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Analizziamo Le Crunch: a Bayonne Francia e Inghilterra si giocano il 6 Nazioni

"Le Crunch", la frattura o lo scontro se preferite, i francesi da sempre la partita con l'Inghilterra la chiamano così. 
Se mai c'è stato un momento che ha incarnato perfettamente questo parola, è stato il placcaggio di Rose Bernadou su Poppy Cleall nel Sei Nazioni dell'anno scorsoÈ stato un placcaggio durissimo che ha sottolineato l'intensa rivalità tra le Red Roses e Les Bleues , le due nazioni che stanno dominando da qualche anno to la scena dell'emisfero settentrionale.
Negli ultimi 20 anni, l'Inghilterra o la Francia hanno vinto tutti i titoli del Sei Nazioni femminili tranne due (l'Irlanda è stata campionessa nel 2013 e nel 2015) e il più delle volte hanno anche suggellato la vittoria con un Grande Slam. Dal 2002, l'Inghilterra ha vinto 12 titoli, inclusi gli ultimi tre, contro i sei della Francia.
Questo fine settimana le due squadre si incontrano a Bayonne nel "Super Saturday", del 6 Nazioni con l'ennesimo titolo in palio. Proviamo a fare un'analisi di quattro punti chiave per capire chi e come potrà portarsi a casa il Grande Slam.

MENTALITÀ VINCENTE
L'Inghilterra viene da una serie di nove vittorie consecutive contro la Francia, con l'ultima sconfitta registrata a Grenoble nel 2018 con un solo punto di margine. Un terzo di quelle vittorie sono state ottenute con oltre dieci punti di scarto, ma solo quattro con due punti di differenza, mostrando esattamente quanto siano serrate queste partite. Alcune di queste vittorie sono state ottenuti con l'ultima giocata. Se torniamo ad Exeter nel 2019: la meta di Lydia Thompson al 79' è stata decisiva. Oppure a Twickenham nel 2020, quando un piazzato di Emily Scarratt a tempo scaduto ha fatto la differenza.
Non sorprende che il capitano della Francia Gaelle Hermet sottolinei l'importanza di una prestazione consistente per tutti gli 80 minuti parlando di come la sua squadra possa porre fine a questa serie di sconfitte: "Abbiamo giocato contro di loro un paio di volte, quindi ci conosciamo bene", dice ironicamente la 25enne 3a linea francese“Sappiamo che sono molto combattive; sono una delle migliori squadre di rugby al mondo e noi ne siamo pienamente consapevoli. Spetta a noi giocare bene e coglierle di sorpresa. L'Inghilterra è pragmatica, quindi siamo consapevoli di dover fare i conti con questo per batterla. E dobbiamo lavorare per controllare il gioco dall'inizio alla fine perché non c'è spazio per errori".
La mediana di mischia Natasha Hunt , che è tornata nella formazione delle Red Roses dopo i vari infortuni che l'anno tenuta fuori per quasi tutto il 2021, parla del "vantaggio mentale" che l'Inghilterra ha da quella partita d Exeter avendo acquisito la capacità di battere le rivali anche quando le Red Roses vanno sotto nel punteggio È diventato una specie di cliché sportivo, ma vincere – e perdere – è un'abitudine; crea confidenza (o la danneggia).
Dato che queste due squadre si incontreranno di nuovo a Whangarei in ottobre durante le fasi a gironi della Coppa del Mondo e probabilmente ad un certo punto degli ottavi, c'è un significato aggiunto a questa partita, anche se probabilmente più per le francesi. Se non riescono a superare questo blocco mentale davanti al pubblico di casa che le sostiene a Bayonne (ne parleremo più avanti), come possono aspettarsi di farlo in Nuova Zelanda?
Entrambe le squadre hanno dominato contro le Black Ferns in autunno, con le campionesse del mondo in carica che hanno subito quattro sconfitte consecutive, e anche piuttosto conistenti. Entrambe le squadre arrivano anche alla partita di questo fine settimana sulla scia di quattro vittorie consecutive con il pieno di punti bonus nel campionato, anche se l'Inghilterra ha fatto registrare punteggi molto più ampi estendendo la propria serie di vittorie a 22 test consecutivi. Queste sono tutte delle incredibili premesse per Francia - Inghilterra.


