Abby Dow, l'ala inglese più veloce del vento
Inizialmente scartata per un contatto a tempo pieno quando furono introdotti dall'Inghilterra nel 2019, Dow ha abbassato la testa, continuando a lavorare duro a segnare mete per Wasps e poi per la nazionale, trovando anche il tempo di laurearsi come ingegnere meccanico all'Imperial College di Londra, prima di ottenere il tanto desiderato contratto con la RFU.
Quella di alcune settimane fa è stata la sua prima partita in assoluto contro la Nuova Zelanda, ho potuto scambiare alcuni messaggi con Abby, prima della partita con il Canada e le ho chiesto quali siano state le sue impressioni.
"E’ certo stata un emozione giocare con loro, noi sappiamo di essere una squadra forte, anche se dobbiamo rispettare il fatto che loro si trovino in una situazione molto diversa dalla nostra", dice.
“Dato l'impatto della pandemia sullo sport in Nuova Zelanda rispetto a qui, siamo state molto meglio in termini di rugby e siamo state in grado di giocare le nostre partite durante la scorsa stagione. Anche il campionato di Premier 15 è stato importante in quanto è diventato così competitivo con molte giocatrici internazionali coinvolte. Abbiamo avuto un campionato e partite con la nazionale che sono state fondamentali per prepararci a questi match, loro invece hanno avuto molte più difficoltà".
Detto questo, Dow ammette che è stata molto soddisfatta delle sue prestazioni e che ha festeggiato degnamente le due vittorie.
“Siamo state tutte abbastanza contente di quello che abbiamo fatto in campo. È una cosa significativa ottenere una vittoria così netta nella loro 100a partita e dominare in quel modo. Adesso però loro sanno chi si troveranno di fronte al mondiale e questo significa che dobbiamo continuare a lavorare molto duramente perché con una squadra del genere saranno agguerritissime in casa loro.”
"Se ho festeggiate le due vittorie e le mete segnate? Diciamo che potrebbe esserci stato un bagno di ghiaccio e poi un paio due birre (io avrei approfondito volentieri, ma non c’è stato verso di scucire altri dettagli, nda). In realtà, apprezziamo molto la vittoria, ma apprezziamo anche che era una partita su quattro".
La Dow ha messo a segno tutte buone prestazioni a novembre, segnando una meta in ciascuna delle partite giocate e difendendosi bene, anche se è stata l'ala neozelandese Ayesha Leti-I'iga a dominare la statistica dei metri realizzati per la sua squadra.
“Sì, penso di averla chiamata in seguito “razzo tascabile”. Il nostro compito in futuro sarà cercare di renderla un po' meno efficace. Ora che abbiamo queste due partite alle spalle, siamo in grado di fare qualcosa in più in termini di analisi e lavoreremo per annullare le minacce e i punti di forza che loro hanno. Abbiamo guadagnato queste vittorie ma sono solo un primo passo verso la Coppa Del Mondo, ci stiamo preparando per quell’evento. Ci aspettiamo che la loro fisicità salga di livello e il loro gioco migliori. Ovviamente, siamo riuscite ad essere estremamente efficaci con la nostra mischia e sappiamo che nei prossimi mesi cercheranno di migliorare lì".
Con Abbie Dow ho parlato del professionismo nel rugby femminile, visto che al momento lei è un’atleta “pro”, le ho chiesto di commentare i vantaggi che comporta essere una giocatrice con un contratto, sebbene al momento l'Inghilterra rimanga l'unica squadra ad avere stabilito contratti a tempo pieno, mentre questa posizione non è ancora riconosciuta nei club.
“È una gioia giocare per l'Inghilterra e avere il tempo che serve per farlo, per me è un privilegio. Trovo che sia incoraggiante essere in grado di rispondere alle persone che ti chiedono qual è il tuo lavoro dicendo loro che sono una giocatrice di rugby. Ci sono vantaggi evidenti, ma c'è di più oltre l'ovvio. Un nostro ex allenatore ha fatto un dottorato su come siamo riusciti a passare al rugby a tempo pieno e su cosa è cambiato, e ho letto il suo lavoro. Molto di ciò di cui parla riguarda i vantaggi della specializzazione. Se parliamo di trequarti ad esempio, tutte le giocatrici a tempo pieno sono state in grado di diventare più veloci e più forti di prima e, curiosamente, molte di noi sono hanno messo su peso, circa il 6,5% in media. Questo è accaduto in maniera molto simile nel gioco maschile quando sono passati al professionismo, quindi si tratta di avere più tempo per concentrarsi sul diventare più forti e soddisfare ciò che il gioco richiede.”
Abbie Dow, più di altri nel recentissimo passato ha dovuto passare il suo tempo libero a leggere testi accademici per laurearsi, sottraendo tempo alla sua preparazione fisica, forse per questo è una vera sostenitrice del doversi concentrare solo sul suo sport.
