Irlanda: in bilico tra problemi da risolvere e la voglia di tornare grande
Questo
sarà sicuramente un Sei Nazioni particolare per l'Irlanda che dopo
il fallimento della Coppa Del Mondo casalinga del 2017 dovrà giocare
per qualificarsi alla prossima competizione iridata della in Nuova
Zelanda. Con una squadra che sta subendo un profondo rinnovamento,
l'obiettivo minimo è quello di piazzarsi davanti ad Italia e Scozia,
dirette concorrenti per un posto al prossimo mondiale.
L'allenatore
irlandese Adam Griggs ha convocato ben sette giocatrici esordienti
nel gruppo che disputerà il torneo, anche se a tener banco in
questi giorni dopo le due brutte sconfitte rimediate a novembre con
USA e Inghilterra è stata la questione Niamh Briggs: l'ex capitano,
eroina del mondiale 2014 e della vittoria contro le Black Ferns, (il
mondiale 2017 lo ha saltato per infortunio) vera icona del rugby
irlandese non è stata inserita in squadra e pare che Griggs e la
IRFU non siano andati nemmeno troppo per il sottile comunicandole
l'esclusione con un mail di un paio di righe.
Questo insieme alla
questione del recente tour in Australia saltato, dell'insofferenza
del movimento per la preferenza della Federazione verso il 7s e del
mancato passaggio ad una forma pur minima di semiprofessionismo (come quello scozzese),
potrebbero complicare un po' le cose per le “Girls in Green”.
L'Irlanda
inizierà il suo torneo in casa ospitando l'Inghilterra all'Energy
Park di Donnybrook venerdì 1 febbraio. Tra le giocatrici chiamate a
guidare la squadra irlandese in questo torneo noi ne abbiamo
individuate tre.
Claire Molloy
Ex
capitano ed ancora leader indiscussa della squadra irlandese, dopo
aver vinto due Sei Nazioni e aver partecipato a tre coppe del mondo,
Claire Molloy sa più di qualcosa sul cosa vuol dire rappresentare
l'Irlanda ai massimi livelli.
Con
60 caps all'attivo la trentenne flanker passata quest'anno dal
Bristol alle Wasps porta una grossa dose di esperienza alla squadra
di Griggs che dovrà cercare quantomeno di eguagliare il 3° posto
dello scorso anno.
Molloy,
che ha avuto due volte il riconoscimento di Woman Of
The Match durante il torneo dello scorso anno, ha vinto anche il premio come giocatrice dell'anno del
Guinness Rugby Writers of Ireland per il secondo anno consecutivo nel
2018 e prima di allora, la giocatrice di Wasps ha capitanato
l'Irlanda alla Coppa del Mondo del 2017 giocata sui campi di casa.
Nella sua lunghissima carriera Molloy ha avuto anche esperienza con
la nazionale 7s, ricevendo i gradi di capitano della squadra
irlandese alla Coppa del Mondo di rugby 7s del 2013.
Nonostante
il suo grande impegno sul campo Calire Molloy è un medico qualificato e
continua ad esercitare la sua professione, ha studiato medicina
presso l'Università di Cardiff al fianco del centro del Galles Jamie
Roberts.
Fortissima
in difesa ed estremamente abile nel bucare le difese avversarie con
le sue potenti ed improvvise accellerazioni Molloy è il classico
caso di giocatrice che ispira le compagne con l'esempio.
Alison Miller
Le
opzioni d'attacco dei trequarti irlandesi sono state rafforzate
dall'inclusione nella squadra di Alison Miller, che si è dimostrata
nuovamente in piena forma, dopo aver subito un grave infortunio alla
caviglia contro l'Italia durante il Sei Nazioni della scorsa
stagione.
Miller
è tornata in campo con l'Old Belvedere poco prima di Natale e,
ricominciando ad allenarsi e giocare a pieno ritmo ed è sicura di
essere una risorsa preziosa per l'Irlanda nel torneo di quest'anno.
Vincitrice
del Grand Slam nel 2013 del Sei Nazioni nel 2015, la forte ala è
stata una figura chiave per l'Irlanda dal 2010, che ha collezionato
43 presenze in nazionale con una percentuale di mete molto alta.
Miller è l'autrice della meta leggendaria con la quale l'Irlanda ha
conquistato la vittoria per 17 - 14 contro la Nuova Zelanda ai
Mondiali del 2014 (prima sconfitta della Black Ferns in una Coppa
del Mondo in 23 anni) ed ha anche messo a segno una tripletta quando
l'Irlanda ha battuto l'Inghilterra per 25 - 0 per la prima volta nel
2013. Se Miller può tornare a quel livello di forma devastante,
potrebbe essere una delle ali più pericolose nel torneo di
quest'anno.
Lauren Delany
Lauren
Delany è una delle più nuove facce della squadra irlandese e
potrebbe essere davvero una delle sorprese del Sei Nazioni 2019.
Delany,
arriva da una delle giornate di “Identificazione dei Talenti” che
la IRFU ha organizzato la scorsa estate in giro per il paese ed è
una delle sei giocatrici che hanno fatto il loro debutto con Irlanda
nei recenti test internazionali di novembre.
L'estremo, che gioca nella Tyrrells Premier 15s in Inghilterra con il Firwood
Waterloo, ha segnato una bella meta contro l'Inghilterra a novembre e
dovrebbe essere in campo fin dalla prima partita del Sei Nazioni
proprio contro l'Inghilterra a Dublino. Le qualità offensive di Delany
potrebbero essere determinanti per l'Irlanda nella rincorsa al 3°
posto, mentre, specialmente con Francia ed Inghilterra, le
sue abilità difensive saranno duramente testate e saranno quelle
partite a far capire veramente se Delany potrà essere una delle
stelle nascenti del rugby mondiale.
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