GESTIONE DEL GIOCO

Se la Francia vuole alzare il trofeo per la prima volta dal 2018, un'area nella quale deve migliorare è la gestione del gioco. Se prendiamo le due sconfitte citate prima derivano entrambe da un calcio di liberazione scadente che ha offerto all'Inghilterra lo spazio per riportare indietro la palla e impostare l'azione che ha portato alla meta della Thompson, se ci aggiungaimo anche l'indisciplina ecco che si crea la situazione che ha dato alla Scarratt l'opportunità di piazzare per i tre punti cruciali.
Come ha detto l'ala francese Cyrielle Banet a Rugby World all'inizio di quest'anno: “Nelle ultime stagioni si è trattato di sconfitte con margini minimi e gli errori sono sempre stati nostri, quindi dobbiamo lavorare per sistemare queste cose. Soprattutto, dobbiamo rimanere concentrate per tutti gli 80 minuti ed essere più lucide nella gestione del gioco”.
C'è un gran numero di giocatrici di talento nella squadra francese, giocatrici come Banet, Caroline Boujard e Jessy Tremouliere che possono mettere in difficoltà le difese e creare incredibili oppurtunità per segnare. Ma quella consapevolezza del gioco – sapere quando attaccare e quando scegliere l'opzione più sicura e magari conservativa – non è così sviluppata come quella dell'Inghilterra in questo momento. Uno dei motti dello staff inglese è "nozioni di base di livello mondiale". L'idea è quella di perfezionare le abilità più semplici, prima di aggiungere elementi più appariscenti e complicati. ed imparare quando e dove usarle nel corso di una partita. 
Al contrario, la Francia sembra essere più incentrata sulle abilità uniche delle sue giocatrici, quel talento di cui sentiamo così spesso parlare, anche se non è la parola che Hunt userebbe: “La gente parla sempre di stile francese, ma per me non è necessariamente estro, è vedere quali sono i punti di forza di ogni giocatrice utilizzarli. Giocano diversamente da ogni squadra di rugby utilizzando la struttura e i processi decisionali delle singole, questo significa che non cercano davvero di fare cose diverse per adattarsi alle avversarie, è tutto all'interno di una struttura. La Francia celebra ciò in cui le persone sono brave e gioca con i punti di forza delle  sue giocatrici. Ecco perché le partite contro di loro possono essere così difficili da prevedere. “È sempre una massiccia battaglia tattica con loro, probabilmente la più difficile che dobbiamo affrontare. La Nuova Zelanda ti attacca duramente con i pick-and-go e le proprie portatrici, quindi vanno attaccate o fatte giocare negli spazi larghi, con la Francia, non sai mai cosa dovrai affrontare, cosa verrà prima e cosa dopo. Mi piace moltissimo quella battaglia tattica, il dover giocare nelle aree giuste per ottenere un risultato positivo".
L'Inghilterra ha aperto la strada in termini di strategia specialmente nel gioco al piede in questi ultimi anni e anche la Francia ha sviluppato questo aspetto del gioco. Queste due squadre ora hanno le migliori calciatrici del mondo del rugby femminile, quindi ci dovremo aspettare un sapiente e consistente uso del piede in questa partita. 
Un'altra differenza interessante è che nella Francia è il mediano di mischia la principale fonte del gioco, colei che detta il tempo ed effettua le chiamate. Negli ultimi anni si sono alternate Pauline Bourdon e Laure Sansus in questa posizione, a volte giocando anche insieme una da nove e l'altra come dieci. L'alternanza in quel ruolo chiave probabilmente forse non è l'ideale quando si costruisce una squadra per vincere trofei, tuttavia, Bourdon ha saltato il Sei Nazioni a causa di un infortunio al dito e al suo posto Sansus si è rivelata la chiave della fortuna francese, disputando fino a questo momento un torneo magistrale. Le sei mete realizzate ad oggi la rendono la principale marcatrice del torneo e probabilmente sta gareggiando con Marlie Packer per il riconoscimento di Player of the Championship.

SET-PIECE
Quando la Francia è arrivata allo Stoop per la finale del torneo del 2021, aveva un netto vantaggio al momento della mischia. Il potere di Bernadou era la chiave per questo, in particolare perché l'Inghilterra era senza una delle loro giocatrici di prima linea più forti in assoluto: Sarah Bern. Il predominio che le ospiti sono state in grado di esercitare era una chiara fonte di preoccupazione per le Red Roses e ci sono stati notevoli miglioramenti da quando Louis Deacon è arrivato come allenatore della mischia ad agosto. 
A Novembre hanno chiaramente sopraffatto le Black Ferns sia nella mischia che nella rimessa laterale, con la loro maul avanzante che è diventata un'arma davvero molto efficace. Eppure, nonostante il sopravvento sulla Nuova Zelanda, siamo certi che la Francia fornirà ancora una volta un test molto severo alla mischia inglese, in particolare considerando anche lo standard della rimessa laterale e dei calci piazzati ottenuti grazie a queste fasi nel torneo di quest'anno.

IL PUBBLICO
Sia che parli con le giocatrici inglesi che con i membri dello staff, tutti hanno una storia sulle stranezze che accadono quando giochi in Francia, che si tratti di paracadutisti che atterrano tra le giocatrici durante il riscaldamento, di sindaci locali che danno il calcio d'inizio, o di bande di ottoni che suonano per tutta la durata della partita.
Una cosa sulla quale tutti sono d'accordo è quanto sia bella l'atmosfera durante le partite in Francia. I biglietti per la partita allo Stade Jean Dauger sono andati esauriti qualche settimana fa e anche se ci saranno meno persone presenti rispetto al pubblico record di Kingsholm e Welford Road per le ultime due partite dell'Inghilterra a causa dei lavori di riqualificazione dello stadio, il pubblico sarà sicuramente rumoroso.
Sarà una grande occasione, con i festeggiamenti in programma per celebrare il 20° anniversario del primo Slam dei Bleues nel 2002 e gli eventi in corso intorno allo stadio saranno numerosi. Tutto è pronto per uno scoppiettante La Crunch.

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