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Lorenzo Cirri "Il rugby ed il sistema di gioco a zone": breve viaggio tra linguaggio e struttura del gioco

È possibile creare un linguaggio condiviso e comprensibile per giocatori e giocatrici utilizzando il gioco e i suoi principi? Sì, è possibile. 
Lorenzo Cirri, tecnico che da anni lavora con le squadre femminili sperimentato un sistema di allenamenti specifici per crare un linguaggio ed un modello condiviso di interpretazione del gioco: "Se vuoi formare un giocatore o una giocatrice capace di interpretare e risolvere situazioni in modo autonomo, che sappia fare scelte corrette, in relazione alle molteplici situazioni che il gioco presenta, il processo parte da lontano, molto lontano. Ci vuole tempo e molta pazienza."
Non si tratta di utilizzare schemi di gioco restrittivi, si tratta piuttosto di rompere gli schemi, stimolando nel giocatore e nella giocatrice la capacità di sfruttare le sua abilità e conoscenze con consapevolezza e capacità previsionale.
Una delle parti più difficili di uno sport decentralizzato come il rugby è mantenere tutti i giocatori focalizzati sullo stesso piano di gioco e lavorare (insieme) per raggiungere lo stesso obiettivo, nello stesso momento. La creazione di un sistema a zone può aiutare una squadra di rugby a comprendere gli obiettivi strategici in ciascuna sezione del campo. 
Questo scritto è il prodotto di un progetto appena concluso che ha portato una squadra dalla difficoltà di andare oltre una prima fase di gioco all'organizzazione di un gioco "liberamente strutturato" nelle varie zone del campo, dal lavorare per formare al lavorare per competere.

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