“C'è molta scienza dietro ciò che il lavoro professionale è in grado di fare per una una squadra. Come giocatrice ti dico che per me personalmente essere diventata una professionista mi ha tolto lo stress e ha aggiunto tempo per concentrarmi sul lavoro da fare. Se non hai un lavoro fuori dal rugby con il quale devi fare i conti e bilanciare tutta la tua vita continuamente, sei focalizzata ed attiva ad ogni sessione di allenamento, non sei stanca, sei ben nutrita. Quando torni a casa puoi prenderti quel tempo in più, ad esempio per cucinare un pasto correttamente invece di dire oh mettiamoci dentro una salsa bianca, sono queste piccole cose che negli anni costruiscono una dieta naturalmente sana che aiuta il tuo corpo a cambiare ed essere migliore rispetto ad altre persone”.
Con il suo prolifico record di mete e le statistiche strabilianti in tutti gli ambiti del gioco, Dow è ora sicuramente una delle titolari della squadra inglese, anche se lei insiste che non è così.
“Nessun posto è garantito. Il talento delle giocatrici provenienti dal campionato è eccezionale. Io, Lydia (Thompson) e Jess (Breach) siamo le ali sotto contratto, ma ci sono grandi giocatrici che stanno arrivando attraverso il campionato (nella partita con il Canada ha fatto il suo esordio dal 1° minuto Heather Cowell, ala delle Harlequins, segnando due mete, nda). Guarda Maud Muir, ad esempio, una giocatrice senza contratto che è entrata e ha ottenuto la sua prima presenza in nazionale nello scorso fine settimana. La nazionale è un posto competitivo anche per le giocatrici sotto contratto, quindi è salutare che non ci siano posti garantiti, questo ci sta spingendo a lavorare sempre al massimo. Ho veramente tanto rispetto per tutte le altre ali del campionato”.
Per concludere ho chiesto ad Abbie di spendere due parole sul campionato di Wasps. Le vespe attualmente si trovano fuori dalla zona playoff al sesto posto, ma secondo Dow sono ben decise a scalare rapidamente la classifica.
“I playoff sono il nostro primo obiettivo. Siamo una squadra che si riprende da qualsiasi sconfitta e siamo uno dei gruppi più determinati in circolazione! Noi come Vespe stiamo semplicemente scendendo in campo ogni domenica, sperando di poter giocare il rugby che vogliamo giocare e battere la concorrenza!”
Abby Dow è sicuramente una delle giocatrici chiave per la loro rincorsa per quei play off.
“Lavoro molto con Scott, l’allenatore dei trequarti, controllando il mio tempo così non sono mai troppo stressata. Mi impegno a non procrastinare mai le cose e a gestire il mio tempo di allenamento nel miglior modo possibile".
L’etica del lavoro di questa giocatrice è impressionante, un altro dei tanti motivi per cui Abby Dow continua a stupire dentro e fuori dal campo.
Per concludere vi lascio con dieci fatti che dovete assolutamente conoscere per capire il vero valore di questa stella del rugby mondiale.
Dieci cose da sapere su Abby Dow
1. Abbi è il diminutivo di Abigail Dow, nata il 29 settembre 1997 a Slough, Berkshire.
2. Abbi Dow è conisderata un vero genio della matematica e della fisica, sostenuta da due genitori accademici, ha ricevuto il massimo dei voti per il suo Master in ingegneria meccanica dall'Imperial College di Londra.
3. Ha iniziato a giocare a rugby all'età di cinque anni, incoraggiata dal defunto padre Paul, prima al Maidenhead RFC e poi a Reading insieme a sua sorella, Ruth.
4. Dow gioca da sempre all’ala, adesso per Wasps Women in Allians Premier 15s, dove ha segnato più di 50 mete.
5. Ha fatto il suo debutto con la nazionale senior in Inghilterra all'età di 20 anni contro il Canada nel 2017 segnando cinque mete nelle sue prime due apparizioni.
6. Ha segnato una doppietta per 'Inghilterra nella partita di apertura del 6 Nazioni 2021 contro l’Italia, risultando alla fine per statistiche una delle migliori giocatrici del torneo vinto proprio dall’Inghilterra.
7. Quando Dow ha iniziato a giocare per Wasps, era la riserva della stella e campionessa del mondo inglese Danielle “Nolli” Waterman.
8. Ha segnato una tripletta nel secondo tempo (in 14 minuti) per Wasps nella loro prima partita alla CBS Arena nell'ottobre 2021, vittoria su Gloucester-Hartpury.
9. È orgogliosa di aver una buona dialettica e il suo account Twitter è qualcosa da seguire. Qualunque cosa meriti di essere discussa la appassiona.
10. Dow è stata nominata nella squadra dell’anno della Premier 15s per il 2020-21 come ala con la maglia numero 11.
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