazioni.
"Abbiamo ricevuto riscontri sul fatto che
il benessere delle giocatrici debba essere al centro di ogni nostra
decisione, per questo abbiamo capito di aver bisogno di aumentare i
giorni di riposo tra una partita e l'altra, in modo che i cambiamenti
apportati alla struttura e al formato riflettessero questo", ha
detto.
Per questo dal prossimo torneo anche le ragazze
avranno quattro giorni di riposo garantiti tra una partita e l'altra
durante i gironi di qualificazione e cinque o sei giorni durante la
fase ad eliminazione diretta.
E' vero che le giocatrici avranno ancora un tempo
di recupero di mezza giornata inferiore rispetto alle controparti
maschili ai Mondiali, se giocassero in ogni round fino alla finale,
ma questa riforma è già un miglioramento rispetto ai precedenti
tornei femminili quando le giocatrici hanno regolarmente avuto solo
tre giorni di riposo tra una partita e l'altra.
Alla Coppa del Mondo 2019, anche alcune squadre
maschili avranno solo quattro giorni di riposo tra una partita e
l'altra.
Nessun aumento a 16 squadre
Forse la riforma più attesa è quella che non è
arrivata, ovvero l'aumento del numero di squadre nel torneo. Ci sono
state diverse richieste per aumentare il numero di squadre che
partecipano alla Coppa del Mondo femminile da 12 a 16, ma World Rugby
ha deciso di posticipare la questione dopo il 2021.
"Sappiamo di avere del lavoro da fare,
dobbiamo per prima cosa colmare il divario tra le sei migliori e le
altre", ha detto Sadler.
"Ci concentreremo quindi sui prossimi
quattro anni per migliorare la capacità dei programmi di varie
nazioni. Se e quando ciò andrà a buon fine, considereremo
l'espansione a 16 squadre. Il tutto sarà riesaminato nel prossimo
ciclo".
World Rugby annuncerà la nazione ospitante per la
Coppa del Mondo di rugby femminile 2021 a novembre: Inghilterra,
Francia, Australia e Nuova Zelanda hanno espresso interesse a
ospitare il torneo, ma considerando che le ultime edizioni sono state
disputate tutte in Europa, siamo abbastanza sicuri che le ragazze
giocheranno in Australia o Nuova Zelanda, con la prima per il momento
leggermente in vantaggio.
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