Anteprima Coppa del Mondo: il girone C
Solo sei squadre che giocheranno in Nuova Zelanda hanno vinto più partite di quante ne abbiano perse dall'ultima Coppa del Mondo nel 2017 e quattro di queste raggruppate nel girone C . Con Inghilterra e Francia sulla carta favorite, si daranno battaglia Sud Africa e Fiji, per strappare un buon terzo posto che potrebbe anche valere il passaggio del turno.
Inghilterra (World Ranking: 1a)
L'Inghilterra ĆØ la favorita di gran lunga in questo torneo e la questione principale di questa Coppa del Mondo ĆØ se qualcuno potrĆ fermare la sua marcia verso il titolo. Con un record di 25 vittorie consecutive, l'Inghilterra al momento sembra abbastanza imbattibile. Probabilmente da quando hanno battuto sonoramente la Nuova Zelanda due volte l'anno scorso, le Red Roses sono salite di un altro livello, battendo regolarmente le altre squadre e sembrando vulnerabili solo per un breve periodo contro la Francia prima di prendere in mano il pallino del gioco e vincere comodamente la partita ed il Grand Slam nel 6 Nazioni.
à probabile che la loro sfida più grande sia rappresentata da loro stesse e dal modo in cui gestiranno la rotazione delle giocatrici e la loro testa, soprattutto nelle fasi successive, quando la motivazione delle avversarie per batterle sarà più alta che mai. Il problema per le loro avversarie è che anche quando l'Inghilterra non riesce a giocare così bene, o almeno al di sotto del loro standard, la forma fisica e potenza superiori sembrano essere sufficienti per portare a casa una vittoria. Per non parlare del fatto che questa è una squadra con una profondità impressionante e giocatrici che partono dalla panchina o rimangono in tribuna che sarebbero titolari inamovibili in tutte le altre squadre.
L'esclusione di Natasha "Mo" Hunt, una giocatrice formidabile nel suo ruolo e sempre in grado di trasformare una partita, dal gruppo delle mediane di mischia dell'Inghilterra, parla da sola. Di contro, tra gli addetti ai lavori se c'è qualche preoccupazione per questa squadra inglese è proprio quella che riguarda la poca esperienza in quella posizione dietro Leanne Infante, che sarà la prima scelta come numero nove, con Lucy Packer e Claudia McDonald che potrebbero non essere in grado di garanire la necessaria qualità nella lettura del gioco. Essendo diventata professionista prima di chiunque altro nel 2019 e con giocatrici di classe mondiale come Emily Scarratt e Sarah Bern questa squadra inglese è comunque davvero impressionante e sembra la più attrezzata per vincere questa competizione.
Francia (World Ranking: 4a)
Ma da allora, la Francia ha scelto di riorganizzare la staff tecnico e cambiare le proprie modalitĆ di allenamento ed i risultati non sono stati eccezionali: ĆØ finita seconda al Sei Nazioni dopo aver fallito nello sfidare seriamente l'Inghilterra nella partita finale, e ha concluso i suoi preparativi con alcune scelte che hanno fatto discutere animatamente gli addetti ai lavori. La sconfitta nel match di preparazione con l'Italia a Biella ha evidenziato diversi problemi per la squadra francese ed ĆØ costata un posto nel ranking, dal terzo al quarto posto della classifica mondiale.
Questa apparente volontà del nuovo allenatore Thomas Darracq di mischiare le carte ha fatto si che in una squadra per la Nuova Zelanda giocherà una squadra stranamente inesperta, con solo cinque giocatrici con più di 40 presenze internazionali e dieci con 10 caps o meno. Gli infortuni hanno avuto il loro peso, lasciando fuori giocatrici del calibro di Cyrielle Banet e Caroline Boujard ma la voluta esclusione di Audrey Forlani ha fatto discutere molto, così come la convocazione a sorpresa della star del 7s (senza cap con la nazionale a 15s) Joanna Grisez. Tuttavia, nonostante abbia l'Inghilterra nel proprio girone, la Francia dovrebbe centrare i quarti con una certa facilità , ed è realisticamente plausibile che guidata dalla fenomenale Laure Sansus alla fine la troveremo ancora una volta in semifinale, anche se appare difficile che possa andare oltre.
Sud Africa (World Ranking: 11a)
Il Sudafrica torna alla Coppa del Mondo per la prima volta dal 2014, dopo aver rifiutato la possibilità di giocare nel torneo del 2017. Per la SARU la Coppa del Mondo 2014 si era rivelata un'esperienza così traumatica - le ragazze avevano perso ogni partita, segnando solo una meta nelle cinque giocate - che hanno scelto di ricostruire l'intero programma da zero, non giocando una sola partita tra agosto 2014 e novembre 2018, con l'intera attività nazionale femminile focalizzata sul 7s.
Da allora i loro risultati parlano da soli, con 10 vittorie nelle ultime 16 partite (cinque nelle ultime sei), inclusa una vittoria contro il Giappone in casa delle nipponiche, una vittoria nella serie contro la Spagna in casa e la loro posizione nel ranking mondiale che ad oggi è la più alta di sempre. Questa è chiaramente la migliore squadra di sudafricana che ci sia mai stata, con la federazione che finalmente sfrutta al massimo il potenziale che deriva da una delle basi di giocatrici più grandi del mondo. Hanno la possibilità di raggiungere i quarti di finale, ma questo sarà comunque solo un passo sulla strada per costruire una squadra ancora più forte per la Coppa Del Mondo 2025, con giocatrici come Nadine Roos e Rumandi Potgieiter destinate ad essere protagoniste della scena mondiale nei prossimi anni.
Questa sarà la prima Coppa del Mondo a 15s in assoluto delle Fiji e sarà certamente una grande esperienza di apprendimento sulla strada per cose più grandi e migliori in futuro. Le figiane hanno giocato meno partite, negli ultimi cinque anni, rispetto a qualsiasi altra squadra del torneo, ma questo è anche la misura di quanto recentemente abbiano iniziato a giocare regolarmente il rugby a 15s. Ben due terzi delle partite disputate sono state giocate in gli ultimi quattro anni. In questo arco di tempo le Fiji hanno soppiantato Samoa come nazione leader delle isole del Pacifico, vincendo entrambe le edizioni dell'Oceania Championship, giocato nel 2018 e nel 2022.
Tuttavia, le loro uniche vittorie in partite a 15s sono arrivate solo contro altre nazioni del Pacifico. Le partite contro Hong Kong, Giappone e Australia si sono infatti tutte concluse con una sconfitta. Le Fiji hanno mostrato il loro potenziale partecipando e vincendo il Super W interstatale australiano come squadra ospite all'inizio di quest'anno, il loro divertente gioco offensivo ha attirato i titoli dei giornali, ma hanno anche evidenziato alcuni punti deboli, soprattutto nella disciplina rimediando un numero cospicuo cartellini gialli durante il torneo, e anche una mancanza di condizione per giocare tutti gli 80 minuti. Se spesso le figiane sono andate in vantaggio giocando con il piede sull'accelleratore nel primo tempo, altrettanto spesso si sono poi aggrappate a questo vantaggio fino alla fine, subendo il ritorno delle avversarie nella ripresa. Entrambi questi problemi sono stati evidenziati nelle loro sconfitte contro Giappone e Australia nelle Tri-Series a maggio. Tra le giocatrici convocate figura Asinate Serevi, figlia della leggenda del 7s figiano Waisale Serevi. Dopo aver esordito con le USA Eagles nella Super Series del 2019 collezionando due caps, non più selezionata grazie alle nuove regole di World Rugby ha potuto a luglio 2022 scegliere di giocare con la sua nazionale di origine.
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